Freemasonry in Europe è il titolo del rapporto redatto dalla Commissione che la Masonic Service Association degli Stati Uniti inviò in Europa il 12 agosto del 1945 per accertare, alla fine della seconda guerra mondiale, mancava solo la resa del Giappone, le condizioni e le esigenze delle Gran Logge massoniche e dei loro singoli esponenti nei paesi occupati. È un documento inedito di portata storica che non solo definisce le dinamiche che innescarono, e portarono a tragica conclusione, le persecuzioni ai danni della Massoneria in gran parte dell’Europa, ma porta a individuare la volontà dell’Asse di sopprimere la Libera Muratoria perché un “ostacolo”, espressione del pluralismo democratico che fu liquidato dalle dittature con mezzi e conseguenze estremi.
Il rapporto è ora pubblicato da Mimesis, in italiano e con l’anastatica inglese, con il titolo Massoneria in Europa e sarà oggetto di discussione in una conferenza che si terrà, a cura del Servizio Biblioteca, la mattina della prima giornata di lavori della Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia “Liberi di Conoscere” che aprirà i battenti al Palacongressi di Rimini venerdì 6 aprile e si svolgerà fino alla domenica successiva. La conferenza – ingresso libero, ore 11 – sarà tenuta dallo storico Santi Fedele, che ricopre anche il ruolo di Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente, e dal sociologo Mauro Valeri, entrambi autori di un saggio all’interno della nuova pubblicazione che si apre con la prefazione del Gran Maestro Stefano Bisi.
“Tenere fra le mani e leggere questo rapporto – scrive il Gran Maestro – prodotto nel novembre del 1945 dalla Commissione americana incaricata dal presidente e fratello massone Harry Truman di esaminare la situazione delle Obbedienze europee alla fine della seconda guerra mondiale, fa davvero un certo effetto, anche alla luce di quanto sta accadendo ai giorni nostri nei confronti della Libera Muratoria aggredita in Italia da fermenti e movimenti populisti che vogliono discriminarla e da soggetti politici che vogliono ritirare fuori dal cassetto vergognose leggi fasciste che richiamano alla mente un periodo nero per la democrazia e per la libertà”. “Pensare che nel 1925 – si legge ancora nella prefazione – proprio dall’Italia partì l’assalto alla Massoneria che venne bandita, le cui sedi furono devastate dalle squadracce e passò quella infame legge anti-Massoneria che solo Gramsci capì intuendo l’iniziale pericolo dell’escalation che avrebbe posto fine a tutte le associazioni e annullato le libertà democratiche, deve soltanto fare riflettere i più attenti osservatori”.
Il Presidente degli Stati Uniti Harry S.Truman, già Gran Maestro del Missouri, capì la drammaticità della situazione e si fece artefice della missione in Europa per capire che cosa era realmente successo nel vecchio continente. Quattro alti dignitari delle Grandi Logge del Missouri, di New York, del Michigan e del Montana ebbero così l’incarico di raccogliere informazioni di prima mano da presentare alle Grandi Logge americane che avrebbero poi stabilito in base ai fatti – e non sul sentito dire – eventuali piani di soccorso per le logge colpite, aiuti che poi gli stessi osservatori rilevarono necessario estendere – tramite le Massonerie locali – a tutti indistintamente. Lo scenario di distruzione che si presentò ai loro occhi fu agghiacciante. La delegazione visitò la quasi totalità degli stati europei liberati dalle forze angloamericane: Svezia, Finlandia, Danimarca, Francia, Norvegia, Grecia, Cecoslovacchia, Germania, Italia, Olanda, Belgio e Austria. Interessante il confronto delle esperienze nei vari territori dei quali la Commissione apprezza particolarmente l’Italia per il comportamento tenuto dal Grande Oriente e dai suoi esponenti in difesa non solo della Massoneria ma delle libertà di tutti. Freemasonry in Europeè un’indagine approfondita sulle condizioni della Libera Muratoria di questi paesi, sulle sue esigenze immediate, sul potenziale di ripresa e sull’esistenza di un piano dell’Asse ben congeniato, come abbiamo detto, per distruggerla come baluardo della difesa della democrazia.
“L’Asse era decisamente anti-massonica”, si legge nel rapporto. Si iniziò, dapprima, con campagne stampa denigratorie ben orchestrate per poi arrivare alla devastazione delle logge e allo scioglimento coatto di tutte le organizzazioni massoniche e paramassoniche. I Gran Maestri e gli Alti Dignitari delle varie Comunioni massoniche furono arrestati e in alcuni casi trovarono la morte anche nei lager (pensiamo, tra i tanti, al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Domizio Torrigiani che patì il confino dove si ammalò gravemente fino alla morte oppure al Gran Maestro olandese H. van Tongeren che perse la vita nel campo di concentramento di Buchenwald); gli elenchi sequestrati e i nomi dei massoni pubblicati; beni mobili e immobili confiscati; archivi e biblioteche saccheggiati e i materiali requisiti utilizzati per l’allestimento di mostre infamanti sulla Massoneria o per altre produzioni diffamatorie. In Francia ebbe successo l’esposizione al Petit Palais di Parigi nel 1940, così come il film Forces occultes (Forze Occulte) realizzato nel 1943 sotto il governo di Vichy, durante l’occupazione nazista. Prodotto per fini propagandistici in chiave antimassonica e antigiudaica, il film uscì dai confini nazionali e ancora oggi trova estimatori, purtroppo anche in Italia.
Significative le parole di un esponente della Massoneria danese rivolte ai delegati e pubblicate alla fine del rapporto Freemasonry in Europe: “Siamo stati felicissimi di vedervi in Danimarca. Per noi siete stati il primo segnale giunto dal mondo esterno, un mondo dal quale eravamo rimasti isolati per cinque lunghi anni. In quegli anni ci era vietato parlare inglese o francese. Alla radio vigeva la censura persino sulla musica inglese o francese. Sono certo che capirete la felicità che proviamo a essere liberi e con il diritto di dire ciò che vogliamo senza il timore assillante di un arresto. Ora possiamo di nuovo sperare in un mondo di pace, di serenità e di fratellanza per tutta l’umanità”.
I relatori dell’Incontro
Santi Fedele è professore ordinario di Storia contemporanea nell’Università di Messina e nel Grande Oriente d’Italia ricopre la carica di Gran Maestro Aggiunto. I suoi interessi di ricerca si sono prevalentemente indirizzati allo studio dei partiti e dei movimenti politici del Novecento italiano con particolare riferimento ai filoni della democrazia laica e repubblicana e del socialismo libertario. Tra i suoi lavori sull’istituzione massonica: La Massoneria italiana nell’esilio e nella clandestinità 1927-1939 (2005), Alessandro Tedeschi Gran Maestro dell’esilio (2008), La Massoneria italiana tra Otto e Novecento (2011). Mauro Valeri, sociologo e psicoterapeuta, ha diretto l’Osservatorio sulla xenofobia dal 1992 al 1996, e dal 2005 è responsabile dell’Osservatorio su razzismo e antirazzismo nel calcio. Ha insegnato diversi anni Sociologia delle Relazioni Etniche all’Università “La Sapienza” di Roma. Ha pubblicato tra l’altro: Black Italians. Atleti neri in maglia azzurra (2006); Nero di Roma. Storia di Leone Jacovacci, l’invincibile mulatto italico (2008); Negro, Ebreo, Comunista. Alessandro Sinigaglia, venti anni in lotta contro il fascismo (2010); Mario Balotelli. Vincitore nel pallone (2014); Il generale nero. Domenico Mondelli: bersagliere, aviatore e ardito (2015), A testa alta verso l’Oriente eterno. Liberi Muratori nella Resistenza romana (2017).