Ai lavori intervenuto anche Thomas Jackson, Segretario Generale
della Conferenza mondiale delle Grandi Logge, massima autorità massonica mondiale.
Rimini, 5 aprile 2009.
“C’è il rischio che con la crisi prenda piede - insieme alla disoccupazione e alla povertà – un diffuso disagio sociale e che esso si trasformi in aggressività che, all’interno, si rivolga verso tutti coloro che sono eccentrici rispetto alla società come i diversi, in tutti i loro aspetti, e all’esterno verso tutti coloro che - estranei alla nostra società come ad esempio gli immigrati – vi cercano una soluzione ai loro problemi esistenziali”. Lo ha detto il Gran Maestro Gustavo Raffi chiudendo a Rimini i lavori della Gran Loggia 2009 che ha visti riuniti per tre giorni nel Palazzo dei Congressi della città romagnola oltre duemila Liberimuratori del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani e le ventisette delegazioni di Grandi Logge straniere con la partecipazione di Thomas Jackson, Segretario Generale della Conferenza mondiale delle Grandi Logge, massima autorità massonica mondiale. “A questo rischio – ha detto ancora Raffi - si aggiunge quello di una regressione culturale che può portare all’irrigidimento dottrinario, a forme reazionarie e alle tentazioni di un dogmatico ritorno al passato. Può voler dire ripiombare in incubi di cui la storia del novecento (e non solo del novecento) ha dato drammatici esempi.” “A questa ipotetica e non augurabile prospettiva – ha concluso Raffi - la Libera Muratoria non intende rimanere estranea. Senza scendere sul terreno della politica o della religione si impegnerà per far valere e rendere concreti i propri principi di libertà solidarietà, tolleranza e fraternità”.