Blog Ufficiale della Loggia Heredom 1224 di Cagliari, Emulation Lodge all'Obbedienza della Libera Muratoria Universale - Grande Oriente d'Italia - Palazzo Giustiniani
“Presunto innocente: la giustizia penale fra garanzie ed efficienza” è il titolo del convegno in programma il 23 marzo a Milano nel Salone degli Affreschi della Società Umanitaria. L’appuntamento è alle ore 17 con ingresso aperto a tutti. Si tratta di una nuova iniziativa del Collegio Circoscrizionale della Lombardia del Grande Oriente d’Italia che con questo incontro vuole contribuire all’analisi e alla discussione di un tema di concreto e rilevante impatto sociale per la vita di ogni cittadino del nostro paese, nel quale la giustizia penale ha storicamente avuto e tuttora conserva un ruolo predominante nella sfera pubblica, lavorativa, politica ed economica. Il dibattito, affidato a specialisti, avrà le conclusioni del Gran Maestro Stefano Bisi.
Dopo i saluti iniziali del presidente circoscrizionale della Lombardia, l’avvocato Antonino Salsone, intervengono: il senatore Gabriele Albertini, già sindaco di Milano; il dottor David Monti, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano; l’avvocato Giuseppe Bozzi, già Ordinario di Diritto Civile alla Facoltà di Giurisprudenza della Luiss di Roma; l’avvocato Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione “Luigi Einaudi”, l’avvocato Pardo Cellini, direttore della Fondazione “Giuseppe Gulotta”. Modera il giornalista Umberto Cecchi, già direttore del quotidiano “La Nazione”.
Per motivi organizzativi è gradita la registrazione (entro il 19 marzo): segreteria@goilombardia.it
E’ online il numero di Erasmo di ottobre 2017.”Il vento della libertà” il titolo in copertina, un vento che, come ha ricordato il Gran Maestro soffia oltre i muri e fili spinati. Dedicata alla tappa napoletana del Gm l’apertura, con un articolo sul convegno “La grammatica universale dei diritti umani” e un altro sulla visita di Stefano Bisi a Scampia, il quartiere di “Gomorra” dove ha aperto i battenti la prima libreria in 40 anni, grazie all’inziativa di alcuni giovani. Si chiama “La Scugnizzeria” ed è un luogo davvero molto speciale. In primo piano la replica del Grande Oriente alle dichiarazioni rilasciate dalla Presidente dell’Antimafia Rosy Bindi durante la trasmissione Presa diretta andata in onda su Raitre. E ancora, spazio all’evento organizzato a Venezia sul tema delle origini e del presente della Libera Muratoria, presente già nel Settecento nella città della Laguna; all’incontro che si è tenuto a Milano dedicato ai diritti civili, al quale ha preso parte anche il pm Davide Monti. Tra gli eventi, focus sul meeting delle logge Garibaldi a Follonica; sull’anniversario della Ettore Ferrari di Palmi; sull’inaugurazione della Casa massonica dell’officina I Veri Amici di Vicenza; le rievocazioni della Campagna garibaldina dell’Agro Pontino. Nella sezione dedicata al Servizio Biblioteca, un approfondimento sui rapporti tra la Massoneria e l’Islam e sul libro “A testa alta verso l’Oriente Eterno” di Mauro Valeri che verrà presentato in via Tasso a Roma il 7 novembre. Nella sezione Dalla Parte Giusta un articolo su “La formula calabrese della solidarietà”, spiegata dal Gmo Ugo Bellantoni e dal Presidente del Collegio della Calabria, Beppe Messina. Tante, come sempre, e tutte di grande interesse le notizie riguardanti le iniziative messe in campo dagli Orienti di tutt’Italia.
Il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Bisi è intervenuto a Napoli annunciando tra l'altro di essere stato convocato per la terza volta davanti alla commissione. Bisi ha ricordato che il Grande Oriente ha denunciato i membri dell’Antimafia alla Corte Europea dei diritti dell’uomo e alla Procura di Roma.
“Riteniamo –ha spiegato- che la Commissione abbia commesso un abuso nei nostri confronti. Come ha detto pochi giorni fa a Milano, anche Davide Monti, un magistrato in servizio, gli elenchi non si sequestrano a nessuno, a nessuna associazione. I parlamentari di questa Repubblica e anche i parlamentari europei dovrebbero riflettere su questo strumento. La commissione antimafia ha gli stessi poteri e limiti dell’autorità giudiziaria, ma solo in teoria. Se infatti il potere dell’Autorità Giudiziaria, che è costituita dal Pm, che esercita l’azione penale nei confronti delle persone indagate e dal giudice che valuta le accuse mosse dal Pm, ascolta la difesa e decreta se debba essere celebrato il procedimento oppure no, è bilanciato, quello delle commissioni d’inchiesta, che possono anche utilizzare la polizia giudiziaria, come ha stabilito una storica sentenza della Consulta, è senza limiti. L’Antimafia è gip e pm al tempo stesso. C’è un corto circuito”. È per questo, ha ribadito il Gran Maestro, “che ci siamo presentati anche davanti alla corte europea”. “Vogliamo tutelare e difendere –ha detto- non solo la nostra Istituzione, ma la libertà di tutti i cittadini. Non si tratta di essere garantisti o giustizialisti, che sono due categorie dello spirito che respingo, il problema è un altro. Abbiamo una Costituzione che va rispettata”. Bisi ha citato l’articolo 2 e l’articolo 18 della nostra Carta fondamentale. Il primo, ha sottolineato, favorisce le formazioni sociali, perché è nelle formazioni sociali che si esercita e si migliora la personalità di ogni uomo, il secondo sancisce la libertà di associazione. “È questi due principi che noi difendiamo e che, mettendo sotto attacco noi, sono stati messi a rischio. Un rischio che coinvolge tutti”. Accadde qualcosa di simile, ha ricordato il Gran Maestro, agli albori del Fascismo, che perseguitò la Massoneria definendola il “cancro della società” e nel 1925 la mise al bando con una legge, che assomiglia molto alle proposte presentate nei mesi scorsi, che riguardava appunto le associazioni. Una legge contro la quale si scagliò in parlamento Antonio Gramsci, non per difendere i liberi muratori, ma perché aveva capito che quella norma era un grave vulnus, che avrebbe messo a rischio la libertà di tutti. Per il resto, “noi continuiamo a fare il nostro lavoro –ha aggiunto poi Bisi- a organizzare momenti di cultura. Ai nostri incontri, agli incontri che i nostri fratelli promuovono viene tanta gente, c’è sempre tanta partecipazione come stasera. Sono la nostra risposta a chi ci vorrebbe cancellare”.
David Monti, Sostituto procuratore del Tribunale di Milano applicato alla Direzione Distrettuale Antimafia.
“Pretendiamo il massimo rispetto perché siamo noi i primi a darlo ed a tutti. Quello che si da a tutte le associazioni. Non siamo figli di un Dio minore, non abbiamo solo i doveri, ma anche gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini. Noi Liberi Muratori del Grande Oriente d’Italia lavoriamo esclusivamente per il miglioramento dell’uomo e della società. E, assieme alle altre culture di questo Paese, abbiamo ideato, voluto e creato lo Stato unitario e questa Repubblica, e penso, tra i tanti, a Meuccio Ruini, Massone e Presidente della Commissione dei 75 che ha scritto la Carta Costituzionale. Ed abbiamo difeso i valori e la tenuta democratica di questa Repubblica, e penso a Lando Conti, sindaco di Firenze, Massone, ucciso dalle Brigate Rosse”. Un lungo, interminabile applauso ha accolto le parole con cui, sabato 30 settembre all’Auditorium Giacomo Manzù (Fondazione Cariplo) di Milano, Antonino Salsone, Presidente del Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili della Lombardia del Goi ha aperto i lavori del convegno “La Bilancia della Giustizia. Diritti associativi e libertà civili”.
Il dibattito, moderato dal direttore della Nazione Francesco Carrassi, ha messo a confronto, con vivaci botta e risposta, il senatore Gabriele Albertini, il deputato Daniele Capezzone, il professore di diritto internazionale Attila Tanzi e Claudio Bonvecchio, professore di filosofia e Grande Oratore del Grande Oriente d’Italia, che ha concluso i lavori. Alberto Jannuzzelli, in qualità di vicepresidente, ha portato i saluti della Società Umanitaria di Milano, che ha patrocinato l’iniziativa a cui hanno partecipato oltre 250 persone.
Sala piena, dunque. Evento raro a Milano, un sabato mattina. Ma il tema in discussione è caldo e il livello degli interventi e dei partecipanti è stata la migliore risposta agli attacchi politici discriminatori della Commissione Parlamentare Antimafia presieduta dall’On. Rosi Bindi ed a quelli mediatici portati nelle case degli italiani da una rete della televisione di Stato.
“Mi viene in mente la leggenda del Santo Inquisitore” ha detto Albertini “che si presenta anonimo, grigio, nella piazza di Siviglia dove sono appena stati bruciati vivi 100 eretici. Vuole fare arrestare il Salvatore perché fa miracoli, restituisce la vista. L’incubo della libertà è un fardello pesante per gli uomini. Gesù lo bacia sulla bocca e il Grande inquisitore lo libera”. Ci vuole forza per praticare la libertà, intende dire Albertini. Ce ne vuole tanta “per vincere chi vuole calpestare questo bisogno”.
Con la sua consueta brillantezza Daniele Capezzone si è chiesto retoricamente: ”Perché dopo lo scandalo dei pedofili tra vescovi e preti non è stata istituita una Commissione che chiedesse gli elenchi di tutti i preti e di tutti gli affiliati alla Chiesa cattolica?”. Non solo la responsabilità penale è individuale, ma “siamo anche in uno Stato in cui si è colpevoli dopo il terzo grado di giudizio”. L’amara constatazione di Capezzone è che si contano forse sulle dita di una mano i parlamentari che manifestano il coraggio di esporsi per garantire la libertà di tutti ad esprimere la propria opinione e ad associarsi. Anche ai Massoni. “Non si fa campagna elettorale sulla pelle delle associazioni” ha concluso Capezzone.
Tra le tante peculiarità del Belpaese, c’è anche la particolare litigiosità. “Quello dei diritti associativi” ha detto infatti il professor Attila Tanzi “È un problema tutto italiano. È così dal Medioevo. Si premia l’individualità, si persegue la squadra che si radica”. Per fortuna che ci da una mano la Corte Suprema dei Diritti dell’Uomo, che ha condannato due volte l’Italia, proprio sul tema della Massoneria. “La prima” ha spiegato Tanzi “nel 2001 quando sanzionò il governo perché la Regione Marche vietava l’assunzione in incarichi amministrativi a persone iscritte alla Massoneria. La seconda, nel 2007, perché la Regione Friuli nelle domande di assunzione impose di specificare se si apparteneva a qualche associazione”.
Il dibattito, sollecitato dalla fluida e stimolante conduzione di Carrassi, ha toccato molti temi anche con il contributo del pubblico. Si è parlato di diritti costituzionali, di controverse leggi approvate dal governo in carica, di libertà.
Ma il colpo di scena inatteso e assai applaudito è stato l’intervento di David Monti, Sostituto procuratore del Tribunale di Milano applicato alla Direzione Distrettuale Antimafia.
Monti ha motivato così la sua presenza al convegno del Goi: “Trovo incredibile che un magistrato non debba andare dove si difende la libertà”. “L’ Inquisizione” ha aggiunto Monti “È una categoria dello spirito umano. E agisce quando un potere scarsamente legittimato si sposa con la paura popolare. Ne nasce quello statuto odioso permanente che trova la mia contrarietà perché attribuisce uno stigma indelebile alle persone”. Sulla vicenda degli elenchi che tanta amarezza crea a chi combatte da sempre per la libertà, Monti non ha usato mezzi termini: ”Gli elenchi non si chiedono a nessuno”.
L’orgoglio di essere Massoni è stato il cuore delle conclusioni, del Grande Oratore del Goi Claudio Bonvecchio. “Bisogna dare coraggio a persone libere, come il dottor Monti. Il Goi ha una fiducia assoluta nella magistratura, che è stata corretta anche nelle attuali circostanze. Ma la riflessione è sulla cultura, sulla conoscenza”. Bonvecchio lo ha spiegato con un simpatico aneddoto: “Un giorno in treno ho incontrato il parlamentare del Movimento Cinque Stelle Alessandro Di Battista. Gli ho spiegato chi sono. Abbiamo parlato tre ore. Avete diritto di critica, gli ho detto, ma dovete sapere di che cosa parlate. A scuola non spiegano che l’Unità d’Italia l‘hanno fatta i liberi muratori. O che tanti Fratelli sono morti anche alle Fosse Ardeatine. La Massoneria vuole essere al servizio dello Stato. Ma vuole essere rispettata. Ora basta prenderle, risponderemo botta su botta. Ci apriremo sempre di più alla società portando avanti i valori della Fratellanza, della Tolleranza e dell’Uguaglianza”.