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lunedì 11 dicembre 2017

Grande partecipazione alla Festa della Luce a Follonica


Al Teatro della Leopolda ed alla ex Fonderia di Follonica si è celebrata la Festa della Luce del Collegio Toscano con la partecipazione del Gran Maestro Bisi e del sindaco Ferrari di Portoferraio.
Grande partecipazione alla Festa della Luce organizzata a Follonica (Gr) dal Collegio Circoscrizionale della Toscana, un momento che è stato all’insegna dell’armonia, della benevolenza e dell’Amore. L’evento ha avuto luogo il 9 novembre alle 16 al Teatro “La Leopolda”, dove si  è svolta la tornata rituale e dove sono stati accolti gli ospiti. Nel medesimo complesso si è tenuta anche  l’Agape Bianca che ha chiuso le manifestazioni. Presente il Gran Maestro Stefano Bisi, che ha fatto il suo ingresso accompagnato dal Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso, dai Gran Maestri Onorari Massimo Bianchi e Mauro Lastraioli, dal Secondo Gran Sorvegliante Pasquale La Pesa, dal Grande Oratore Claudio Bonvecchio e dagli altri membri di giunta Fabrizio Celani ed Emanuele Melani e dal Gran Tesoriere Aggiunto Enzo Liaci. Nel corso della tornata il Maestro Venerabile della loggia Vetulonia 123 ha tracciato un breve ed intenso ricordo del Fratello Silvano Radi, Gran Maestro Onorario, recentemente passato all’Oriente Eterno.
Il Presidente del Collegio Toscano, Francesco Borgognoni, ha dato il benvenuto agli oltre 450 Fratelli presenti ed ha introdotto i lavori illustrando la geometria che sorregge l’ideale tavolo a cui seggono tutti i Fratelli, individuando proprio nella “Loggia”, nella “Filantropia”, nella “Associazione” ed, infine, nell’ “Amore” il più importante fra i questi pilastri che rendono la convivenza iniziatica  spiritualmente elevante per i massoni.
Interrotti i lavori ritualì, le porte del tempio sono state aperte alle Sorelle dell’Ordine della Stella d’Oriente, ai giovani DeMolay, ed ai numerosi ospiti, per dare inizio alla coinvolgente cerimonia della luce, al termine della quale sono stati poi assegnati i riconoscimenti ai Fratelli che hanno compiuto 40 anni di appartenenza al Grande Oriente. Poi il presidente Borgognoni ha invitato il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari a salire all’Oriente  Qui il primo cittadino del Comune dell’Isola d’Elba ha annunciato che  la copia della Balaustra di Domizio Torrigiani e la stampa raffigurante il trinomio “Libertà, Uguaglianza, Fratellanza”,che ha donato al Grande Oriente, saranno esposte nella sede di Borgo Albizi a Firenze. Dopo aver mostrato il quadro insieme a Borgognoni, il Gran Maestro Bisi ha preso la parola ricordando che l’esperienza della Luce ogni anno si rinnova e con questa Festa si celebra ciclicamente un simbolo che rappresenta tutto ciò che è buono. Bisi ha anche citato le parole pronunciate dal presidente della regione Umbria, Catiuscia Marini, durante l’inaugurazione l’8 dicembre dell’impianto di illuminazione dello stadio donato dal Grande Oriente a Norcia. La governatrice dell’Umbria, ha riferito il Gran Maestro, “ha ringraziato la nostra Comunione, definendo il Grande Oriente uno dei pilastri sui quali si fondano i valori di questa Italia democratica, repubblicana, costituzionale che nella quotidianità ogni tanto sottoponiamo a scosse, ma  che  la reggono in piedi, che sono colonne portanti”.
La Luce, ha proseguito Bisi, si traduce anche nell’esempio lasciato dalle azioni e dalle idee di alcuni liberi muratori,  come il Gran Maestro Onorario Radi, o e nella Fratellanza che  non solo è “la nostra principale forza”, ma anche un valore che  “vogliamo estendere a tutta l’Umanità nel grande sogno di una Universalità dell’Amore fra tutti gli uomini”.
Chiusi i lavori nella soddisfazione generale, regnando l’armonia anche grazie alla colonna sonora affidata al Maestro Luti, fratelli, amici ed ospiti si sono ritrovati in Agape bianca. (Gianmichele Galassi)

martedì 5 settembre 2017

“Finalmente!”: la nuova Casa Massonica di Viareggio



Cultura ed alti valori all’incontro in ricordo di Roberto Mei tenutosi nella Casa Massonica di Viareggio


Nella consueta giornata dedicata alla memoria di Roberto Mei, grande personaggio che tanto si è prodigato per la sua comunità e la sua città, si realizza il sogno dei Fratelli versiliani del Grande Oriente d’Italia che per la prima volta si incontrano nella nuova Casa Massonica di Viareggio.
Quest’anno, nella quarta edizione pubblica, l’evento si è svolto nei locali della nuova sede e più precisamente nel Tempio che, presumibilmente sarà consacrato nei prossimi mesi.
Un lungo desiderato che “finalmente” è divenuto realtà, una bellissima ed accogliente realtà capace di lasciare a bocca aperta il visitatore: il nuovo tempio (nelle foto) è caratterizzato dagli splendidi marmi estratti nella zona, marmi che, così sapientemente lavorati, creano un’atmosfera ricca di tradizione liberomuratoria e che riportano alla mente il lavoro degli antichi artigiani, nostri precursori.
La sala del tempio è gremitissima, molti non trovano posto neppure nelle stanze adiacenti, quando Ivano Nocetti e Stefano Barsella, Maestri Venerabili rispettivamente della Felice Orsini 134 e Dante Alighieri 932, e Piero Lenci, Presidente dell’Associazione Roberto Mei, danno il benvenuto ai numerosissimi ospiti presenti e ringraziano il Gran Maestro Bisi per aver dato un fattivo seguito alla realizzazione della casa massonica, promessa solamente due anni prima dalla Giunta del Grande Oriente d’Italia, suo tramite.
Il giornalista Gianmichele Galassi illustra brevemente la differenza fra Loggia, come insieme dei Fratelli, e Tempio, luogo deputato allo svolgimento dei “lavori rituali” facendo un parallelismo fra la “famiglia” e l’abitazione in cui con essa si risiede. Accenna poi al significato che i Fratelli danno alla casa massonica, sottolineando l’importanza formale e sostanziale di avere un luogo di “lavoro” adeguato e dignitoso per elevare la propria spiritualità e migliorare se stessi in favore del bene e del progresso umano.
La parola quindi passa a Francesco Borgognoni, Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri venerabili della Toscana, che traccia in modo chiaro ed assai sintetico la struttura del discorso che il Leader Comunista Antonio Gramsci tenne alla Camera in occasione del dibattito sulla legge fascista contro la Massoneria, illustrando al contempo le caratteristiche ideologiche e personali dell’unico personaggio politico di spicco dell’epoca che seppe intuire la pericolosità della legge e la volontà celata dietro la sua presentazione.
Quella del ventennio è senz’altro stata un’esperienza terribile che dovremmo in tutti i modi tentare di non ripercorrere mai: come accennato prima da Galassi conoscere la storia è importante per non ripetere gli errori già commessi ed occasioni come queste sono utilissime alo scopo.
Dopo alcune domande del pubblico e le risposte di Bisi, Borgogni, Bianchi e Galassi, il Gran Maestro Stefano Bisi chiude l’evento con una brillante panoramica… Innanzitutto, esprime la personale felicità per aver visto finalmente concretizzato il sogno dei Fratelli viareggini che adesso possono vantare una splendida sede. Poi spiega nel dettaglio i motivi della recente pubblicazione del Discorso di Gramsci che fra l’altro contiene la sua prefazione e l’introduzione di Santi Fedele, Gran Maestro Aggiunto e storico italiano, fra i più valenti. In primis, l’aver avvertito alcuni segnali da parte di istituzioni e movimenti e partiti politici che facilmente conducono ad un parallelismo con quanto avvenne nel ventennio, come ad esempio, l’incompatibilità sancita da alcuni statuti con l’appartenenza massonica. Per questo motivo è nostro dovere ricordare cosa è accaduto ogniqualvolta qualcuno ha attaccato e deliberatamente distrutto la Massoneria, espressione più ampia del Libero Pensiero: tutte le più grandi dittature a livello mondiale sono iniziate minando questa antica scuola di pensiero, di libertà ed uguaglianza, così come è una realtà storica assodata che i padri dell’indipendenza, della patria e delle libertà in tutto il mondo erano Liberi Muratori: basti per questo citare, fra gli altri, Garibaldi in Italia ed America Latina, Capodistria in Grecia, Washington negli Stati Uniti, Rizal nelle Filippine, al-Qādir (el-Kader) in Algeria, Nehru in India, Bolivar in America latina.
Al termine degli interventi, la consegna della “Galileo Galilei”, la massima onorificenza del Grande Oriente d’Italia, all’ex Magistrato e Fratello Angelo Maestri che per lunghi anni ha combattuto ed infine vista riconosciuta dalla suprema corte europea l’ingiustizia subita agli inizi degli anni novanta quando fu discriminato per la sua appartenenza massonica: “in molti anni di frequentazione, mai nessun fratello ha benché minimamente accennato ad una richiesta inerente il mio lavoro di magistrato” queste le sue parole finali che hanno acceso un lungo applauso del pubblico, se vogliamo anche una punta di orgoglio da parte dei Fratelli presenti.
Da sottolineare che, fra le molte autorità massoniche, erano presenti anche i Grandi Maestri Onorari Massimo Bianchi e Mauro Lastraioli ed il Consigliere dell’Ordine Luciano Angeli che ha attivamente collaborato con i Fratelli viareggini per l’arredamento della nuova casa.

Il tempio gremito nella Casa Massonica di Viareggio
La sala del tempio durante l’incontro
Piero Lenci, Presidente dell’Associazione Roberto Mei
Il saluto di Ivano Nocetti
Gianmichele Galassi
L’introduzione di Gianmichele Galassi
Gran Maestro Stefano Bisi
Il Gran Maestro Stefano Bisi durante le conclusioni
Il Gran Maestro Stefano Bisi consegna la “Galileo Galilei” ad Angelo Maestri
Casa Massonica di Viareggio
Il brindisi finale ben augurante