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martedì 20 marzo 2018

Giustizia penale, fra garanzie ed efficienza. Convegno all’Umanitaria del Collegio lombardo


Presunto innocente. La giustizia penale fra garanzie ed efficienza“Presunto innocente: la giustizia penale fra garanzie ed efficienza” è il titolo del convegno in programma il 23 marzo a Milano nel Salone degli Affreschi della Società Umanitaria. L’appuntamento è alle ore 17 con ingresso aperto a tutti. Si tratta di una nuova iniziativa del Collegio Circoscrizionale della Lombardia del Grande Oriente d’Italia che con questo incontro vuole contribuire all’analisi e alla discussione di un tema di concreto e rilevante impatto sociale per la vita di ogni cittadino del nostro paese, nel quale la giustizia penale ha storicamente avuto e tuttora conserva un ruolo predominante nella sfera pubblica, lavorativa, politica ed economica. Il dibattito, affidato a specialisti, avrà le conclusioni del Gran Maestro Stefano Bisi.
Dopo i saluti iniziali del presidente circoscrizionale della Lombardia, l’avvocato Antonino Salsone, intervengono: il senatore Gabriele Albertini, già sindaco di Milano; il dottor David Monti, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano; l’avvocato Giuseppe Bozzi, già Ordinario di Diritto Civile alla Facoltà di Giurisprudenza della Luiss di Roma; l’avvocato Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione “Luigi Einaudi”, l’avvocato Pardo Cellini, direttore della Fondazione “Giuseppe Gulotta”. Modera il giornalista Umberto Cecchi, già direttore del quotidiano “La Nazione”.
Per motivi organizzativi è gradita la registrazione (entro il 19 marzo): segreteria@goilombardia.it
ALLEGATI

lunedì 4 dicembre 2017

Il Grande Oriente d'Italia, per oltre 1000 spettatori, una fantastica serata di festosa armonia fatta di suoni, luci, emozioni, musica, arte, cultura, spettacolo e solidarietà.


 

“Son et Lumière: La Libera Muratoria Incontra Le Arti”, grandissimo successo a Milano. Oltre 1100 spettatori


Grandissimo successo di pubblico per “Son et Lumière: La Libera Muratoria Incontra Le Arti”, l’evento organizzato dal Collegio Circoscrizionale della Lombardia che si è tenuto domenica 3 dicembre a conclusione del ciclo di iniziative dedicate alle celebrazioni per i 300 anni della Massoneria Moderna. All”iniziativa, dinamica, gioiosa e molto interessante, con esibizioni canore, musicali e illusionistico-spettacolari, che  si è tenuta nella Sala Verdi del Conservatorio degli Studi Musicali di Milano (via Conservatorio, 12).hanno partecipato oltre 1100 spettatori .


     

Il Risorgimento della Tradizione. Tiziano Busca e Mauro Cascio raccontano a Milano il simbolismo cabalistico del Tempio di Re Salomone


Tiziano Busca

Grande successo a Milano per la serata dedicata al simbolismo cabalistico del Tempio di Re Salomone. Uno sforzo organizzativo del GS del Capitolo Acacia n.1 Massimo Pica e del Deputy del Rito di York in Lombardia Edoardo Cavalle'. La sapienzialità salomonica è stata eredita dalla Massoneria. Tutto il suo simbolismo è ebraico e veterotestamentario. E quella cabalistica è una lettura che dà nuovi spunti di senso al ricercatore che, soprattutto nel Rito di York, trova finalmente le risposte alle domande che si era posto all'Ordine. Mauro Cascio ha illustrato nel dettaglio la struttura del Tempio, il suo simbolismo, l'interpretazione che c'è dietro il linguaggio di pietra, quello dell'architettura sacra, l'architettura che indica un viaggio, dalla terra al cielo, dall'atrio al Santo dei Santi. Tiziano Busca, Sommo Sacerdote del  Gran Capitolo dei Liberi Muratori dell'Arco Reale, ha ricordato che è questa la natura della Massoneria, indicare cammini di trasformazione, conservare il suo tesoro esoterico e non rinunciare mai alla sua natura iniziatica. Busca ha anche annunciato che la serata di Milano è solo la prima di una serie di letture, di natura modulare, che verranno proposte a cura dello York in vari orienti. All'incontro, aperto ai maestri della comunione lombarda, ha partecipato, e portato i saluti, anche il presidente dei Collegio dei Maestri Venerabili della Lombardia Tonino Salsone.

Mauro Cascio

La chiave di volta del Maestro del Marchio secondo Luigi Malgherini

mercoledì 29 novembre 2017

La Libera Muratoria incontra le arti. Grande evento a Milano il 3 dicembre


“Son et Lumière. La Libera Muratoria incontra le Arti” è il titolo del grande evento che il 3 dicembre, nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano, concluderà le iniziative della Circoscrizione lombarda del Grande Oriente d’Italia dedicate alla celebrazione dei 300 anni della Massoneria moderna. L’evento avrà inizio alle 15:45 con la preghiera degli organizzatori di intervenire con un certo anticipo per agevolare l’ingresso in sala prima dell’inizio.
Sarà presente il Gran Maestro Stefano Bisi che, come si legge nel programma, sarà intervistato da Alessandro Cecchi Paone, presentatore della serata. I saluti iniziali saranno portati dal presidente del Collegio circoscrizionale della Lombardia, Antonino Salsone.
In scaletta varie perfomance: il Concerto “Arpeinsieme” diretto dal Maestro Gianrosario Presutti, l’esibizione del baritono Franco Vassallo accompagnato al piano dalla professoressa Beatrice Benzi, lo spettacolo “One man show” dell’anchorman televisivo Walter Rolfo.
Info e registrazione: segreteria@goilombardia.it
ALLEGATI

mercoledì 15 novembre 2017

Il Grande Oriente d'Italia da Milano: «Fra trecento anni ci saremo ancora». Intanto i Fratelli Rizzo e Signorello, gli Assessori di Castelvetrano, sono prosciolti da ogni accusa. Ma la stampa non lo dirà


A Milano si è anche presentata l'attività degli Asili Notturni

La tornata a logge riunite della Lombardia tenutosi qualche giorno fa a Milano è stata anche l’occasione per tornare sulle ‘persecuzioni’ della Commissione Antimafia e sulle fake news alimentate da carta informazione (argomento che sarà a sua volta oggetto di un seminario con Alessandro Cecchi Paone). Sulla condotta antidemocratica ed illiberale di Rosy Bindi è intervenuto tra gli altri il presidente del Collegio Circoscrizionale dei MMVV della Lombardia. «Citando Claudio Bonvecchio, siamo gli autentici aristocratici del pensiero.  E cresciamo perché abbiamo un progetto che non teme il tempo. Per questo ci attaccano, ci denigrano. Abbiamo subito inchieste giudiziarie che si sono rivelate di cartapesta. Vinceremo questa battaglia. Fra trecento anni ci saremo ancora. Ma degli uomini che ci vogliono male non ci sarà più nessuno e la memoria dell’uomo non ne conserverà traccia».
Quintino Paola: «L’Amministrazione comunale di Castelvetrano venne sciolta per infiltrazioni mafiose e 14 amministratori pubblici dichiarati ineleggibili, impresentabili. Tra loro anche due nostri Fratelli: gli assessori Giuseppe Rizzo e Mimmo Signorello. La loro grave colpa: essere Massoni. Ma il Tribunale di Marsala li ha prosciolti da ogni accusa. Ora sono di nuovo eleggibili, presentabili. Appartenere al Goi non è reato. Gli elenchi, ha detto recentemente un magistrato parlando qui da voi, a Milano, non si sequestrano a nessuno. Perché, come diceva Giovanni Falcone, il sospetto è l’anticamera della calunnia».
«Mi piace la guerra in trincea», ha concluso il GM Stefano Bisi, «e la faccio come la fece mio nonno Pietro a Vittorio Veneto esattamente 100 anni fa. Allora c’era il sogno risorgimentale, oggi c’è il sogno della nostra dignità di Liberi Muratori. Io non tremo».

Fonte: GOI

Tornate a logge riunite della Lombardia il 12 novembre. Il Gran Maestro: “Nessuno fermerà il vento della libertà”


Il “Il vento del Goi soffierà per sempre. Nessuno fermerà il vento della libertà”. Con queste parole Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, ha concluso il suo intervento durante la Tornata a Logge riunite della Lombardia, tenutasi domenica 12 novembre 2017 all’hotel Melià di Milano.
I lavori, condotti dalla Rispettabile Loggia Leonessa Arnaldo all’Oriente di Brescia, insieme alle altre Rispettabili Logge della Provincia di Brescia (Fraglia Ed Stolper, Minerva e Giuseppe Zanardelli), si sono svolti intorno al tema chiaro e molto attuale, “Essere Liberi Muratori oggi, tra realtà geografica e realtà politica”.
Alla Tornata, alla quale sono stati presenti oltre seicento fratelli divisi tra le Colonne ed un Oriente gremitissimo, hanno anche preso parte: il Gran Maestro Onorario Massimo Bianchi, il Grande Oratore Claudio Bonvecchio, il Gran Segretario Michele Pietrangeli, i Grandi Tesorieri Aggiunti Enzo Liaci e Giuseppe Trumbatore, il Presidente degli Architetti Revisori Emanuele Melani, il Rappresentante in Gran Giunta del Consiglio dell’Ordine Fabrizio Celani, i Presidenti dei Collegi Circoscrizionali di Abruzzo, Emilia – Romagna, Liguria, Piemonte, Puglia, Toscana, Veneto, Trentino Alto Adige, l’ex Gran Maestro della Gran Loggia della Svizzera Alpina Alberto Menasche accompagnato dal Primo Gran Sorvegliante Giorgio Grandini, l’ex Deputato Gran Maestro della Gran Loggia di Turchia Ahmet Unan Erman.
I Fratelli hanno avuto la rara opportunità di ascoltare testimonianze di profilo alto e, per certi versi, drammatiche.
“Sì, essere Massoni in Calabria e in Sicilia è più difficile. Ma vorrei ricordare che la nostra terra è la terra di Giovanni Gentile”. Così Quintino Paola, Maestro Venerabile della Loggia Francisco Ferrer n. 908 all’Oriente di Castelvetrano. “Noi” ha continuato “siamo portatori di tolleranza e di accoglienza: l’anno scorso Stefano Bisi, il nostro Gran Maestro, venne a donare 100 tende, a nome del Goi, al campo profughi collegato a Libera: un po’ di sollievo a esseri umani che dormivano al freddo. Don Ciotti dovette correggere il tiro di quelle brutte parole che aveva rivolto alla Massoneria” . Quintino Paola ha ricordato quanto veemente sia stato l’attacco della Commissione antimafia e della sua Presidente Rosy Bindi. “Per due volte il Gran Maestro ha detto no alla consegna degli elenchi del Goi di Calabria e di Sicilia. L’Amministrazione comunale di Castelvetrano venne sciolta per infiltrazioni mafiose e 14 amministratori pubblici dichiarati ineleggibili, impresentabili. Tra loro anche due nostri Fratelli: gli assessori Giuseppe Rizzo e Mimmo Signorello. La loro grave colpa: essere Massoni. Ma il Tribunale di Marsala li ha prosciolti da ogni accusa. Ora sono di nuovo eleggibili, presentabili. Appartenere al Goi non è reato. Gli elenchi, ha detto recentemente un magistrato parlando qui da voi, a Milano, non si sequestrano a nessuno. Perché, come diceva Giovanni Falcone, il sospetto è l’anticamera della calunnia”.
Della sofferenza e delle difficoltà dei Liberi muratori in un Paese con la democrazia incerta, dove sono confusi i confini tra politica e religione, ha parlato Ahmet Unan Erman, ex Gran Maestro e Grande Oratore della Gran Loggia di Turchia: “La Turchia, che Mustafa Kemal Atatürk aveva trasformato in un eden di laicità e di modernità” ha detto Erman, sta diventando un regime musulmano, nella palude del Medio Oriente e con rapporti difficili, sempre più difficili, con gli Stati confinanti. Gli Stati Uniti non ci concedono più il visto e le nazioni europee boicottano la nostra economia. Con l’Italia il rapporto è sempre stato di amore odio, più amore che odio: ci assomigliamo. E storicamente il Goi lo abbiamo fattivamente al nostro fianco. Suggerisco a questo proposito di leggere il libro di Eleonora Locci, Massoneria nell’Impero Ottomano”.  Non è semplice, dunque, neanche in Turchia essere Massoni oggi. “In effetti” ha detto ancora Erman “ siamo un po’ passivi. Il governo turco per ora non ci sta facendo nulla. D’altro canto noi stiamo molto sotto traccia. Dobbiamo uscire tutti dall’impasse, per farlo io credo che in questi momenti difficili sia fondamentale aiutarci tra Fratelli difendendo fino in fondo i diritti umani. Come mio padre volle che fosse scritto nella sua lapide: se in un Paese sconosciuto esiste un solo uomo i cui diritti non si rispettano, quella persona sono io”.
Forte, ma equilibrato, è stato l’intervento del Fr. Tonino Salsone, Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Lombardia: “Il 24 giugno scorso la Massoneria Universale ha compiuto 300 anni di vita e una doppia pagina del quotidiano Il Giorno lo ha ricordato benissimo. Tante sono state le manifestazioni, i convegni e le iniziative svolte. Penso a Varese, a Cremona, a Pavia, a Como. Sabato 18 novembre continueremo le celebrazioni a Brescia. Il 30 settembre scorso il convegno sulle libertà civili a Milano.
Ma non è tutto. “Il prossimo tre dicembre” ha proseguito Tonino Salsone, “al Conservatorio di Milano un evento eccezionale: l’incontro tra le Arti e la Libera Muratoria, con momenti di cultura condotti da Alessandro Cecchi Paone che, in quell’occasione, realizzerà anche un’intervista pubblica al Gran Maestro Stefano Bisi. Perché vedete Carissimi Fratelli, la Massoneria è un’istituzione in controtendenza: siamo attrattivi. E cresciamo. Stiamo con i più deboli, difendiamo la libertà. Abbiamo un Gran Maestro che va a Scampia. Come dice il Grande Oratore Claudio Bonvecchio: siamo gli autentici aristocratici del pensiero. E cresciamo perché bbiamo un progetto che non teme il tempo. Per questo ci attaccano, ci denigrano. Abbiamo subito inchieste giudiziarie che si sono rivelate di cartapesta. Vinceremo questa battaglia. Fra trecento anni ci saremo ancora. Ma degli uomini che ci vogliono male non ci sarà più nessuno e la memoria dell’uomo non ne conserverà traccia”, ha concluso Tonino Salsone.
Una verve particolarmente sintetica e battagliera quella di Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia. “Noi siamo in tanti” ha detto Bonvecchio “ e rappresentiamo un esercito in marcia. Un esercito della pace che guarda oltre. Che combatte per il progresso dell’Umanità e per scavare profonde gallerie al vizio. E abbiamo la fortuna di avere una guida sicura, senza spocchia, senza protagonismo. Lo ringraziamo per la forza che ci da. E dobbiamo augurarci che continui a essere la nostra guida. Possiamo considerarci leader nella Massoneria europea, con i beni preziosi della Fratellanza e del coraggio. Siamo tutti siciliani, siamo tutti turchi”.
Prima che la parola passasse al Gran Maestro Stefano Bisi, vi sono stati i saluti della Gran Loggia Svizzera Alpina, che si è dichiarata al fianco del Goi in caso di necessità, della Gran Loggia nazionale francese, la consegna di alcune onorificenze e l’intervento del Gran Maestro Onorario del Goi Massimo Bianchi che ha ricordato come il Goi sia l’unica istituzione dove l’età media si abbassa e gli iscritti aumentano.
“Mi piace la guerra in trincea” ha detto Bisi “e la faccio come la fece mio nonno Pietro a Vittorio Veneto esattamente 100 anni fa. Allora c’era il sogno risorgimentale, oggi c’è il sogno della nostra dignità di Liberi Muratori. Io non tremo”.  Evidente il riferimento del Gran Maestro agli attacchi portati alla nostra Istituzione da settori della politica e dalla Commissione antimafia presieduta da Rosy Bindi. “Io non consegnerò, non consegnerò, non consegnerò gli elenchi in cambio del mio proscioglimento!!! A fianco ho tanti Fratelli. E sono sicuro che ci saranno anche il 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno, che spero illumini la giudice che deve decidere se devo affrontare un processo”. Il Gran Maestro ha raccontato un episodio molto toccante dal quale, ha spiegato, ha preso molta forza per andare avanti, per combattere. “L’anno scorso, qui a Milano, un Fratello mi consegnò una lettera. Mi piace leggere le lettere dei Fratelli. Vado via sempre con le tasche della giacca piene dei loro messaggi. Ebbene, quel Fratello mi raccontava la sua storia: il fallimento dell’ azienda, il repentino cambio di tenore di vita, la fuga della moglie, la malattia. La leggevo in aereo mentre andavo in Calabria. La mia vicina di viaggio rimase colpita dall’espressione della mia faccia. Quella lettera mi ha dato la forza di andare avanti per difendere tutti noi. Quella lettera è stata un inno alla vita. Il Goi c’è e ci sarà sempre, perché ci siamo tutti noi in catena d’unione. Non ci sconfiggeranno i fanatici del terzo millennio se non ci facciano male da soli a causa della malattia di alcuni Fratelli: la sindrome del Tafazzismo. Ma non è contagiosa”. Contagiosa, invece, è la voglia di fare. “Valorizzeremo le cose belle che portiamo avanti” ha detto ancora Bisi “i nostri amici nel mondo, noi stessi. Chi ci guarda sa distinguere il grano dalla gramigna. Sono stato a Scampia: c’è una libreria che spaccia cultura. È nata una speranza tra le Vele.  Il fanatismo è il male del nostro tempo. Noi no, noi non siamo come loro e guardiamo con attenzione chi ci denigra. Noi sappiamo abbracciare, ma sappiamo anche colpire. Chi ripagherà i due Fratelli assessori di  Castelvetrano prosciolti da tutto e dichiarati presentabili dal Tribunale perché essere Massoni non significa essere mafiosi? Chi risarcirà Giuseppe Rizzo e Mimmo Signorello?” Infine l’imprinting per il futuro, la parola d’ordine :”Il Goi, con i suoi 23 mila Fratelli, con la ritualità fatta bene, con i convegni, non ha nulla da invidiare a nessuno”.
Infine, durante la Tornata il Gran Maestro ha insignito dell’Onorificenza Giordano Bruno il Fratello Antonio Bellino, Maestro Venerabile della R. L. Prospero Moisè Loria all’Or. di Milano e Gran Rappresentante del GOI, mentre il Presidente della Circoscrizione lombarda ha consegnato la medaglia del Collegio della Lombardia al Maestro Venerabile officiante (Angelo Ghiroldi) ed ai Maestri Venerabili coadiuvanti (Matteo Apostoli, Giovan Battista Inversini, Antonio Gallo). (di Marco Gregoretti)

giovedì 9 novembre 2017

A Brescia la Loggia Leonessa Arnaldo n° 951 ha festeggiato i 40 anni


Il giorno 4 novembre la loggia Leonessa Arnaldo n.951  di Brescia, per festeggiare i 40 anni dalla fondazione, ha organizzato, nel prestigioso contesto dell’Hotel Vittoria, il convegno “Sulle tracce della Massoneria bresciana: luoghi, monumenti, personaggi”. Il convegno, al quale sono intervenuti il Maestro venerabile della officina, Angelo Ghiroldi, il giornalista Massimo Tedeschi, l’architetto Andrea Canclini, il Presidente del Collegio Circoscrizionale della Lombardia,  Antonino Salsone e il Grande Oratore del Grande Oriente. Claudio Bonvecchio, era aperto al pubblico e, anche grazie all’ampia pubblicità dedicatagli dalla stampa locale, ha riscosso un notevole interesse, concretizzatosi con una folta partecipazione da parte della cittadinanza. Il convegno vuole essere il punto di partenza di un progetto di apertura verso la città che vedrà ulteriori iniziative volte a stabilire un costruttivo dialogo tra le parti che proprio questo evento ha dimostrato essere possibile. In questa ottica è stato scelto l’argomento trattato che ha voluto spiegare come la presenza massonica a Brescia abbia più di duecento anni di vita e abbia, in questi due secoli, contribuito in modo significativo alla vita cittadina.



giovedì 19 ottobre 2017

300 anni di Massoneria, appuntamento a Como il 21 ottobre


Appuntamento a Como il 21 ottobre per festeggiare i 300 anni di Massoneria moderna. A organizzare l’evento che si terrà alle 16,30
presso l’Associazione Giosuè Carducci (Viale Felice Cavallotti, 7) le logge Acacia Magistri Cumacini n.1190, Rosa Commacina n. 1201, Quatuor Coronati 1422 e George Washington 1468. Dopo i saluti delle autorità, interverranno Alberto Longatti, che parlerà della Libera Muratoria a Como; Mario Conetti, che traccerà una storia della Massoneria moderna; Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Grande Oriente che si soffermerà sul ruolo della Massoneria nella società civile. Concluderà il Gran Maestro Stefano Bisi. Il dibattito sarà moderato dal presidente del Collegio della Lombardia, Antonino Salsone, Al termine concerto d’organo di Jacopo Brusa.

Varese. Undici logge e oltre 250 fratelli alla tornata congiunta del 13 ottobre


Il 13 ottobre undici logge varesine hanno tenuto una tornata congiunta in grado di apprendista presso la Villa Porro Pirelli di Induno Olona, alla presenza del Gran Maestro Stefano Bisi. All’Oriente il Grande Oratore Claudio Bonvecchio, il Gran Tesoriere aggiunto Enzo Liaci, il presidente del Collegio Lombardo Antonino Salsone e numerosi dignitari. Tra le colonne circa 200 fratelli delle Logge varesine e ospiti.  “L’ignoranza. L’unità di misura del tradimento”, il titolo della tavola che è stata tracciata dal fratello Roberto Gerboles . I lavori sono stati condotti dal maestro venerabile della loggia La Fenice n. 1280  di Somma Lombardo, coadiuvato da tutti i maestri venerabili delle Logge della provincia di Varese: Carlo Cattaneo n. 700, Ai Sette Laghi n. 753, Verbanum n. 841, Labirinto Azzurro n. 1138, Rolly Cannara n. 1180, Logos n. 1185, Sette Laghi del Verbano n. 1266, Heliopolis n. 1347, Porta d’Europa n. 1390, Epopteia n. 1438. Durante i lavori è stata consegnata dal Gran Maestro l’onorificenza Giordano Bruno al fratello Roberto Mazzantini della Labirinto Azzurro e ai fratelli Giuseppe Armocida e Mario Tavani entrambi della Porta d’Europa, per il loro impegno nell’Istituzione e nella vita sociale.
Dopo l’intervento del presidente Antonino Salsone e del Grande Oratore Claudio Bonvecchio, le conclusioni sono state tratta dal Gran Maestro , che, con parole cariche di passione,  ha invitato a vivere pienamente la fratellanza. Era la quinta tornata congiunta delle Logge varesine, tre in grado di apprendista e due in grado di maestro, ancora una volta realizzata grazie alla volontà e all’impegno di tutti e allo stimolo puntuale del Consigliere dell’Ordine Edoardo Vigna.Una testimonianza di coesione tra tutti i fratelli della provincia di Varese. Appuntamento per l’anno prossimo, insieme al rinnovato impegno a realizzare la casa massonica comune da sempre desiderata.


martedì 17 ottobre 2017

Etica sociale e nuovi bisogni. Incontro il 20 ottobre a Pavia


Etica sociale e Nuovi bisogni. E’ il tema del convegno che si terrà il 20 ottobre a Pavia, promosso dalla loggia G. Cardano. L’appuntamento è il 20 ottobre nell’Aula Magna dell’Università (Piazza Leonardo da Vinci).  All’evento, al quale parteciperà il Gran Maestro Stefano Bisi, interverranno l’on. Daniele Capezzone,  il Grande Oratore del Grande Oriente Claudio Bonvecchio, il professore Francesco Coniglione, docente all’Università di Catania, il professore Sebastiano Maffettone, docente alla Luiss. Modererà Alessandro Cecchi Paone, volto noto della tv e divulgatore scientifico. L’incontro, che si prefigge di stimolare una riflessione pubblica su tematiche che riguardano l’esistenza, ripercorrerà i grandi cambiamenti prodotti nel XXI secolo da globalizzazione e nuove tecnologie negli  stili di vita, nelle dentità collettive e nella percezione di sé di ciascuno di noi,  stimolando nuove forme di interazione sociale e nuovi bisogni e  assumendo contorni sempre più chiari che investono le pratiche tipiche di ogni pacifica convivenza sociale, condizionate a loro volta dall’emergere di precise dinamiche culturali intese come espressione di nuove modalità di percezione di se stessi e della realtà. Porteranno i saluti il Magnifico Rettore Fabio Rugge e il presidente della Circoscrizione della Lombardia, l’avv. Antonino Salsone. A conclusione ci sarà il concerto del Coro del Collegio Cairoli.
ALLEGATI

lunedì 9 ottobre 2017

Diritti associativi e libertà civili. Convegno a Milano del Collegio lombardo



Dopo la pausa estiva riprende l’attività culturale del Collegio Circoscrizionale della Lombardia del Grande Oriente d’Italia con un convegno  che affronterà un tema di grande attualità e che coinvolge particolarmente i liberi muratori italiani, oggetto negli ultimi tempi di particolare pregiudizio e discriminazione.
“La bilancia della giustizia: diritti associativi e libertà civili” è il titolo dell’incontro a cura del Collegio lombardo  che si svolgerà il 30 settembre (ore 10) a Milano presso  l’Auditorium  “Giacomo Manzù” del Centro Congressi della Fondazione Cariplo. L’iniziativa si avvale del patrocinio della Società Umanitaria. Qualificatissimi i relatori in programma.
Moderati da Francesco Carrassi, direttore del quotidiano La Nazione, portano contributi: il senatore Gabriele Albertini, già sindaco di Milano; l’onorevole Daniele Capezzone; il giurista Attila Tanzi, Ordinario di Diritto Internazionale all’Università di Bologna. Le conclusioni saranno del filosofo Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia. Porteranno saluti in apertura il presidente circoscrizionale della Lombardia Antonino Salsone e il presidente della Società Umanitaria Amos Nannini.
Ingresso libero.

ALLEGATI

Milano. Convegno all’Umanitaria, David Monti: “Incredibile che un magistrato non debba andare dove si difende la libertà”.




David Monti, Sostituto procuratore del Tribunale di Milano applicato alla Direzione Distrettuale Antimafia.


Pretendiamo il massimo rispetto perché siamo noi i primi a darlo ed a tutti. Quello che si da a tutte le associazioni. Non siamo figli di un Dio minore, non abbiamo solo i doveri, ma anche gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini. Noi Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia lavoriamo esclusivamente per il miglioramento dell’uomo e della società. E, assieme alle altre culture di questo Paese, abbiamo ideato, voluto e creato lo Stato unitario e questa Repubblica, e penso, tra i tanti, a Meuccio Ruini, Massone e Presidente della Commissione dei 75 che ha scritto la Carta Costituzionale. Ed abbiamo difeso i valori e la tenuta democratica di questa Repubblica, e penso a Lando Conti, sindaco di Firenze, Massone, ucciso dalle Brigate Rosse”. Un lungo, interminabile applauso ha accolto le parole con cui, sabato 30 settembre all’Auditorium Giacomo Manzù (Fondazione Cariplo) di Milano, Antonino Salsone, Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Lombardia del Goi ha aperto i lavori del convegno “La Bilancia della Giustizia. Diritti associativi e libertà civili”.
Il dibattito, moderato dal direttore  della Nazione Francesco Carrassi, ha messo a confronto, con vivaci botta e risposta, il senatore Gabriele Albertini, il deputato Daniele Capezzone,  il professore di diritto internazionale Attila Tanzi e Claudio Bonvecchio, professore di filosofia e Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, che ha concluso i lavori.  Alberto Jannuzzelli, in qualità di vicepresidente, ha portato i saluti della Società Umanitaria di Milano, che ha patrocinato l’iniziativa a cui hanno partecipato oltre 250 persone.
Sala piena, dunque.  Evento raro a Milano, un sabato mattina. Ma il tema in discussione è caldo e il livello degli interventi e dei partecipanti è stata la migliore risposta agli attacchi politici discriminatori della Commissione Parlamentare Antimafia presieduta dall’On. Rosi Bindi ed a quelli mediatici portati nelle case degli italiani da una rete della televisione di Stato.
Mi viene in mente la leggenda del Santo Inquisitore” ha detto Albertini “che si presenta anonimo, grigio, nella piazza di Siviglia dove sono appena stati bruciati vivi 100 eretici. Vuole fare arrestare il Salvatore perché fa miracoli, restituisce la vista. L’incubo della libertà è un fardello pesante per gli uomini. Gesù lo bacia sulla bocca e il Grande inquisitore lo libera”. Ci vuole forza per praticare la libertà, intende dire Albertini. Ce ne vuole tanta “per vincere chi vuole calpestare questo bisogno”.
Con la sua consueta brillantezza Daniele Capezzone si è chiesto retoricamente: ”Perché dopo lo scandalo dei pedofili tra vescovi e preti non è stata istituita una Commissione che chiedesse gli elenchi di tutti i preti e di tutti gli affiliati alla Chiesa cattolica?”. Non solo la responsabilità penale è individuale, ma “siamo anche in uno Stato in cui si è colpevoli dopo il terzo grado di giudizio”. L’amara constatazione di Capezzone è che si contano forse sulle dita di una mano i parlamentari che manifestano il coraggio di esporsi per garantire la libertà di tutti ad esprimere la propria opinione e ad associarsi. Anche ai Massoni. “Non si fa campagna elettorale sulla pelle delle associazioni” ha concluso Capezzone.
Tra le tante peculiarità del Belpaese, c’è anche la particolare litigiosità. “Quello dei diritti associativi” ha detto infatti il professor Attila Tanzi “È un problema tutto italiano. È così dal Medioevo. Si premia l’individualità, si persegue la squadra che si radica”. Per fortuna che ci da una mano la Corte Suprema dei Diritti dell’Uomo, che ha condannato due volte l’Italia, proprio sul tema della Massoneria. “La prima” ha spiegato Tanzi “nel 2001 quando sanzionò il governo perché la Regione Marche vietava l’assunzione in incarichi amministrativi a persone iscritte alla Massoneria. La seconda, nel 2007, perché la Regione Friuli nelle domande di assunzione impose di specificare se si apparteneva a qualche associazione”.
Il dibattito, sollecitato dalla fluida e stimolante conduzione di Carrassi, ha toccato molti temi anche con il contributo del pubblico. Si è parlato di diritti costituzionali, di controverse leggi approvate dal governo in carica, di libertà.
Ma il colpo di scena inatteso e assai applaudito è stato l’intervento di David Monti, Sostituto procuratore del Tribunale di Milano applicato alla Direzione Distrettuale Antimafia.
Monti ha motivato così la sua presenza al convegno del Goi: “Trovo incredibile che un magistrato non debba andare dove si difende la libertà”.  “L’ Inquisizione” ha aggiunto Monti “È una categoria dello spirito umano. E agisce quando un potere scarsamente legittimato si sposa con la paura popolare. Ne nasce quello statuto odioso permanente che trova la mia contrarietà perché attribuisce uno stigma indelebile alle persone”. Sulla vicenda degli elenchi che tanta amarezza crea a chi combatte da sempre per la libertà, Monti non ha usato mezzi termini: ”Gli elenchi non si chiedono a nessuno”.
L’orgoglio di essere Massoni è stato il cuore delle conclusioni, del Grande Oratore del Goi Claudio Bonvecchio.  “Bisogna dare coraggio a persone libere, come il dottor Monti. Il Goi ha una fiducia assoluta nella magistratura, che è stata corretta anche nelle attuali circostanze. Ma la riflessione è sulla cultura, sulla conoscenza”. Bonvecchio lo ha spiegato con un simpatico aneddoto: “Un giorno in treno ho incontrato  il parlamentare  del Movimento Cinque Stelle Alessandro Di Battista. Gli ho spiegato chi sono. Abbiamo parlato tre ore. Avete diritto di critica, gli ho detto, ma dovete sapere di che cosa parlate. A scuola non spiegano che l’Unità d’Italia l‘hanno fatta i liberi muratori. O che tanti Fratelli sono morti anche alle Fosse Ardeatine. La Massoneria vuole essere al servizio dello Stato. Ma vuole essere rispettata. Ora basta prenderle, risponderemo botta su botta. Ci apriremo sempre di più alla società portando avanti i valori della Fratellanza, della Tolleranza e dell’Uguaglianza”.