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venerdì 28 novembre 2014

Settant’anni fa, la Massoneria si risveglia a Cagliari


di Gianfranco Murtas 
già pubblicato il 24 novembre dal sito Fondazione Sardinia


Nella città ancora segnata dai bombardamenti e dallo sfollamento, colma di macerie, in piena emergenza materiale e morale, quando Cesare Pintus assume l’ufficio di sindaco.

Scrivo queste righe nel pomeriggio di domenica 23 novembre. Settant’anni fa, sì settanta proprio ad oggi, forse a queste stesse ore di mezza sera, con il buio precoce che avanza, si risvegliava dal quasi ventennale sonno imposto dalla dittatura fascista la Massoneria cagliaritana.
Le ultime memorie risalivano al novembre 1925 quando alcuni questurini del capoluogo erano andati in missione di vendetta, dopo il fallito attentato a Mussolini, al civico 29-31 della via Barcellona: per perquisire, per sequestrare, magari anche per irridere alle idee e distruggere le cose, gli arredi, le suppellettili del circolo borghese insieme con gli addobbi rituali. Per prelevare le carte, ove fossero state ancora lì, monumento documentario dell’umanità dei ceti professionali, accademici, militari, giudiziari, commerciali ed artigiani della Cagliari immersa nella tarda belle époque italiana. Nel tempo di Ottone Bacaredda sindaco e di quegli altri amministratori – da Picinelli a Marcello a Nobilioni – che, insieme con alcuni commissari regi, al sindaco-mito avevano dato rapsodicamente il cambio lungo quel trentennio/trentacinquennio in cui quella sindacatura si era sviluppata (1889-1921) trasformando la città e sovrapponendosi temporalmente alle esperienze latomistiche e civili della loggia di rito scozzese Sigismondo Arquer (1890-1925). I documenti erano stati fortunatamente posti in salvo – per andare poi perduti a seguito di altre circostanze – grazie a un camioncino che, la notte prima della perquisizione-saccheggio, aveva fatto sosta almeno un’oretta nella strada buia a un passo dalla via Roma, caricando il suo cassone di un numero impressionante di registri e cartelle chiuse in faldoni: qui i verbali di tornata, qui la corrispondenza in arrivo e quella del copialettere, qui le circolari e le balaustre dei gran maestri e degli alti gradi del Rito, qui la raccolta delle tavole architettoniche, qui i materiali della contabilità fraternale…  Regista dell’operazione Mario Lai, segretario della loggia e segretario della sezione repubblicana, commerciante di tessuti con negozio nella via Manno, figlio di quell’Agostino Lai Rodriguez inventore della fotografia in Sardegna ed intimo di Efisio Marini il pietrificatore.
Memorie che rifiorivano nell’autunno 1944. Le memorie di chi per vent’anni aveva resistito alle lusinghe e anche alle prepotenze del regime. Magari senza eroismi eclatanti, soltanto con la retta coscienza, quella che non aveva accompagnato gli opportunisti dalla fede debole, che fra il 1923 ed il 1924 avevano abbandonato il Tempio e i Fratelli e gli ideali. Com’era avvenuto anche altrove, ad Oristano, ad Iglesias, anche a Sassari, dove fughe di convenienza c’erano state pure dai partiti e dai sindacati e dalle cattedre.
Le memorie erano presenti al momento della ripartenza, quella mezza sera di giovedì 23 novembre, primo appuntamento dopo il momento zero, l’anteprima di puro orientamento, il 20 aprile di quello stesso 1944. E con quali novità, in quei duecento giorni, sul piano generale della guerra in corso e della ristrutturazione politica dopo la caduta del duce e il suo disperato tentativo di rivincita in quel di Salò. Sette mesi di ripresa dei reciproci contatti dei massoni locali e di esplorazioni con la dirigenza del Grande Oriente tornata in campo, fra le complessità della capitale. Perché intanto a giugno gli alleati avevano liberato Roma, Vittorio Emanuele III aveva nominato luogotenente del Regno suo figlio Umberto, e s’era insediato a Salerno il primo governo CLN a presidenza Bonomi mentre nel nord Italia il CLNAI aveva costituito il Corpo volontari della libertà per il coordinamento territoriale della formazioni partigiane. Ad agosto era stata liberata anche Firenze ma poi la linea gotica era sembrata invalicabile, mentre i burgundi avevano dato la prova ennesima e sublime della virtù rovesciata seppellendo un paese intero, Sant’Anna di Stazzema, e replicando un mese dopo a Marzabotto e nei paesi vicini, potenziando la ferocia e triplicando, quadruplicando le vittime… Fino all’invito, o all’ordine, drammatico del comando alleato ai partigiani di fermarsi con le operazioni di guerra, in attesa della nuova e rafforzata avanzata anglo-americana.
Duecento giorni di grande storia, fra tarda primavera, estate ed inizio d’autunno del 1944: quando la Sardegna guardava al continente, colpita sì anch’essa ma poi liberata prima d’altri dall’angoscia della guerra guerreggiata, quando tornava dopo quasi due decenni nella sua terra il capitano Lussu, il fondatore di Giustizia e Libertà con Rosselli e Francesco Fausto Nitti (Nitti il massone) in una città – Parigi – in cui il vertice del Grande Oriente e quello della Lega dei Diritti dell’Uomo avevano trovato rifugio e da cui erano partiti nel 1936 i democratici, anche quelli di professione massonica, per combattere contro Franco dalla parte dei repubblicani, con il comandante Randolfo Pacciardi e Mario Angeloni, rimasto sepolto, dopo Monte Pelato, in terra spagnola con molti altri massoni italiani nella comune causa antifascista.
La modesta – per i numeri, per la marginalità anche fisica – riunione massonica cagliaritana cadeva in questo segmento temporale sospeso fra permanente tragedia e speranza di una nuova stagione di vita nazionale, in pace e in democrazia, finalmente nel benessere e in un diffuso concorso patriottico alla civiltà delle relazioni e della cultura. Un gruppo di massoni che erano stati iniziati in prevalenza a Cagliari si dava convegno per ripartire con la propria avventura o utopia, chiamala iniziatica, o chiamala civile, in un mix di emozioni che accompagnavano, andando all’indietro, il presente visibile delle macerie sparse per la città, l’oggi recente di una dittatura conformista e guerrafondaia, il ricordo di un tempo trascorso – anni ’10, anni ‘20 – quando una chiamata era suonata, per ciascuno d’essi, press’a poco così: “Si presenti, accompagnato dal Fr. Signor XY, alle ore 19 presso la sede della nostra loggia al civico … della via… , affinché la loggia possa procedere alla sua iniziazione massonica”.
In quei duecento giorni di preparazione, nell’Isola, il partito sardo d’azione (niente a che fare ovviamente con quello degli ultimi trent’anni e meno che meno con quello presente) aveva riconsegnato al vento le sue bandiere convocando il suo VI congresso a Macomer. A un passo da Macomer, a Bosa, avrebbe presto cominciato a lavorare una loggia quasi tutta sardista, anche con Melchiorre Melis nel suo piedilista. E tutti nel risveglio degli entusiasmi erano lì a leggere quanto il massone Annibale Rovasio, medico psichiatra di Sassari e combattente della grande guerra ed antifascista sotto bersaglio per vent’anni pieni, aveva scritto di Lussu nell’opuscolo che il PSd’A aveva diffuso ormai da un anno con i suoi “principi ispiratori” e i “lineamenti del programma”. Dal 9 ottobre, da un mese circa cioè, aveva assunto l’ufficio di sindaco di Cagliari Cesare Pintus, mazziniano e lussiano, cinque anni di galera, altri tre di vigilanza di polizia, ulteriori sei di rigetto della sua domanda di riabilitazione professionale fra gli avvocati del capoluogo, per qualche mese segretario della concentrazione provinciale antifascista e redattore capo de L’Unione Sarda.
Il 23 novembre nel 1944 cadeva di giovedì e si rivelava vigilia della ricorrenza celebrativa dei santi Monti e Tognetti, ghigliottinati dall’apparato di giustizia del papa-re, il beato Pio IX (gli ultimi ghigliottinati della lunga serie papalina, essendosi per gli altri due candidati al patibolo, il 24 novembre 1868, commutata la pena nell’ergastolo, dopo che Giorgio Asproni – massone da un anno – aveva creato, con altri, il caso di coscienza a credenti e a liberali dì’ogni fede, per un cosiddetto vicario di Cristo che, teocrate, autorizzava la morte e negava la grazia). Sì, memorie anticlericali e fedeltà di militari alla patria non al regime, e presenze democratiche a coprire quasi l’intero arco del CLN – demolaburisti e riformisti, mazziniani e radicali, liberali ed autonomisti (mancavano i comunisti staliniani e i democristiani pacelliani): ecco il convegno massonico cagliaritano nello sconquasso del tempo.
Dieci i partecipanti, altri undici avevano formalizzato la propria adesione. Venivano dalle due obbedienze prefasciste, quelle di Palazzo Giustiniani e di Piazza del Gesù. Facevano lega insieme, cercavano di ripartire insieme. Li guidava il Venerabile Federico Canepa Flandin, un anziano gentiluomo di stampo liberale, sodale dell’ex sindaco Gavino Dessì Deliperi, affiancato da Alberto Silicani, un agronomo di origini socialiste iniziato ventenne al tempo della grande guerra, giornalista licenziato da L’Unione Sarda fattasi, con Sorcinelli, fascista dura e pura, umiliato dal regime per l’intero suo corso, costretto a una continua precarietà lavorativa, penalizzato anche nella sua fede cristiana evangelica.
Si ripartiva. L’età media di partecipanti e aderenti era di 58 anni, il fascismo aveva fatto saltare una generazione. Con i militari, l’anagrafe professionale indicava alcuni medici e pubblici funzionari, qualche commerciante ed agente marittimo. Colpisce, nell’elenco, il nome di Mario Mela, la cui eredità sarebbe andata presto (1949) all’Asilo della Marina (imitato – non passeranno molti anni – da Giorgio Lai, che avrebbe lasciato tutto all’Ospizio dei vecchi del viale Fra Ignazio dove s’era ritirato). Colpisce, per dire di quelli che non ti aspetteresti, anche il nome di Antonio Ghisu, decoratore della basilica di Bonaria e di molte altre chiese cittadine. Colpisce in sovrappiù, per il collegamento con il piedilista degli anni ’20, il nome di Enrico Zedda Cocco, figlio di massone e fratello di massone candidato a morte – tempo pochi mesi ancora – in un campo nazista di Flossemburg, il colonnello Carlo, ora sepolto nel nostro monumentale di Bonaria .
Così si ripartiva. Con ideali, con la consapevolezza anche forse di inadeguatezze passate e presenti , ma con un senso missionario e di testimonianza, in coerenza con quello che la Libera Muratoria doveva essere: selezione degli umili capaci di pensare in grande.

Harcharan Singh Ranauta is the new Grand Master of India



New Delhi, India. 

On 22-23 November 2014 was held the Annual Communication of the Grand Lodge of India. The Grand Lodge of India is the largest Masonic organization in Asia and was founded in 1961. Harcharan Singh Ranauta was elected Grand Master and will take over the mandate from Vasudev J. Masurekar. The new Grand Master will be installed in office in November 2015.

Grand Master of Chile was visited by Minister Victor Osorio




Santiago, Chile. 

Luis Riveros Cornejo (Grand Master of the Grand Lodge of Chile) received this month the visit of Minister of National Assets, Víctor Osorio, and Under Secretary Jorge Maldonado. The leader of Chilean Freemasonry discussed with the two officials about cooperation in the field of national heritage.


The Grand Master said it is willing to provide the heritage archives of the Grand Lodge to the State, heritage which includes the historical evolution of Chile from colony to republic.

Annual Communication of the Supreme Council for Spain (2014)



Bilbao, Spain. 

During 7 to 8 November 2014 was held the Annual Communication of the Supreme Council for Spain. The event was attended by leaders and delegations of the Supreme Councils of Romania, Germany, Israel, France, Italy, Switzerland, Austria, Portugal and Bulgaria.


The first day was held a conference on "Freemasonry seen by others" (by Rosa María Martínez Segarra), and the next day were presented four papers on the topic: "Inspirational principles of the Ancient and Accepted Scottish Rite". At the end of the day was held the Annual Communication during which there were received delegations from Europe and Israel. The Alberto Martínez-Lacaci International Prize (awarded annually by the Supreme Council for Spain) was handed this year to the Sovereign Grand Commander of France, Jean-Luc Fauque, 33º.

Belgium: ultimatum to the Grand Lodge of France?!


Brussels, Belgium. 


The Grand Lodge of France must decide its future. 

At least that indicates the last letter received by Marc Henry from the Belgian Grand Master, Jacques François. 

While GLNF succeeds in reinforcing its Masonic status in France and worldwide, GLdF makes a double play. As a result of these developments, the Regular Grand Lodge of Belgium asked GLdF's leader to take a decision and decide whether he is willing or not for a change in the future.


On The Level with Grand Master Russ Charvonia - Ep. 3




On The Level with Grand Master Russ Charvonia - Ep. 2




On The Level with Grand Master Russ Charvonia - Ep. 1




lunedì 24 novembre 2014

I 10 anni della loggia "Heredom" di Cagliari



Cagliari
Festa grande il 6 dicembre per la Loggia Heredom 1224 che festeggia i 10 anni dalla consacrazione. In un Tempio allestito nelle sale del Convento di San Giuseppe, in via Paracelso, si terrà, a partire dalle 15,30, la Tornata rituale con la cerimonia commemorativa. Alle 19 è previsto un concerto di musica massonica, aperto ad amici e familiari: un quartetto d'archi e pianoforte eseguirà brani di Mozart e Beethoven. Al termine un cocktail e poi alle 20,30 la cena di gala, nel corso della quale i Fratelli della Loggia doneranno al Collegio Circoscrizionale e al Consiglio dei Venerabili di Cagliari un defibrillatore cardiaco semiautomatico da mettere a disposizione nella Casa Massonica. In occasione della manifestazione verrà emessa, in collaborazione con l'Associazione italiana di filatelia massonica (Aifm-Goi), una busta filatelica con annullo speciale. Dalle 15.00 alle 18.30 sarà presente, presso la sede del convegno, un ufficio postale provvisorio a cura di Poste Italiane.

Al via Mystic. Il Gran Maestro Stefano Bisi apre Liff con "Massoneria e Spiritualità"



Bari
La Libera Muratoria ha nella società moderna un ruolo di particolare rilievo. Tiene viva una profonda spiritualità laica. Una spiritualità che si fonda sulla tradizione esoterica, ovvero sulla convinzione che l'essere dell'uomo non è separabile dall'essere del mondo e che entrambi costituiscono un'unica totalità, armonica e dinamica, ispirata ad un perenne e incessante divenire. "Mystic", la XII edizione di Liff, il Levante International Film Festival, di cui è presidente Mimmo Mongelli e direttore Matteo Martinelli, è partita proprio da qui. Dall'intervento tenuto dal Gran Maestro Stefano Bisi, che il 20 novembre, ha inaugurato il ciclo di conferenze e di proiezioni cinematografiche dedicate al rapporto tra uomo e assoluto. Una kermesse che si concluderà il 22 dicembre. Ma soprattutto un'occasione unica per riflettere sui diversi aspetti e volti della spiritualità attraverso dibattiti e opere cinematografiche provenienti da tutti i paesi del mondo. Ricchissima e accurata è la selezione di lungometraggi, cortometraggi, documentari e lavori di animazione, che verranno proposti durante il Festival. Quattro le rassegne principali: Mystic, Finestra a Levante - Tutti i colori di Kieslowski, Il cielo sopra Berlino – Il Cinema tedesco e il trascendente, Mosfilm Anniversary – Ad un passo dal secolo. La Finestra a Levante che racconta la Polonia Kryzstof Kiéslowsky. Grandissimi i registi dei film proiettati: da Lynch a Bresson, da Buñuel a Pasolini a Tarkovskij, Bergman e tanti altri maestri del cinema che, nell'arco della loro carriera, si sono avvicinati alla tematica della religiosità, della spiritualità e del misticismo. Tra i patrocini all'iniziativa anche quello del Grande Oriente d'Italia che quest'anno si affianca ai partner storici come Regione Puglia, Provincia, Comune di Bari, Camera di Commercio Commercio di Bari, Camera di Commercio Italo Orientale, Università di Bari, Accademia di Belle Arti. Nella conferenza stampa del Festival, che si è tenuta il 17 novembre alla Camera di Commercio, il Secondo Gran Sorvegliante Pasquale La Pesa ha rappresentato il Grande Oriente.

"La rivoluzione del cuore". Tornata a logge riunite del Collegio Circoscrizionale della Sardegna a Cagliari



Cagliari
Occorre una "rivoluzione del cuore". E' questo il messaggio lanciato dal Gran Maestro Stefano Bisi da Cagliari dove il 15 novembre ha partecipato ai lavori delle logge riunite del Collegio Circoscrizionale della Sardegna, ai quali hanno partecipato oltre 550 Fratelli. "La società e l'uomo in generale sono certamente progrediti verso un maggiore generalizzato benessere, ma a che prezzo?", si è domandato il Gran Maestro. "Siamo tutti caduti - ha detto - nel forsennato turbinio della vita moderna, che toglie il fiato, che quasi ci svuota da ogni energia. Mancano punti di riferimento e noi invece tra le crescenti difficultasche ci assediano abbiamo bisogno di interrogarci sul significato profondo dell'esistenza e abbiamo il dovere di essere solidali con gli ultimi". I lavori sono stati aperti dal Maestro Venerabile della loggia "Sardegna" (981) di Cagliari Franco Figus che ha poi ceduto il maglietto al Presidente del Collegio Circoscrizionale Luciano Biggio. All'Oriente, il Gran Segretario Michele Pietrangeli, Il Presidente della Corte Centrale Carlo Petrone e altri Grandi Ufficiali di Gran Loggia, oltre ai Maestri Venerabili delle logge sarde, gli Ispettori e i Giudici del Tribunale Circoscrizionale. I lavori sono stati accompagnati dalle musiche di un trio d'archi che hanno reso ancora più emozionante la serata. Il Presidente del Collegio Biggio ha introdotto l'argomento scelto per la Tornata: "La funzione della Massoneria nella società attuale", sul quale appunto si è soffermato il Gran Maestro e che è stato ripreso e sviluppato nella Tavola tracciata dal Fratello Antonio Pinna, Oratore del Collegio. Il Gran Maestro nella sua allocuzione ha ringraziato tutti, esprimendo grande stima nei confronti dei Fratelli sardi e del popolo sardo. "Siamo liberi muratori e ne dobbiamo essere orgogliosi", ha detto, aggiungendo: "Dobbiamo essere costruttori e portatori di armonia, realizzare la rivoluzione del cuore".

Tornata a logge riunite del Collegio Circoscrizionale. Nel segno di Moisè Loria e Zanardelli



Lombardia
Prospero Moisè Loira fu un grande massone e un grande filantropo che con la sua Fondazione Umanitaria realizzò il sogno di creare un'organizzazione in grado di promuovere la capacità dei lavoratori di migliorare le proprie condizioni economiche attraverso l'istruzione e le forme cooperative. Giuseppe Zanardelli, anche lui libero muratore, fu tra i protagonisti del Risorgimento e poi eminente statista dell'Italia unita. Fece approvare il primo Codice Penale, elaborato sulla base del principio, che la legge penale non dovesse mai dimenticare i diritti dell'uomo e del cittadino. Nel segno di questi due straordinari massoni il 9 novembre a Milano si è tenuta una tornata a logge riunite del Collegio della Lombardia. L'occasione appunto: il bicentenario di Moisè Loira e i 10 anni dalla fondazione della loggia "Giuseppe Zanardelli" (1228) che ha celebrato l'anniversario conducendo, attraverso il proprio Venerabile Massimo Schiavo e i suoi dignitari, i lavori della tornata, alla quale ha preso parte il Gran Maestro Stefano Bisi. All'evento hanno partecipato oltre 500 Fratelli, tra cui i Gran Maestri Onorari Pietro Spavieri, Massimo Bianchi e Renzo Brunetti, il Grande Oratore Claudio Bonvecchio, il Gran Segretario Michele Pietrangeli, gli ex Gran Tesorieri Antonio Catanese e Pietro Lojacono, il Grande Ispettore Nazionale della Gran Loggia Nazionale Francese Gaspare Giallo, i Consiglieri dell'Ordine, 25 Grandi Rappresentanti Grande Oriente, il Presidente del Collegio circoscrizionale della Lombardia Enzo Liaci, con tutta la Giunta, il Presidente del Collegio circoscrizionale del Lazio, della Liguria, del Piemonte e della Valle d'Aosta. Numerosi i Venerabili provenienti da varie regioni. L'oratore della "G. Zanardelli", Marco Cuzzi, ha tracciato una tavola dedicata al politico bresciano al quale è intitolata la sua loggia. Al termine il Presidente del Collegio della Lombardia Liaci e il Gran Maestro Bisi hanno premiato alcuni Fratelli, che hanno mantenuto alto il nome del Grande Oriente, con l'onorificenza "Giordano Bruno": Angelo Anania, Italo Liberti e Ferruccio Zuccaro. Gianfranco Brusa, Gran Rappresentante del Goi, ha poi illustrato la figura di Moisé Loria, al quale è dedicata una delle Logge milanesi, la 1242. A conclusione il Gran Maestro ha tenuto a evidenziare come la Massoneria italiana sia oggi viva e sensibile ai problemi della nostra attuale società e in grado di attingere a figure illuminate come quelle di Zanardelli e Loria. Bisi ha poi visitato i cantieri della nuova Casa Massonica di Milano, accompagnato dal Presidente del Consiglio dei Venerabili Gattuso, dal Presidente della Società Olona Umberto Alliata, dall'ex Presidente del Consiglio dei Venerabili Andrea Mazzotta e dal Consigliere dell'Ordine Giorgio Mondina, e ha espresso apprezzamento per l'impegno profuso dai Fratelli che attendono alla esecuzione delle opere della nuova sede.

Incontro dei Gran Maestri del Grande Oriente d'Italia e della Gran Loggia Nazionale Francese



Firenze
In occasione della tornata a logge riunite tra la "Labirinto" (1372) e la "Villard de Honnecourt" - la loggia di ricerca della Gran Loggia Nazionale Francese – che si è tenuta il 10 novembre nello storico Tempio di Borgo Albizi a Firenze, i due Grandi Maestri, Stefano Bisi e Jean-Pierre Servel, hanno manifestato la vicinanza delle due Comunioni massoniche. All'inizio dei lavori, la breve tavola architettonica tracciata da Francesco Borgognoni, Presidente del Collegio circoscrizionale della Toscana, ha citato la presenza di un Tempio ottocentesco a Palazzo Gaddi, dove si riunivano le logge francesi, quale segno della lunga relazione fra la città e la Massoneria sia italiana che d'oltrealpe. Sono poi intervenuti il Venerabile della loggia "Villard de Honnecourt", Gaspare Giallo, il Grande Ispettore della Gran Loggia Nazionale Francese Dominique Charpentier, il Gran Maestro Provinciale della Grande Loggia Provinciale Alpes Méditerranée, e Jean-Pierre Servel. Il Gran Maestro della Gran Loggia Nazionale Francese ha tenuto a ricordare la sua felice esperienza nel Tempio fiorentino dove conobbe l'allora Presidente del Collegio Toscano, Stefano Bisi, attuale Gran Maestro. Servel ha anche ringraziato il Grande Oriente per l'aiuto fornito nella recente crisi della Gran Loggia Nazionale Francese. A chiudere i lavori , il Gran Maestro Bisi che ha sottolineato la volontà di una stretta collaborazione internazionale reciproca sempre più intensa.

Tutti gli appuntamenti del fine settimana



Eventi pubblici

Collezione Boeri, catalogo multimediale consultabile on line sul sito del Grande Oriente d'Italia



Filatelia
Per oltre quarant'anni Renato Boeri, esponente del Grande Oriente d'Italia, ha raccolto materiale filatelico da quasi ogni parte del mondo. Con passione e competenza ha realizzato una collezione di valore, di circa 2500 pezzi, che documenta fatti e personaggi, cultura e tradizioni, per lo più massonici, di Vecchio e Nuovo Continente. Nel 2008 la raccolta è stata acquistata dal Grande Oriente d'Italia e denominata 'Collezione Renato Boeri'. L'Associazione Italiana di Filatelia Massonica (Aifm-Goi) l'ha presa in carico e ne ha curato la catalogazione fino al febbraio 2014 - grazie all'impegno di volontari dell'Associazione - dotando il Grande Oriente di un originale strumento di promozione culturale. Il materiale è ora disponibile anche on line in un catalogo multimediale di facile consultazione.

Meeting delle logge "Logos"



Firenze
Seconda riunione nazionale il 4 ottobre delle logge denominate Logos. La tornata rituale, diretta da Sergio Sabatini maestro venerabile della loggia con il numero distintivo '1082', si è svolta presso la Casa massonica fiorentina nel Tempio intitolato a Lando Conti alla presenza di numerosi Fratelli arrivati da Palermo, Siracusa e Busto Arsizio e guidati dai rispettivi maestri venerabili, Giuseppe Labita, Vincenzo Monteleone e Saverio Ponciroli. Hanno portato il loro saluto il presidente del Collegio Circoscrizionale della Toscana Francesco Borgognoni ed il Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Firenze, Giovanni Stefanelli. Nel corso della tornata Sabatini ha letto alcune riflessioni sul significato di "Logos" ed il Fratello Moreno Magherini ha evidenziato le sostanziali differenze tra il rituale utilizzato dalla Logos di Firenze (Emulation) e quello tradizionale in uso maggioritario nella Comunione. Poi il Fratello Salvatore Giorgino 1° Sorvegliante della Logos di Busto Arsizio ha letto la sua tavola dedicata al tema: "Pensiero di Loggia... vedere, riflettere, ascoltare".

Consegnati l'Aureo compasso e il Compasso d'oro



Reggio Calabria
Tre liberi muratori del Grande Oriente d'Italia da prendere come esempio massonico e da imitare. E' questo il metro con il quale vengono selezionati i vincitori dell'Aureo Compasso e del Compasso d'Oro, il concorso organizzato dalla loggia "Eadem Resurgo" (1249). Le onorificenze sono state assegnate quest'anno, rispettivamente, la prima ex aequo al Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso e al Gran Maestro Onorario Ugo Bellantoni. La seconda al Fratello calabrese Bruno Campana della loggia di Crotone "I Pitagorici" (387) che vanta nella regione la maggiore anzianità massonica e al Fratello Renato Boeri della loggia di Sanremo "Lando Conti" (1058), che detiene a livello nazionale lo stesso primato. La cerimonia di consegna si è svolta l'8 novembre presso la Casa Massonica di via Palamolla nel corso di una tornata rituale in un tempio stracolmo, alla presenza del presidente del Collegio Circoscrizionale Marcello Colloca. Ad aprire i lavori il maestro venerabile Filippo Condemi che ha ricordato Gioacchino Ruggeri, passato, prematuramente, nella scorsa primavera, all'Oriente eterno ed ha consegnato una targa alla memoria al rappresentante della "Mazzini" Giorgio Cotrupi. Due targhe simboliche sono state poi consegnate ai Fratelli onorari della "Eadem Resurgo", il Gran Maestro Stefano Bisi e il Gran Sorvegliante Antonio Seminario, che le ha ritirate entrambe. Altri riconoscimenti di partecipazione sono stati riservati ad Achille Schlitzer di Napoli, Adolfo Puxeddu di Terni, Angelo Fulco di Reggio, Costanzo Umberto di Cosenza, Carlo Cottarelli e Corrado Tringali di Milano. A conclusione il maestro venerabile della "Francesco Savero Salfi" di Cosenza ha fatto dono al suo omologo della "Eadem Resurgo" di due volumi dedicati allo scienziato calabrese al quale è intitolata la sua officina. Un souvenir anche dalla loggia "Morelli" di Vibo Valentia consegnato dal Venerabile Ali Barati.

I 150 anni di Firenze capitale. Dante e la nuova cittadinanza. Appuntamento a Palazzo Bastogi il 5 dicembre



Firenze
La Lidu, Lega italiana dei diritti dell'uomo, promuove un pubblico dibatto dal titolo: I 150 anni di Firenze capitale. Dante e la nuova cittadinanza. Interverranno Alfredo Arpaia presidente nazionale dell'associazione, Eugenio Giani presidente della società dantesca, Enrico Fava della Società Dante Alighieri, Marino Bianco, padre Bernardo di San Miniato al Monte, Izzedin Elzir Imam della comunità islamica fiorentina. Introduce il dibattito Lorenzo Conti Lapi coordinatore regionale Lidu.

La Festa della Luce si svolgerà quest'anno a Pisa il 6 dicembre



Solstizio d'inverno
Quest'anno la tradizionale Festa della Luce si terrà il 6 dicembre a Pisa. L'appuntamento è all'Hotel Galilei. La tornata comincerà alle 17. Sono previste esposizioni di libri, presentazioni associazioni che operano sul territorio della città ospita e una mostra di sculture e incisioni di Eduardo Bruno, incisore e medaglista, e altre iniziative.

"Le Colonne del Tempio" di Mariano Bianca. Presentazione nella casa massonica di Borgo Albizi



Firenze 13 dicembre
La Massoneria è un'istituzione esoterico-iniziatica che opera per il bene individuale e per il bene comune. Le sue radici, i suoi principi, la sua dottrina e le sue pratiche rituali fanno parte di una tradizione esoterica che risale ai Misteri della Grecia antica. Nel saggio "Le Colonne del Tempio" di Marino L. Bianca, pubblicato da Atanor, sono esaminate la natura e le origini della Massoneria moderna. Il libro sarà presentato a Firenze il 13 dicembre (ore16:30) nella casa massonica di Borgo Albizi alla presenza dell'autore e sarà l'occasione per approfondire la dimensione esoterica e le sue concezioni sul sacro, il divino, il cosmo e l'uomo. Presenta e modera i lavori il Presidente del Collegio Circoscrizionale della Toscana Francesco Borgognoni. Oltre a Mariano Bianca, portano contributi il giornalista Gianmichele Galassi e lo psicologo Luca Scarpelli.

Il 19 dicembre l'inaugurazione della nuova Casa Massonica di Ancona



Ancona
Sarà il Gran Maestro Stefano Bisi a inaugurare la nuova Casa Massonica di Ancona, che si trova in via dell'Industria 18, sede istituzionale del Collegio Circoscrizionale delle Marche. Ristrutturata e arredata con il lavoro dei Fratelli di 8 officine - "G.Garibaldi" (140), "G.Garibaldi" (750), "Ram" (986), "C.Faiani" (1087, "G.Monina" (1238), "Misa" (1313), "Ankon" (1364) e "Rosslyn Sinclair" (1418), ospiterà inoltre i lavori di tutti i Riti riconosciuti dal GOI e di tutti quei FF:. che vorranno usufruire di una sede finalmente ampia, decorosa ed adeguata alla Comunione Marchigiana.

"Filosofia del Natale. L'itinerario di un simbolo" di Claudio Bonvecchio. Presentazione il 17 dicembre



Casa Nathan
"Filosofia del Natale. L'itinerario di un simbolo" (Alboversorio, 2014) è l'ultimo lavoro del filosofo Claudio Bonvecchio, Grande Oratore del Grande Oriente d'Italia che il Servizio Biblioteca presenterà il 17 dicembre alle 18,30, a Casa Natahan a Roma. Il Natale costituisce uno straordinario spartiacque che agisce nella concretezza quotidiana, e il termine filosofia ne certifica l'importanza: soprattutto in quanto rappresenta una riflessione sul valore dell'evento (il Natale) e sull'impatto che esso può avere sul singolo uomo e su tutti coloro che lo accettano, vivendolo con purezza di cuore. Il termine Natale deriva dal latino Natalem, "relativo alla nascita". Per i Romani il Dies Natalis Solis Invicti (Giorno Natale del Sole Invincibile) era quello in cui si festeggiava, in concomitanza con il Solstizio d'inverno, il dio Sole e la sua rinascita. Con l'avvento del Cristianesimo e per innestare, nel nome della continuità, la nuova tradizione cristiana su quella antico-pagana, fu deciso di cumulare la festa del Dies Natalis Solis Invicti con quella della nascita del Cristo, considerato come la Luce del Mondo e, di conseguenza, come la cristianizzazione del Sole. Indipendentemente dagli specifici valori sacrali connessi alla religionecristiana, la festività natalizia ha ereditato moltissimi usi e tradizioni del passato, integrandoli perfettamente, e questi hanno creato un vero e proprio "sistema simbolico dei valori natalizi" che è, oramai, parte integrante della "filosofia del Natale". Nella società di oggi ciò che conta sembrano essere, unicamente, il mercato e il denaro e il Natale si è trasformato in un happening del commercio e tutto il resto passa in secondo piano. Le alternative a questa deriva ci sono e sono riassumibili in una sola parola: cambiare, restituendo senso e dignità al singolo, liberando la società dalle simboliche tenebre che la avvolgono e operando perché il mondo possa rinascere a una nuova e migliore coscienza di sé. Questa rinascita coincide con il riappropriarsi dello spirito del Natale: non il Natale del consumo, ma il Natale della Vita, della Luce e della rinascita.

"Il Laboratorio". Dedicato a "Massoneria e società" l'editoriale dell'ultimo numero



Riviste
"Sin dalle sue origini la Massoneria ha fornito alla società e ha tratto da queste le individualità in grado di delineare i tragitti verso l'orizzonte lontano del bene dell'uomo. Mediante questa azione di scambio perenne e che faceva perno sulle idee e sulle azioni di alcuni uomini – i migliori tra tutti - si sono poste le fondamenta delle società democratiche". E' dedicato a "Massoneria e società" l'editoriale dell'ultimo numero di "Il Laboratorio", la rivista di Studi Massonici del Collegio circoscrizionale della Toscana, a firma del presidente Francesco Borgognoni, che ne è il direttore. Una riflessione sui trecento anni di libera muratoria, che si è proposta come luogo in cui gli uomini liberi, legati solo da vincoli di fratellanza, hanno potuto costruire itinerari all'interno dei territori di una spiritualità laica che prevedesse comportamenti ispirati da un grande rigore morale, e convincimenti attenuati da una ottima propensione alla tolleranza del patto istituzionale proposto a base del rapporto tra cittadini e società. Di grande interesse anche gli altri articoli a firma di Mariano L. Bianca, di Francesco Parasole, di Luciano Angeli, di Stefania Pavan, di Andrea Severi, di Antonio Allegretta, Federico Donati, Leopoldo Gori, Guglielmo Adilardi, Nino Provenzali, Francesco Bartolozzi, Luciano Rossi, Cristiano Bartolena. Il Laboratorio, in formato cartaceo, è disponibile presso la sede del Collegio circoscrizionale toscano con un contributo liberale volontario di euro 5 (info@goitoscana.it). 

Rassegna Stampa del Grande Oriente d'Italia



Udine, 21 novembre 2014 (Messaggero Veneto) 
E in città arriva il Venerabile del Grande Oriente 

Bari, 20 novembre 2014 (Corriere del Mezzogiorno) 
Massoneria e spiritualità al Levante Film Festival 

Catanzaro, 20 novembre 2014 (Il Quotidiano del Sud) 
Non è massoneria 

Ferrara, 20 novembre 2014 (Estense.com) 
La Guerra che la massoneria avrebbe (forse) potuto evitare 

Ferrara, 20 novembre 2014 (Il Resto del Carlino) 
La 'Grande guerra' e la massoneria 

Roma, 19 novembre 2014 (La Repubblica) 
L'Amaca di Michele Serra del 19 novembre: "bisogna guardarsi dal complottismo è una micidiale semplificazione e una potente macchina per alibi" 

Cagliari, 18 novembre 2014 (Videolina) 
Massoneria, Il Gran Maestro a Cagliari: "Solidali con gli ultimi" 

Bari, 18 novembre 2014 (La Gazzetta del Mezzogiorno) 
Ma come saremo. "Mystic" da giovedì a Bari 

Bari, 18 novembre 2014 (Corriere del Mezzogiorno) 
Levante festival da Kieslowsky a Pasolini 

Perugia, 17 novembre 2014 (La Nazione) 
La Casa massonica svela tutti i suoi misteri 

Roma, 17 novembre 2014 (L'Incontro) 
Quando il regime fascista perseguitò la massoneria 

Cosenza, 16 novembre 2014 (Gazzetta del Sud) 
Convegno e mostra sulla massoneria 

Roma, 14 novembre 2014 (LiberoReporter) 
Lettera aperta ai Massoni d'Italia 

lunedì 17 novembre 2014

Il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Bisi in visita a Cagliari


Sabato 15 novembre, presso il Centro Congressi della Fiera Internazionale della Sardegna, a Cagliari, si è tenuta la Tornata Rituale delle Logge dell Collegio Circoscrizionale della Sardegna della Grande Oriente d'Italia.

Oltre 600 Fratelli, in rappresentanza delle 42 Logge sarde del Grande Oriente d'Italia, provenienti da tutte le parti dell'isola, hanno accolto l'Ill.mo e Ven.mo Gran Maestro, il Fr. Stefano Bisi.

visualizza l'intervista rilasciata dal Gran Maestro a Videolina

sabato 15 novembre 2014

"Mystic". Dedicato alla spiritualità il Levante International Film Festival di Bari. Gran Maestro Bisi apre rassegna il 20 novembre



Bari
"Mystic". É dedicata al rapporto tra uomo e assoluto la XII edizione del Levante International Film Festival che si terrà a Bari dal 20 novembre al 22 dicembre. Un'occasione per riflettere, attraverso opere cinematografiche provenienti da tutti i paesi del mondo, realizzate in più di un secolo dalla nascita della settima arte, e conferenze sui diversi aspetti della spiritualità. Il 20 novembre, alle 18 all'Hotel Palace di Bari il Gran Maestro Stefano Bisi apre il ciclo di incontri del Liff 2014 parlando di 'Massoneria'. Liff, di cui è presidente Mimmo Mongelli, proporrà un'accurata selezione di lungometraggi, cortometraggi, documentari e lavori di animazione, sempre dedicati alla spiritualità. Alle proiezioni si affiancherà un ciclo di conferenze, a cura di Francesco Bellino, professore di Bioetica dell'Univesità di Bari, con i maggiori esperti nel campo del pensiero. "La via spirituale della Massoneria" è il tema che verrà affrontato dal Gran Maestro Bisi. Tra gli ospiti in programma: l'arcivescovo di Bari, Francesco Cacucci, il paesaggista Donato Forenza, il filosofo Diego Fusaro, il giornalista del New Yor Times James Umer, padre Michele Bianco filosofo ed esorcista, la musicista Adriana De Serio specializzata in musicoterapia. Tante e tutte di prestigio le location della città di Bari, coinvolte in questo evento, tra cui la Mediateca, il Cinema Galleria, il Cineporto, il Cinema Splendor, il Palazzo della Provincia. La "Finestra a Levante", una delle più consolidate tradizioni del Festival, racconterà quest'anno la Polonia attraverso la figura di un regista che ne ha saputo rappresentare tutte le contraddizioni, KryzstofKiéslowsky. Tra i patrocini all'iniziativa anche quello del Grande Oriente d'Italia che quest'anno si affianca ai partner storici come Regione Puglia, Provincia, Comune di Bari, Camera di Commercio di Bari, Camera di Commercio Italo Orientale, Università di Bari, Accademia di Belle Arti. Alla conferenza stampa del Festival, il 17 novembre, ore 11, sala Verde della Camera di Commercio di Bari, il Secondo Gran Sorvegliante Pasquale La Pesa rappresenterà il Grande Oriente.

Solidarietà del Grande Oriente ai lavoratori delle Acciaierie di Terni. "Affari Italiani" intervista il Gran Maestro Bisi



Grande Oriente
"Siamo fedeli alla nostra storia e alle nostre tradizioni. Il Grande Oriente d'Italia è sempre stato vicino a chi soffre e a chi ha problemi". Sono parole del Gran Maestro Stefano Bisi in una intervista rilasciata ad "Affari Italiani" dopo la solidarietà espressa dal Grande Oriente ai lavoratori delle Acciaierie di Terni. "É successo che sono passato dall'Umbria - si legge nell'intervista - dove c'era una riunione dei maestri venerabili. E' stata portata all'attenzione di tutti la vicenda delle acciaierie di Terni e i Fratelli hanno espresso molta preoccupazione. Secondo la nostra tradizione, la Libera Muratoria tutela la dignità dell'uomo, e un uomo senza lavoro rischia di perdere la dignità. Quindi perché non stargli vicino almeno con un'espressione di vicinanza". "Noi non siamo né di centro, né di destra, né di sinistra. Siamo un'istituzione iniziatica che cerca di migliorare l'uomo e l'umanità". (leggi il testo integrale dell'intervista su Affari Italiani.it)

Palazzo Giustiniani-Senato, convegno Accordi di libertà. Nel sito del Grande Oriente il video integrale dei lavori con il Gran Maestro Bisi



Grande Oriente
È disponibile nel sito del Grande Oriente d'Italia il video della giornata dei lavori del convegno Accordi di Libertà realizzato a Roma il 29 ottobre nella sede del Senato della Repubblica a Palazzo Giustiniani. All'incontro, organizzato dalla Fondazione Allori, ha partecipato in veste ufficiale il Gran Maestro Stefano Bisi insieme a esponenti del mondo delle istituzioni nazionali, della cultura e delle religioni.

Un nuovo collare per il Gran Maestro, prezioso omaggio dal Fratello Paolo Mercati



Grande Oriente
Dalle celebrazioni del XX Settembre, il Gran Maestro Stefano Bisi indossa un nuovo collare, donato al Grande Oriente d'Italia dall'artista Paolo Mercati, Fratello orafo della loggia "Alberto Mario" (121) di San Sepolcro, che ha realizzato completamente a titolo gratuito (in materiali e manodopera) una splendida copia, in argento dorato, del prezioso gioiello in oro, smalti e pietre preziose, dato in dono nel 1895 all'allora Gran Maestro Adriano Lemmi. Dalle mani di Mercati è venuto fuori un vero capolavoro che consentirà al Grande Oriente di custodire gelosamente e preservare nel tempo l'antico collare ottocentesco che contraddistingue le insegne del Gran Maestro.

Per passare dal dire al fare. Incontro a Modena



Dalla parte giusta
Per passare dal dire al fare: è questo lo spirito dell'incontro che si è tenuto il 14 novembre a Modena nella sala Michelangelo per dare il via ufficialmente a un nuovo modello di solidarietà. Da qualche anno le 40 logge del territorio stanno cercando di fare rete per rendere il loro impegno sociale più incisivo. Questo progetto, e prim'ancora questo sogno, ha una bandiera, l'associazione Acacia ed un cuore, quello del suo attuale presidente, Giuseppe Bellei Mussini, membro ed ex Venerabile della loggia modenese "Fratellanza e Progresso". Il convegno è stato l'occasione per il grande salto nel futuro. Ad aprire i lavori è stato il presidente del Collegio circoscrizionale, Giangiacomo Pezzano, ideatore e sostenitore del progetto Acacia fin dalla sua nascita. Il Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso ha raccontato la sua preziosa esperienza agli Asili Notturni di Torino, e illustrato il progetto messo in cantiere dal Grande Oriente che sta lavorando alla nascita di una Federazione Nazionale della Solidarietà Massonica. "La solidarietà massonica - ha scritto Sergio Rosso sull'ultimo numero di "Erasmo notizie" - non deve essere calata dall'alto, ma radicata nel territorio. I tanti pregiudizi sulla Massoneria si abbattono solo con la concretezza dei fatti. I nostri punti di forza sono risorse, oculatezza, imprenditorialità e volontariato qualificato, da armonizzare con le strutture pubbliche". Quanto sarà contagiosa questa visione, lo si vedrà presto.

Logge Giordano Bruno di Jesi, Cagliari e Termini Imerese. Gemellaggio a Casa Nathan



Roma
Tre logge "Giordano Bruno" si sono gemellate il 18 ottobre a Roma, nella sede massonica di Casa Nathan. Si tratta delle officine di Jesi, Cagliari e Termini Imerese che sono giunte appositamente nella capitale per celebrare in modo solenne la cerimonia dell'attuazione di un'idea nata nel febbraio 2013 in occasione del convegno realizzato a Jesi tra tutte le logge che si ispirano al filosofo nolano. L'evento del 18 ottobre è stata occasione di un nuovo incontro che ha rinvigorito il rapporto di amicizia e fratellanza nato all'epoca tra Fratelli di Orienti diversi, in un immaginario triangolo geografico e massonico. Alla tornata, hanno partecipato 42 Fratelli delle tre Logge interessate, oltre a 12 ospiti tra cui, il Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso, i Presidenti dei Collegi Circoscrizionali di Marche, Sardegna e Sicilia, rispettivamente i Fratelli Fabrizio Illuminati, Luciano Biggio e Giuseppe Trumbatore. A fare gli onori di casa il presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Roma e il presidente circoscrizionale del Lazio che ha condotto i lavori rituali. Presenti anche il maestro venerabile della Loggia Giordano Bruno di Roma e un Fratello ispettore del Collegio della Sicilia. La cerimonia, che ha previsto la consegna ai tre Maestri Venerabili di un maglietto personalizzato, è stata arricchita da un video realizzato dai Fratelli della loggia di Termini Imerese dal titolo "Giordano Bruno, il Gigante del Libero Pensiero: le Idee Scomode tra Terra, Acqua, Aria e Fuoco", e da una tavola scolpita dall'Oratore della loggia jesina su "Giordano Bruno e la Scienza del Rinascimento". "Giordano Bruno e il libero pensiero" è invece il titolo della tavola dei Fratelli cagliaritani, contributo che ha stimolato interventi molto interessanti. Un'agape fraterna, sempre a Casa Nathan, ha chiuso la giornata in un clima di grande serenità.

Trinacria e compasso. Telegiornale di Sicilia trasmette servizio sulla Massoneria



In tv
"Trinacria e Compasso" è il titolo della puntata dedicata alla Massoneria in Sicilia dalla trasmissione "Simboli" andata in onda su Telegiornale di Sicilia e curata dal giornalista Giovanni Villino. All'interno, una panoramica della presenza delle logge massoniche in Sicilia, sin dalle origini, realizzata con le interviste a Ettore Sessa, docente di architettura e allo storico Claudio Paterna, con la consulenza di Giovanni Quattrone, esponente del Grande Oriente d'Italia. Nel servizio anche il contributo del Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Sicilia, Giuseppe Trumbatore, che illustra la finalità dell'Istituzione liberomuratoria e l'impegno continuo dei suoi appartenenti al miglioramento della società attraverso lo studio e la realizzazione di iniziative socio-culturali dedicate a tutti, indistintamente, massoni e non. Documentata anche la sede del Grande Oriente a Palermo. Il servizio ha riscosso apprezzamento per l'obiettività con cui il tema è stato trattato al di là di pregiudizi e di facili generalizzazioni che la disinformazione alimenta, soprattutto in Sicilia. 

A Casa Nathan, logge "Antichi Doveri" di Roma e "Luce e Progresso" di Cecina in tornata congiunta il 16 novembre



Roma
Domenica 16 novembre (ore 11) la sede massonica capitolina di casa Nathan ospiterà una tornata congiunta di due logge gemellate: la "Antichi Doveri" (1158) di Roma e la "Luce e Progresso" (131) di Cecina. I lavori si svolgeranno in grado di apprendista. I maestri venerabili delle due officine, rispettivamente Edoardo Aliberti e Oreste Porciani, comunicano che i Fratelli oratori tracceranno una tavola su La Massoneria quale Luce guida per il Progresso dell'umana famiglia nel rispetto della tradizione degli Antichi Doveri.

Fratelli che hanno fatto l'Italia. Il 18 novembre incontro aperto al pubblico alla Biblioteca massonica



Arezzo
La Biblioteca massonica di Arezzo in via Pescioni, sede delle logge cittadine, continua le proprie attività socio-culturali animate da Luca Calugi, Roberto Severi e Michele Loffredo. Un nuovo appuntamento, aperto ai non massoni, è in programma il 18 novembre (ore 21) con la conferenza "Fratelli che hanno fatto l'Italia" promossa da Renato Traquandi, esponente della loggia "Dante Alighieri" di Arezzo. Federico Campanella, Ernesto Nathan, Ettore Ferrari, Cipriano Facchinetti, Ugo della Seta, Randolfo Pacciardi, sono solo alcuni liberi muratori italiani che contribuirono alla nascita e alla crescita democratica del nostro Paese. Traquandi userà le loro biografie - e quelle di altri massoni - come filo conduttore di eventi storici, tra Ottocento e Novecento, che determinarono l'Unità d'Italia e l'avvento della Repubblica. "L'odore stantio evocato recentemente dalla stampa e così brillantemente evaporato con l'intervento del nostro Gran Maestro - ha detto Renato Traquandi presentando l'iniziativa - dà il miglior risalto possibile al tema in esame che vuol contribuire a diffondere, invero, il profumo dolcissimo di un vivere buono, sereno e fraterno, illuminato dalle luci della saggezza, della forza e della bellezza della vita".

La loggia Savonarola celebra i suoi 70 anni con una serie di incontri. Il primo il 22 novembre



Ferrara
Il 2015 sarà in l'anno ufficiale del 70ennale della loggia "Gerolamo Savonarola" di Ferrara (104). Un traguardo importante e significativo per quella che è in ogni caso la loggia massonica più "longeva" di Ferrara (attualmente ve ne sono altre due: la "Giordano Bruno" che ha festeggiato appena l'anno scorso i suoi primi 40 anni, e la "Meuccio Ruini", la più giovane, fondata nel 2006; presto potrebbe aggiungersene una quarta, ma l'iter è ancora in corso). La stessa Loggia Savonarola intende fare di questo appuntamento con la "sua" storia, anche un appuntamento con la storia di Ferrara e del Paese. Per questo diverse manifestazioni del suo 70ennale saranno pubbliche ed aperte al confronto con la cittadinanza. Si comincia fin d'ora, precisamente sabato 22 novembre, alle ore 16.00, presso la Sala della Musica, nel complesso di San Paolo (via Boccaleone 19) con una conferenza pubblica sul tema "La Massoneria e la Grande Guerra". Il 70ennale della Savonarola si intreccerà così con un altro importante anniversario storico: il centenario della prima guerra mondiale. Introdurrà i lavori l'avvocato Giangiacomo Pezzano, presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili dell'Emilia Romagna, mentre la relazione principale sarà tenuta dal professor Santi Fedele, docente di storia contemporanea all'Università di Messina e Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d'Italia. Moderatore sarà invece l'attuale Maestro Venerabile della Loggia Savonarola, il chirurgo Stefano Mandrioli. Due gli interrogativi di fondo: che fine fece lo spirito universale della Massoneria nei confronti dei nazionalismi che incendiarono l'Europa? E quanto fu determinante la Massoneria nel movimento interventista che portò l'Italia ad entrare in Guerra (alla quale cattolici, socialisti, e lo stesso Giolitti si opponevano)? Una responsabilità pagata con il sangue di oltre 2mila fratelli morti al fronte (praticamente il 10% delle massoneria di allora). Altri incontri sono in programma per il prossimo anno (sulla massoneria femminile e sulle opere benefiche della libera muratoria).