Il 18 marzo 2018 si è svolta nella casa massonica felsinea, promossa dalla loggia Galvani di Bologna, dinanzi a un pubblico foltissimo e appassionato, una manifestazione congiunta del Goi con la Comunità ebraica. I fratelli, i profani e gli ospiti ebrei sono stati ricevuti dal nostro Gran Maestro. il fratello Stefano Bisi. L’incontro Ebraismo e massoneria due grandi patrimoni dell’umanità è cominciato con una presentazione dell’avvocato Andrea Scrimieri, maestro venerabile della loggia Galvani, con un’introduzione dell’avvocato Mario Martelli, presidente del Collegio. dell’Emilia Romagna, un saluto dell’architetto Daniele De Paz, presidente della Comunità ebraica e del dott. Guido Ottolenghi, presidente del Museo ebraico di Bologna. Hanno poi tenuto una lectio magistralis il professor Giovanni Greco, ordinario di storia contemporanea all’Università di Bologna e Gran Rappresentante del Grande Oriente d’Italia e il dottor Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna. Dopo due preziosi inserti letterari di Gabriele Duma, attore e regista, ha concluso la manifestazione il Gran Maestro che si è rivolto alla comunità ebraica spiegando con grande passione perché noi ci sentiamo loro fratelli. “La grande astronoma Margherita Hack, che abbiamo ricordato qualche tempo fa a Trieste- ha riferito – diceva che tutti gli uomini, tutti noi, siamo figli dell’evoluzione dell’universo. Figli delle stelle, uniti anche in questo, fratelli. Ma purtroppo dilaga intorno a noi tanta ignoranza. E tanti sono coloro che coltivano soltanto l’illusione della conoscenza che è il più grande nemico della conoscenza, come diceva il grande scienziato Stephen Hawking. E qualche giorno – ha riferito il Gran Maestro- ho dovuto replicare proprio a chi forse è un illuso della conoscenza e ha detto che la Libera Muratoria fa il bene di pochi e attenta al bene di tutti. Noi vogliamo il bene di tutti e ogni giorno lavoriamo alla costruzione del nostro tempio interiore, continuando la nostra opera anche fuori delle colonne”. Bisi ha poi rilanciato la proposta della neo senatrice Liliana Segre di cancellare la parola razza dalla Costituzione italiana, annunciando che alla Gran Loggia di aprile il Grande Oriente la eliminerà dalla propria costituzione. “Lo faremo –ha detto- anche portando la testimonianza di un caro fratello ultranovantenne, che si chiama Gianfranco, e viene sempre a Rimini, un fratello reduce dal famigerato binario 21, che va nelle scuole a raccontare la storia delle atrocità della seconda guerra mondiale e dei lager nazisti. Lo faremo di fronte a lui, come omaggio a lui, e a tutti coloro che hanno sofferto”. Poi il Gran Maestro ha voluto ricordare anche un altro fratello, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz, che è anche Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d’Italia, Nedo Fiano. “Lo incontrai molto tempo fa a Siena, in occasione della presentazione di un libro. E voglio terminare il mio intervento con le parole utilizzò lui: mai più, mai più, mai più…”.