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mercoledì 31 maggio 2017

La Toscana delle logge, l’Unità pubblica nel ’93 gli elenchi dei massoni. A Firenze si è parlato di ieri e di oggi. Spazio anche alla solidarietà con la Fratellanza Fiorentina Onlus



Era il 13 ottobre 1993 quando il quotidiano l’Unità uscì in edicola con il supplemento “La Toscana delle logge”, un opuscolo che riportava l’elenco degli iscritti toscani alle principali istituzioni massoniche del paese. Fu un successo commerciale – sebbene la pubblicazione degli elenchi avvenisse già da giorni a puntate – che gettò in pasto alla curiosità morbosa dell’opinione pubblica centinaia di cittadini onesti che, per il solo fatto di essere iscritti alla Massoneria, subirono per lungo tempo discriminazioni. La pubblicazione degli elenchi ebbe strascichi giudiziari.
Un dibattito realizzato il 27 maggio al Palaffari di Firenze ha rievocato quei tempi fino ad arrivare alle vicende di oggi con il violento attacco contro la Massoneria che ha portato recentemente al sequestro, da parte della Commissione Parlamentare Antimafia, degli elenchi di iscritti in Calabria e Sicilia al Grande Oriente d’Italia. Come è noto il Gran Maestro Stefano Bisi  ha risposto con un ricorso alla Corte Europea.

Il tavolo dei relatori
Il tavolo dei relatori al Palaffari di Firenze

Hanno portato contributi al convegno il presidente del Collegio circoscrizionale della Toscana Francesco Borgognoni, l’avvocato Ignazio Fiore, all’epoca legale dell’Unità, il vice ministro Riccardo Nencini, il giornalista Francesco Carrassi e lo storico dell’Università di Firenze Fulvio Conti. Il Gran Stefano Bisi, al tavolo dei relatori, ha chiuso i lavori. Nel pubblico in sala anche il Gran Maestro Aggiunto Santi Fedele e Daniele Pugliese, redattore dell’Unità al tempo dei fatti.
Interessantissima la discussione. “Fu un errore pubblicare quelle liste”, ha dichiarato l’avvocato Fiore nel suo intervento.

Felice Scaringi con il professor Marco Pezzati

Nel corso dell’incontro è stato riservato uno spazio anche per la solidarietà.  La Fratellanza Fiorentina onlus, associazione di

Michele Polacco, presidente di Fratellanza Fiorentina

volontariato, apolitica, non religiosa e senza finalità di lucro sostenuta da esponenti di logge massoniche toscane e dell’Ordine della Stella d’Oriente, ha donato al reparto di neonatologia  dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze un apparecchio per il sostentamento vitale dei neonati. Si tratta di uno strumento elettromedicale che serve a prolungare il legame madre-bambino, tramite il  cordone ombelicale, in caso di nascita prematura. La donazione, rientra nel Progetto LIFESTART dell’associazione. Presente alla manifestazione il professor Marco Pezzati, direttore di neonatologia dell’ospedale, che ha definito l’apparecchio una vera eccellenza e un progetto innovativo non soltanto per Firenze e l’Italia ma per tutta l’Europa. Il presidente di Fratellanza Fiorentina,  Michele Polacco, insieme a Felice Scaringi, uno dei fondatori, ha consegnato al professor Pezzati una targa-ricordo della donazione.
Il convegno al Palaffari è stato organizzato da tre logge fiorentine del Grande Oriente d’Italia, la “Avvenire”, la Giuseppe Dolfi e la Fedeli d’Amore.

Pubblico al Palaffari di Firenze il 27 maggio


Solidarietà in Sicilia. L’impegno della San Giovanni onlus verso i più deboli




Il momento della donazione nella casa massonica di Piazzetta Speciale

Una bella iniziativa si è svolta nella casa massonica di Palermo il 28 maggio a margine della riunione del Collegio Circoscrizionale della Sicilia del Grande Oriente d’Italia quando il presidente Antonino Recca, alla fine dei lavori, ha invitato a prendere la parola il Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso, accompagnato da Marco Cauda, rispettivamente presidente e segretario della Fism, la Federazione Italiana di Solidarietà Massonica che è nata nel novembre 2014 con finalità umanitarie sotto l’egida del Grande Oriente d’Italia. Il Gran Maestro Aggiunto Rosso ha parlato della necessità di intensificare l’impegno verso i più deboli, a fronte di una vera e propria emergenza povertà e carenza di strutture in Italia, con metodi organizzati che possano accrescere i risultati e raggiungere sempre più persone, qualsiasi sia il disagio che, naturalmente, non è solo economico.
Nel corso dell’incontro Sergio Rosso ha consegnato al presidente della San Giovanni Onlus (federata Fism) un microfono di alta qualità e con caratteristiche speciali per rendere più efficace il lavoro che verrà svolto a Ravanusa, nell’agrigentino, dall’Equipe di Musicoterapia CR&A “Abile Anch’io” che opera a sostegno dei disabili. L’iniziativa era nata in occasione della Giornata della Solidarietà e del Volontariato, organizzata a marzo a Ravanusa dalla San Giovanni Onlus e da Acams – Artisti e Musicisti e alla quale avevano partecipato molti esponenti siciliani del Grande Oriente d’Italia.
Alla iniziativa del 28 maggio, hanno partecipato i maestri venerabili delle logge siciliane, i responsabili e membri della San Giovanni Onlus Gaetano Chiapparo (maestro venerabile della Loggia Atena), Giuseppe Sutera Sardo (sempre della Loggia Atena), Gaetano Bosio (Grande Architetto Revisore), Giuseppe Trumbatore (Grande Tesoriere Aggiunto), Lucio Sciortino e Giuseppe Labita (Consiglieri dell’Ordine), Tommaso Castagna e Nino Bellanca (Grandi Ufficiali di Gran Loggia) Antonino Sutera Sardo (Loggia Sicilia Libera), Giacomo Bruccoleri. Presenti anche il direttore del Centro Musicale e d’Arte Acams di Ravanusa M° Andrea Tricoli (creatore e membro dell’equipe) e la docente Edy Tricoli.

Massoneria e Grande Guerra nell’ultimo libro di Marco Cuzzi. Sarà presentato a Roma nella Biblioteca di storia moderna e contemporanea



Il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia​ segnala che il libro di Marco Cuzzi “Dal Risorgimento al mondo nuovo. La massoneria italiana nella prima guerra mondiale”, edito da Le Monnier, sarà presentato a Roma il 7 giugno, alle ore 17, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea​ (Palazzo Mattei di Giove, Via Caetani, 32). Il saggio ha esordito nella Gran Loggia del Grande Oriente d’Italia dello scorso aprile nella rassegna “Incontro con l’autore” del Servizio Biblioteca. Numerose le presentazioni in varie sedi nelle ultime settimane.

Scheda del libro

La Massoneria italiana rappresentò uno dei protagonisti della Grande Guerra, dall’impegno per l’intervento al conflitto a fianco dell’Intesa. Dal maggio 1915 i massoni si mobilitarono con tutte le loro “logge” nel cosiddetto “fronte interno”, con azioni di propaganda e di solidarietà, affiancando le autorità nell’individuazione degli elementi disfattisti e dei sabotatori, e trasformandosi pertanto in una sorta di “milizia civile”. Il conflitto rappresentava per i massoni il compimento del Risorgimento e la sua evoluzione verso un “Mondo nuovo” dominato dalla democrazia e dall’armonia tra i popoli. Ma il nazionalismo sempre più radicale avrebbe investito i massoni, che al pari del resto del paese sarebbero giunti all’appuntamento con il dopoguerra profondamente trasformati, al pari dello Stato liberale che avevano contribuito a creare. Attraverso una approfondita analisi dei documenti disponibili e in parte inediti, questo libro vuole dare un contributo significativo alla comprensione di quel particolare periodo della nostra storia, ricostruendo le complicate dinamiche delle Obbedienze massoniche nazionali. L’autore. Marco Cuzzi insegna storia contemporanea all’Università degli Studi di Milano. Si è occupato di storia del fascismo e delle vicende legate al confine orientale d’Italia. Da diverso tempo studia la storia della massoneria italiana, ed è membro di diversi comitati scientifici. Tra le sue pubblicazioni: L’occupazione italiana della Slovenia (USSME, 1998), L’internazionale delle Camicie nere. I CAUR (Mursia, 2006), Antieuropa: il fascismo universale di Mussolini (M&B Publishing, 2007), Vivere ai tempi della Repubblica Sociale Italiana (Compagnia della Stampa, 2008), Istria, Quarnero, Dalmazia. Storia di una regione contesa (LEG, 2009). Tra gli altri studi si ricordano: Sui campi di Borgogna. I volontari garibaldini nelle Argonne (Biblion, 2015) e Cibo di guerra. Sofferenze e privazioni nell’Italia dei conflitti mondiali (BIM, 2015).


Filatelia massonica per la Tornata a San Galgano






In anteprima la busta filatelica con annullo speciale realizzata dall'Associazione Italiana di Filatelia Massonica (Aifm-Goi) in occasione della tradizionale tornata nell'Abbazia di San Galgano in programma il 23 giugno.

Qoèlet, una lettura inedita




Il libro di Qoèlet (un tempo chiamato L’Ecclesiaste, il Predicatore) è uno dei Libri Sapienziali dell’Antico Testamento. Il testo, redatto tra il 200 e 250 A.C., è composto di 12 capitoli; l’autore si presenta come Qohelet, figlio di David, re a Gerusalemme, facendo intendere di essere Salomone, re noto per la sua saggezza ma anche per essere stato costruttore, ricco, potente e dedito agli agi. Il libro prende in esame i principali aspetti della vita dimostrandone l’inutilità e la caducità e, comunque, insistendo sull’impossibilità di raggiungere la felicità.

La Loggia Monte Sion (705) di Roma del Grande Oriente d’Italia ha dedicato un anno allo studio del libro di Qoelet ripercorrendone i significati letterari e analogici, approfondendo il suo contributo ai percorsi iniziatici e simbolici, primo fra tutti quello massonico. Fondamentali per questa analisi sono state le interpretazioni fornite dalle varie Scuole Sapienziali antiche e moderne e la loggia ha approfondito gli aspetti del percorso dell’Ecclesiaste avendo cura di inquadrarne gli obiettivi di fondo nell’ottica delle Scienze Tradizionali, con particolare riferimento alla lettura astrologica. Aniello Costanza, esponente della Monte Sion, ha poi curato il lavoro che è stato pubblicato dall’editore Tipheret.

Il volume sarà presentato a Casa Nathan – sede delle logge romane – l’8 giugno, dalle ore 18, su iniziativa della stessa Loggia Monte Sion in collaborazione con il Collegio Circoscrizionale del Lazio del Grande Oriente d’Italia. La presentazione è aperta a tutti. La conferenza prevede la lettura di brani del libro e tre interventi. Portano contributi: Vincenzo Gallucci (L’Ecclesiaste tra Storia, Mito e Tradizione), Marco Tartaglia (Il Testo Biblico), Roberto Quaranta (Una guida alla saggezza nascosta della Kabbalah), Aniello Costanza (Il percorso del Qohelet e quello del Sole: una chiave di lettura astrologica).

È previsto un dibattito in chiusura...

Visita il sito della Monte Sion (a cura di Federico Pignatelli)

A Terni 300 anni di Armonia, da Mozart a Gershwin. La Loggia Gaio Cornelio Tacito celebra la Massoneria con un concerto



Il Gran Maestro Stefano Bisi sarà a Terni il 13 giugno per partecipare a una iniziativa della Loggia Gaio Cornelio Tacito che poco meno di un anno fa aveva dato vita in città al convegno “Etica dei Nuovi Media” che si è rivelato di grande richiamo. L’occasione del nuovo evento è la celebrazione dei 300 anni della Massoneria moderna che ricorre nel 2017 e si sta celebrando in tutto mondo. Il Grande Oriente d’Italia è impegnatissimo in tutta la penisola con varie manifestazioni che avranno il momento clou il 24 giugno quando si farà una grande festa al Vascello, sede nazionale del Grande Oriente. Al 24 giugno 1717, con la fondazione della Grand Lodge of London, la storia fa infatti risalire la prima forma istituzionalizzata della Libera Muratoria che poi si diffuse ovunque.
Per celebrare degnamente l’anniversario la Loggia Gaio Cornelio Tacito di Terni ha pensato a un concerto di musiche di compositori che hanno abbracciato la Massoneria in questi tre secoli. “300 anni di Armonia, da Mozart a Gershwin” è proprio il titolo del concerto che si terrà il 13 giugno, alle ore 21, presso il Teatro Secci della città. Si esibirà la Banda Sinfonica dell’Umbria, diretta dal Maestro Paolo Venturi, con i suoi 65 elementi che in questa occasione saranno coadiuvati dal soprano Maria Rita Combattelli, dal tenore Joseph Dahdah e dal pianista Eros Usai. Saranno interpretate musiche di Mozart, Beethoven, Schubert, Brahms, Verdi, Rossini, Mameli, Gershwin. I brani saranno presentati da Raffaele Federici e Giovanni Amolini.
In apertura è previsto il saluto di benvenuto del presidente del Collegio Circoscrizionale dell’Umbria Luca Nicola Castiglione e del maestro venerabile della loggia “Tacito” Renato Carnevali che hanno curato l’organizzazione del concerto insieme alla Associazione Culturale Luigi Girolami.
L’evento si svolge con il patrocinio del Comune di Terni.
Dove: Teatro Comunale Sergio Secci, Via Campofregoso, 98, Terni


martedì 30 maggio 2017

Perugia. Il Grande Oriente d’Italia celebra in Umbria i 300 anni della Massoneria



“Massoneria. Attualità spirituale e civile a 300 dalla fondazione della Gran Loggia di Londra” è il titolo del convegno pubblico in programma il 20 giugno, ore 16, all’Hotel Giò Jazz Area di Perugia. Presente il Gran Maestro Stefano Bisi. Tra i relatori Umberto Galimberti.

Tante le celebrazioni del Grande Oriente d’Italia in tutta la penisola per celebrare i 300 anni della Massoneria moderna che ricorrono nel 2017. Il 20 giugno sarà Perugia ad ospitare un evento che si svolgerà a cura del Collegio Circoscrizionale dell’Umbria, l’organo amministrativo del Grande Oriente nella regione, che per l’occasione ha organizzato un convegno aperto a tutti. “Massoneria. Attualità spirituale e civile a 300 dalla fondazione della Gran Loggia di Londra” è il titolo dell’incontro in programma all’Hotel Giò Jazz Area dalle ore 16 e al quale parteciperà il Gran Maestro Stefano Bisi.
I lavori avranno una struttura articolata con tre interventi in apertura e una tavola rotonda che rappresenteranno luci e ombre del mondo contemporaneo attraverso l’esame della fase storica che stiamo vivendo in cui crisi di valori e decadenza del pensiero si intersecano con una depressione economica che tende a gravare sempre più anche sulla scelte culturali ed educative delle nostre società.
Luca Nicola Castiglione e Gonario Guatini, rispettivamente attuale ed ex presidente circoscrizionale dell’Umbria daranno il via alla manifestazione con i tradizionali saluti di benvenuto e la presentazione del convegno che si aprirà con la relazione dello storico dell’Università di Bologna Giovanni Greco che presenterà la Libera Muratoria al grande pubblico . “La fondazione della Massoneria moderna: istanze etiche, sociali e tradizionali” è il titolo del suo intervento che già annuncia il tema in esame con l’analisi del contributo ideale alla crescita civile e democratica dell’Occidente di quella che può essere senza dubbio definita la più numerosa e diffusa associazione laica del mondo. A Greco farà seguito il filosofo Umberto Galimberti che parlerà della “crisi del pensiero moderno tra tecnica, razionalità e patrimonio simbolico perduto”. La terna di relazioni si chiude con il contributo di Giovanni Pizza, antropologo dell’Università di Perugia, che si soffermerà su “La molteplicità dei mondi: universalismo e relativismo nel terzo millennio”. A questo punto il programma prevede una tavola rotonda che metterà a confronto esponenti di religioni diverse con May Abdel Quader dei Giovani Musulmani d’Italia, Annarita Caponera del Consiglio delle Chiese Cristiane di Perugia, Pawel Gajewski della Chiesa Valdese e Daniela Misul, già presidente della Comunità Ebraica di Firenze. “Lavorare per il bene dell’Umanità in una società pluralista globalizzata. Maggioranza e minoranze a confronto” è il titolo del dibattito che sarà moderato dal giornalista Gianmichele Galassi.
Al Gran Maestro Stefano Bisi sono state affidate le conclusioni del convegno che si avvale dei patrocini della Regione Umbria, del Comune e della Provincia di Perugia, della Provincia di Terni e delle Università degli Studi di Perugia e per Stranieri.
Ingresso libero al convegno.
Info: umbria.collegio@grandeoriente.org


ALLEGATI
 

Contemporaneamente


di Paolo Callari




Condividevamo, tempo fa con un amico, un concetto che escluderebbe l’esistenza della legge causa effetto.
Se il quasar a otto miliardi di anni luce da noi emette quella radiazione che, a metà strada, a motivo dello spazio curvo, ci fornisce l’immagine nota come Croce di Einstein, contemporaneamente, un quando dopo l’altro, fotone che eccita fotone, lo spazio tempo sembra, anche alla luce della teoria delle stringhe, ripiegabile, unico.
Qualora accettassimo ciò il karma variabile sarebbe soltanto lasciarsi “prendere per mano” dall’ordine cosmico in una armonia che non ammette angeli ribelli ( lama dei tarocchi con il numero più alto).
Ovviamente tutto ciò escluderebbe paure, ansie, e magie che, in un modo o in un altro, ammettessero che la volontà di un uomo può piegare lo spazio tempo data la sua esigua forza oscura e forza di gravità.
Se, un quando dopo l’altro, escludessimo tutti i “perché”, saremmo astronauti a bordo della navicella terra ad esplorare domani dopo domani la via tracciata per le nostre vite.
Peraltro la Legge impone e non propone, e ciò potrebbe esprimere come il binario è rigido piuttosto che in mano al genere umano.
Non ci sono verifiche matematiche che possano sodisfare alla bisogna quanto quella di desiderare abbandonare il libero arbitrio per quella parte che collide con il destino comportando per noi soltanto sofferenze ed umiliazioni.

lunedì 29 maggio 2017

L’Associazione Sergio Mammini che aiuta gli orfani del Grande Oriente d'Italia presto sarà presente in ogni Circoscrizione



L’Associazione Sergio Mammini,  che all’interno del Grande Oriente si occupa  di assistere   gli orfani  dei fratelli non solo economicamente  nel completamento del loro programma di educazione scolastica ma anche  cercando di offrire loro un aiuto materiale,  morale e  di conforto e stimolo, ha recentemente rivisto e snellito l’organizzazione creando la nuova figura del “delegato”  che, nelle intenzioni degli associati, dovrebbe presto essere presente in ogni Circoscrizione del Goi per garantire una vicinanza anche “fisica” della Mammini ai tanti adolescenti e giovani che ne hanno bisogno. “La nostra associazione – ha ricordato in una nota il presidente Teresio Rainero- è diventata nel corso del tempo una realtà che ci vede oggi impegnati nei confronti  di ragazzi e ragazze (attualmente ne sono 17)  sparsi su tutto il territorio nazionale, orfani di nostri sfortunati fratelli passati prematuramente all’Oriente Eterno e realmente bisognosi di aiuto.  Molti di loro anche grazie al nostro aiuto sono giunti alla laurea e  da essi abbiamo ricevuto toccanti parole che ci spronano a continuare a portare avanti la nostra missione nonostante le difficoltà. Fino ad oggi l’associazione  si è sostenuta principalmente grazie ai generosi contributi del Goi, del Collegio Circoscrizionale del Piemonte  e Valle d’Aosta, del Consiglio dei maestri venerabili di Torino, dell’ Università Popolare di Torino, della Socrem e di tante logge e singoli fratelli. Voglio inoltre ricordare –ha aggiunto il presidente-  l’impegno delle Sorelle del Capitolo torinese della Stella d’Oriente che con la loro sensibilità sono di grande aiuto nel seguire da vicino i nostri giovani e le loro Famiglie. Purtroppo – ha sottolineato-  il numero degli interventi è cresciuto nel tempo e gli interventi sono divenuti sempre più onerosi (attualmente vengono elargiti oltre 40 mila euro annui) per cui diventa sempre più difficile la ricerca di contributi, ma la fiducia  nei Fratelli e negli Organi Istituzionali ci spinge a proseguire nel cammini intrapreso, ed per questo che ci rivolgiamo nuovamente a tutti coloro che possono contribuire a sostenere la nostra Associazione in quanto pochi di noi non possono fare nulla di grande ma con l’aiuto di tanti si possono attuare grandi cose”.

1717-2017: Tre secoli di Libera Muratoria. L’Ordine e il R.S.A.A.



Piombino. Sabato 27 maggio – Sala del Porticciolo, Marina di Salivoli

1717-2017. Tre secoli di Libera Muratoria. L’Ordine e il R.S.A.A.


Il convegno scozzese organizzato a Piombino, presenti il Gran Maestro, Stefano Bisi, ed il Presidente del Collegio Circoscrizionale della Toscana, Francesco Borgognoni, ha visto la partecipazione di poco meno di 200 Fratelli che si sono affollati nella sala.

La sala del convegno gremita

L’incontro incentrato sul trecentesimo anniversario e moderato da Gianmichele Galassi, attraverso le numerose relazioni previste, ha fornito una ampia panoramica sullo sviluppo storico e filosofico della Libera Muratoria. Dopo una sintetica introduzione di Galassi, la parola passa a Borgognoni che traccia una lucidissima e sintetica analisi dei filoni ideologici che sono confluiti nella Massoneria, generandola per come la conosciamo.
Con qualche esempio ben scelto, come pennellate di un maestro pittore, è stato capace di evidenziare, da un lato, le differenze fra le prime logge inglesi e quelle odierne, dall’altro invece, la sostanziale identità del metodo e degli scopi che in due parole potremmo sintetizzare con l’idea della “continuità della tradizione”.
Francesco Ventani, fra gli organizzatori del convegno quale presidente della Camera Capitolare “Giorgio Millul” di Piombino, e poi Giampiero Caglianone hanno composto un quadro storico assai ricco, ripercorrendo le tappe fondamentali della Libera Muratoria nella sua complessa struttura sviluppatasi appunto nel corso degli ultimi 300 anni. L’ultimo relatore, Claudio Spinelli, ha sviluppato un dotto ragionamento sulle idee ed il metodo massonico ornandolo di dotte citazioni di studiosi, poeti e letterati fornendo così un’ampia immagine della cultura esoterica liberomuratoria.
Dopo i saluti ed alcune brevi considerazioni di Alessandro Natali, Ispettore Regionale, e Riccardo Petraroja, membro attivo del Supremo Consiglio del Rito Scozzese, le conclusioni, affidate al Gran Maestro Stefano Bisi.

Il tavolo dei relatori e delle autorità massoniche

Dopo un breve aggiornamento sulle azioni legali intraprese dal Grande Oriente d’Italia a tutela dei diritti propri e di noi massoni che ne facciamo parte, sottolinea l’importanza delle iniziative volte a celebrare i trecento anni del nostro Ordine. Iniziative necessarie a far conoscere la Libera Muratoria per quello che in realtà è e non per quanto alcuni artatamente hanno utilità a rappresentare.
La storia del Grande Oriente d’Italia e della Massoneria è ricca di altisonanti personalità che hanno reso grande servizio all’Umanità: da Garibaldi a Fermi passando per Quasimodo, tanto per fare qualche nome, ma è ancor più importante e vasta l’azione e l’esempio di “grandi” Fratelli meno conosciuti al largo pubblico, ma altrettanto importanti per la comunità. Ad esempio, Fratelli come Aldo Sgherri faro non solo per i Piombinesi ma per tutto il Grande Oriente. Illustra poi la grande vitalità della nostra Comunione mostrata dalle richieste per manifestazioni pubbliche che si fanno sempre più numerose; si intensifica quindi la volontà dei Fratelli di ogni regione a promuovere, con un rinnovato orgoglio di appartenenza, i principi di Fratellanza, Uguaglianza, Solidarietà e Libertà ed i valori massonici atti al miglioramento di sé e della società tutta. Il Grande Oriente sta così svolgendo un ruolo essenziale per la corretta informazione e la lotta all’ignoranza volta a suscitare nuova consapevolezza nelle persone: è quello che è accaduto ad esempio durante le celebrazioni del settantesimo della nostra Repubblica. Le numerose iniziative su tutto il territorio nazionale hanno, infatti, contribuito ad accrescere la conoscenza della nostra bellissima Costituzione che per Calamandrei rappresentava un vero e proprio “testamento spirituale” dei caduti in guerra e che noi promettiamo solennemente di osservare e rispettare.
Cita poi il compianto Giovanni Falcone: “la cultura del sospetto non è l’anticamera della verità: la cultura del sospetto è l’anticamera del khomeinismo”, poi sottolinea quanto lo stesso disse con chiarezza di fronte al Consiglio Superiore della Magistratura che non esiste un “terzo livello” di potere formato da Politici, massoni e capitani di industria che governerebbe Cosa Nostra, questo esiste solo nella fantasia degli scrittori! Si chiude così fra gli applausi soddisfatti questo utile e piacevole convegno.

San Galgano. Il 23 giugno la tradizionale tornata in abbazia



Appuntamento il 23 giugno a San Galgano per festeggiare il Solstizio d’estate nella magica atmosfera dell’Abbazia cistercense conosciuta in tutto il mondo e che ormai da anni ospita, sotto le stelle, la tradizionale tornata congiunta delle logge senesi Arbia (138), Montaperti (722), Salomone (758), Ormus (1090) e Agostino Fantastici (1472). La manifestazione, patrocinata dal Collegio Circoscrizionale della Toscana, ha raggiunto quest’anno la dodicesima edizione e i lavori si svolgeranno in grado di apprendista – dalle ore 19,30 – sotto il maglietto dello Loggia Arbia. Sarà presente il Gran Maestro Stefano Bisi. L’orazione della serata sarà tenuta da Giovanni Greco, Gran Rappresentante del Grande Oriente d’Italia, nonché direttore della rivista “Massonicamente”. La tornata rituale sarà interrotta per consentire a familiari e amici di assistere all’evento. Seguirà l’agape bianca.
Info e prenotazioni, entro il 17 giugno: sangalgano2017@gmail.com

 Abbazia di San Galgano  È dedicata a Galgano Guidotti, il cavaliere che dopo una vita dedita alla violenza e alla lussuria rinunciò alla vita mondana e diventò eremita ritirandosi in una capanna nella sommità della collina di Montesiepi. L’Abbazia sorge a valle. Iniziata verso il 1220 ma consacrata solo nel 1268, segna l’inizio dell’arte gotica in Toscana. Dopo il ‘500 il complesso andò gradatamente in rovina fino al 1924 quando fu restaurato da Gino Chierici ma solo allo scopo di rallentarne l’inarrestabile degrado: il risultato è che adesso non appare affatto come un rudere ma bensì come un’originale struttura lasciata volutamente incompiuta.Le proporzioni, i materiali, l’assenza del tetto, il rosone vuoto, il silenzio, il cielo a vista avvolgono e stordiscono. Ed è proprio la mancanza del tetto, crollato nel 1768, che esalta

La spada nella roccia nella cappella di San Galgano

l’articolazione e l’eleganza architettonica delle linee che si slanciano verso il cielo aperto come un inno alla spiritualità, accomunando in questo l’Abbazia a quelle di Melrose e di Kelso in Scozia, a quella di Cashel in Irlanda e a quella di Eldena in Germania.
Nella Rotonda di Montesiepi – costruita nel luogo dove dimorò Galgano e che sovrasta l’Abbazia – è custodita la spada che, secondo la leggenda, il cavaliere conficcò miracolosamente nella roccia come segno di addio alle armi e l’inizio di una vita morigerata: “ed essa, per virtù divina, si saldò in modo tale che né lui né altri, con qualunque sforzo, fino ad ora poterono mai estrarre”, è scritto nei verbali del processo di canonizzazione, il più antico che si conosca. Galgano morì nel 1181 e quattro anni dopo fu proclamato santo da papa Lucio III.

ALLEGATI

A Ferrara il 16 giugno tornata solstiziale a cielo aperto



Si terrà Venerdì 16 giugno al calar del sole (ore 20.30) presso l’Oasi Naturalistica-Esoterica “Il Seme” di Ponterodoni (Bondeno) la tradizionale tornata solstiziale “a cielo aperto” organizzata dalla Loggia Giordano Bruno di Ferrara, congiuntamente alle altre logge estensi (Savonarola, Meuccio Ruini e Sol Invictus), con l’egida del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell’Emilia Romagna che l’ha inclusa fra le proprie celebrazioni ufficiali del 300° Anniversario di fondazione della Massoneria Moderna (1717-2017), anniversario che sarà illustrato da una significativa orazione intitolata “4300 anni di Vera Luce”.
Il suggestivo ambiente che ospiterà la tornata è stato ancora una volta gentilmente concessodalla famiglia del compianto decano della massoneria ferrarese, Giorgio Valentini, passato all’Oriente Eterno nel 2015 all’età di 93 anni, di cui più di 50 trascorsi fra le colonne massoniche.
Si tratta di un unicum palustre, disseminato di tracce simboliche “bio-esoteriche”, frutto di un’autentica alleanza iniziatica fra l’Uomo e la Natura, in cui la Famiglia Valentini in oltre 15 anni di lavoro ha introdotto ben 95 specie diverse di alberi ed arbusti, creando vasti laghetti interni e favorendo lo stanziamento di un gran numero di animali selvatici: pesci, anfibi, uccelli…
Saranno proprio questi gli influssi della Natura che i fratelli presenti all’Oasi riceveranno dal magico ambiente circostante mentre assisteranno, al tramonto ed allo spuntare delle prime stelle, sulle rive di un piccolo lago selvatico, alla celebrazione del Solstizio d’Estate tramite l’antico rituale “della Rosa” che prevede e consente anche la partecipazione di parenti ed amici profani alla parte centrale della cerimonia. Al termine è prevista un’agape bianca.

Al Vascello presentato il libro i “Settant’anni di Repubblica, attraverso le manifestazioni del Grande Oriente d'Italia”




La Sala Biblioteca al Vascello

Settant’anni di Repubblica, attraverso le manifestazioni del Grande Oriente d’Italia. Un libro edito da Tipheret che racchiude un anno intero di celebrazioni della più antica e numerosa istituzione massonica italiana per ricordare fatti e personaggi della storia recente del nostro paese. È stato presentato il 25 maggio al Vascello, sede nazionale del Grande Oriente. Alla presentazione sono intervenuti Marieli Ruini, sociologa e antropologa, nipote di Meuccio Ruini che fu presidente della Commissione dei 75 che redasse la Costituzione, Santi Fedele Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia e il presidente della Fondazione Einaudi, Giuseppe Benedetto. Impossibilitato a partecipare Giorgio Benvenuto, presidente della fondazione Pietro Nenni, più volte parlamentare nonché storico leader della Uil, che ha fatto pervenire ai presenti un breve indirizzo si saluto. “I principi e i valori inderogabili del lavoro, – si legge nel testo – della tolleranza, della pace, del libero associazionismo, dell’eguaglianza, presenti nella Costituzione sono oggi lo strumento fondamentale per definire regole capaci di mettere la globalizzazione e la finanziarizzazione dell’economia al servizio e alla valorizzazione della dignità di tutti i cittadini ed in particolare dei giovani”. “La Fondazione Nenni – si legge ancora – apprezza l’impegno, il valore e il contributo che il Grande Oriente ha dato, dà e darà per rafforzare la democrazia nel nostro Paese”.

La presentazione del volume. Accanto al Gran Maestro, Marieli Ruini

Il volume, curato dai giornalisti Angelo Di Rosa e Velia Iacovino presenti alla presentazione, racconta, attraverso articoli e saggi che sono stati pubblicati sul notiziario Erasmo e sul sito web grandeoriente.it, il giro d’Italia compiuto dai liberi muratori per festeggiare nel 2016 i 70 anni dalla nascita della democrazia italiana. Ventidue eventi, tutti di altissimo profilo, organizzati dal Grande Oriente d’Italia con un interesse e un impegno di gran lunga superiore a quelli di ogni altra istituzione, nell’obiettivo di sensibilizzare tutti i cittadini, soprattutto i più giovani, a conoscere l’identità e i fondamenti della comunità in cui vivono, partendo dalla Costituzione, dai suoi principi e dai sui valori inderogabili. Sono stati toccati fra gli altri i temi del lavoro, dell’integrazione alla luce

La copertina del libro con il logo per il settantesimo della Repubblica realizzato dal Grande Oriente d’Italia

dei fenomeni migratori, della solidarietà, del libero pensiero, dell’associazionismo. Quello che è stato un vero e proprio tour per la Repubblica, iniziato il 20 febbraio a Reggio Emilia con l’incontro dedicato a Meuccio Ruini, presidente dell’assemblea dei 75 che elaborò la Costituzione e massone del Grande Oriente, ha toccato Sassari, Colle Val d’Elsa, Terni, Reggio Calabria, Macerata, Lipari, Piombino, Siena, Torre Pellice, Genova, Firenze, Trani, Radicofani, Anzio, Trieste, Sansepolcro, Milano, Alessandria, Roma e Udine, quest’ultima tappa conclusiva del lungo percorso compiuto dal Gran Maestro Stefano Bisi e dalle migliaia di massoni del Grande Oriente d’Italia che con passione, partecipazione e impegno hanno permesso la realizzazione dell’intera rassegna.
Il volume dal costo di 16 euro è distribuito in campo nazionale dalla Messaggerie Libri e può essere acquistato anche sul sito dell’editore Tipheret.




24 Giugno, Festa della Massoneria. Tutti al Vascello per celebrare i 300 anni di vita moderna



Grande festa sabato  24 giugno nei giardini del Vascello per celebrare i tre secoli della Massoneria moderna. Appuntamento alle ore 19. L’evento è aperto a tutti. Occorre solo accreditarsi: 300@grandeoriente.it —

Il 24 giugno 1717, nel giorno di Giovanni Battista e dopo l’arrivo del Solstizio d’Estate, quattro logge massoniche si riunirono a Londra, nei pressi del sagrato della cattedrale di St.Paul, in una locanda molto popolare all’epoca, chiamata The Goose & Gridiron. Fu allora che prese vita la prima forma istituzionale della Libera Muratoria. Fu l’alba di un nuovo corso per la Massoneria che, abbandonate da tempo gilde e corporazioni, si avviava a diventare fucina di spirito e conoscenza dopo aver aperto le porte dei propri templi a chi voleva apprendere nuovi saperi ed era pronto a battersi per diffondere e affermare gli ideali di libertà, fratellanza e uguaglianza, che poi furono compiutamente teorizzati dall’Illuminismo. Da quel momento la Massoneria da operativa si trasformò in speculativa e quel 24 giugno 1717 viene festeggiato in tutto il mondo. Di quello storico evento non si sono conservati gli atti, ma rimangono numerosissime attestazioni. In poco tempo ci furono tantissime adesioni e si rese necessario stabilire delle regole. La Costituzione della prima gran loggia massonica, elaborata dal reverendo James Anderson, pastore presbiteriano, fu data alle stampe il 17 gennaio 1723. Quel testo divenne un punto riferimento, e lo è ancor oggi, per tutti i massoni del mondo. La Libera Muratoria infatti si diffuse in poco tempo in tutta l’Europa e in America: Francia (1721), Olanda (1725), Spagna (1726), Russia (1732), Svezia (1735), Svizzera (1736), Polonia (1739), Austria (1742), Danimarca (1743), Norvegia (1745), Massachusetts (1735). Lo stesso avvenne anche in Italia, dove nel Settecento, grazie a influenze inglesi, francesi e tedesche fiorirono logge in gran parte della Penisola. Durante il governo napoleonico, l’attività latomistica ebbe una florida stagione e, nel giugno del 1805, Milano diventò sede del primo Grande Oriente d’Italia. Il viceré Eugenio di Beauharnais fu il primo Gran Maestro. Dopo la Restaurazione, la Massoneria si disperse e solo in poche aree geografiche, soprattutto al Sud, fu garantita la continuità delle logge che si risvegliarono con l’avvento del Risorgimento. Nel 1859, la loggia Ausonia di Torino, animata da ferventi patrioti, diventò la cellula costitutiva di quel Grande Oriente che, ispirandosi alla solida struttura del periodo napoleonico, assunse nel tempo l’identità dell’istituzione nazionale oggi conosciuta. La sua organizzazione andò di pari passo con il processo di unificazione italiana. Torino fu la prima sede, poi fu la volta di Firenze e infine Roma, dopo la Breccia di Porta Pia nel 1870. E la storia continua, in Italia e nel mondo.
Il 24 giugno 2017 saranno trecento anni che la Massoneria moderna è nata ufficialmente e nello stesso giorno il Grande Oriente d’Italia festeggerà l’anniversario chiamando a raccolta tutti i suoi iscritti. Lo farà al Vascello e sarà grande festa. Sarà una bella occasione per stare insieme e vivere quel sentimento che unisce persone diverse in ogni luogo, anche lontano, in nome dei valori universali di libertà, uguaglianza, fratellanza, tolleranza e solidarietà. Quei principi da sempre professati dai massoni e che ora la società richiede.
⇒ Massoneria, cultura di libertà da condividere con tutti
I festeggiamenti per l’anniversario dei 300 anni della Libera Muratoria si svolgeranno nel parco del Vascello con inizio alle ore 19. In programma l’esibizione di Diego Campagna, chitarrista di fama internazionale, e altro ancora. L’evento è aperto anche ai non iscritti del Grande Oriente d’Italia. Chiude la serata un buffet. 
È necessario l’accredito: 300@grandeoriente.it

La tornata congiunta dei Capitoli sardi




Si è tenuta presso la sede del Grande Oriente d'Italia a Cagliari in piazza Indipendenza 1, a Palazzo Sanjust una tornata rituale a Capitoli congiunti organizzata dei Gran Sacerdoti dei Capitoli Ichnusa, Turris, Cepola, Sulki, Shardana e Knight of Heredom,  in grado di Maestro del Marchio. La tornata si è tenuta alla presenza del Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei Liberi Muratori dell'Arco Reale d'Italia, l'Ecc.mo Comp. Tiziano Busca, accompagnato da alcuni Gran Dignitari del Rito di York e ha dimostrato ancora una volta l'assoluta effervescenza e partecipazione dei compagni del Rito di York della Sardegna tutta.



Un incontro del Rito di York con i Maestri del Grande Oriente d'Italia, per parlare di Massoneria in generale ma anche della particolarità del Rito più antico e praticato al mondo, un classico, nel perfezionamento moratorio, di cui è difficile fare a meno. Un'occasione per ritornare su due libri importanti, pubblicati da Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno: «Rito di York. Storia e Metastoria» e «Umberto Eco e la Massoneria». Introdotti dal presidente del collegio dei Maestri Venerabili della Sardegna Giancarlo Caddeo, c'erano i due autori e cioè Tiziano Busca, Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dell'Arco Reale e il filosofo Mauro Cascio.

Ascolta il loro intervento

venerdì 26 maggio 2017

Milano. Alla Società Umanitaria si parla di eutanasia in un convegno del Grande Oriente d’Italia



Diritto e dovere di scegliere, per un’etica di fine vita. Ancora una volta la Massoneria del Grande Oriente d’Italia affronta un tema di grande impatto sociale. L’iniziativa è del Collegio Circoscrizionale della Lombardia che per il 10 giugno ha organizzato a Milano il convegno “Morire con dignità. Prospettive sull’eutanasia”. L’appuntamento è nel Salone degli Affreschi della Società Umanitaria dalle ore 10,30.
Primo piano, quindi, sulla dignità umana e sul diritto di poter scegliere come morire quando la vita è considerata ormai insopportabile e non più degna di essere vissuta. In Italia l’eutanasia è considerata reato mentre un italiano al giorno va in Svizzera per mettere in atto il suicidio assistito. Con numeri in crescita e il problema sempre più scottante con le parti sociali che continuano a dividersi. Il dibattito è in corso in vari paesi e chiama in causa la cultura laica di una società.
Al convegno del 10 giugno interverranno esponenti della politica, della teologia, della medicina, di cultura e informazione. Sarà un dialogo interdisciplinare che osserverà l’argomento in più prospettive. Portano contributi: Daniele Capezzone, Vito Mancuso, Maria Rita Gismondo, Mauro della Porta Raffo. Modera gli interventi Claudio Bonvecchio, filosofo nonché Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia. Il convegno sarà aperto dal saluto del presidente circoscrizionale della Lombardia Antonino Salsone.
Ingresso libero


Libri. Qohelet o L’Ecclesiaste, una lettura non convenzionale. Presentazione a Casa Nathan l’otto giugno




Locandina dell’evento a Casa Nathan

Il libro di Qoèlet (un tempo chiamato L’Ecclesiaste, il Predicatore) è uno dei Libri Sapienziali dell’Antico Testamento. Il testo, redatto tra il 200 e 250 A.C., è composto di 12 capitoli; l’autore si presenta come Qohelet, figlio di David, re a Gerusalemme, facendo intendere di essere Salomone, re noto per la sua saggezza ma anche per essere stato costruttore, ricco, potente e dedito agli agi. Il libro prende in esame i principali aspetti della vita dimostrandone l’inutilità e la caducità e, comunque, insistendo sull’impossibilità di raggiungere la felicità.
La Loggia Monte Sion (705) di Roma del Grande Oriente d’Italia ha dedicato un anno allo studio del libro di Qoelet ripercorrendone i significati letterari e analogici, approfondendo il suo contributo ai percorsi iniziatici e simbolici, primo fra tutti quello massonico. Fondamentali per questa analisi sono state le interpretazioni fornite dalle varie Scuole Sapienziali antiche e moderne e la loggia ha approfondito gli aspetti del percorso dell’Ecclesiaste avendo cura di inquadrarne gli obiettivi di fondo nell’ottica delle Scienze Tradizionali, con particolare riferimento alla lettura astrologica. Aniello Costanza, esponente della Monte Sion, ha poi curato il lavoro che è stato pubblicato dall’editore Tipheret.

Ecclesiaste, Gustave Doré, 1866

Il volume sarà presentato a Casa Nathan – sede delle logge romane – l’8 giugno, dalle ore 19, su iniziativa della stessa Loggia Monte Sion in collaborazione con il Collegio Circoscrizionale del Lazio del Grande Oriente d’Italia. La presentazione è aperta a tutti. La conferenza prevede la lettura di brani scelti del libro e tre interventi. Portano contributi: Vincenzo Gallucci (L’Ecclesiaste tra Storia, Mito e Tradizione), Marco Tartaglia (Il Testo Biblico), Roberto Quaranta (Una guida alla saggezza nascosta della Kabbalah), Aniello Costanza (Il percorso del Qohelet e quello del Sole: una chiave di lettura astrologica).
È previsto un dibattito in chiusura.
Ingresso libero

Cagliari. Il Grande Oriente d’Italia ospita ancora i Lions a Palazzo Sanjust




Luciano Biggio e Roberta Usai

Pieno successo della serata organizzata a Cagliari il 20 maggio dal Collegio Circoscrizionale della Sardegna del Grande Oriente d’Italia con il Lions Club di Sinnai. Oltre cento persone hanno preso parte all’evento che si è tenuto a Palazzo Sanjust, sede centrale del Grande Oriente in Sardegna e luogo di riunione delle logge cagliaritane, replicando il successo dello scorso anno di un analogo incontro con il Lions Club Cagliari Host. Il Lions Club international è un’associazione umanitaria diffusa a livello mondiale con 46mila club in 210 paesi per un totale di oltre un milione e 400mila aderenti. I Lions compiono quest’anno cento anni e Melvin Jones, freemason della Garden City Lodge (141) di Chicago, fu il loro fondatore.

La conferenza a Palazzo Sanjust

Il 20 maggio ha fatto gli onori di casa il Gran Segretario Michele Pietrangeli che ha dato il benvenuto ai partecipanti con un indirizzo di saluto e il particolare ringraziamento agli ospiti Lions  per la loro presenza. La parola è poi andata alla presidente del Lions Club di Sinnai, Roberta Usai, che ha introdotto brevemente l’incontro. Relatore unico è stato Luciano Biggio, ex presidente del Collegio Circoscrizionale della Sardegna, che ha tenuto una conferenza sul tema “Esoterismo oggi” che ha suscitato molto interesse. Al termine gli ospiti hanno potuto visitare gli ambienti della casa massonica cagliaritana intrattenendosi all’interno dei vari templi dove hanno potuto conoscere la simbologia degli arredi e il loro significato. La serata si è conclusa in un clima conviviale con una cena sempre a Palazzo Sanjust.