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giovedì 18 gennaio 2018

Online il nuovo numero di York e.M@gazine




È online l'ultimo numero di York e.M@gazine,  rinnovato nella veste grafica e, come sempre, ricchissimo di contenuti. Da segnalare l'editoriale di apertura del Sommo Sacerdote Tiziano Busca, gli interventi di approfondimento iniziatico di Massimo Agostini, Enzo Heffler, Giuseppe Di Domenica, Marco Rocchi, le segnalazioni editoriali di alcuni testi curati da Mauro Cascio (la prima edizione italiana di Mystica Aeterna di Rudolf Steiner e i rituali alchemici di Tschoudy), le ultime iniziative formative del Rito di York in Italia e lo spazio dedicato alla Gran Segreteria con Almerindo Duranti. La copertina è dedicata alla nomina di Tiziano Busca come Gran Lecture del Gran Capitolo Internazionale.

Leggilo qui.

Il segreto iniziatico nella via del cuore


di Massimo Agostini



Nel mondo iniziatico si sente spesso affermare che la verità non è rivelabile, ed è così: come spiegare le proprie esperienze interiori, come far comprendere agli altri un vissuto che non gli appartiene. Ognuno vive la solitudine del proprio divenire pur condividendo con altri, emozioni, amori, esperienze quotidiane di vita. L’unico amico che ci è concesso di conoscere è infatti lo specchio della nostra essenza con la quale ci troviamo, se osservatori attenti, ad un confronto serrato unico, assoluto, universale.
Nessun essere che è altro da noi, per quanto amato e caro, potrà mai comprendere la nostra sensibilità, i nostri più nascosti pensieri, le nostre emozioni, desideri, conoscenze.
Viviamo con gli altri, ma alla fine ognuno si ritrova solo con se stesso, una solitudine che sembra appartenere a chi ama e fortemente sente l’immensità dell’anima, divenendo buona amica per chi, dotato di sensibilità, cerca di vivere consapevolmente l’esperienza interiore delle proprie emozioni.
Riflettere su se stessi, la pratica del silenzio, il simbolico abbandono dei “metalli”, ovvero del materialismo inteso come inconsapevole vissuto di ogni quotidiano divenire; costituiscono in questo percorso le fasi simboliche di un costante, duro, intimo, lavoro personale, senza limiti e confini, guidato esclusivamente dal proprio solitario rapporto evocativo con gli antichi e misterici insegnamenti, con il simbolismo di un Tempio e, se si è fortunati, con gli stimoli di pochi illuminanti Maestri.
Il viaggio iniziatico è un viaggio di purificazione durante il quale ci si deve liberare delle parti più negative del sé. L’impulso negativo si presenta come forza autonoma sotto le sembianze di un animale terribile. Il neofita deve impegnare una dura lotta con questa forza antagonista che tende ad uccidere la sua anima. Scopo dell’iniziato non è però di uccidere la bestia, ma piuttosto di sottometterla.
L’anima nera spesso spaventa e per questo evitiamo di guardarla nella sua vera essenza e se potessimo vorremmo anche ucciderla.
Antichi rituali parlano di: Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem (Veram Medicinam) e il rettificare corrisponde all’incontro con la propria essenza più negativa (la bestia, l’anima nera) non per ucciderla, ma per conoscerne tutta la sua potenza, e se ci riesce, usandola
per trovare la propria luce più splendente.



Chi percorre le strade della conoscenza iniziatica si ritrova quindi inevitabilmente a “fare i conti” con la natura duale della propria essenza, vivendo il contrasto cromatico tra il bianco ed il nero della propria intima natura, attraverso lo strumento che i massoni indicano come VITRIOL, ovvero in un processo di intima conoscenza del proprio Sé (Visita Interiora Terrae) per comprendere che è possibile divenire osservatore distaccato e padrone della propria natura (Rectificando), allo stesso modo dell’auriga platonico che governa le opposte nature dei suoi due cavalli (espressione del dualismo dell’anima) per raggiungere l’iperuranio, fonte di ogni illuminata realizzazione (Invenies Occultum Lapidem).
Il nostro operare nella vita dovrebbe essere perciò scevro da verità rivelate, presupposto di ogni possibile pregiudizio, ma bensì essere caratterizzato da percorsi, intimi, personali, esclusivi, di consapevolezza; una consapevolezza che non può essere frutto di insegnamenti più o meno dotti o di erudite cognizioni, trovando più sicuro alimento proprio in quell’intima esperienza di analisi, e nel personale confronto con la propria e altrui essenza.
«Se hai dubbi, studia, dopo lo studio medita, formula asserzioni, cerca conferme, dubita ancora», raccomandava ai fratelli uno dei miei più cari Maestri di Alchimia Spirituale, Bernardo Shin, al secolo Giordano Bruno Galli.
L’essenza di un percorso iniziatico impone quindi dubbi e domande continue, alle quali nessuno potrà mai dare risposte nella ricerca della Verità, essendo ogni verità posta nel cuore di ogni uomo “libero e di buoni costumi”. In tutte le tradizioni iniziatiche il cuore è infatti il centro spirituale dell’individuo, ovvero il luogo mistico dell’ascolto e dell’incontro con la propria energia potenziale, fonte primaria di Verità. Giustizia e Amore.



Anche per la Bibbia il cuore è una realtà più ampia, che include tutte le forme della vita intellettiva, tutto il mondo degli affetti e delle emozioni, nonché la sfera dell’inconscio in cui affondano le radici di tutte le attività dello spirito.
Per gli Ebrei, il cuore è considerato la sede del potere insito nella prima lettera dell’alfabeto, Alef, che nella ghimatriah cabalistica ha il valore numerico di trentadue (due lettere Yud contrapposte e in mezzo due lettere Vev) corrispondente alla parola ebraica Lev, che appunto significa cuore.



Il cuore, al pari della lettera Alef, è perciò espressione della Luce divina, e strumento di unione tra macrocosmo e microcosmo, tra coscienza umana e divina, tra finito e infinito; tra Sé inferiore e Sé superiore; tra l’essenza caotica e torbida dell’inconscio e il mondo della “coscienza rivelata”.
Quindi la scintilla di verità è nel cuore e il cuore, sede di Verità e Giustizia, rappresenta lo strumento iniziatico per la propria compiutezza.
Per colui che ricerca questa Verità iniziatica è inevitabile incontrare ostacoli e difficoltà, dovendo sperimentare l’incontro con la propria essenza più oscura, quell’anima nera che, come belva vorace, è capace di divorare ogni anelito di realizzazione nella Luce.
Specchiarsi nel proprio Sé più bestiale, prendere coscienza del demone insito nel proprio essere, rappresenta la parte più terrificante e angosciante del sogno iniziatico.
Il bene e il male, nella loro suprema potenza inconscia, emergono in un terrificante contrasto di forze che si materializzano nei peggiori pensieri o nella più luminosa gioia.
La manifestazione è spesso il frutto del nostro pensiero, l’archetipo ha in sé il tutto e sta all’uomo sapersi unire al dolore o alla gioia e scoprire forse che entrambe non esistono se non come frutto del pensiero.
Un cammino che per alcuni può proseguire verso più elevati livelli di giustizia ed equilibrio, attraverso un percorso di consapevolezza interiore, che assume la valenza di una conoscenza superiore, dove forza e bellezza trovano giusta sintesi nella sapienza iniziatica di colui che tutto vede.
Tale processo iniziatico lo ritroviamo simbolicamente espresso in molti simboli del tempio massonico, non solo nel pavimento a scacchi bianchi e neri, ma anche nella Luna (Iside) e nel Sole (Osiride) che, posti ai lati del triangolo divino, e dietro allo scranno del Maestro Venerabile, donando a quest’ultimo l’immagine di colui tutto vede, con un richiamo all’antica sapienza egizia, che indicava nell’occhio di Osiride resuscitato in Horus, il magico connubio degli opposti.



L’uomo che ha in sé equilibrio e giustizia è solo colui che non si fa sopraffare dai demoni del proprio inconscio poiché ha infatti compreso, non solo come domare il drago interiore, ma bensì come sfruttarne la potenza distruttrice per raggiungere le acque cristalline della realizzazione.
In questi passaggi è forte il messaggio che la rivelazione divina è in noi e non fuori di noi. Solo una ricerca attenta della nostra essenza più intima, valicando il velo dell’inconscio, consente all’uomo libero di accedere alle stanze segrete di ogni magica rivelazione.
La conoscenza conduce inevitabilmente a comprendere che l’essenza del viaggio ha in sé il principio della libertà, di un sentire scevro da ogni dogmatica e fideistica interpretazione, e quindi da pregiudizi e condizionamenti, al fine di sottrarre il proprio io al grigiore del volgo pensante, potendo interrompere circonvoluzioni mentali che nulla hanno a che vedere con lo scopo della nostra sacra vita.
Il sentiero iniziatico, nella consapevolezza del saggio, non può che fondarsi nei principi di tolleranza e fratellanza, affinché anche chi è diverso da noi non assuma l’aspetto del selvaggio, ma al contrario diventi ricchezza inesauribile per la nostra realizzazione. [...]

Tratto da



lunedì 23 ottobre 2017

Tiziano Busca ad Amantea: «Solo in terre di libertà si conserva la tradizione e la sapienzialità»



Tiziano Busca

«Ci sono dei fenomeni strani che si verificano nei tempi meno immaginabili e però lasciano il segno dentro ciascuno di noi. Noi avrei mai immaginato di dover parlare di Sinclair e di Templari in una terra, Amantea, che è sempre stata libera. Ed i temi che piacciono a noi sono questi: gli uomini liberi, quelli che non accettano autorità sopra di sé e scavano nella loro natura, con il rispetto degli altri, il desiderio di costruire un mondo dove la trasformazione del sé ci aiuta a crescere. La Calabria ha permesso di dare corpo a una tradizione che si credeva finita e che invece torna periodicamente nella storia per riaffermare i principi di uguaglianza, di fratellanza, di libertà. Un po' quello che è successo alla famiglia Sinclair, una famiglia scozzese che ha attraversato tante terre e che ha incontrato tante storie, tante esperienze. Una parte di quel libro della sapienza e del sapere che appartiene agli uomini. C'è un simbolo particolare ed è Rosslyn. Ma ce n'è un altro. Il rotolo di Kirkwall. Per l'uomo della materia Rosslyn rappresenta la realizzazione della Grande Opera, per l'uomo dello spirito il rotolo è la rappresentazione dell'uomo che ha percorso una via sacra. Questo è un alfabeto codificato per i profani, chiaro per gli iniziati. Queste forme ancora oggi noi le manifestiamo, cercando di leggere la via e cercando di coglierne il senso. È il valore dell'esistenza. Perché siamo qui? In questo universo. Qual è il nostro scopo? C'è il medico, l'ingegnere. Ma per fare il medico abbiamo bisogno del mare, della natura, delle forze di cui non conosciamo lo scopo ultimo. L'uomo moderno sta perdendo lo spirito che ha rappresentato il nostro stupore, l'elevazione propria, pari al crescere della comunione sociale. Oggi non siamo né apostoli, né predicatori, né monaci. Ma abbiamo il convincimento che gli strumenti che mettiamo a disposizione siano il motore affinché si riproponga un nuovo modello di etica, con nuove opportunità teoretiche e di dialogo». Lo ha detto il Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei Massoni dell'Arco Reale Tiziano Busca a margine del convegno ad Amantea organizzato alla presenza del Sindaco dallo York e dal Clan Sinclair.

Ascolta tutto l'intervento
La rassegna stampa 

Massimo Agostini e il tavolo dei relatori

Il pubblico

lunedì 4 settembre 2017

Massimo Agostini a Torre di Palme




Si è svolto ieri a Torre di Palme, Palazzetto dei Priori, la presentazione del libro «Et in arcadia ego. I miti dei popoli del mare» di Massimo Agostini (Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno). All'incontro, moderato da Jacopo Angiolini (della Primavera 1174 all'Or.'. di Treviso) ha partecipato anche Tiziano Busca, Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei LLMM dell'Arco Reale - Rito di York in Italia e Francesco Bernabucci che, riagganciandosi ai contenuti del libro, ha trattato del Tau come simbolo solare.

lunedì 26 giugno 2017

La via della Conoscenza. Massimo Agostini, Mauro Cascio, Domenico Fragata: «Tre secoli di sapienzialità massonica»




La via della Conoscenza. Un momento di confronto tra gli studiosi più rappresentativi della Massoneria e delle sue tante eredità sapienziali. Si è svolto nel comasco ieri. Hanno partecipato, ospite di Alberto Iasi che ha moderato l'incontro, Douglas Swannie, che si è soffermato sulle origini del Rito Scozzese Antico e Accettato, Michele Leone, che ha tentato una definizione condivisa di 'società iniziatica', Massimo Agostini che ha presentato il sistema dei gradi del Rito di York, il più antico e diffuso sistema altograduale del mondo. Michele Fragata ha parlato delle influenze cabalistiche, anche a partire dalle parole di passo della Massoneria simbolica, Mauro Cascio di quelle alchemiche, anche sulla scorta di alcuni libri recentemente pubblicati da Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno, tra cui quello del barone Tschoudy che per la prima volta propone al pubblico italiano i suoi rituali alchemici. Si è parlato anche della Mystica Aeterna di Steiner, un evento anche editoriale dei mesi scorsi sempre per Tipheret che tanto successo ha avuto anche in libreria. Hermeticus ha chiuso i lavori con una lunga chiacchierata sullo Gnosticismo e ribadendo la necessità, per la Massoneria, di essere 'operativa'.

giovedì 22 giugno 2017

Umberto Galimberti ospite a Perugia della Massoneria. E domenica un nuovo convegno con Massimo Agostini, Mauro Cascio, Domenico Fragata, Douglas Swannie




In un recente convegno a Perugia la Massoneria del Grande Oriente d'Italia ha voluto mandare l'ennesimo messaggio contro chi cerca di ghettizzare e schedare i fratelli massoni. Immediato il parallelismo con il film “La grande bellezza” di Sorrentino, quando il protagonista e giornalista di costume Jep Gambardella dice: “Finisce sempre così. Con la morte. Prima, però, c’è stata la vita, nascosta sotto il bla bla bla bla bla. È tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore. Il silenzio e il sentimento. L’emozione e la paura. Gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza. E poi lo squallore disgraziato e l’uomo miserabile. Tutto sepolto dalla coperta dell’imbarazzo dello stare al mondo. Bla. Bla. Bla. Bla. Altrove, c’è l’altrove. Io non mi occupo dell’altrove. Dunque, che questo romanzo abbia inizio. In fondo, è solo un trucco. Sì, è solo un trucco“. Umberto Galimberti usa questo gancio per parlare di ‘tecnica’ che “non svela la verità, ma funziona e basta“; di ‘politica e di ‘etica’ (fino alla lettura che ne ha dato Max Weber), di cui però siamo sprovvisti. Di ‘morale’, ‘razionalità’ e ‘patrimonio simbolico perduto’. “L’uomo – ha detto il professore – ha anche dimensioni irrazionali, non ha in mano la tecnica. È la tecnica a possedere l’uomo. Se il denaro si moltiplica nelle mani di quest’uomo, esso si trasforma nello scopo, non più nel mezzo per vivere”.

Poi un messaggio per i più giovani: “si drogano, bevono, dormono fino a mezzogiorno, ma lo fanno per anestetizzarsi. Perché il futuro non è più una promessa per loro. La morale finisce nella tua capacità di attendere al nostro lavoro, con precisione. È inquietante non essere preparati alla trasformazione del mondo. Ancora di più, è inquietante che non abbiamo un pensiero che vada aldilà del calcolo economico. Non avendone uno alternativo, dobbiamo usare quello che abbiamo“..

Domenica intanto un nuovo convegno sulla Massoneria e sul suo patrimonio simbolico e tradizionale. Ne discuteranno Massimo Agostini, Mauro Cascio, Domenico Fragata, Michele Leone, Douglas Swannie... Alle 14.30 a San Fermo della Battaglia (CO) in Villa Imbonati  «La Via della Conoscenza», con il Patrocinio del Comune. 

lunedì 12 giugno 2017

La via della Conoscenza. A San Fermo della Battaglia Douglas Swannie, Michele Leone, Massimo Agostini, Domenico Fragata, Mauro Cascio




Il 25 Giugno alle 14.30 a San Fermo della Battaglia (CO) in Villa Imbonati si terrà il convegno «La Via della Conoscenza», con il Patrocinio del Comune. Un'occasione imperdibile per festeggiare i 300 anni della massoneria universale e condividere, con chiunque lo desideri, i valori di questa meravigliosa Via Iniziatica. Saranno presenti alcuni autori, tra i più rappresentativi dell'attuale panorama editoriale sugli studi massonici: Douglas Swannie, Michele Leone, Massimo Agostini, Domenico Fragata, Mauro Cascio. Modererà Alberto Isi.

sabato 20 maggio 2017

La via dell'anima. Successo a Milano per il Rito di York


I relatori

Il Rito di York si è presentato alla comunione degli iniziati milanesi. E lo ha fatto raccontando della sua anima simbolica e teoretica, l'unica in grado di garantire a un Maestro il suo reale perfezionamento nell'Arte. All'intervento del filosofo Mauro Cascio, sono seguiti quelli del Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei Massoni dell'Arco Reale Tiziano Busca, del Gran Maestro del Gran Concilio dei Massoni Criptici Mario Pieraccioli, e di Massimo Agostini in rappresentanza della Gran Commenda del Cavalieri Templari. Ha portato i saluti Tonino Salsone, presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Lombardia.

Il Rito di York è l'oasi di ristoro per i pellegrini assetati di senso


Il pubblico


Le ultime novità editoriali della collana curata dal Capitolo De Lantaarn
(Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno)