Un teatro colmo per dire “no” all’iniziativa della Commissione parlamentare antimafia che nei giorni scorsi ha sequestrato gli elenchi degli iscritti alle logge massoniche. Presente anche il Gran Maestro Stefano Bisi
Un incontro al Teatro Comunale di Aiello Calabro per sottolineare con forza il proprio “no” all’iniziativa della Commissione parlamentare antimafia, che nei giorni scorsi ha sequestrato gli elenchi degli iscritti alla “Libera Muratoria” del Grande Oriente d’Italia di Calabria e Sicilia. Questo lo spirito del convegno “Massoneria 3.0 comunicare per informare” in corso nella cittadina cosentina che si propone di affrontare i temi alla ribalta nelle cronache locali e nazionali con l’intento di fornire elementi di corretta informazione su una istituzione diffusa in tutto il mondo e che quest’anno celebra trecento anni di vita moderna.
«Quando abbiamo organizzato questo convegno – ha esordito aprendo i lavori Giuseppe Messina, presidente del collegio circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Calabria – non immaginavamo quanto accaduto negli ultimi giorni. Ci siamo opposti e ci opporremo in tutte le sedi – ha ribadito Messina – ma vedendo questo teatro stracolmo voglio rivolgere anche un “grazie” a Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare antimafia, ci ha fatto un clamoroso assist per stringerci assieme ancora di più, ribadire la nostra fratellanza e coinvolgere anche tanti “profani” che – ha continuato – seppur non iscritti si sentono lesi quanto noi, depredati di un diritto sancito dalla nostra Costituzione: il diritto di associarsi liberamente».
Al convegno è intervenuto anche il deputato Daniele Capezzone: «Qualcuno mi chiede perché io abbia detto la mia sulla decisione della Commissione parlamentare antimafia, di cui non condivido i modi e i tempi. Ma perché nessun altro deputato non lo ha fatto? Non sono un massone ma mi chiedo se questo venisse applicato ai partiti? A tutte le associazioni di ogni ordine e grado? Ecco cosa mi spaventa. Ecco perché sono qui oggi ad unirvi al vostro dissenso».
A fare gli onori di casa il presidente della Provincia di Cosenza, Francesco Antonio Iacucci: «La Calabria ha dato tanto alla Massoneria e la Massoneria ha dato tanto alla Calabria – ha detto. Non sono un massone ma è impossibile non dare atto alla vostra Istituzione – ha spiegato Iacucci rivolgendosi al Gran Maestro del Goi, Stefano Bisi – di quanto è stato fatto nella nostra regione e in provincia di Cosenza in maniera particolare».
Più di 500 le persone che hanno raggiunto il teatro della cittadina, occasione inedita anche per conoscere meglio un fenomeno di grande attualità in queste settimane. A chiudere i lavori il Gran Maestro, Stefano Bisi.
La Commissione parlamentare antimafia prima o poi dovrà rendersi conto che la Massoneria non ha nulla da nascondere – ha continuato Bisi – che nessuno di noi vuole nascondersi. Oggi siamo qui per spiegarci, per farci