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giovedì 27 ottobre 2016

Le logge Risorgimento riunite a Cosenza il 5 novembre


cosenza-5-novembre
“Il mito del Risorgimento nel Sud. Luce e ombre” è il tema dell’incontro delle logge “Risorgimento” del Grande Oriente d’Italia che è in programma a Cosenza il 5 novembre. Sara presente il Gran Maestro Stefano Bisi. Il Castello Svevo ospiterà il convegno, organizzato dalla Loggia Risorgimento di Cosenza, che vedrà riunite, insieme alla loggia cosentina, le sue omonime a Torino, Carbonia, Cagliari, Venezia e la Risorgimento-VII Agosto di Bologna, la Nuova Risorgimento di La Spezia e la Missori-Risorgimento di Milano. Il meeting ha raggiunto la quarta edizione. Per l’occasione sarà emesso un annullo postale speciale con una busta filatelica che ricorda l’evento.
I lavori, a carattere interno, avranno inizio alle ore 17 e Simone Puccetti, maestro venerabile della Loggia Risorgimento- VII Agosto di Bologna, terrà la tavola che svilupperà il tema dell’incontro. Le conclusioni saranno del Gran Maestro Bisi.
Circa duecentocinquanta le presenze finora annunciate e tra loro molte autorità massoniche del Grande Oriente d’Italia.

Grande Oriente d'Italia - In Sardegna circa 1.400 Fratelli suddivisi in 45 Logge





N° Loggia
Loggia
Oriente
355
G. M. Angioy
Sassari
533
Giovanni Mori
Carbonia (CA)
598
Nuova Cavour
Cagliari
657
Hiram
Cagliari
709
Sigismondo Arquer
Cagliari
731
Giuseppe Garibaldi
Nuoro
757
Risorgimento
Carbonia (CA)
769
Ovidio Addis
Oristano
770
Risorgimento
Cagliari
893
Caprera
Tempio Pausania (SS)
936
Alberto Silicani
Cagliari
981
Sardegna
Cagliari
1054
Ciusa
Cagliari
1055
Giorgio Asproni
Cagliari
1056
Lando Conti
Cagliari
1060
Gallura
Olbia (OT)
1068
Hur
Cagliari
1081
Bruno Mura
Sassari
1105
Enrico Fermi
Cagliari
1124
Concordia
Cagliari
1143
Vincenzo Sulis
Alghero (SS)
1147
W. A. Mozart
Cagliari
1148
Libertà e Lavoro
Oristano
1165
Europa
Cagliari
1192
Goffredo Mameli
Sassari
1205
Giuseppe Garibaldi
La Maddalena (SS)
1217
Giordano Bruno
Cagliari
1224
Heredom
Cagliari
1235
Raffaele Fadda
Oristano
1256
Conoscenza
Sassari
1272
Kipling
Cagliari
1306
Voltaire
Oristano
1341
Libertà
Cagliari
1343
Mediterranea
Cagliari
1344
Rinascita
Sassari
1365
Quatuor Coronati
Cagliari
1380
Athanor
Cagliari
1383
Ugolino
Iglesias (CI)
1403
Armonia
Cagliari
1413
Tetraktis
Cagliari
1414
Dialogo
Olbia (OT)
1439
Fratellanza Universale
Sassari
1485
Kilwinning
Cagliari
1502
Augugliastra
Tortolì (OG)
1509
Armando Corona
Cagliari




Da Corona alla beneficenza, in loggia col Gran Maestro. L’intervista a Stefano Bisi | L’Unione Sarda


Stefano Bisi ha dovuto trascorrere alcuni anni nella massoneria prima di veder sorridere Armandino Corona. Quando lo incontrò la prima volta, a Siena, il «grande Grande Maestro» aveva uno sguardo severo che non si addolcì per tutta la visita alla loggia. Il Corona allegro lo vide tempo dopo a Roma, al Vascello. Era una foto: «L’unico ritratto sorridente in tutta la galleria dei Grandi Maestri nella sala della Giunta. E faceva a cozzi col volto accigliato che quel giorno a Siena mi aveva colpito tanto. Ero un giovanissimo Apprendista, all’epoca».lunione-sarda-27-10-2016_pagina_2
Ora il Grande Maestro del Goi, il Grande Oriente d`Italia, è lui: Stefano Bisi, giornalista toscano di 59 anni, cranio lucente e volto sostanzialmente senza età, martedì era a Cagliari per intitolare la loggia di piazza Indipendenza al Grande Maestro di Villaputzu, che i massoni italiani ricordano per l’allontanamento dei piduisti mentre per i sardi – massoni o meno poco importa, basta aver conosciuto la Prima Repubblica o uno scorcio della Seconda – rimane la più asciutta e densa sintesi del potere. Eppure Bisi, che spiega di volersi muovere sulla strada di Corona, racconta una massoneria caritatevole e rassicurante, intenta a celebrare i 70 anni della Repubblica, a organizzare cure dentistiche gratuite e a rifornire di tende i braccianti africani che raccolgono le olive a Mazara del Vallo.
La massoneria è percepita come un centro di influenze e affarismo, dove si entra per avere una marcia in più. Lei parla di braccianti e operai: quand’è l’ultima volta che è stato affiliato un operaio? «Chi entra per avere una marcia in più esce subito, perché capisce immediatamente che non è il luogo giusto. Quanto agli operai, certo che ne entrano. Anche perché appartenere al Goi non è costoso come qualcuno immagina: di media servono quattro, cinquecento euro all’anno, che si possono pagare anche ratealmente».
Sono davvero tempi di crisi se si può pagare a rate anche la quota della massoneria. «È una cosa che esiste da sempre, non è una novità di questi giorni. Ma la crisi c’è, questo sì, e colpisce i fratelli come chiunque altro. Noi stiamo attenti a chi è in difficoltà e se qualcuno non può sostenere il peso di queste quote, lo si aiuta. La nostra non è un’elite professionale o sociale: è e vuole essere un’elite di sensibilità e di attenzione».
C’è anche crisi di vocazioni? «Per nulla: proprio ieri siamo arrivati a 23.111, il record storico del Grande Oriente d’Italia, distribuiti in 850 logge in tutte le province d’Italia».
Quanti sono i massoni sardi? «Circa 1.400. Quella sarda è una bella massoneria, con una storia importante e fratelli molto impegnati nel sociale. Per questo, quando a Cagliari ebbi l’impressione che il ricordo di Armando Corona si stesse lievemente affievolendo, capii che era giusto ricordarlo nella sua città dedicandogli una loggia. Parliamo del Grande Maestro che ha salvato il Goi: le liste della P2 avevano gettato una luce negativa sul Grande Oriente e fu lui con molta pazienza, con molta forza e con tutto il peso della sua autorevolezza – a riportarlo nell’alveo della migliore tradizione».
A rifletterci dopo vent’anni di berlusconismo, non sembra che ai piduisti le cose siano andate tragicamente. «La Propaganda 2 era nata nel Grande Oriente d’Italia, ma deviò: Licio Gelli la organizzò come volle e a quel punto non era più una loggia, era una cosa diversa. L’ho detto anche alla commissione Antimafia: una loggia è esclusivamente un luogo dove si fanno i lavori rituali con indosso il grembiule e i guanti, chiunque faccia dell’altro è fuori. Oggi di P2 nel Goi non è rimasto nulla ed è merito di Corona, che abolì anche i “fratelli all’orecchio del Gran Maestro”».
Vale a dire? «Lei è massone e lo sappiamo solo noi due, gli altri fratelli no. Questa cosa non esiste più, i fratelli sono solo quelli che figurano nel ruolo del Goi».
Perché non pubblicare i nomi? «Perché direbbero: “E gli altri perché non ce li dite?”. Io penso che ogni uomo abbia diritto a una sfera di riservatezza e che sia sbagliato chiedere di pubblicare l’elenco di qualunque organizzazione, che sia un partito, un sindacato, un’associazione cattolica o musulmana. Hai il diritto di dire che ne fai parte, non l’obbligo. Stefano Rodotà, che è stato garante per la Privacy e non mi pare certo in odore di massoneria, ha detto che la trasparenza assoluta è tipica dei regimi dittatoriali, dove vogliono sapere tutto di tutti e ti controllano ogni minuto. E infine tenga conto che la rivista dell’Isis ha indicato come bersagli sinagoghe, supermercati e logge massoniche. Siamo certi di poter tutelare l’incolumità di tutti i massoni? E se invece a forza di dire la massoneria di qua, la massoneria di là armiamo la mano a qualche squilibrato?».
Celestino Tabasso
ALLEGATI

Il Rito di York in vendita




Sono sempre più numerosi in Italia e nel mondo i siti che vendono non solo paramenti massonici in generale e del Rito di York in particolare, ma anche gadget, dai sottobicchieri alla spilletta da giacca, dall'ombrello all'orologio. Gli appassionati oltretutto possono accedere ad una vasta scelta di oggetti particolari anche su ebay. Simboli della Commenda, dell'Arco Reale, del Concilio. L'unico limite è la fantasia.


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Il Sommo Sacerdote Tiziano Busca a Grosseto




Il Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dell'Arco Reale Tiziano Busca è stato a Grosseto. Ha presentato il suo ultimo libro, «Rito di York: storia e metastoria», pubblicato da Tipheret - Gruppo Editoriale Bonanno nella collana di studio curata dal Capitolo De Lantaarn. Nella stessa occasione ha insignito il Compagno Franco Bianciardi, 86 anni, del titolo di Sommo Sacerdote onorario.

«Massoneria e Tradizione: il Rito di York». Mauro Cascio a Lecce




Un open day del Rito di York per spiegare la sua particolarità, la ricchezza della sua simbologia iniziatica. Una iniziativa del Gran Capitolo dell'Arco Reale in Italia a Lecce domani sera alle 19.00, presso la casa massonica in piazzetta luce. Sarà ospite Mauro Cascio che oltre a parlare del suo ultimo libro, «Umberto Eco e la Massoneria» pubblicato da Tipheret nella collana curata dal Capitolo De Lantaarn, relazionerà sul tema «Massoneria e Tradizione: il Rito di York».

A Cagliari nasce la Loggia Armando Corona. Il Gran Maestro Stefano Bisi presente alla cerimonia


Il Grande Oriente d’Italia ha una loggia dedicata ad Armando Corona. La cerimonia solenne della costituzione (di innalzamento delle colonne secondo la terminologia massonica) della Loggia Armando Corona (1509) di Cagliari si è svolta il 25 ottobre nel capoluogo isolano alla presenza del Gran Maestro Stefano Bisi che è stato affiancato dal Gran Segretario Michele Pietrangeli e dal Grande Ufficiale Federico Donati. L’evento, a carattere interno, si è svolto nella casa massonica cagliaritana di Piazza Indipendenza. Tantissimi gli esponenti del Grande Oriente d’Italia intervenuti per rendere omaggio ad Armandino (così lo chiamavano gli amici), uno dei Gran Maestri più noti e stimati della Massoneria italiana del secondo dopoguerra e che è stato alla guida del Grande Oriente d’Italia dal 1982 al 1990. Corona, sardo conosciutissimo nella sua regione per l’attività politica, salì alla ribalta nazionale in veste massonica – come presidente della Corte Centrale, l’organo giurisdizionale del Grande Oriente – nel 1981 quando istruì e portò a termine il processo contro Licio Gelli che venne condannato ed espulso dal Grande Oriente d’Italia. Una posizione di netta censura che anticipò i tempi della Commissione Anselmi e della magistratura sulla questione Gelli-P2. A Corona, diventato Gran Maestro l’anno successivo, fu affidato il compito di riportare la tranquillità nelle logge e di ripristinare l’immagine della Massoneria in Italia fortemente compromessa da quei fatti, impegno che portò avanti con responsabilità per otto anni conseguendo il rispetto delle più alte istituzioni del nostro paese. È scomparso nell’aprile 2009.
Armando Corona
Armando Corona

Cagliari, nasce la loggia ”Armando Corona”: «Ha salvato il Grande Oriente» | Videolina.it



Il Grande Oriente d’Italia ha una loggia dedicata ad Armando Corona. La cerimonia a Cagliari alla presenza del Gran Maestro Stefano Bisi. Il servizio di Stefano Birocchi con l’intervista a Stefano Bisi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia.

Il Gran Maestro a Cagliari per ricordare Armando Corona


mercoledì 26 ottobre 2016

Repubblica70 ad Alessandria. Le speranze degli italiani, convegno alla Cittadella il 10 novembre


alessandria-10-novembre-2016_pagina_1Ad Alessandria, città simbolo del Risorgimento italiano, il Grande Oriente d’Italia festeggia i 70 anni della Repubblica. E lo fa in grande stile realizzando il 10 novembre un convegno pubblico alla presenza del Gran Maestro Stefano Bisi nella Cittadella di Alessandria, bellissima fortezza, uno dei più importanti complessi monumentali in Europa, dove il 10 marzo 1821 fu issato per la prima volta, nella storia risorgimentale italiana, il tricolore. Giosuè Carducci, cantore ufficiale delle glorie risorgimentali e libero muratore, commemora quell’evento nella sua “Piemonte”, ode che non solo esprime lo spirito di quella giornata ma che racchiude il valore della lotta per le libertà nell’epopea nazionale. Simbolicamente Carducci pubblicò i suoi versi il 20 settembre, anniversario della Breccia di Porta Pia, del 1890.
Con il convegno “Le speranze degli italiani” la Loggia Marengo (1861) di Alessandria, promotrice dell’incontro alla Cittadella, vuole far rivivere le passioni di quegli uomini innamorati della giustizia e della libertà e lo slancio di generazioni che hanno saputo assimilare il meglio dalle tradizioni nazionali per condurre l’Italia alla democrazia. Fino a superare i drammi di due guerre mondiali e ad avverare il sogno dei padri della patria con l’avvento della Repubblica. Lungo è l’elenco dei massoni che hanno contribuito a questo processo, uomini conosciuti nella politica, nel diritto, nelle arti, nelle lettere e che il Grande Oriente d’Italia con il settantesimo anniversario della Repubblica italiana, sta facendo conoscere in tutta Italia, soprattutto ai giovani, in luoghi simbolo del paese. “Luoghi in cui ri-unire e non ri-dividere – spiega il Gran Maestro Stefano Bisi presentando il convegno – in cui parlare di valori e di principi da perseguire. Per parlare di cultura, scuola, lavoro, merito, diritti. Parlare di un sogno possibile: quello di contribuire tutti insieme alla rinascita del nostro paese”.
L’incontro del 10 novembre avrà inizio alle 16,30. In apertura, all’interno della Cittadella di Alessandria, ci saranno gli onori alla bandiera nazionale e la deposizione di una corona d’alloro nel luogo dove sventolò per la prima volta il tricolore italiano. I lavori del convegno si svolgeranno nella Sala del Gonfalone con la relazione “Le speranze degli italiani” di Roberto Panelli e le conclusioni del Gran Maestro Stefano Bisi. In apertura è previsto il saluto del maestro venerabile della Loggia Marengo, Pier Luigi Rossi.
La partecipazione è aperta a tutti.
ALLEGATI