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lunedì 20 novembre 2017

300 anni di Massoneria, incontro a Civitavecchia. Il Gran Maestro Bisi: “Nel mondo c’è bisogno di noi”


“C’è bisogno di noi, della Libera Muratoria, di un’organizzazione di uomini che cercano di fare del bene all’umanità, migliorando in primo luogo se stessi, con un metodo semplice, che è anche quello dell’ascolto. E lo conferma il successo di tanti eventi organizzati in tutt’Italia dal Grande Oriente “. Lo ha sottolineato il Gran Maestro Stefano Bisi, concludendo l’incontro che si è tenuto a Civitavecchia il 17 novembre dedicato ai 300 anni di Massoneria e organizzato dalla loggia Centumcellae Pensiero e Azione 1264. “C’è bisogno di uomini che tutelino il libero pensiero nonostante gli attacchi di queste ultime ore”, ha aggiunto il Gran Maestro facendo riferimento alle voci circolate sulla presunta presenza di mafiosi all’interno degli elenchi massonici. “Voci, che sono cosa  ben diversa dai fatti”, ha tenuto a sottolineare il Gran Maestro ricordando il caso di Castelvetrano, il comune siciliano, noto per aver nato i dato i natali al boss Francesco Messina Denaro, e sciolto per infiltrazioni mafiose. “Per  mesi due nostri fratelli, vicesindaco  e assessore, sono stati demonizzati e insieme ad altri dichiarati impresentabili, cioè non eleggibili. Ma Mimmo Signorello e Giuseppe Rizzo hanno presentato ricorso. E proprio due giorni fa il Tribunale di Marsala ha detto che nel rapporto del prefetto si fanno mere supposizioni e che appartenere alla Massoneria non è reato e non significa neppure essere mafioso”. “Ma mi chiedo -ha aggiunto Bisi- chi risarcirà questi due fratelli. Ne ho conosciuto uno a Scalea -ha raccontato- che una notte di ottobre del 1992 fu svegliato dai carabinieri, che avevano un mandato di perquisizione firmato dal  Procuratore Agostino Cordova. Una vita devastata, come quella di molti altri liberi muratori, per i quali il tempo non è stato certo galantuomo, come si dice che sia. Quanto hanno dovuto aspettare per riavere le loro carte, i loro documenti? Molti nel frattempo sono morti. E allora dico che ci vorrebbe più cautela quando si emettono giudizi, si fanno affermazioni. Per mesi, per settimane -ha osservato il Gran Maestro- si è detto che la Massoneria aveva avuto un ruolo importante nella vicenda Mps. Ieri il pm che ha condotto le indagini ha smentito tutto, ha detto che i massoni non c’entrano niente. Eppure per mesi e settimane a questo argomento sono state dedicate trasmissioni televisive, grandi titoli sui giornali. Ma noi a tutto questo dobbiamo reagire e reagiamo con la nostra forza, reagiamo stando assieme, continuando  a portare avanti  i nostri lavori rituali, a organizzare  le nostre iniziative”. Quanto alla segretezza, alla riservatezza “che ci attribuiscono   sono parole che non si addicono al Grande Oriente d’Italia. Le nostre finalità sono pubbliche, i vertici sono noti e la riservatezza delle nostre riunioni non è diversa da quella che caratterizza le riunioni dei membri di una qualsiasi altra associazione. Le nostre  logge sono riservate quanto i circoli Arci”, ha aggiunto Bisi.  “Il tempio -ha concluso- è a un passo nella via, noi siamo uomini del nostro tempo. Siamo preesenti nel mondo e dobbiamo esserlo”. Al centro dell’incontro, al quale è intervenuto anche Carlo Ricotti, presidente del Collegio Circoscrizionale del Lazio, anche i temi affrontati nel libro  Massoneria a Civitavecchiaed di Enrico Ciancarini,  presidente della Società storica civitavecchiese.

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mercoledì 8 novembre 2017

La Massoneria celebra anche a Civitavecchia i suoi 300 anni


La Massoneria celebra i sue trecento anni anche a Civitavecchia. A organizzare l’incontro la loggia Centumcellae Pensiero e Azione 1264. All’incontro, che si terrà il 17 novembre alle 18,30 presso lo Sporting Porto Turistico Riva di Traiano via Aurelia km 67.850 interverranno come relatori Carlo Ricotti, presidente del Collegio Circoscrizionale del Lazio, ed Enrico Ciancarini,  presidente della Società storica civitavecchiese e autore del volume La Massoneria a Civitavecchia. Sarà presente anche il Gran Maestro Stefano Bisi.
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giovedì 2 novembre 2017

I liberi muratori nella Resistenza romana. Appuntamento il 7 novembre al Museo di via Tasso per la presentazione del libro di Mauro Valeri


Il prossimo 7 novembre presso il Museo Storico della Liberazione a Roma (Via Tasso, 145) si svolgerà, a cura del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia, la presentazione del volume “A testa alta verso l’Oriente eterno. Liberi muratori nella Resistenza romana” di Mauro Valeri pubblicato dalla Mimesis
Il Museo storico della Liberazione è stato allestito nei locali dell’edificio che, nei mesi dell’occupazione nazista di Roma (11 settembre 1943 – 4 giugno 1944), venne utilizzato come carcere dal Comando della Polizia di sicurezza. Dopo l’occupazione di Roma, l’edificio di via Tasso 145-155 che già ospitava gli uffici culturali dell’ambasciata tedesca, divenne la sede del comando Sichereitdienst (SD, servizio di sicurezza) e della Sicherheitdienst polizei (SIPO, polizia di sicurezza), sotto il comando del Ten. Col. Herbert Kappler. Era il luogo dove si veniva portati, anche senza motivo, interrogati, detenuti e torturati e da cui si poteva uscire destinati al carcere di Regina Coeli, al Tribunale di guerra (condanne al carcere in Germania o alla fucilazione a Forte Bravetta), alla deportazione, oppure, come accadde per molti, alle Fosse Ardeatine.
Le celle di detenzione sono ancora come furono lasciate dai tedeschi in fuga. Queste stanze sono oggi dedicate alla memoria di coloro che vi furono detenuti, e ricordano le più drammatiche e significative vicende nazionali e romane dell’occupazione.
È pertanto significativo ricordare in questa sede i liberi muratori che finirono nel carcere di Via Tasso ed il loro tragico e coraggioso epilogo.
L’incontro avrà inizio alle ore 17.30; ci sarà la possibilità, per chi lo desidera, a partire dalle 16 di vedere il film-documentario “Via Tasso 145: dal carcere al museo” di Lucrezia Lo Bianco e Agostino Pozzi (2013) che ricostruisce la storia di questi luoghi.
Il volume traccia la storia e le caratteristiche della Resistenza romana a cui hanno partecipato attivamente non solo le forze legate al Comitato di Liberazione Nazionale, ma anche un arcipelago di organizzazioni che hanno contribuito a contrastare l’occupazione tedesca e il rinascere del fascismo. Tra queste c’era anche l’Unione Nazionale della Democrazia Italiana (UNDI), promossa da Placido Martini, che ha pagato la sua scelta con otto dirigenti trucidati alle Fosse Ardeatine.
Dell’UNDI si sa ancora poco, probabilmente anche per una ingiustificata diffidenza legata al fatto che si trattava di un’organizzazione “a forte matrice massonica”, dato che i suoi dirigenti erano anche affiliati alla loggia clandestina “Carlo Pisacane”, fondata al confino di Ponza nell’estate 1931. Nel libro vengono riportate le attività e il programma politico dell’UNDI, ma soprattutto le storie di Placido Martini, Teodato Albanese, Carlo Avolio, Silvio Campanile, Giuseppe Celani, Mario Magri, Giovanni Rampulla, Carlo Zaccagnini, trucidati alle Fosse Ardeatine, con l’aggiunta, in Appendice, anche della storia di un altro massone antifascista, Giordano Bruno Ferrari, ucciso poche settimane dopo a Forte Bravetta.
All’incontro, che sarà moderato dal Prof. Antonio Parisella, Presidente del Museo Storico della Liberazione, parteciperanno il Vicepresidente della Fondazione Museo della Shoah Paolo Masini, e i Professori Filippo Motta, in rappresentanza della famiglia Campanile, e Carlo Ricotti. Interverrà il Gran Maestro Stefano Bisi
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lunedì 23 ottobre 2017

I liberi muratori nella Resistenza romana. Appuntamento il 7 novembre al Museo di via Tasso per la presentazione del libro di Mauro Valeri


Il prossimo 7 novembre presso il Museo Storico della Liberazione a Roma (Via Tasso, 145) si svolgerà, a cura del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia, la presentazione del volume “A testa alta verso l’Oriente eterno. Liberi muratori nella Resistenza romana” di Mauro Valeri pubblicato dalla Mimesis
Il Museo storico della Liberazione è stato allestito nei locali dell’edificio che, nei mesi dell’occupazione nazista di Roma (11 settembre 1943 – 4 giugno 1944), venne utilizzato come carcere dal Comando della Polizia di sicurezza. Dopo l’occupazione di Roma, l’edificio di via Tasso 145-155 che già ospitava gli uffici culturali dell’ambasciata tedesca, divenne la sede del comando Sichereitdienst (SD, servizio di sicurezza) e della Sicherheitdienst polizei (SIPO, polizia di sicurezza), sotto il comando del Ten. Col. Herbert Kappler. Era il luogo dove si veniva portati, anche senza motivo, interrogati, detenuti e torturati e da cui si poteva uscire destinati al carcere di Regina Coeli, al Tribunale di guerra (condanne al carcere in Germania o alla fucilazione a Forte Bravetta), alla deportazione, oppure, come accadde per molti, alle Fosse Ardeatine.
Le celle di detenzione sono ancora come furono lasciate dai tedeschi in fuga. Queste stanze sono oggi dedicate alla memoria di coloro che vi furono detenuti, e ricordano le più drammatiche e significative vicende nazionali e romane dell’occupazione.
È pertanto significativo ricordare in questa sede i liberi muratori che finirono nel carcere di Via Tasso ed il loro tragico e coraggioso epilogo.
L’incontro avrà inizio alle ore 17.30; ci sarà la possibilità, per chi lo desidera, a partire dalle 16 di vedere il film-documentario “Via Tasso 145: dal carcere al museo” di Lucrezia Lo Bianco e Agostino Pozzi (2013) che ricostruisce la storia di questi luoghi.
Il volume traccia la storia e le caratteristiche della Resistenza romana a cui hanno partecipato attivamente non solo le forze legate al Comitato di Liberazione Nazionale, ma anche un arcipelago di organizzazioni che hanno contribuito a contrastare l’occupazione tedesca e il rinascere del fascismo. Tra queste c’era anche l’Unione Nazionale della Democrazia Italiana (UNDI), promossa da Placido Martini, che ha pagato la sua scelta con otto dirigenti trucidati alle Fosse Ardeatine.
Dell’UNDI si sa ancora poco, probabilmente anche per una ingiustificata diffidenza legata al fatto che si trattava di un’organizzazione “a forte matrice massonica”, dato che i suoi dirigenti erano anche affiliati alla loggia clandestina “Carlo Pisacane”, fondata al confino di Ponza nell’estate 1931. Nel libro vengono riportate le attività e il programma politico dell’UNDI, ma soprattutto le storie di Placido Martini, Teodato Albanese, Carlo Avolio, Silvio Campanile, Giuseppe Celani, Mario Magri, Giovanni Rampulla, Carlo Zaccagnini, trucidati alle Fosse Ardeatine, con l’aggiunta, in Appendice, anche della storia di un altro massone antifascista, Giordano Bruno Ferrari, ucciso poche settimane dopo a Forte Bravetta.
All’incontro, che sarà moderato dal Prof. Antonio Parisella, Presidente del Museo Storico della Liberazione, parteciperanno il Vicepresidente della Fondazione Museo della Shoah Paolo Masini, e i Professori Filippo Motta, in rappresentanza della famiglia Campanile, e Carlo Ricotti. Interverrà il Gran Maestro Stefano Bisi
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Torino. Tre secoli di battaglie per la libertà. Due appuntamenti il 27 e il 28 ottobre


Il Collegio Circoscrizionale Piemonte – Valle d’Aosta, il Consiglio dei Maestri Venerabili di Torino e il “Centro Ricerche Storiche sulla Libera-Muratoria” celebrano i trecento anni di Massoneria moderna con una due giorni dedicata alla memoria conservata e valorizzata, la storia, il presente e il futuro. Venerdì 27 ottobre si terrà, presso la Casa massonica, il primo seminario dal titolo “Dagli archivi alla ricerca: confronto per una nuova stagione di studi sulla Libera Muratoria”. Vi prenderanno parte i membri del Comitato scientifico del Centro Ricerche, di cui per altro ricorre il ventesimo anniversario: Marco Novarino (Direttore scientifico – Università di Torino);  Pierre Yves Beaurepaire (Université de Nice); Gian Mario Cazzaniga (Università di Pisa); Fulvio Conti (Università di Firenze); Marco Cuzzi (Università Statale di Milano); Ricardo Martinez Esquivel (Universidad de Costa Rica); Santi Fedele (Università di Messina); José Antonio Ferrer Benimeli (Universidad de Zaragoza); Luis P. Martin (Université de Pau et des Pays de l’Adour ) e Rosalino Sacchi (Università di Torino).
Interverranno anche 14 giovani ricercatori provenienti da archivi pubblici e privati europei, tra cui Susan Snell della  Library and Museum of Freemasonry di Londra. Il 28 ottobre presso lo Starhotel Majestic si terrà il convegno “Libera Muratoria e battaglie di libertà”: interverranno oltre ai rappresentanti del CRSLM anche il Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso, il Gran Maestro Onorario Eugenio Boccardo, due maestri torinesi, il Presidente della Circoscrizione del Lazio Carlo Ricotti. Introdurrà i lavori del mattino il Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Torino, Daniele Lanzavecchia, mentre i lavori pomeridiani saranno coordinati dal Presidente della Circoscrizione Piemonte – Valle d’Aosta Renato Lavarini. Le due giornate di lavori vedranno, in parte, la presenza del Gran Maestro Stefano Bisi.

lunedì 9 ottobre 2017

I liberi muratori nella Resistenza romana. Appuntamento il 7 novembre al Museo di via Tasso per la presentazione del libro di Mauro Valeri



Il prossimo 7 novembre presso il Museo Storico della Liberazione a Roma (Via Tasso, 145) si svolgerà, a cura del Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia, la presentazione del volume “A testa alta verso l’Oriente eterno. Liberi muratori nella Resistenza romana” di Mauro Valeri pubblicato dalla Mimesis
Il Museo storico della Liberazione è stato allestito nei locali dell’edificio che, nei mesi dell’occupazione nazista di Roma (11 settembre 1943 – 4 giugno 1944), venne utilizzato come carcere dal Comando della Polizia di sicurezza. Dopo l’occupazione di Roma, l’edificio di via Tasso 145-155 che già ospitava gli uffici culturali dell’ambasciata tedesca, divenne la sede del comando Sichereitdienst (SD, servizio di sicurezza) e della Sicherheitdienst polizei (SIPO, polizia di sicurezza), sotto il comando del Ten. Col. Herbert Kappler. Era il luogo dove si veniva portati, anche senza motivo, interrogati, detenuti e torturati e da cui si poteva uscire destinati al carcere di Regina Coeli, al Tribunale di guerra (condanne al carcere in Germania o alla fucilazione a Forte Bravetta), alla deportazione, oppure, come accadde per molti, alle Fosse Ardeatine.
Le celle di detenzione sono ancora come furono lasciate dai tedeschi in fuga. Queste stanze sono oggi dedicate alla memoria di coloro che vi furono detenuti, e ricordano le più drammatiche e significative vicende nazionali e romane dell’occupazione.
È pertanto significativo ricordare in questa sede i liberi muratori che finirono nel carcere di Via Tasso ed il loro tragico e coraggioso epilogo.
L’incontro avrà inizio alle ore 17.30; ci sarà la possibilità, per chi lo desidera, a partire dalle 16 di vedere il film-documentario “Via Tasso 145: dal carcere al museo” di Lucrezia Lo Bianco e Agostino Pozzi (2013) che ricostruisce la storia di questi luoghi.
Il volume traccia la storia e le caratteristiche della Resistenza romana a cui hanno partecipato attivamente non solo le forze legate al Comitato di Liberazione Nazionale, ma anche un arcipelago di organizzazioni che hanno contribuito a contrastare l’occupazione tedesca e il rinascere del fascismo. Tra queste c’era anche l’Unione Nazionale della Democrazia Italiana (UNDI), promossa da Placido Martini, che ha pagato la sua scelta con otto dirigenti trucidati alle Fosse Ardeatine.
Dell’UNDI si sa ancora poco, probabilmente anche per una ingiustificata diffidenza legata al fatto che si trattava di un’organizzazione “a forte matrice massonica”, dato che i suoi dirigenti erano anche affiliati alla loggia clandestina “Carlo Pisacane”, fondata al confino di Ponza nell’estate 1931. Nel libro vengono riportate le attività e il programma politico dell’UNDI, ma soprattutto le storie di Placido Martini, Teodato Albanese, Carlo Avolio, Silvio Campanile, Giuseppe Celani, Mario Magri, Giovanni Rampulla, Carlo Zaccagnini, trucidati alle Fosse Ardeatine, con l’aggiunta, in Appendice, anche della storia di un altro massone antifascista, Giordano Bruno Ferrari, ucciso poche settimane dopo a Forte Bravetta.
All’incontro, che sarà moderato dal Prof. Antonio Parisella, Presidente del Museo Storico della Liberazione, parteciperanno il Vicepresidente della Fondazione Museo della Shoah Paolo Masini, e i Professori Filippo Motta, in rappresentanza della famiglia Campanile, e Carlo Ricotti. Interverrà il Gran Maestro Stefano Bisi

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lunedì 3 luglio 2017

Civitavecchia, Loggia Centumcellae apre le porte alla città



Con la presentazione del libro di Enrico Ciancarini “La Massoneria a Civitavecchia” sono state aperte per la prima volta alla comunità civitavecchiese le porte della Loggia Centumcellae “Pensiero e Azione” del Grande Oriente d’Italia.
All’evento, svoltosi il 16 giugno sotto il maglietto del Maestro Venerabile, Eugenio Martini, hanno partecipato l’autore del libro, Enrico Ciancarini, socio fondatore e presidente della Società Storica Civitavecchiese, affiancato dal presidente e dal segretario del Collegio circoscrizionale dei Maestri Venerabili del Lazio Carlo Ricotti e Ignazio Galizia, e dal consigliere e membro di Giunta del Grande Oriente, Fabrizio Celani.
La prima loggia nasce a Civitavecchia nel 1811, sotto la dominazione delle truppe dell’imperatore Napoleone, e riunisce ufficiali francesi e notabili locali. Dopo il 1870, con Roma e Civitavecchia finalmente italiane, alza le colonne la loggia “Felice Orsini”, che assurge a punto di riferimento per tutti i fratelli muratori che sbarcavano nello scalo portuale, e di cui un fratello onorario è Giuseppe Garibaldi, che spesso alloggiava in città.
Numerosi e stimolanti gli interventi che hanno reso la presentazione del libro un momento di felice convivialità mentre l’attenzione dei non massoni è stata inevitabilmente attratta dai simboli presenti in loggia, alimentando molteplici domande.
“Con questa iniziativa – ha commentato il maestro venerabile Eugenio Martini – abbiamo assistito ancora una volta, ad un grande cambiamento di cui la Libera Muratoria è protagonista fin dalla sua nascita. Oggi come 300 anni fa siamo protagonisti di un nuovo modo di pensare e di agire in termini di civiltà e progresso che ha consentito l’apertura delle porte al popolo civitavecchiese, come accadeva nelle prime logge costituite da uomini di diversa cultura, religione, politica ed economia che dialogavano insieme in piena libertà di espressione e di pensiero alimentandosi della conoscenza reciproca”.

mercoledì 28 giugno 2017

A Viterbo Festa della Luce con il Gran Maestro



La sera del 14 giugno, nella suggestiva cornice del Parco dei Cimini, sotto la volta stellata del cielo di Viterbo, si è svolta la seconda Festa della Luce organizzata dalla loggia viterbese Labor ad Veritatem (1136). Alla cerimonia ha preso parte il Gran Maestro Stefano Bisi. Erano presenti 75 Fratelli provenienti da 15 Logge diverse, il Consigliere dell’Ordine in Giunta Fabrizio Celani e il Presidente del Collegio Circoscrizionale del Lazio Carlo Ricotti. I lavori rituali, caratterizzati da una profonda armonia, si sono svolti sotto il maglietto del maestro venerabile della Labor ad Veritatem, Cristiano Minniti.
Intenso e significativo l’intervento del Gran Maestro che ha rimarcato il momento delicato che sta vivendo la Libera Muratoria, messa sotto attacco e vittima ancora di gravi pregiudizi. Il Gran Maestro ha evidenziato che è proprio in questo momento storico che la Massoneria del Grande Oriente d’Italia, espressione storica dei valori universali di fratellanza, uguaglianza, tolleranza e solidarietà, non deve vacillare, bensì rinsaldarsi e avanzare compatta, presentandosi, come accade da secoli, quale espressione di libertà, e continuando ad aprirsi alla società civile con più determinazione, per consentire la diffusione delle idee e dei principi votati al bene comune di cui la società ha bisogno.


martedì 27 giugno 2017

Sabato a Roma, alla presenza del Gran Maestro Stefano Bisi, si è tenuto il IX Emulation Day. Nel 2018 sarà a Milano




Sabato 24 Giugno, nel giorno di San Giovanni Battista e nella ricorrenza del 300° anniversario della Libera Muratoria moderna, presso Casa Nathan a Roma, si è tenuto il IX Emulation Day, la tradizionale Riunione annuale delle “Emulation Lodge” italiane, a cui ha partecipato l'Illustrissimo e Venerabilissimo Gran Maestro Fr. Stefano Bisi. 

A far gli onori di casa è stata la Loggia Jerusalem n° 1199 di Roma, organizzatrice del riuscitissimo evento che, oramai, è divenuto una tradizione consolidata tra le Logge Emulation del Grande Oriente d'Italia. Quest’anno a Roma, negli anni passati a Torino, Bari, Palermo, Pavia, Cagliari, Firenze, Venezia, Compiano.

Erano presenti nel Tempio maggiore di Casa Nathan circa 200 Fratelli, in rappresentanza di 65 Logge provenienti da ogni parte d'Italia.

Tra i presenti anche il Grande Oratore Claudio Bonvecchio, i Gran Tesorieri Aggiunti Giuseppe Trumbatore ed Enzo Liaci, il Consigliere dell'Ordine in Giunta Fabrizio Celani, il Gran Consigliere Federico Donati, il Gran Copritore Esterno Daniele Vanni, il Giudice della Corte Centrale Daniele Vanni, il Gran Rappresentante dello Stato della California Tiziano Busca, l'Ex Presidente della Corte Centrale Carlo Petrone, numerosi Consiglieri dell'Ordine, i Presidenti dei Collegi Circoscrizionali del Piemonte Valle d'Aosta Renato Lavarini, del Veneto Giampiero Metidoro, della Toscana Francesco Borgognoni, del Lazio Carlo Ricotti e della Sicilia Antonino Recca, accompagnati da numerosi Dignitari dei diversi Collegi.

Il X Emulation Day si terrà nel 2018 a Milano, organizzato dalla Loggia San Giovanni 1246, mentre l'edizione del 2019 sarà organizzata dalla Loggia Ariel 1252 a Pescara.    

Durante la Tornata Rituale, oltre all'allocuzione dell'Ill.mo e Ven.mo Gran Maestro, si è tenuta la Cerimonia di conferimento del rango di Fratello Onorario della Loggia Jerusalem a diversi Fratelli e la Cerimonia di Gemellaggio tra le Logge Jerusalem 1199 di Roma, la Loggia Gaetano De Rose 1391 di Cosenza e la Loggia Niccolò Piccinni 1394 di Bari.

Al termine della Tornata Rituale i Fratelli si sono recati alla Villa Il Vascello, sede nazionale del Grande Oriente d'Italia, per partecipare ai festeggiamenti per i 300 anni della Libera Muratoria. 

lunedì 19 giugno 2017

La Massoneria a Civitavecchia. Presentato il libro | video



Un luogo particolare, ossia i locali della R. Loggia “Centumcellae. Pensiero ed Azione” del Grande Oriente d’Italia di viale Baccelli, ha reso ancora più interessante ieri la presentazione del libro di Enrico Ciancarini “La massoneria a Civitavecchia” edito al gruppo editoriale Mauro Bonanno, inserito nella prestigiosa collana “Geburah”. La loggia, per la prima volta aperta al pubblico in occasione dei trecento anni della massoneria moderna, ha visto la presenza di tanti curiosi ed appassionati di storia della città, per ascoltare dalle parole dell’autore, ma anche da quelle dei professori Carlo Ricotti (Luiss – Roma) e Andrea Argenio ( Roma Tre) una pagina di storia a tratti sconosciuta, avvolta nel mistero.
“La Massoneria – ha spiegato Ciancarini – può considerarsi la più antica associazione laica presente a Civitavecchia dal 1811 ad oggi. È giusto e necessario che si conosca, come è importante che la loggia possa aprirsi alla città; ed oggi è un primo passo. Iniziammo questa ricerca con il dottor Toti diversi anni fa, ricercando informazioni sulla realtà storica civitavecchiese dell’800. Scrivemmo al Grande Oriente di Italia che ci inviò l’elenco delle logge e la lista dei nomi degli iscritti fino al 1923. Documentazione che utilizzammo prima per la pubblicazione di quel libro, poi insieme ad altro materiale prezioso ho iniziato ad approfondire la questione. Oggi torno alla stampa con questo volume”.
Il libro sarà in vendita a 15 euro. Il ricavato sarà destinato ai lavori di restauro di Aquae Tauri.
Fonte: La Provincia Civitavecchia/TrC 17 giugno 2017

Alle origini del dissidio tra Chiesa e Massoneria. Il 24 giugno convegno del Collegio del Lazio



Sabato 24 giugno in occasione dei trecento anni di Massoneria, si terrà a Casa Nathan, sede massonica delle logge romane del Grande Oriente d’Italia, un convegno dal titolo “Alle origini del dissidio fra la Chiesa Cattolica e la Massoneria: la Roman Lodge1733-1737“. L’appuntamento è alle ore 9,30 su iniziativa del Collegio Circoscrizionale del Lazio. Porteranno contributi: il filosofo dell’Università di Pisa Gian Mario Cazzaniga (Massoneria e religione nel Settecento); l’avvocato Nicola Di Modugno e il Professor Claudio Paterna dell’Istituto di Storia del Risorgimento di Palermo (Massoneria e religione nei Regni di Napoli e Sicilia), il presidente circoscrizionale del Lazio, Carlo Ricotti (Logge giacobite e hannoveriane: il caso della Roman Lodge); il Bibliotecario del Grande Oriente d’Italia Bernardino Fioravanti (Il movimento giacobita alle origini del Rito Scozzese).
Seguirà, dalle ore 12, un intermezzo musicale di Gianni Trovalusci (flauto), Paolo Di Cioccio (oboe) e di Bruno Battisti D’Amario (chitarra) che interpreteranno alcune trascrizioni di arie celebri dalle opere di Wolfgang Amadeus Mozart, tratte dal Don Giovanni e dal Flauto Magico.
Ingresso libero
Roma, Casa Nathan, Piazzale delle Medaglie d’Oro 44.
Info: 06 35346264 | lazio.collegio@grandeoriente.org

giovedì 25 maggio 2017

Loggia tedesca in visita a Roma. Incontri a Casa Nathan e al Vascello



Una loggia bavarese delle Grandi Logge Unite di Germania in visita al Grande Oriente d’Italia. Il 10 maggio una delegazione di otto Fratelli della Loggia Zur Aufgehenden Sonne (1070) di Kempten è stata ricevuta dalla Loggia Virtude e Conoscenza (1098) di Roma e dal suo maestro venerabile Giancarlo Ermini a Casa Nathan, sede regionale del Grande Oriente nel Lazio e luogo di riunione delle logge capitoline. Le due officine si sono riunite in tornata rituale alla presenza dell’ex Primo Gran Sorvegliante Gianfranco De Santis, del Consigliere dell’Ordine Paolo Mundula e del Presidente del Collegio Circoscrizionale del Lazio Carlo Ricotti. Nella tavola tracciata dall’Oratore della “Virtude e Conoscenza” sono emersi il senso e l’importanza di simili incontri. “Il dialogo tra Fratelli di cultura e provenienza diverse può essere considerato il preludio per la conoscenza e la tolleranza reciproca”, è stato espresso nel corso dei lavori. “Quale punto di partenza e non di arrivo – ha detto l’Oratore – per il superamento dei conflitti e per il raggiungimento dell’equilibrio che deriva dalla composizione degli opposti interessi e dal superamento delle ingiustizie che generalmente determinano le principali divisioni e l’impoverimento dell’uomo”. È stata inoltre auspicata la “realizzazione di una vera casa comune europea” in cui i valori umani di rispetto, uguaglianza e fraternità possano essere coltivati e realizzati grazie anche al confronto tra esponenti di Grandi Logge di paesi diversi.

Delegazione della Loggia Zur Aufgehenden Sonne in visita al Vascello. Il gruppo è ritratto nella Sala Biblioteca con il Gran Bibliotecario Bernardino Fioravanti

La visita romana della Loggia Zur Aufgehenden Sonne è proseguita l’indomani al Vascello. I Fratelli tedeschi hanno incontrato il Gran Bibliotecario Dino Fioravanti accompagnati dal maestro venerabile Ermini e dal primo sorvegliante della “Virtude e Conoscenza”, Valentino Golfieri. Nella Sala Biblioteca è stata messa a disposizione degli ospiti una rara collezione di libri in tedesco tra i quali una prima edizione delle Costituzioni di Anderson che fa parte del cospicuo patrimonio librario in lingua del Grande Oriente d’Italia che consta di testi in 24 lingue (300 volumi solo in tedesco). A tutti gli esponenti della loggia baverese sono state donate copie di fotografie a suo tempo pubblicate sulla rivista di propaganda delle SS e recuperate grazie al prezioso lavoro del Servizio Biblioteca del Grande Oriente. Anche in Germania la Massoneria fu infatti vittima di repressione, così come in Italia, Spagna, Francia, Belgio, Olanda (solo per fare alcuni esempi) e negli altri paesi con regimi totalitari. Anche per i nazisti la Massoneria divenne un’ossessione basti pensare che Himmler ordinò di smontare gli arredi di una loggia massonica per scoprirne i segreti.
La due giorni romana si è conclusa con grande soddisfazione dei Fratelli tedeschi ma anche di quelli italiani che si augurano di poter ricambiare presto la visita e di arricchire così i già ottimi rapporti massonici e culturali tra il Grande Oriente d’Italia e le Grandi Logge Unite di Germania.

giovedì 4 maggio 2017

Studiare la Massoneria. Liceali in visita a Casa Nathan



Il 3 maggio, per la prima volta, un gruppo di studenti romani ha varcato la soglia di Casa Nathan. I ragazzi, una trentina, delle ultime classi del liceo linguistico Virgilio erano accompagnati da uno dei loro insegnanti, Maurizio Cosentino, e sono stati ricevuti dal presidente del Collegio Circoscrizionale del Lazio, Carlo Ricotti, che ha fatto gli onori di casa accompagnando gli ospiti nei locali della sede capitolina del Grande Oriente d’Italia, compresi i templi dove si riuniscono le logge di Roma.
L’incontro ha consentito agli studenti di saperne di più sulla Massoneria anche attraverso due conferenze sulla storia della Libera Muratoria moderna – a partire dalle sue origini nel 1717 – tenute proprio da Ricotti, specialista e autore di molti saggi in materia, e da un altro studioso, il dottor Sergio Masini, sempre del Grande Oriente. Entrambi hanno illustrato la filosofia istitutiva e i principi della Massoneria Universale spiegando come costituiscano i valori fondativi dei sistemi democratici europei e, in generale, dell’Occidente. Particolare attenzione è stata dedicata dai relatori al contributo di uomini e di idee che la Massoneria italiana ha dato per l’unificazione nazionale e il conseguente consolidamento delle istituzioni e della società, con lo sviluppo dell’associazionismo, dei movimenti politici e sindacali, senza dimenticare la lotta al regime fascista e il fondamentale apporto all’assetto costituzionale repubblicano.
È toccato poi agli studenti esprimersi formulando numerose domande: sulla simbologia massonica, sull’organizzazione dei lavori, sulla struttura del Grande Oriente d’Italia, sul rapporto con i giovani, sulla partecipazione femminile, sulle qualifiche e sulle modalità necessarie per accedere all’istituzione.
Il professor Cosentino, a sua volta, ha ringraziato per l’invito a Casa Nathan e, stigmatizzando ogni forma di pregiudizio, ha auspicato una educazione libera da condizionamenti.
Al termine della visita, che si è protratta per circa tre ore in un clima di cordialità, il presidente Ricotti ha annunciato che questa esperienza intende essere la prima di una serie di incontri con i giovani annunciando che il Collegio del Lazio sta lavorando alla definizione di borse di studio rivolte agli studenti e che avranno per tema le personalità di alcuni massoni della regione che si sono sono distinti nella vita civile.

martedì 2 maggio 2017

Per colloquia aedificare 2017, la rassegna culturale della Loggia Pitagora-Ventinove Agosto di Palmi. Primo appuntamento il 26 maggio



Diciassettesima edizione della rassegna culturale della Loggia Pitagora-Ventinove Agosto” (1168) di Palmi che dedicherà i suoi tre consueti appuntamenti ai trecento anni della Massoneria moderna. “Libera Muratoria, 1717-2017. Il futuro della memoria” è il titolo della ciclo di incontri che vedrà protagonisti tre specialisti di storia della Libera Muratoria.
Inaugura la rassegna il 26 maggio il Gran Rappresentante del Grande Oriente d’Italia  Giovanni Greco, professore ordinario di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Storia, Culture e Società dell’Università di Bologna; il 13 ottobresarà la volta del Presidente Circoscrizionale del Lazio Carlo Ricotti, docente di Storia delle istituzioni politiche e amministrative presso la Facoltà di Scienze Politiche della LUISS “Guido Carli” di Roma; l’ultimo appuntamento è fissato per il 10 novembre con il Gran Maestro Aggiunto Santi Fedele, professore ordinario di Storia contemporanea nelle Facoltà di Lettere e Filosofia e di Economia dell’Università di Messina.
Le conferenze, a carattere interno, si svolgeranno nella casa massonica di Palmi con inizio alle ore 19.

ALLEGATI

sabato 25 marzo 2017

Eccidio Fosse Ardeatine. Il Grande Oriente ha reso omaggio alle vittime. Tra loro 20 massoni.



fosse ardeatine 1Toccante cerimonia il 24 marzo alle Fosse Ardeatine dove i liberi muratori del Grande Oriente d’Italia hanno ricordato la memoria dei 335 uomini fra civili e militari trucidati dai nazisti come rappresaglia all’attentato compiuto dai partigiani a Roma  in
Via Rasella contro un battaglione di soldati tedeschi. Il Gran Maestro Stefano Bisi, accompagnato dall’ex Gran Maestro Virgilio Gaito, dal Rappresentante in Giunta del Consiglio dell’Ordine Fabrizio Celani, dal Grande Ufficiale Domenico Bellantoni, e dai consiglieri Leopoldo Muratori, Pino Paino e Paolo Mundula, ha deposto una corona d’alloro e insieme a tanti fratelli ha reso onore alle tombe dei martiri, fra i quali figurano venti fratelli massoni di cui 10 del Grande Oriente.
fosse-ardeatine







fosse ardeatine 2“Questo è il luogo del silenzio non delle parole, il luogo della memoria e del rispetto. Camminando fra le tombe ho avvertito una profonda emozione e mi sono commosso. Fra i nostri doveri c’è quello di non dimenticare  questi uomini, questi italiani ed eroi barbaramente uccisi qui dalla follia nazista” sono state le parole pronunciate dal Gran Maestro Stefano Bisi.




Fosse ardeatine casa nathan1Nel pomeriggio alle 18 la giornata in memoria delle vittime delle Fosse Ardeatine è proseguita con un incontro che si è tenuto a Casa Nathan, al quale hanno preso parte Carlo Ricotti, presidente circoscrizionale del Lazio, il Gran Maestro Aggiunto e docente di Storia contemporanea all’Università di Messina, Santi Fedele, il Gran Maestro Bisi. A moderare il giornalista Angelo Di Rosa. Alcuni fratelli hanno portato la loro testimonianza attraverso il racconto delle loro storie personali.

A Roma l’eccidio delle Fosse Ardeatine del 1944 è una pagina tragica della Resistenza. Per la sua efferatezza, per l’alto numero di vittime e per le circostanze che portarono al suo compimento, divenne l’evento-simbolo della spietatezza dell’occupazione nazista della capitale. Nel dopoguerra le cave scelte per l’esecuzione e  per occultare i cadaveri degli uccisi sono state trasformate in un sacrario-monumento nazionale e oggi visitabili a perenne memoria.

La mattina del 24 marzo 1944 le vittime, scelte a caso tra i detenuti delle carceri di Regina Coeli e di via Tasso, furono condotte nelle cave di pozzolana lungo la via Ardeatina, destinate ad essere luogo dell’esecuzione. Il giorno dopo un trafiletto sul Messaggero rese noto il massacro. I martiri erano prigionieri politici, ebrei, civili. Tra loro, 20 massoni, come l’avvocato Placido Martini, liberale, medaglia d’oro al valor militare alla memoria della resistenza, e Silvio Campanile. Entrambi erano della Loggia Pisacane fondata nel 1931 nel confino dell’isola di Ponza dall’allora Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Domizio Torrigiani.
Ecco i nomi dei 19 massoni trucidati dai nazisti in quel tragico giorno:
ALBANESE TEODATO      nato a Cerignola nel 1904, avvocato
AVOLIO CARLO                 nato a Siracusa nel 1895, impiegato
BUCCI UMBERTO              nato a Lucera nel 1892, impiegato
CAMPANILE SILVIO           nato a Roma nel 1905, commerciante
CANALIS SALVATORE      nato a Sassari nel 1908, professore
CELANI GIUSEPPE            nato a Roma nel 1901, impiegato
FABBRI RENATO                nato a Vetralia nel 1888, commerciante
FIORINI FIORINO                nato a Poggio Nativo nel 1880, musicista
GELSOMINI MANLIO          nato a Roma nel 1907, medico
GRANI UMBERTO              nato a Roma nel 1897, colonnello di aviazione
MAGRI MARIO                    nato a Arezzo nel 1896, colonnello di artiglieria
MARTINI PLACIDO             nato a Montecompatri nel 1879, avvocato
PALIANI ATTILIO                nato a Roma nel 1891, commerciante
RAMPULLA GIOVANNI      nato a Messina nel 1894, colonnello di fanteria
SCATTONI UMBERTO       nato a Roma nel 1884, commerciante
TALAMO MANFREDI           Tenente Colonnello dei Carabinieri
TAPPARELLI Mario            nato a Vicenza nel 1891, commerciante
VIVANTI ANGELO               nato a Roma nel 1884, commerciante
VOLPI GIULIO                     nato a Fabriano nel 1907, impiegato
ZACCAGNINI CARLO         nato a Roma nel 1913, avvocato