380 le persone presenti tra massoni e non massoni. Hanno tutti puntato verso una Coscienza universale che faccia comprendere quanto siano folli le divisioni, in razze ed etnie, i conflitti e le disuguaglianze. Stefano Bisi che ha richiamato tutti al dovere di essere presenti in questo momento che è un momento difficile, un momento in cui realmente c’è da riflettere su quanto discusso.
(UMDI – UNMONDODITALIANI) Sabato 18 Novembre nella città dei Templi si è tenuto l’appuntamento con “Il Grande Oriente d’Italia Giurisdizione Massonica di Palazzo Giustiniani“. L’evento, aperto al pubblico, ha accolto persone di spicco come il critico d’arte Paolo Battaglia, che vi ha assistito preso dalla gioia di incontrare il Ven.mo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi, il Presidente del Collegio dei MM. VV. della Sicilia Antonino Recca, il giornalista Alessandro Cecchi Paone e, non ultima, la docente universitaria e antropologa Desirée Panger. Nella ricca cornice dell’Hotel Akrabello di Agrigento, sono convenuti massoni da tutta Italia unitamente al pubblico che ha potuto partecipare liberamente e senza vincoli d’ingresso, dando luogo ad una manifestazione degna di nota e di merito per il numero e la qualità dei partecipanti. 380 le persone presenti tra massoni e non massoni. Gli interventi a tema col titolo del convegno “La porta del Mediterraneo: Immigrazione ed integrazione”, hanno puntato tutti verso una Coscienza universale che faccia comprendere quanto siano folli le divisioni, in razze ed etnie, i conflitti e le disuguaglianze. “Un coraggioso afflato muova le nostre intelligenze verso più nobili principi di coesione universale” è la sintesi del lungo ed illuminate intervento del Gran Maestro Stefano Bisi che ha richiamato tutti al dovere di essere presenti in questo momento che è un momento difficile, un momento in cui realmente c’è da riflettere su quanto discusso, in modo profondo e molto serio.
Un po’ di storia..
La Massoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani è un Ordine iniziatico i cui membri operano per l’elevazione morale e spirituale dell’uomo e dell’umana famiglia. Essa lascia a ciascuno dei suoi membri la scelta e la responsabilità delle proprie opinioni religiose, ma nessuno può essere ammesso in Massoneria se prima non abbia dichiarato esplicitamente di credere nell’Essere Supremo. Ernesto Nathan, apprezzatissimo sindaco di Roma dal 1907 al 1913, lasciò un’impronta decisiva nella Massoneria italiana durante la sua gran maestranza. Con Nathan, il Grande Oriente d’Italia si trasferì nel 1901 nello storico Palazzo Giustiniani (ora residenza del Senato della Repubblica italiana), acquistato dal Grande Oriente dieci anni più tardi. Con l’ascesa al potere di Mussolini il Grande Oriente d’Italia non ebbe vita facile, e il 20 novembre del 1925, con l’approvazione al Senato della legge volta a disciplinare l’attività delle associazioni segrete, la ragione fu evidente: far tacere tutte le voci che ormai si opponevano apertamente al regime e alle limitazioni, sempre più forzate e violente, di libertà. Il Grande Oriente si piegò alla norma e il Gran Maestro Domizio Torrigiani, sciolse le logge per evitare ripercussioni. Palazzo Giustiniani, trascorsi due mesi, fu confiscato dallo Stato. Nel 1947 il Grande Oriente d’Italia rivendicò la proprietà del Palazzo con un atto di citazione nei confronti del Demanio dello Stato. Iniziò così un iter amministrativo irrisolto che portò all’abbandono forzato di Palazzo Giustiniani nel 1985. Da allora nessun Fratello, nessun Gran Maestro, in veste ufficiale, varcò la soglia della storica sede. Lo ha fatto il Gran Maestro Stefano Bisi il 29 ottobre 2014.