Loggia

Official Web Site

www.heredom1224.it

martedì 21 dicembre 2010

Auguri di Buone Feste


185a Tornata di Loggia - Lunedì 27 Dicembre 2010

Carissimo Signore e Fratello,
 
Sei cordialmente Invitato a Partecipare alla 185a Tornata di questa Loggia che si Terrà presso il Tempio n° 2 della Casa dei Liberi Muratori di Piazza Indipendenza 1 a Cagliari, il prossimo Lunedì 27 Dicembre 2010, alle ore 19,45 per le ore 20.15.
 
Durante questa Tornata verrà celebrata la Cerimonia per la Festa di San Giovanni Evangelista.
 
 
Su comando del Maestro Venerabile.
 
Sinceramente e Fraternamente


Ven. Fr. G.M., Segretario

martedì 16 novembre 2010

Tornano le Streghe

StregheIl medievalista Corrado Mornese del Centro Studi Dolciniani sarà ospite, il 27 novembre, della loggia "De Amicis-Toscano" nr.444 di Novara per una conferenza particolare. Affronterà il tema "Streghe, persecuzione, resistenza, memoria". L'appuntamento è nella casa massonica di Novare alle ore 17:00. L'incontro è aperto al pubblico.

Scarica la locandina

A Praga una Loggia tutta italiana

PragaDal novembre 2008 'lavora' a Praga una loggia italofona all'obbedienza della Gran Loggia della Repubblica Ceca che aggiunge - dopo la "Alphonse Mucha" di lingua francese, la "Hiram" di carattere anglossassone e la germanofona "Dílna lidskosti" - un ulteriore elemento alla sua compagine cosmopolita, di antica tradizione, rappresentata dal 15% del suo totale. L'officina italofona è dedicata a Giovanni Battista Santini, architetto boemo di origini nostrane, suo nonno scalpellino lasciò l'Italia per Praga nel 1630, massimo esponente dell'alto barocco ceco. I suoi appartenenti parlano italiano e adottano rituali e paramenti del Grande Oriente d'Italia in quanto l'Officina è costituita da fratelli italiani che vivono e lavorano da tempo in terra boema. La prossima tornata è prevista per il 27 novembre alle ore 17:30, nel Centro massonico di Na Kozacce 4 con entrata da via Cermákova - Praga 2. I Fratelli si augurano che ci sia una partecipazione numerosa, non soltanto dal nostro Paese.

E-Mail Per contatti e informazioni

I 150 anni della Loggia Concordia

150esimo della Loggia ConcordiaDopo quella degli inglesi, la prima loggia toscana è la "Concordia" nr.110 di Firenze e molti dei suoi appartenenti hanno avuto un ruolo di rilievo nell'Istituzione e nella vita civile, non solo nella città di Firenze ma in tutto il paese. La Concordia compie 150 anni nel 2011, ma ha deciso di inaugurare le celebrazioni dalla fine di quest'anno, sotto la guida del Maestro Venerabile Marco Rossi. Il primo appuntamento è previsto per il 27 novembre alle ore 15,30, con un convegno all'Hotel Astoria di Firenze, in via del Giglio, che segnerà il senso d'appartenenza alla "Concordia" di tanti fratelli, a partire dalla fondazione dell'officina, nel 1861, fino al 1925 (Fulvio Conti), soffermandosi su alcune figure di storici (Adalberto Scarlino), per proseguire con l'analisi del periodo che dal 1944 arriva quasi ai giorni nostri (Enrico Baccarini). Sono previsti un intervento del presidente circoscrizionale della Toscana Stefano Bisi e le conclusioni del Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi. Il presidente del Consiglio comunale di Firenze, Eugenio Giani, porterà in apertura il saluto della città. Chiuderà la giornata un'agape bianca sempre all'Hotel Astoria.

Scarica l'invito
Un libro sulla Loggia Concordia

Un concorso premia il miglior elaborato sul tema "La modernità della Scuola Medica Salernitana"

Premio Scienza e Umanità
Scuola Medica Salernitana"Scienza e Umanità" è il titolo del concorso a premi bandito dall'omonima loggia capitolina nell'ambito di un progetto di studio e approfondimento della genesi della medicina moderna. E' dedicato alla memoria di Massimo Cicogna, libero muratore e apprezzato psicoantropologo scomparso nel 2006 all'età di 53 anni. La selezione si estende a tutti i residenti nel territorio nazionale, che dovranno cimentarsi in un elaborato sul tema "La modernità della Scuola Medica Salernitana". I primi tre qualificati riceveranno un premio di 300 euro ciascuno e al migliore sarà assegnata una borsa di studio di 1600 euro. Il concorso scade il 20 dicembre 2010.

Scarica il bando di partecipazione
Scarica il regolamento

Eventi Gran Biblioteca - Presentazione del Volume 'Bella e Perduta'

Bella e PerdutaIl Servizio Biblioteca del Grande Oriente d'Italia presenta il volume Bella e perduta. L'Italia del Risorgimento di Lucio Villari edito da Laterza, nel quale viene descritta la conquista della libertà "italiana", la rivendicazione dell'unità culturale, storica, l'ideale di un popolo per secoli interdetto e separato, la realizzazione del sogno della nazione divenuta patria. Alla presentazione, che si terrà martedì 30 novembre 2010 alle ore 18:30 presso la Biblioteca di Villa Il Vascello, interverranno l'autore, Luigi Compagna e Valerio Zanone. Conclusioni a cura del Gran Maestro Gustavo Raffi.

Scarica l'invito

lunedì 15 novembre 2010

Alghero, celebrazioni con tornata rituale e convegno pubblico

Nuova Casa Massonica ad Alghero

AlgheroLa loggia "Vincenzo Sulis" nr. 1143 di Alghero inaugura, il 20 novembre prossimo, la sua nuova casa massonica sita in Via Petrarca 3/A, in prossimità del mare. Alla cerimonia di 'consacrazione del Tempio', prevista intorno alle ore 10, parteciperanno il Gran Maestro Gustavo Raffi e il Grande Oratore Morris Ghezzi, Gran Maestro Onorario del Grande Oriente d'Italia. Le celebrazioni continueranno nel pomeriggio, a partire dalle ore 16:30, presso i locali del"Caval Marì" di Lungomare Dante con un convegno pubblico organizzato dall'associazione "Vincenzo Sulis", emanazione dell'omonima officina. Titolo dell'incontro: "La Costruzione del Tempio. Viaggio architettonico ed esoterico dal Nuraghe al Tempio di Salomone". Interverranno il sindaco di Alghero Marco Tedde, l'architetto Danilo Scintu, studioso di archeologia sarda e Morris Ghezzi, nella duplice veste di Gran Dignitario del Grande Oriente e docente universitario. Il Gran Maestro Raffi chiuderà l'incontro, moderato da Alberto Sechi, presidente dell'Associazione "Vincenzo Sulis". Sarà inoltre presentato, in anteprima, il libro di Massimiliano Fois "Fratelli nel silenzio, massoneria e associazioni filantropiche ad Alghero" edito da Mimesis.

Scarica la locandina
Scarica la mappa

Ad Arezzo la Festa della Luce 2010

Festa della Luce E' prevista il 4 dicembre alle ore 17 presso il Centro Affari di Arezzo, in via Spallanzani, la Festa della Luce, tradizionale celebrazione del Collegio toscano che negli anni ha rappresentato un appuntamento importante per i fratelli e i loro familiari in prossimità del Solstizio d'Inverno. Le dieci logge di Arezzo, Sansepolcro, Cortona, Montevarchi e Civitella Val di Chiana ne cureranno l'organizzazione. Per l'occasione, venti fratelli della Comunione toscana riceveranno un riconoscimento per i loro quarant'anni di appartenenza.

Scarica la brochure informativa

Il Fratello Manlio Cecovini ci ha lasciato



Manlio Cecovini "Gran Maestro Onorario, insigne giurista, scrittore e testimone di una politica alta, intesa come servizio alle persone e promozione di dialogo". Con queste prime parole il Gran Maestro Gustavo Raffi ha espresso il suo cordoglio e quello del Grande Oriente per la scomparsa di Manlio Cecovini, esponente illustre della Massoneria italiana e protagonista assoluto della vita sociale e culturale del Friuli Venezia Giulia, sua terra natale, e dell'intera Nazione, anche sul piano comunitario dove ha rappresentato la Circoscrizione Nord Est nel primo Parlamento Europeo.

"Cecovini - ha continuato - è stato una pietra miliare del Grande Oriente d'Italia. Nell'Obbedienza, ha portato la forza di idee e di confronti che dalla sua Trieste, laboratorio di nuovi percorsi, hanno saputo farsi azioni concrete per la promozione della libertà di pensiero in ogni spazio e vissuto. Piangiamo commossi un esempio di umanità, un riferimento sicuro, una coscienza sempre controcorrente che sapeva parlare al popolo". "Da alpino, massone e sindaco, - ha concluso il Gran Maestro - Cecovini ha vissuto di valori profondi, con la sua penna sempre attenta a cogliere i mutamenti della realtà. Mentre un nastro nero avvolge i nostri labari, più forte si fa la sua lezione di vita e il patrimonio ideale di pagine vere che ci faranno sempre strada".

L'annuncio del Corriere della Sera
La commemorazione de Il Piccolo

venerdì 12 novembre 2010

ERASMO


Scarica l'ultimo numero di Erasmo

Scarica l'ultimo numero di "Erasmo Notizie", il bollettino d'informazione del Grande Oriente d'Italia.
 

Scarica in formato PDF
1.70 Mb

Il Gran Maestro, Gustavo Raffi, è stato ospite di Gad Lerner a 'L'infedele'

Video
L'Infedele

L'Infedele

L'Infedele


Guarda il Video

Associazione Italiana di Filatelia Massonica: L'AIFM-GOI celebra il decennale della sua fondazione con nuove emissioni filateliche celebrative

AIFM-GOIL'Associazione, fondata nel 2000, si appresta a celebrare il decennale realizzando delle emissioni filateliche speciali. Dal 2000 il sodalizio AIFM-GOI, ha prodotto un gran numero di emissioni filateliche celebrative, circa 220. A queste si sommano le emissioni straniere (circa 300) ottenute grazie ad una rete di relazioni internazionali stabili e fattive con i Circoli filatelici di numerose Obbedienze massoniche europee ed americane. Particolare attenzione verrà dedicata, inoltre, nel 2011 alla celebrazione del 150° dell'Unità d'Italia.

Visualizza la pagina dedicata ad AIFM-GOI


 

Eventi internazionali: Nuovo incontro a Tirana il 6 e il 7 novembre per i fratelli della Loggia "Arberia"


Tornata rituale a TiranaE' previsto per il 6 e il 7 novembre prossimi, un nuovo incontro con i fratelli della loggia "Arberia" nr.1333 nella capitale albanese. L'Officina costituita nel 2008 dal Grande Oriente d'Italia per portare la luce massonica in questo Paese e costituire - in futuro - una Gran Loggia indipendente, come è accaduto gradatamente in altri Paesi dell'Est europeo reduci dal regime comunista che bandi la Libera Muratoria. La prossima tornata rituale - con nuove iniziazioni e passaggi di grado - si svolgerà presso l'Hotel Livia di Tirana, con inizio alle ore 20 di sabato 6 novembre e prosecuzione la mattina successiva dalle ore 10. Parteciperanno il Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi, il Gran Maestro Onorario Mauro Lastraioli, il presidente circoscrizionale della Puglia, Mauro Leone, oltre ovviamente al Maestro Venerabile della Loggia "Arberia".

Celebrazioni 150 anni dell'Unità d'Italia: Da Bergamo a Marsala con Garibaldi, il compimento dell'Unità d'Italia.

Da Bergamo a MarsalaLe iniziative per celebrare l'imminente anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia si moltiplicano ormai nel nostro Paese. Il Grande Oriente d'Italia si propone come l'Istituzione che sta dedicando maggiore attenzione all'avvenimento e si appresta a dare il via al suo ricco programma per il 2011. Tra le iniziative regionali, il Collegio circoscrizionale della Lombardia ha indetto per il 6 novembre un convegno dal titolo 'Da Bergamo a Marsala con Garibaldi: il compimento dell'Unità d'Italia' che ha ricevuto il patrocinio della Regione lombarda, della Provincia, del Comune e l'Associazione amici del Museo di Bergamo. Il convegno si terrà il 6 novembre p.v. presso l'Hotel Excelsior San Marco (Piazzale della Repubblica 6) a Milano con inizio alle ore 16.

Scarica la locandina dell'evento
Scarica l'invito

Premio Giacomo Treves: Un concorso indetto dal GOI premia le migliori tesi di laurea e ricerche sulla Massoneria

Per onorare la figura del massone Giacomo Treves, componente del "Comitato Segreto" che preparò I'impresa di D'Annunzio a Fiume nel Settembre 1919, il Grande Oriente d'ltalia bandisce il Premio "Giacomo Treves". Il concorso, aperto a chiunque voglia parteciparvi, prevede un primo premio di EUR 1.500,00 per la migliore tesi di laurea o ricerca sulla Massoneria realizzata, in Italia o all 'Estero, dopo il 10 Gennaio 2007.

Scarica il bando di partecipazione

Convegno sull'esoterismo a Catania: Esoterismo, presentazione del venticinquesimo annale della storia d'Italia Einaudi

L'ultimo Annale, il venticinquesimo, della Storia d'Italia di Einaudi è dedicato all'esoterismo ed è curato da Gian Mario Cazzaniga. Il volume, presentato con grande successo in varie parti d'Italia, sarà proposto con un convegno a Catania il 27 novembre dalla loggia cittadina "Giuseppe Garibaldi" nr.315. L'incontro, organizzato in collaborazione con il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d'Italia, si svolgerà nella Casa della Cultura (Palazzo Platamone in via Vittorio Emanuele) dalle ore 10 alla presenza del Gran Maestro Gustavo Raffi. Dopo i saluti del Grande Ufficiale Salvo Pulvirenti e l'introduzione del moderatore dei lavori Ferdinando Testa, interverranno il Gran Bibliotecario Bernardino Fioravanti, responsabile del Servizio Biblioteca, l'islamista Alessandro Grossato dell'Università di Padova, il curatore del libro Gian Mario Cazzaniga, il preside della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania, Enrico Iachello. Chiuderà l'incontro il Gran Maestro Raffi.Tra i relatori, annunciata la possibile partecipazione di Marco Pasi, storico delle religioni, professore di Storia dell'Esoterismo Occidentale all'Università di Amsterdam, autore del saggio "Teosofia e antroposofia nell'Italia del primo Novecento" contenuto nell'Annale. Pasi è stato ospite del Grande Oriente nel seminario "La Società Teosofica in Italia" realizzato dal Servizio Biblioteca il 16 ottobre - a Villa Il Vascello - alla presenza di Antonio Girardi, Segretario Generale della sezione italiana della Società Teosofica

Scarica l'intervista a Gian Mario Cazzaniga
Visualizza il profilo di Marco Pasi

Il Gran Maestro Gustavo Raffi al Meeting di Bruxelles: lavoriamo per restituire dignità alle persone

l Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi, nel suo intervento al Meeting con i rappresentanti delle associazioni umanistiche non confessionali sul tema 'Combattere la povertà e l'esclusione sociale', ha proposto la creazione di un osservatorio, che si affianchi agli altri organismi già pensati dall'Unione, per le politiche attive di contrasto a questi fenomeni diffusi e abbia come compito quello di contribuire, con idee e proposte concrete di gruppi umanistici e laici, ad indicare soluzioni possibili".

"Non dobbiamo dimenticare - ha dichiarato in questa occasione il Gran Maestro del G.O.I. - che oltre a quella materiale esiste un'altra povertà, non meno pericolosa e insidiosa: è quella culturale e spirituale, che affligge tutto il mondo e troppo spesso dimentichiamo. Il disagio spesso assume i connotati della crisi di identità che, insieme al bisogno materiale, può essere causa di scontri fratricidi, di totali incomprensioni e insensata violenza. A questa 'nuova povertà' bisogna porre rimedio prima che diventi un laboratorio permanente di odio ed esclusione sociale. Perché - ha concluso Raffi - come la storia ci ha insegnato, dall'ignoranza e dalla superstizione si sviluppa il peggio dell'umanità".

Un imperativo quindi, per la governance europea, ripetere in futuro questo incontro che si è tenuto al Parlamento europeo alla presenza del presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, del presidente del Parlamento Ue, Jezry Buzek e dal presidente del Consiglio europeo, Herman von Rompuy.

Leggi la cronistoria sul sito della Comunità Europea
Guarda il servizio Video su YouTube

venerdì 8 ottobre 2010

178a Tornata di Loggia - Venerdì 22 Ottobre 2010

Carissimo Signore e Fratello,
 
Sei cordialmente Invitato a Partecipare alla 178a Tornata di questa Loggia che si Terrà presso il Tempio n ° 4 della Casa dei Liberi Muratori di Piazza Indipendenza 1 a Cagliari, il prossimo Venerdì 22 Ottobre 2010, alle ore 19,45 per le ore 20.15.
 
Durante questa Tornata verrà celebrata la Cerimonia di Iniziazione al grado di Apprendista Ammesso Libero Muratore del Sig. A.E. 
 
 
Su comando del Maestro Venerabile.
 
Sinceramente e Fraternamente
 
Ven. Fr. G.M., Segretario

lunedì 4 ottobre 2010

Frequently Asked Questions

What is Freemasonry?
Freemasonry is the largest secular, fraternal and charitable organisation in the United Kingdom. It teaches self-knowledge through participation in a progression of ceremonies. Members are expected to be of high moral standing and are encouraged to speak openly about Freemasonry.
What happens at a lodge meeting?
The meeting, which like those of other groups, are open only to members, is normally in two parts.
First, there are normal administrative procedures such as:
• Minutes of the previous meeting
• Proposing and balloting for new members
• Discussing and voting on the annual accounts
• Masonic news and correspondence
• News about charitable work
Second, there are the ceremonies for:
• Admitting new members
• The annual installation of the Master of the Lodge and his officers
Why do Freemasons take oaths?
New members make solemn promises concerning their behaviour both in the Lodge and in society. Members also promise to keep confidential the way they recognise each other when visiting another Lodge. Freemasons also promise to support others in time of need but only so far as it does not conflict with their family and public obligations.
Are Freemasons expected to give preference to fellow members?
Certainly not. This would be unacceptable and may lead to action being taken against those involved. On joining, each new member states that he expects no material gain from membership.
Who do the Masonic charities donate to?
Whilst there are Masonic charities that cater specifically, but not exclusively, for Masons or their dependants, others make significant grants to non-Masonic organisations.
What is Freemasonry’s relationship with religion?
All Freemasons are expected to have a religious belief, but Freemasonry does not seek to replace a Mason’s religion or provide a substitute for it. It deals in a man’s relationship with his fellow man not in a man’s relationship with his God.
Why do some churches not like Freemasonry?
There are elements within churches who misunderstand Freemasonry and its objectives. They confuse secular rituals with religious liturgy. There are many Masons in churches where their leaders have been openly critical of the organisation. Masonry has always actively encouraged its members to be active in their own religion.
Does Freemasonry accept Roman Catholics?
Yes. Four Grand Masters of English Freemasonry have been Roman Catholics. Today there are many Roman Catholic Freemasons.
What is Freemasonry’s relationship with politics?
Freemasonry, as a body, will never express a view on politics or state policy. The discussion of politics at Masonic meetings has always been prohibited.
Is Freemasonry an international order?
Freemasonry exists throughout the world. However, each Grand Lodge is sovereign and independent. There is no international governing body for Freemasonry.
Are there women Freemasons?
Yes. Whilst UGLE, following the example of medieval stonemasons, is, and has always been, restricted to men, women Freemasons have two separate Grand Lodges, which are restricted to women.
Why do you wear regalia?
Wearing regalia is historic and symbolic. Like a uniform, the regalia indicates the rank of the wearer in the organisation.
How many Freemasons are there?
Under the United Grand Lodge of England, there are over a quarter of a million Freemasons.
There are Grand Lodges in Ireland, which covers both Northern Ireland and Eire, and Scotland which have a combined total of approximately 150,000 members.
Worldwide, there are approximately six million Freemasons.
How many degrees are there in Freemasonry?
Basic Freemasonry consists of three degrees:
• Entered Apprentice
• Fellow Craft
• Master Mason
How much does it cost to be a Freemason?
It varies from Lodge to Lodge. Anyone wishing to join will find a Lodge to suit his pocket. There is an initiation fee on entry and in due course regalia will have to be bought. The meeting is normally followed by a dinner, the cost depending on the venue. There is, in addition, an annual subscription.
Members are invited to give to charity but this should always be within their means and it is entirely up to the individual how much they wish to contribute.

venerdì 1 ottobre 2010

Carissimo Signore e Fratello,
 
Sei cordialmente Invitato a Partecipare alla 177a Tornata di questa Loggia che si Terrà presso il Tempio n ° 4 della Casa dei Liberi Muratori di Piazza Indipendenza 1 a Cagliari, il prossimo Venerdì 8 Ottobre 2010, alle ore 19,45 per le ore 20.15.
 
Durante questa Tornata verrà presentata la Quinta Sezione della Prima Lezione Emulation. 
 
 
Su comando del Maestro Venerabile.
 
Sinceramente e Fraternamente
 
Ven. Fr. G.M., Segretario

mercoledì 29 settembre 2010

176a Tornata di Loggia - Venerdì 1 Ottobre 2010


Carissimo Signore e Fratello,

Sei cordialmente Invitato a Partecipare alla 176a Tornata di questa Loggia che si Terrà presso il Tempio n ° 4 della Casa dei Liberi Muratori di Piazza Indipendenza 1 a Cagliari, il prossimo Venerdì 1 Ottobre 2010, alle ore 19,45 per le ore 20.15.

Durante questa Tornata verrà presentata la Terza Sezione della Seconda Lezione Emulation.

Scarica l'Agenda dei Lavori dall'area Riservata.

Su comando del Maestro Venerabile.

Sinceramente e Fraternamente

Ven. Fr. G.M., Segretario

What is Freemasonry?


Freemasonry is one of the world’s oldest secular fraternal societies. The following information is intended to explain Freemasonry as it is practised under the United Grand Lodge of England, which administers Lodges of Freemasons in England and Wales and in many places overseas.

Freemasonry is a society of men concerned with moral and spiritual values. Its members are taught its precepts (moral lessons and self-knowledge) by a series of ritual dramas - a progression of allegorical two-part plays which are learnt by heart and performed within each Lodge - which follow ancient forms, and use stonemasons’ customs and tools as allegorical guides.

Freemasonry instils in its members a moral and ethical approach to life: it seeks to reinforce thoughtfulness for others, kindness in the community, honesty in business, courtesy in society and fairness in all things. Members are urged to regard the interests of the family as paramount but, importantly, Freemasonry also teaches and practices concern for people, care for the less fortunate and help for those in need.

The Three Great Principles

For many years Freemasons have followed three great principles:

Brotherly Love
Every true Freemason will show tolerance and respect for the opinions of others and behave with kindness and understanding to his fellow creatures.

Relief
Freemasons are taught to practise charity and to care - not only for their own - but also for the community as a whole, both by charitable giving and by voluntary efforts and works as individuals.

Truth
Freemasons strive for truth, requiring high moral standards and aiming to achieve them in their own lives. Freemasons believe that these principles represent a way of achieving higher standards in life.

Charity

From its earliest days, Freemasonry has been concerned with the care of orphans, the sick and the aged. This work continues today.

In addition, large sums are given to national and local charities.

Dichiarazione del Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi


(AdnKronos) 28 SET 2010

"Il Grande Oriente d'Italia non si occupa né di politica, né di religione, osservando i principi fondamentali delle massonerie regolari del mondo. Non è quindi né di destra, né di centro, né di sinistra e, pertanto, non detta linee politiche". E' quanto dichiara il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi, in riferimento all'articolo apparso su "Il Fatto quotidiano" del 28/9/2010, sotto il titolo 'Silvio il venerabile', sottotitolo "in un libro un capo massone rivela: alla sua loggia ne fanno parte Previti e molti leader Pdl" ed altri articoli a corredo.

"Il Grande Oriente d'Italia -sottolinea Raffi- la cui dirigenza, nelle varie istanze, è pubblica, si è espresso e si esprime esclusivamente sui grandi temi che attengono la liberta' e la dignità dell'Uomo ed in particolare, sulla scuola pubblica, la libertà di ricerca scientifica e sul dialogo, nel rispetto dell'alterità, come si puo' evincere dalle pubbliche manifestazioni e da quanto viene riportato dal proprio sito ufficiale www.grandeoriente.it. Gli Onorevoli Berlusconi, Verdini, Letta e tale Carboni non sono iscritti al Grande Oriente".

Il Grande Oriente "non ha strutture riservate e logge coperte: ha espresso reiteratamente e pubblicamente la condanna senza appello del gellismo e, comunque, della P2. Gli elenchi degli iscritti sono a disposizione dell' Autorità Giudiziaria in qualsiasi momento. Dall'esame degli elenchi degli ultimi 30 anni - prosegue il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani - non risulta l'iscrizione dell'On. Previti che, diversamente, a seguito della condanna riportata, sarebbe stato immediatamente prima sospeso poi espulso". Raffi ha già dato mandato ai propri legali di procedere nei confronti de "Il fatto quotidiano", ritenendo "diffamatorio l'accostamento del proprio nome a personaggi che, a torto o a ragione, risultano inquisiti o semplicemente coinvolti nell'inchiesta P3, la c.d. "cricca" . Delle sue dichiarazioni risponderà nelle sedi giudiziarie il sig. Gioele Magaldi, che non ha mai rivestito cariche apicali neppure a livello regionale, essendo stato Maestro Venerabile per un solo anno, in quanto non rieletto"

Firenze 30 ottobre 2010 - Seminario di approfondimento riservato ai Maestri della Comunione massonica del Grande Oriente d'Italia.


Il Collegio circoscrizionale toscano ha promosso un seminario riservato ai fratelli maestri della regione e non solo. Si svolgerà il 30 ottobre - dalle ore 15 - all'hotel Mediterraneo di Firenze (Lungarno del Tempio).

Parteciperanno il Gran Segretario Giuseppe Abramo, moderatore dei lavori insieme al vicepresidente circoscrizionale Moreno Milighetti, e il Gran Maestro Gustavo Raffi che chiuderà i lavori del seminario.

Info: Collegio Circoscrizionale della Toscana (055 2340544)


Equinozio di Autunno - XX Settembre 2010


Allocuzione dell'Ill.mo e Ven.mo Gran Maestro Fr. Gustavo Raffi

Un ponte per superare l’incompiuto e pensare una nuova idea di Paese. Questo è per noi il senso profondo del 150° dell’Unità d’Italia. L’immagine che i nostri occhi oggi vedono è quella di un fabbricato allo stato grezzo: ci sono pilastri e strutture portanti, ma l’opera non è terminata. All’orizzonte c’è ancora una sfida: costruire ciò che manca, le infrastrutture materiali e ideali per rendere concreto il sogno dei nostri padri e gli ideali del Risorgimento. Le ‘rifiniture’ sono importanti quanto il progetto e passano per una nuova attenzione al sociale, per una scuola intesa come vera agenzia educativa, educazione al pensiero e non semplice raccolta di nozioni; per uno Stato che onori il ruolo, la dignità (anche sotto il profilo economico) dei docenti. Ma l’edificio della nazione incrocia anche la strada di necessarie risposte da dare sul fronte della lotta alla disoccupazione e alla criminalità. Non sono le città e le regioni ad essere un ‘cancro’ per l’Italia, come è stato affermato nei giorni scorsi con grossolana incompetenza, ma ciò che impedisce a città, comuni e aree territoriali di vivere e di crescere, di esprimersi dando il meglio del proprio vissuto. Tra riflessione storica e nuove ragioni di impegno condiviso, l’anniversario dell’Unità chiede alle coscienze libere di farsi carico di una storia profonda e diffusa, proiettandola sul domani della nostra storia. Gli ideali oggi non hanno grande benzina nei serbatoi. Proprio per questo c’è un rinnovato bisogno di parole vere, di idee forti, di una rivolta delle coscienze che porti, ciascuno nel proprio campo, a lavorare sul tanto che ancora resta da edificare. La Libera Muratoria, forza morale e argine sicuro posto contro la deriva del pensiero unico, intende dare il proprio contributo attivo a questa storia di verità, spingendo le forze sane della società ad andare oltre la nostalgia e la retorica per costruire un nuovo significato di appartenenza. Basta, perciò, con il disfattismo di chi ha la pancia a corte e la testa nelle catacombe: questo è il tempo della responsabilità.
La scommessa è quella che definisco un nuovo Risorgimento della ragione per superare quelle che il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha definito “le incompiutezze dell’opera di edificazione dello Stato unitario, prima, e dello Stato repubblicano disegnato dai Costituenti, dopo”. Sono convinto che questo anniversario possa rappresentare un nuovo innesco capace di metterci in sintonia con i problemi reali di questo Paese, superando il cortile delle polemiche e l’egoismo del particolare. Serve, come sempre, il coraggio di sfidare gli elefanti, ovvero le rendite di posizione di chi non ha intenzione di porsi sul sentiero della ricerca. Bisogna essere capaci di vedere l’unità nella diversità, nella multiculturalità dei nostri giorni, costruire strade al dialogo e al confronto: questo vuol dire far strada all’Italia responsabile. Del resto, è stata questa anche la lezione del Risorgimento, come moto volto a unificare l’intera nazione italiana. E questo fu il pensiero di un grande meridionalista come Giustino Fortunato, che mise bene in guardia da quelle che definì “bestemmie separatiste”.

In questa topologia del 150°, intesa come spazio che raccoglie tutte le voci e le storie al di là della barriere cronologiche, stanno assieme il Gran Maestro massone Giuseppe Garibaldi, il pensiero di Mazzini e il dolore di un Sud che è rimasto ancora il primo dovere della politica interna di questo Paese. Sono trascorsi un secolo e mezzo dall’Unità e centoquarant’anni da Porta Pia. Tanti, nella vita di una nazione moderna. Eppure, mai come ora, i cittadini si sentono impauriti dal futuro, sfiduciati, preoccupati: il clima è ben diverso dal 1960, quando il Paese era ancora una giovane democrazia in pieno boom economico. Che cosa ci manca? Il Grande Oriente d’Italia lo dice da tempo: il senso laico del dovere e della responsabilità. Ai livelli alti e bassi della scala sociale. Negli uffici pubblici come nelle attività private. Un egoismo dilagante funge da solvente del legame di comunità, rende la parola “patriottismo” un termine grottesco e obsoleto, degno al più di sarcastica irrisione. Gli italiani hanno bisogno di sapere che esistono persone oneste e disinteressate, in grado di farsi carico degli immani problemi di una nazione in caduta libera. E’ successo altre volte, nella nostra storia. Ci sono stati uomini, durante il Risorgimento, che hanno governato a Roma, tornandosene più poveri di quando vi erano arrivati. Per molti di loro si aprirono poi le porte dell’esilio e di un’esistenza spesso triste e miserevole. Sapevano benissimo cosa li aspettava, eppure continuarono ad agire sorretti dalle loro idee, scommettendo sul futuro. Lo fecero perché, semplicemente, credevano occorresse dare l’esempio. Aveva ragione Giordano Bruno a scrivere nello Spaccio della bestia trionfante: “…dove importa l’onore, l’utilità pubblica, la dignità e perfezione del proprio essere, la cura delle divine leggi e naturali, ivi non ti smuovi per terrori che minacciano morte”.
Per ricomporre un’identità culturale e di vissuto, il Paese ha bisogno di riscoprire questa laica purezza d’intenti: laica, perché determinata dall’esclusivo servizio alla collettività, dal senso del dovere, da una doverosa percezione dei propri limiti, da un uso appassionato della ragione per superare l’incompiuto e stendere ponti all’incontro. Il Grande Oriente d’Italia cerca di raccoglierli, questi eretici necessari, individui apparentemente così estranei al mondo che li circonda, perché sa che essi sono una riserva di energie preziose per la democrazia: si rinnova così la continuità ideale ed etica con il tempo glorioso dell’adolescenza della nazione. D’altronde, non c’è che un modo per ricordare davvero il Risorgimento: mostrarsene degni. La storia che amiamo è quella che è sempre in cammino.
Anche queste celebrazioni, dunque, possono essere occasione di crescita in questa “Penisola lunga, un po’ troppo lunga, come dissero gli arabi”, riprendendo la lezione di uomini che ebbero il coraggio di osare. “Quella minoranza – scrisse Benedetto Croce (Storia d’Italia nel secolo XIX) – fece sempre sentire l’azione sua, non si disperse, non si smarrì e si dimostrò salda e flessibile, e ottenne infine vittoria. Perché era assorta in un ideale e di contro le stava la realtà. Ma quell’ideale, poiché possedeva forza etica, aveva vera realtà”. Solo chi sperimenta nella sua carne il vincolo, può cogliere oltre il cerchio il punto.
E’ proprio quella certa idea di Italia che possiamo e dobbiamo riscoprire in questo 150° anniversario. E’ il racconto di un’Italia che sa pensarsi insieme, che crede nella lotta per un domani da costruire, che combatte con una speranza nel cuore, sapendo che un fuoco di brace può far luce per un’intera notte. Ma, scriveva Predag Matvejvic in Mondo ex, “prima di voltare pagina, bisogna leggerla”. La sfida è lottare la visione gattopardesca di abitare sempre il paese degli accomodamenti. Ma significa anche trovare antidoti etici, modelli e prassi per sconfiggere il virus della decomposizione, che affligge molte terre ed energie. Per una stagione di responsabilità che abbia cura del nostro futuro, non abbiamo bisogno di teatrini, cricche e saltimbanchi: servono idee buone e uomini veri per realizzarle.

Significa anche riscoprire la bellezza di coltivare un progetto per l’Italia, la necessità di una politica seria e di un Parlamento inteso come scuola di libertà. Anche in questo, la lezione di Cavour è importante. Scrivendo alla contessa di Circout, il 29 dicembre 1860, e commentando l’ipotesi di dittatura che circolava nella fase di transizione verso l’Unità, affermava: “Io non mi sono mai sentito debole se non quando le Camere erano chiuse. Sono figlio della libertà: è ad essa che debbo tutto quel che sono. La via parlamentare è più lunga, ma è più sicura”.
Se è vero che ogni epoca interroga il passato con la richiesta di una risposta utile al presente, davanti a noi ci sono questioni che invitano a ripensare la cittadinanza, a modulare stili e prassi di etica condivisa, in una parola: ad avere una idea aperta di Patria. Perché l’Unità, quando non è figlia zoppa del conformismo, è una risorsa e un valore. E’ nomos del soggiorno e del mantenimento di un senso. Ripensare un secolo e mezzo dell’Unità significa allora ricordare uomini, figure e storie, passeggiare nel Pantheon di infiniti pensieri e azioni, ma anche declinare un linguaggio del fare, essere scomodamente inattuali perché si ha il coraggio di rimettere in campo questioni aperte.
Ciò vuol dire anche interrogarsi su quale Paese vogliamo essere e su quale Italia portiamo nel cuore. Riflettendo sul carattere degli italiani, Benedetto Croce scriveva che “il carattere di un popolo è la sua storia, tutta la sua storia, nient’altro che la sua storia”. Dunque bisogna permettere all’esistenza italiana di es-porsi. Questa con-divisione esige il plurale, esige il tra noi, esige gli altri, quelli che non hanno smesso di pensare, quelle coscienze libere che non ci stanno a veder ridurre il confronto a slogan, ricette e sondaggi. Gli uomini del dubbio sanno che Finisterrae è solo il silenzio di fronte alle domande vere.
Ho riletto in questi giorni il commiato di Garibaldi dai suoi volontari nel racconto di Giuseppe Cesare Abba (1860): “Ora odo dire che il Generale parte, che se ne va a Caprera, a vivere come in un altro pianeta; e mi par che cominci a tirar un vento di discordie tremende. Guardo gli amici. Questo vento ci piglierà tutti, ci mulinerà un pezzo come foglie, andremo a cadere ciascuno sulla porta di casa nostra. Fossimo come foglie davvero, ma come quella della Sibilla; portasse ciascuna una parola: potessimo ancora raccoglierci a formar qualcosa che avesse senso, un dì; povera carta… rimani pur bianca…. Finiremo poi’’.
Forse, cari amici, quella ‘povera carta’ che impaginava di vissuto le Noterelle di uno dei Mille, attende anche l’inchiostro del nostro impegno personale, della storia di tutti noi, per un’Italia diversa e vera, una nazione che non abbia paura dell’agorà e dell’aperto. Non l’Italia del pensiero sottratto ma del nomos del cambiamento di mondo. Quello che più ci intriga, quello per cui vale la pena lottare: un Nuovo Risorgimento della ragione. L’augurio più bello che possiamo fare alla nostra Italia è che nel suo seno cresca una generazione di ribelli, di giovani veri che formati da una scuola che sia palestra di vita e non solo una raccolta di nozioni ed espressioni del pensiero unico, possano far propria la speranza e la lotta di Paolo Borsellino quando diceva, a voce alta e ferma: “Un giorno questa terra sarà bellissima”. Lo sarà se tutti noi vi lavoreremo con passione e ragione. Dopo 150 anni: per restare insieme. Noi lo faremo, consapevoli che nel cielo stellato della Patria brilla la luce di uomini liberi che non hanno paura di mettersi in gioco e di portare ogni giorno non lastroni di morte ma pietre di speranza.

Roma, Villa Il Vascello, 18 settembre 2010



Il Tempio Emulation