La Corte d’Appello di Catanzaro ha assolto definitivamente per non aver commesso il fatto Antonio Perfetti dal reato di diffamazione a mezzo stampa, in relazione ad un’intervista rilasciata sul Quotidiano, inerente ad una indagine sulla Massoneria condotta da Agostino Cordova, all’epoca a capo della procura di Palmi. La Corte catanzarese ha recepito, in sede di rinvio dalla Corte Suprema di Cassazione, un principio di legittimo esercizio del diritto di critica esercitato dal Perfetti, difeso dagli avvocati Enzo Belvedere e Renato Vigna.