Il Grande Oriente d’ Italia rilasciando la Bolla di Fondazione nel 2007 scrisse testualmente che “alla nuova Loggia è stato attribuito il nome I Veri Amici, tratto dalla denominazione di una loggia vicentina che, iscritta alla Massoneria veneziana, ha cessato di esistere nel lontano 1755”. Con ciò ufficializzando che da almeno tre secoli a Vicenza lavorano Logge o Gruppi che si richiamavano alla Massoneria o alla sua filosofia. Dei secoli precedenti si ha notizia dei “Collegia Vicentini” che, insieme ad Accademie e Famiglie influenti, spinsero la Comunità ad assegnare la costruzione del Palazzo della Ragione ad Andrea Palladio, che partendo dalla Geometria creò l’ Architettura Neoclassica, che si sparse in tutto il mondo. Palladio fece la fortuna di Vicenza dotandola di numerosi palazzi e ville, primi fra i tanti l’ Olimpico – il primo teatro coperto al mondo- e La Rotonda, una meravigliosa villa dalle geometrie talmente perfette che turisti e studiosi di tutto il mondo vengono ad ammirarla e studiarla. Vicenza coniuga mirabilmente Arte e Libertà. Da una parte per le sue bellezze è stata dichiarata dall’ Unesco Patrimonio dell’ Umanità, e dall’ altra è stata insignita di due medaglie d’ oro al valor militare, unica città in Italia. Nella piazza di entrata iniziano subito i primi palazzi del Palladio accanto a edifici della Confindustria e dell’ Artigianato, e Vicenza si presenta subito al forestiero come città dell’ Arte e del Lavoro, massime espressioni della Libertà. Nella stessa piazza accanto alla statua di Garibaldi – scolpita da Ettore Ferrari, già Gran Maestro del Grande Oriente– una lapide elenca i nomi dei 41 Vicentini che parteciparono alla spedizione dei Mille per liberare la lontana Sicilia, che molti forse conoscevano solo di nome.
Sono stati secoli di espressione di Spirito Laico, nonostante le dominazioni veneziana, napoleonica e austriaca, fino all’ ultimo dopoguerra quando il Lavoro venne considerato valore prioritario a tutto, al punto di portare Vicenza al terzo posto in Italia per fatturato di esportazione.
Il Libero Pensiero venne quindi soverchiato dalla sola attenzione al Lavoro, lasciando tutto il Potere al dogma del patire in Vita per star bene dopo la Morte. Cioè la stessa medicina che la gente accetta per curare i sacrifici delle guerre e della dura vita rurale, una volta terra depressa.
Ma i tempi evolvono e con essi le umane necessità, e in questo periodo si sta assistendo alla rinascita del Dubbio. Una quindicina di profani vicentini che recentemente hanno bussato alla porta dell’ Istituzione, sono la conferma che anche a Vicenza potrebbe cominciare a sgretolarsi qualche muro.
L’ inaugurazione della Casa Massonica è quindi il primo e fondamentale passo per contribuire a questo processo di rinnovamento e di ritorno alla Libertà di Pensiero della quale la città ha goduto per secoli. Per la crescita della Massoneria vicentina e di tutto il Grande Oriente d’ Italia, pur in una città ancora complessa