Loggia

Official Web Site

www.heredom1224.it

giovedì 27 novembre 2008

Ernesto Nathan: il sindaco Gran Maestro


Il 25 Novembre 1917 Ernesto Nathan fu eletto per la quarta volta Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia. Terrà questa carica fino al 1919. Era già stato Gran Maestro dell'Istituzione prima di diventare Sindaco di Roma, dal 1896 al 1904.Il 21 aprile 1901 Nathan aveva inaugurato la nuova sede del Grande Oriente d'Italia nel prestigioso Palazzo Giustiniani.
Era stato iniziato in Massoneria il 24 giugno 1887 nella Loggia Propaganda Massonica di Roma.
Uomo politico, Sindaco di Roma, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia. Nato a Londra nel 1845, mori nel 1921 a Roma.


E oggi unanime convincimento che Nathan sia stato il miglior Sindaco che Roma abbia mai avuto. Fù eletto il 25 novembre 1907, in un periodo in cui Roma era allo sfascio morale ed in preda ad enormi speculazioni edilizie consumate a danno del patrimonio storico ed artistico.
Nei suoi sette anni di amministrazione Nathan municipalizzò i servizi vitali, quali l'erogazione dell'acqua e della luce, realizzò grandi opere quali nuovi ponti sul Tevere e la Galleria del Traforo.
Ma la sua fama è legata principalmente alla costruzione di scuole elementari' in tutti i vecchi rioni, di case popolari nel Rione Testaccio con assistenza scolastica e sanitaria per gli abitanti, di alberghi per i poveri e di mense popolari e tante altre iniziative sociali e caritative.
Fu tra i fondatori della Società Dante Alighieri ed autore di decine di libri, scritti e studi. Nel 1915, all'età di settanta anni, andò volontario al fronte a combattere nella prima Guerra Mondiale.


lunedì 24 novembre 2008

Nasce a Buckingham Palace la loggia massonica dei dipendenti della Regina


LONDRA (24 novembre) – Una loggia massonica a Buckingham Palace. Un gruppo di dipendenti del Palazzo reale, del quale farebbero parte anche guardie del corpo e maggiordomi della sovrana, avrebbero fondato in questi giorni una società massonica tramite cerimonia ufficiale.

I dipendenti del Palazzo reale hanno deciso di chiamare la Loggia "Mulberry" (in inglese “gelso”), in onore di Jaime I d'Inghilterra, sovrano del diciassettesimo secolo, famoso per la passione di coltivare bachi da seta.

I massoni «non si riuniranno nelle proprietà reali, e la loggia sarà aperta a tutti i dipendenti di sesso maschile di tutte le residenze reali, da Windsor alla Torre di Londra».

mercoledì 19 novembre 2008

Marzo 2009 - Le Elezioni per il Gran Maestro e la Giunta del Grande Oriente d'Italia


La Loggia Heredom 1224 di Cagliari, in un'Area Riservata del proprio sito ufficiale, http://www.heredom1224.it/, ha inserito una sezione relativa alle Elezioni 2009 per il Gran Maestro e la Giunta del Grande Oriente d'Italia.


In questa sezione potrete trovare e, quindi, scaricare i programmi elettorali delle diverse liste, nonchè ogni altra informazione relativa a questo importante momento della vita del nostro Ordine.


Al momento è presente il Programma elettorale della Lista "Tradizione e Futuro" del Candidato Fr. Giorgio Losano.

"LA MASSONERIA VERSO IL FUTURO"


Il prossimo Venerdì 21 Novembre 2008, alle ore 18.00, presso la Sala Conferenze della Casa Massonica del G.O.I. di Piazza Indipendenza 1 a Cagliari, si terrà la presentazione del libro del Fr. Fernando Ferrari, Ex Gran Tesoriere del Grande Oriente d'Italia, dal titolo "LA MASSONERIA VERSO IL FUTURO".

Perchè le persone gridano?


Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli: "Perchè le persone gridano quando sono arrabbiate?"

"Gridano perchè perdono la calma" disse uno di loro.

"Ma perchè gridare se la persona sta al suo lato?"disse nuovamente il pensatore.

"Bene, gridiamo perchè desideriamo chel'altra persona ci ascolti" replicò un’altro discepolo.

E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile parlargli a voce bassa?"

Varie altre risposte furono date, ma nessuna convinse il pensatore.

Allora egli esclamò: " Voi sapete perchè si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati?

Il fatto è, che quando due persone sono arrabbiate, i loro cuori si allontanano molto. Quanto più arrabbiati sono, tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte,che succede quando due persone sono innamorate?

Loro non gridano, parlano soavemente. E perchè? Perchè iloro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte i loro cuori sono talmente vicini, che neanche parlano, solamente sussurrano.

E quando l'amore è più intenso, non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono.

E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."

Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perchè arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta, che non incontreranno mai più la strada per tornare."

giovedì 6 novembre 2008

Premio "Giacomo Treves"


E' stato indetto il consueto concorso biennale del Grande Oriente d'Italia dedicato al massone Giacomo Treves, uno dei membri del "comitato segreto" che preparò l'impresa dannunziana di Fiume nel settembre del 1919.


Nel 1991 la sua famiglia donò al Grande Oriente un importante fondo di carte sulla sua attività con la richiesta di istituire a suo nome borse di studio per ricerche inedite sulla Massoneria.

Il "Premio Giacomo Treves" è giunto alla nona edizione valorizzando numerose opere in varie discipline, soprattutto di giovani laureati.


martedì 4 novembre 2008

L'ASSOCIAZIONE SERGIO MAMMINI


L’Associazione Sergio Mammini è stata creata nel 1991 da un gruppo di Fratelli torinesi che hanno ritenuto indispensabile, in un mondo sempre più oppresso dall’indifferenza e dall’egoismo, riunirsi in una struttura organizzata al fine di poter intervenire, in modo costruttivo, a favore dei deboli e dei bisognosi.

Nei primi 10 anni l’Associazione ha operato, verso piccoli e grandi, singoli e gruppi, con elargizioni di denaro o donazione di beni e strumenti di lavoro, ma sempre con quella riservatezza che è giusto contraddistingua chi opera nel campo della beneficenza e della solidarietà.

Le iniziative intraprese per reperire fondi si sono rese concrete con la vendita di spazi pubblicitari sulle cartellonistiche dei ponteggi in vari stabili in ristrutturazione, feste di beneficenza nel Palazzo Reale di Torino e nella palazzina di caccia della Reggia di Stupinigi, ecc.. Tali proventi sono stati elargiti, non in moneta ma in opere assistenziali, al Gruppo Abele, all’Anfas, agli Asili Notturni, all’Istituto delle Suore Vincenziane (bambini e anziani extracomunitari), per la ristrutturazione di un fabbricato per il ricupero di giovani tossicodipendenti, ecc..

Pur operando con costanza e concretezza è iniziato a serpeggiare fra i soci una certa insoddisfazione: elargire aiuti a trecentosessanta gradi, pur essendo meritorio, nel tempo si è rivelato dispersivo. Non c’era progetto, non esisteva una linea di comportamento precisa, non una unitarietà d’intervento.

Quindi è cresciuta la volontà comune di ricercare uno specifico campo operativo, nel quale poter programmare gli interventi, con un impegno duraturo nel tempo e, dopo studi ed indagini, si è ritenuto di dover dedicare l'attività, le risorse economiche ed umane, a sovvenire i bisogni dell’infanzia ed all’adolescenza, e cioè di chi è e sarà il nostro futuro, dei figli e degli orfani dei nostri Fratelli.

Molte sono le organizzazioni ed associazioni che si occupano, ad esempio, della terza età, dei senza tetto, dei tossicodipendenti, degli extracomunitari, ma pochi quelli che rivolgono i loro interessi all’infanzia ed all’adolescenza e, in particolare, nell’ambito della nostra Istituzione, ai nostri figli ed ai nostri orfani; intervenire nel loro programma di educazione scolastica ed universitaria offrendo loro non solo aiuto materiale ma anche assistenza morale, conforto e stimolo. Fornire a ragazzi colpiti da gravi malattie, affiancando i loro genitori, tutti i mezzi economici e l’aiuto logistico e morale necessario per l’espletamento delle indispensabili cure; intervenire in tutti gli altri casi in cui è richiesta la nostra presenza, per tutte le necessità economiche, morali e di assistenza pratica che l’Associazione sarà in grado di offrire.

Dobbiamo renderci conto che anche alcuni dei nostri Fratelli soffrono e attendono un gesto, una parola, che compiuto o detta in modo dignitoso, può portare serenità e conforto nei loro animi.

Il nostro sogno è quello di poter diventare, in particolare nell’ambito dell’Istituzione, il punto di riferimento per giovani ed adolescenti che abbiano bisogno di aiuto, di qualsiasi genere.

Oggi la Mammini opera, con interventi mensili e ricorrenti, sostenendo negli studi gli orfani di Fratelli di Firenze e Torino e Alessandria; agisce inoltre accollandosi mutui e spese mediche, ecc.. per persone bisognose e non in grado di sopperire con le proprie forze, pur con la massima volontà, alle attuali condizioni di vita.

Le risorse economiche sono limitate rispetto alle necessità che questi interventi richiedono, e ciò per mancanza di quella generosità che abbiamo più volte sollecitato ai Fratelli di tutto l’Oriente Italiano.

Aiutateci ad aiutare, pochi possono fare nulla di grande ma con l’aiuto di tanti si possono fare grandi cose.

Grazie per tutto ciò che potrete fare.



Bonifico:
Intesa Sanpaolo– Agenzia 24 – 10128 Torino
Associazione Mammini
IBAN IT83 A030 6901 0241 0000 0017 831


lunedì 3 novembre 2008

Il 30 Ottobre del 1910, 98 anni fa, moriva Jean Henry Dunant, fondatore della Croce Rossa.


La battaglia di Solferino e la nascita della Croce Rossa

Fa parte di una storia che piano piano ha perduto il suo fascino la battaglia di Solferino. L'unità d'Italia ardentemente voluta, centocinquanta anni fa, è sempre meno un fatto da rievocare. Eppure furono molti i soldati dell'esercito franco-sardo che per questa causa persero la vita combattendo contro l'esercito austriaco, il 24 giugno del 1859, durante la Seconda Guerra d'Indipendenza. Insieme alla battaglia di San Martino, quella di Solferino fu la più grande battaglia dopo quella di Lipsia del 1813, impegnando più di 200.000 soldati.

A guidare l'esercito francese c'era Napoleone III, che affiancava Vittorio Emanuele II del Regno di Sardegna. L'esercito francese si scontrò a Solferino (a metà strada fra Mantova e Brescia) con l'esercito nemico e quello sardo presso San Martino. In questa guerra era sceso in Italia, di persona, pure Francesco Giuseppe, l'affascinante imperatore austriaco, marito di Sissi. Le battaglie di Solforino e San Martino, che furono le più sanguinose tra quelle combattute per l'indipendenza e l'unità d'Italia, videro gli eserciti fronteggiarsi per 12 - 14 ore. Numerosissime furono le perdite: 14000 austriaci morirono e 8000 vennero fatti prigionieri. I morti franco-sardi furono invece 15000 e 2000 furono i prigionieri. L'esercito franco - sardo ebbe la meglio sull'esercito austriaco, ma il campi di battaglia presentavano il triste spettacolo di una terribile carneficina, se lo svizzero Henry Dunant, giunto il giorno della battaglia, vista la situazione dei feriti e la disorganizzazione nel portare i soccorsi, rimase fortemente impressionato. Terribile era lo scenario con le decine di migliaia di feriti, abbandonati sul campo di battaglia con pochissime o inesistenti cure. Fu allora che Dunant si adoperò per organizzare un minimo attività di assistenza, che venne data mediante il trasporto dei feriti presso il Duomo di Castiglione delle Stiviere e lì, con l'aiuto della popolazione, vennero prestati soccorsi a tutti i feriti, senza riguardo alla divisa indossata, avendo come riferimento il motto "Tutti Fratelli".

Ecco come ricorda i fatti Henry Dunant nel libro, scritto e pubblicato a sue spese, Un ricordo di Solferino «Nell'Ospedale e nelle Chiese di Castiglione sono stati depositati, fianco a fianco, uomini di ogni nazione. Francesi, Austriaci, Tedeschi e Slavi, provvisoriamente confusi nel fondo delle cappelle, non hanno la forza di muoversi nello stretto spazio che occupano. Giuramenti, bestemmie che nessuna espressione può rendere. Risuonano sotto le volte dei santuari. Mi diceva qualcuno di questi infelici "Ci abbandonano, ci lasciano morire miseramente, eppure noi ci siamo battuti bene!". (Henri Dunant da Un souvenir da Solferino)»

Henry Dunant fu iniziato alla Massoneria nella Loggia Cordialità di Ginevra.
Henry Dunant fondò la Croce Rossa Internazionale. L'esperienza di Solferino lo aveva segnato profondamente, tanto che egli si adoperò per diffondere la testimonianza di quanto aveva visto e per organizzare un'istituzione internazionale neutrale, atta a prestare i dovuti soccorsi in tempo di guerra. Per la sua attività e per le sue idee Dunant venne insignito del primo Premio Nobel per la Pace nel 1901.

Licio Gelli in TV - Cui prodest?


Netta e e forte la posizione dell'Ill.mo e Ven.no Fr. Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia - Palazzo Giustiniani.


''Questo personaggio riappare dalle nebbie e per certi versi è inquietante. Il primo chiarimento che rimarchiamo è l'infinita distanza che ci separa da Gelli: ci scrolliamo di dosso, come tutti sanno, qualsiasi apparentamento con il personaggio.

La P2 sta al Grande Oriente come le Brigate Rosse stanno al partito comunista. La Massoneria è stata vittima di personaggi di questo genere.

Piuttosto viene una domanda: Cui prodest? Ci dobbiamo interrogare sul perché Gelli ricompaia oggi e lo faccia sempre quando ci sono momenti di crisi.

Forse è un modo per distrarre l'opinione pubblica da altre questioni. Per quanto ci riguarda abbiamo dedicato anche troppo tempo a questo individuo che non ha fatto la storia ma ha alimentato le cronache. E qui mi fermo…''.