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lunedì 29 giugno 2015

La loggia "Domizio Torrigiani" celebra 110 anni di attività

Firenze
Il 6 luglio la loggia fiorentina "Domizio Torrigiani" (111) celebra 110 anni di vita con una tornata rituale alle ore 19 presso il Grand Hotel Mediterraneo (Lungarno del Tempio). Sarà presente il presidente del Collegio circoscrizionale della Toscana Francesco Borgognoni. L'anniversario importante si accomuna a un nome di grande valore e rispetto nella storia del Grande Oriente d'Italia, quello di Domizio Torrigiani, il Gran Maestro che dal 1919 e durante l'avvento del fascismo al governo, visse il periodo più travagliato della Massoneria italiana: prima con la messa fuori legge dell'istituzione nel 1925 e poi con la sua personale condanna a confinato politico a Lipari e a Ponza. Morì nel 1932, cieco, malato e stremato dagli eventi. I Liberi Muratori italiani rifugiati all'estero, alla sua morte, gli resero omaggio commosso con una lettera circolare inviata a tutte le Comunioni massoniche del mondo, non poche delle quali, nei loro messaggi di condoglianze al Grande Oriente, fanno esplicito riferimento alla persecuzione messa in atto dal fascismo nei confronti di quello che nella stampa massonica internazionale viene definito "Il Gran Maestro Martire": colui che con il suo sacrificio aveva testimoniato la fedeltà dei massoni italiani al trinomio Libertà - Eguaglianza - Fratellanza di cui i regimi totalitari del Novecento, e il fascismo italiano tra essi, costituirono l'antitesi radicale. La storia della Loggia "Domizio Torrigiani" trae invece origine dalla loggia "Avvenire" di Firenze le cui colonne furono abbattute nel 1925 a seguito delle persecuzioni e della citata legge fascista contro le associazioni. Nel 1945, con la fine della seconda guerra mondiale, sette Fratelli si riunirono nel capoluogo toscano per far rinascere la Loggia "Avvenire" e, contestualmente, decisero di intitolare l'officina rinata alla memoria di Domizio Torrigiani. Avuta l'autorizzazione dal Grande Oriente d'Italia, il 7 settembre dello stesso anno, alla presenza del Fratello Plinio Citi, l'officina commemorava per la prima volta l'illustre Gran Maestro. Da allora le celebrazioni si sono susseguite e significativa è stata quella del 2012, per l'ottantesimo della morte, quando la loggia finanziò con il Collegio circoscrizionale della Toscana, all'epoca presieduto dall'attuale Gran Maestro Stefano Bisi, il riordino dell'Archivio Domizio Torrigiani e la pubblicazione del relativo inventario dei documenti donati dagli eredi all'Istituto Storico della Resistenza in Toscana.

La Libera Muratoria lavora per il bene dell'Umanità. In tutto il mondo, da sempre

Torino
Papa Bergoglio durante la sua visita a Torino ha accostato il capoluogo piemontese alla Massoneria affermando in un passo del suo discorso: E' stata una città di Massoneria, mangiapreti e satanisti nel passato. Ma nello stesso periodo anche terra di Santi e Sante. Sono parole, che se pur riferite al passato, rievocano antiche divisioni ed anacronistici steccati sulla strada di un dialogo che noi auspichiamo il più aperto e leale possibile. I fratelli torinesi e piemontesi e i massoni tutti del Grande Oriente d'Italia non sono né mangiapreti, né tanto meno satanisti dediti a pratiche magiche occulte. Lavorano, al contrario, alla luce del sole per migliorare se stessi e costruire tutti insieme una società più libera e più giusta. "Siamo Liberi Muratori fieri del nostro passato -ha detto il Gran Maestro Stefano Bisi- ed orgogliosi del nostro presente. La Massoneria è stata, è, e sarà sempre una straordinaria fonte di libertà per tutti gli uomini, anche per coloro che non ne fanno parte, perché difende la libertà di pensiero e i grandi valori dell'Eguaglianza, della Tolleranza e della Laicità, che non è irreligiosità ma, al contrario, rispetto di tutte le fedi considerate su un piano di perfetta parità. La Libera Muratoria lavora per il bene dell'Umanità e l'elevazione spirituale dell'uomo in un'epoca sempre più povera di valori. Senza contare poi la sua grande catena di Solidarietà che proprio a Torino ha nel Grande Oriente d'Italia uno dei suoi centri propulsori con l'infaticabile operato degli Asili Notturni. Papa Montini durante il suo Pontificato disse che la breccia di Porta Pia era stata un bene per la Chiesa perché l'aveva liberata dai condizionamenti derivanti dall'esercizio del potere temporale. Papa Roncalli durante un viaggio in treno verso Loreto, guardando dal finestrino, disse al suo interlocutore: 'Vede quei due, non importa che la pensino allo stesso modo, ma che facciano un pezzo di strada insieme'. Il Grande Oriente con grande serenità ma anche senza timore reverenziale continuerà a testimoniare nel suo quotidiano operare l'intima e immutabile essenza della Libera Muratoria Universale: un bene prezioso per l'Umanità."

Tornata congiunta ad Agrigento nel segno della "Fratellanza"

Agrigento
La "Aurora" (1437) di Naro Agrigento, ha organizzato il 7 maggio una tornata congiunta con le logge "Garibaldi" (592), "Concordia" (955) di Agrigento, "Atena" (1289) di Favara, "Mazzini" (300) di Caltanissetta, "Quasimodo" (1159) e "Arnaldo da Brescia" (959) di Licata che ha avuto per tema "La Fratellanza". Lo spunto è stato offerto dal Fratello Vincenzo Greco, della loggia "Aurora", scultore, che ha presentato un suo lavoro improntato alla "Fratellanza Iniziatica". "Uno dei volti più singolari, ma anche più vincolanti per l'iniziato, è indubbiamente -ha sottolineato nel suo intervento- il legame della Fratellanza. La società iniziatica a cui apparteniamo è l'unica realtà in cui avviene il più autentico incontro tra uomo e uomo. In nessun'altra comunità si realizza un così complesso e delicato rapporto di fraternità. Come nel vaso di Rubin si possono distinguere due profili in giallo su uno sfondo scuro, un albero cosmico. Tutte le figure di questo tipo possono –ha spiegato- sempre essere interpretate in due modi: viene sempre focalizzata una delle due figure. Cogliere l'aspetto dell'amore fraterno nel giusto senso e nella giusta dimensione, ha un valore essenziale per il massone che non appena iniziato il suo percorso massonico passando per l'iniziazione, percorre una costante e mai conclusa via verso la luce e verso la fratellanza. La fratellanza iniziatica, ovviamente, non si muove e non va verso alcuna dottrina, verso alcuna credenza fideistica. Non si è dunque Fratelli perché si condividono delle credenze o, peggio, perché ci si riconosce in certi dogmi. Essere Fratello muratore significa accettare un vincolo massonico tale da coinvolgere sentimenti, armonia di affetti, solidarietà, tolleranza: e costruzione comune con amore ed estrema umiltà. L'elemento circolare centrale rappresenta una molecola su sfondo di pietra grezza, una sorta di trasmutazione alchemica, che rende una semplice conoscenza, una fratellanza solida e quando questa fraternità è davvero sincera il tutto si corona di un'aura d'oro". All'Oriente sono intervenuti i Maestri Venerabili Franco Lima, Vincenzo Bellavia, Lillo Castronovo, Salvatore Candura e i Garanti d'Amicizia Salvatore Casales e Onofrio Costanza. Il Maestro Venerabile della Aurora Vincenzo Castellano ha anche tracciato una breve tavola dedicata ad "Alcune riflessioni sulla Fratellanza".

Innalzate le colonne della "Nelson Mandela"

Firenze
Una nuova loggia intitolata al leader sudafricano e premio nobel per la pace Nelson Mandela, morto nel 2013, è nata a Firenze. Le colonne dell'officina, numero 1484, sono state innalzate il 22 marzo. In un'atmosfera carica di emozione ed alla presenza del Gran Maestro, Stefano Bisi, il Presidente del Collegio circoscrizionale della Toscana, Francesco Borgognoni, ha condotto la cerimonia di elevazione delle colonne ed ha istallato il Maestro venerabile della nuova loggia, Salvatore Azzaro. Erano presenti alla numerosi Fratelli tra i quali Moreno Milighetti, Primo Grande Ufficiale di Gran Loggia e Giovanni Stefanelli, Presidente dell'Oriente di Firenze oltre a numerosi Maestri Venerabili di altre Officine.

Conferita la fratellanza onoraria al Gran Maestro di Albania Caçi. Cerimonia presso la loggia "Francesco Sprovieri"

Acri
Giovedì 11 giugno presso la loggia "Francesco Sprovieri" (718) di Acri (Cosenza) si è tenuta la cerimonia per il conferimento della fratellanza onoraria al Gran Maestro della Gran Loggia di Albania. Il Gran Mestro Elton Caçi era accompagnato dal Gran Segretario e da alcuni Fratelli albanesi. Ha condotto i lavori il maestro venerabile Mario Servino, che ha letto le motivazioni dell'onorificenza ed il messaggio di auguri del Gran Maestro Stefano Bisi. Presenti all'evento il Gran Mestro Onorario Antonio Perfetti, il Consigliere dell'Ordine Mario Saccomanno ed il Vice Presidente del Collegio Circoscrizionale Marco Vilardi oltre a molti maestri venerabili e rappresentanti delle varie logge. Presenti all'evento numerosi Fratelli di origine Arbereshe, che, commossi, hanno ricordato le loro origini, ribadendo che l'integrazione se avviene nel rispetto delle leggi italiane rappresenta una ricchezza e non un problema.

Laboratorio Bruzio. Terzo appuntamento il 15 giugno

Cosenza
Terzo appuntamento il 15 giugno del Laboratorio Bruzio che quest'anno è dedicato al tema "La Massoneria e il dialogo interreligioso alla luce dei vecchi e nuovi fondamentalismi". L'evento, organizzato dalla loggia "Bruzia Pietro De Roberto 1874" (269), si è tenuto presso la Casa Massonica di Cosenza. E' stato il Gran Maestro Aggiunto Santi Fedele a tracciare la tavola architettonica che ha avuto come titolo "Cultura identitaria e lealismo costituzionale". Molte le logge rappresentate, come la "Pitagora" di Palmi, la "Mario Pagano" all'Oriente di Potenza, la "Fratelli Bandiera" di Cosenza, la "Russel" di Cosenza, la "Sprovieri" di Acri, la "San Giovanni" di Catanzaro. Hanno preso parte alla serata anche Marco Vilardi Vice Presidente del Collegio Circoscrizionale Calabria, Mario Saccomanno Consigliere dell'Ordine, Cosimo Petrolini e Domenico Musacchio Gran Rappresentanti del Goi. Nella stessa serata è stata conferita la fratellanza onoraria a Massimo Morgantini della loggia "Giustizia e Libertà" di Roma e segretario dell'Associazione Filatelica Massonica. Dopo l'apertura rituale dei lavori da parte del maestro venerabile della loggia "Pietro de Roberto 1864" Giuseppe Amendola, la parola è passata al Gran Maestro Aggiunto Santi Fedele che si è soffermato ad analizzare i concetti e i principi di libertà, laicità e tolleranza, suscitando grande attenzione e apprezzamento. Il prossimo appuntamento è fissato per il 5 ottobre. Ospite relatore sarà Luigi Diego Perifano, maestro venerabile della "Federico Torre" (1287) di Benevento. "Fermare la corsa verso l'ignoto, convivere nelle differenze: il primato del dialogo interculturale sulle barbarie" sarà il tema della sua tavola.

In visita il nipote di Giovanni Becciolini

Firenze
Jean Jacques Becciolini nipote del Gran Maestro Onorario alla memoria Giovanni Becciolini, proclamato nella Gran Loggia di aprile, è venuto il 17 giugno in visita a Firenze. Jean Jacques è figlio di Bruno che, sempre in occasione dell'ultima Gran Loggia, è stato ospitato nel Tempio, per l'apertura pubblica, per ricevere il sentito riconoscimento del Grande Oriente d'Italia nei confronti di suo padre Giovanni, massone degli anni Venti di una loggia fiorentina, brutalmente ucciso a Firenze da una squadraccia fascista nella notte di San Bartolomeo. Durante la cerimonia, fu commosso il ricordo di quegli anni e della sua vita di bambino e poi adolescente rifugiato con la madre in Francia, sorretto nell'educazione dai massoni italiani, anche loro esuli perché perseguitati dal fascismo (cfr. video su Youtube della celebrazione in Gran Loggia). A Firenze, Jean Jacques e la moglie sono stati accolti dal presidente delle logge fiorentine, Giovanni Stefanelli, e dalla loggia "Avvenire" della città che ha organizzato per loro una visita nei maggiori musei. Nel programma, anche una visita alla sede massonica di Borgo Albizi scortati dai Fratelli Alex Jacopozzi, Michele Polacco e dal Presidente Stefanelli e dai quali hanno ricevuto omaggi da parte di tutti i Fratelli fiorentini. Jean Jacques Becciolini, da parte sua, ha donato un libro della casa massonica di Zurigo, dove lavorano undici officine, estendendo un invito a partecipare in autunno ai lavori della sua loggia, la numero 50, francofona zurighese, fondata nel 1970. Ha confermato inoltre la sua presenza a Firenze il 3 ottobre per l'anniversario dell'uccisione del nonno e che farà il possibile per partecipare all'eventuale innalzamento delle colonne di una loggia intitolata a Giovanni Becciolini. Infine Jean Jacques ha avuto grande soddisfazione nell'apprendere che sta per essere costituito, su proposta della Commissione Becciolini della Loggia Avvenire di Firenze, un fondo di aiuto agli studi per chi, massone e non, perda prematuramente il padre e si trovi in difficoltà economiche. La visita si è conclusa con una cena a cui hanno partecipato, insieme ai Fratelli dell'Avvenire, anche esponenti della Loggia Garibaldi di Firenze.

"Il Tempio, Il Tempo, Il Simbolo". Secondo seminario

Napoli
Dopo il primo appuntamento tenuto il 13 dicembre 2014 presso la Casa Massonica di Caserta, il Secondo Seminario "Il Tempo, Il Tempo, Il Simbolo" è stato ospitato venerdì 19 giugno dalla loggia "Quatuor Coronati" (1459) di Napoli, con l'apertura e chiusura dei lavori del Maestro Venerabile Gianfranco d'Onofrio. Ideato dall'Accademia per gli Studi Trinosophici del Giglio d'Oro, e patrocinato dalla presidenza del Collegio dei maestri venerabili della Campania Basilicata, il seminario si è tenuto nel Tempio Radice della Casa Massonica di Napoli, le cui colonne per l'occasione sono state ornate dalla presenza di numerose officine della circoscrizione con i rispettivi maestri venerabili. Erano, presenti anche il vice presidente del Collegio, Luigi Rivieccio, il Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Napoli, Lucio d'Oriano, i Consiglieri dell'Ordine, Massimo Biondi e Umberto Limongelli e una delegazione dell'Ordine della Stella d'Oriente, guidata dalla Associated Grand Matron, Rosy Guastafierro e dalla Grande Ada, Cira Cozzolino del Gran Capitolo Italiano, e dalla Whorty Matron del Capitolo Mediterranean n.1 di Napoli, Maria Grazia Altomonte. Introdotti dal Gran Rappresentante Vincenzo Cacace, i lavori hanno ruotato intorno al tema "La Lux Obnubilata - i massoni di Napoli e... la ricerca del Simbolo nascosto" e sono stati caratterizzati dagli interventi del Grand'Oratore Aggiunto della Gran Loggia del Rsi, Enrico Franceschetti, dal Commendatore della "Commenda Raimondo di Sangro" di Napoli del Rito di York, Gaetano Esposito, e dall'ex Secondo Gran Sorvegliante del Goi e Grande Ispettore per il Centro Sud Italia del Rito Francese Moderno, Giuseppe Troise. Ha inviato i saluti il Gran Tesoriere Giovanni Esposito, che ha sottolineato la continuità di una così pregevole iniziativa.

Agape rituale sotto le stelle della "Scienza e Umanità"

Roma
Una bellissima tornata sotto le stelle ed un' agape rituale che rimarrà scolpita nella mente e nel cuore di tutti i Fratelli presenti per le emozioni trasmesse e il sublime lavoro compiuto. La serata, svoltasi martedì 23 giugno ed impeccabilmente organizzata dalla loggia "Scienza e Umanità" (712) di Roma di cui detiene il maglietto il Maestro Venerabile, Fratello Alessandro Bruno, ha visto una folta partecipazione di dignitari, di maestri venerabili, maestri, compagni ed apprendisti che hanno arricchito le colonne del Tempio consacrato nel giardino del ristorante Giardino Pamphili e che potevano ospitare 80 Fratelli. Alla tornata erano presenti i giudici della Corte Centrale Fabio Federico e Francesco Doino, il giudice uscente Francesco Lorenti, il consigliere e membro di Giunta dell'Ordine Fabrizio Celani, i consiglieri Leopoldo Muratori, Paolo Mundula, Giuseppe Paino. I Grandi Ufficiali Domenico Bellantoni, Maurizio Campana e Francesco Saverio Vetere, il presidente del Collegio dei Maestri Venerabili del Lazio, Franco Conforti, e il presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Roma, Sebastiano Mulas. Le logge rappresentate dai maestri venerabili e da Fratelli delegati erano: "Arte e Lavoro", "Giorgio Washington", "Galileo Galilei", "Fenice", "Aldebaran", "Pitagora" e "Italia-Torrigiani", tutte dell'Oriente di Roma, Tacito (Terni), Nicola Strampelli (Rieti), Arturo Reghini (Messina). La loggia "Scienza e Umanità" ha intenzione per il prossimo anno di organizzare l'agape rituale in una location più ampia in modo da ospitare tutte le officine del Lazio.

La Massoneria veneta rende omaggio ai caduti per la libertà

Grande Guerra
Ogni paese del mondo ha luoghi ricordo degli uomini che hanno combattuto fino all'estremo sacrificio in difesa della libertà. In Italia, Asiago è una delle città simbolo della Grande Guerra e ospita uno dei più grandi sacrari militari in onore dei caduti del primo conflitto mondiale. Il 4 luglio il Collegio circoscrizionale del Veneto dedicherà una giornata "All'Eroe caduto per la nostra libertà, all'Uomo libero, per sempre", come si legge nella locandina, per onorare quanti hanno dato la vita per il bene di tutti, per ricordare chi ha sacrificato se stesso e i propri affetti per un diritto comune, quello della libertà. Il Sacrario di Asiago custodisce 54.286 salme provenienti dai cimiteri di guerra della zona di cui 34.286 sono italiane (21.491 ignoti) mentre le restanti 20.000 sono austro-ungariche (11.762 senza nome). Il 4 luglio sarà perciò il giorno del ricordo di tutti i caduti, di tutte le guerre, per non dimenticare la sofferenza dei popoli di fronte alla brutalità dei conflitti. Le celebrazioni avranno inizio alle ore 10, presso il Sacrario, con la deposizione di una corona nel monumento al Milite ignoto e i discorsi delle autorità presenti. Parteciperà alla cerimonia la Banda degli Alpini in congedo del Bassano del Grappa. La giornata si concluderà nel primo pomeriggio con la visita a un altro luogo simbolo della Guerra Guerra, il Forte Campolongo, fortezza militare a difesa del confine italiano recentemente restaurata grazie al progetto ecomuseo Grande Guerra delle Prealpi vicentine.

"Sicilia sotto le Stelle", a luglio prima tornata congiunta delle logge dell'isola

Trabia
Il Collegio circoscrizionale dei maestri venerabili della Sicilia ha in programma il 5 luglio la prima tornata a logge riunite di tutta la regione. "Sicilia sotto le Stelle" è il titolo della manifestazione che si svolgerà presso il Castello Lanza Branciforte di Trabia, suggestiva dimora sulla costa parlemitana che conserva ancora intatta un'antica torre Normanna.Parteciperà ai lavori il Gran Maestro Stefano Bisi, accompagnato da esponenti della Giunta del Grande Oriente d'Italia. Le operazioni di accreditamento avranno inizio alle ore 16 per consentire l'inizio della tornata alle 17:30. Dopo circa un'ora, i lavori rituali saranno sospesi per consentire agli ospiti non massoni di entrare nel tempio e ascoltare l'allocuzione del Gran Maestro. Al termine, usciti gli ospiti, i lavori rituali proseguiranno fino alle ore 20. Un'agape bianca nel Giardino arabo del Castello chiuderà la serata.
Info e accrediti: eventi@goisicilia.it

In mostra la vetrata restaurata del rosone del Duomo di Firenze

Firenze
Dal 24 giugno a Firenze, in Battistero, è esposta la vetrata del rosone della facciata del Duomo, raffigurante l'Assunzione della Vergine realizzata dal maestro vetraio Niccolò di Piero Tedesco su disegno di Lorenzo Ghiberti. Fino all'8 settembre, quando sarà ricollocata sulla facciata della Cattedrale, il pubblico eccezionalmente potrà ammirare l'opera da vicino. La preziosa vetrata istoriata è divisa in 28 pannelli per 6 metri e 16 cm di diametro, corrispondenti alla misura dell'epoca di circa "10 braccia fiorentine", e oltre all'Assunzione rappresenta anche l'episodio dell'Incoronazione della Vergine. La scena, nelle intenzioni, inaugurava un ciclo di vetrate che tutt'oggi è considerato tra i più importanti al mondo per l'unità cronologica, per l'alta percentuale di vetri originali e per gli artisti che eseguirono i disegni preparatori.

"La piuma" di Giorgio Faletti

Sullo scaffale
Giorgio Faletti moriva il 4 luglio 2014. A distanza di un anno il comico scrittore, autore di besteller si accomiata dai suoi lettori con un'opera dolente, "La piuma". Una favola morale, pubblicata da Baldini & Castoldi che ci accompagna attraverso le piccole, meschine, ignoranti bassezze degli uomini, sino a comprendere, attraverso il più innocente e semplice degli sguardi, il senso profondo delle cose. Del loro ruolo. E della fine. Seguiamo una piuma mentre traccia il suo percorso invisibile nel cielo, la vediamo posarsi sul tavolo dove il Re e il Generale definiscono i piani di battaglia, ascoltiamo insieme a lei i dialoghi tra il Curato e il Cardinale privo di fede, volteggiamo dentro al Teatro... Il libro contiene anche tavole illustrate da Paolo Fresu.

venerdì 26 giugno 2015

Le Tavole di Tracciamento

mhc

Le Tavole di Tracciamento (Tracing Board) dei tre gradi sono sicuramente uno dei simboli, pieni a loro volta di simboli, di maggiore rilevanza, di ardua argomentazione, sia storica che simbolica e rappresentano il focus della Loggia e del Rituale stesso.

Dal punto di vista storico sembra che la loro origine e la loro ragion di essere risalga al tempo dei Liberi Muratori Operativi; se le riunioni di questi ultimi si tenevano nei cantieri stessi, nello spazio della cerimonia non avevano certamente bisogno di simboli esterni, trovandosi già essi in un luogo dove erano presenti gli attrezzi e le opere vere e proprie; quando invece tali riunioni dovevano essere tenute in posti diversi dai cantieri, per prima cosa si delimitava lo spazio che era da separare dall'ambiente esterno e successivamente, constatata la difficoltà a portare fuori dai cantieri gli attrezzi, questi ultimi vennero mano a mano sostituiti da "grafici" (omologabili ai segni geroglifici egizi) che a poco a poco divennero "SIMBOLI". 

Per quanto riguarda la esigenza di definire lo spazio sito delle cerimonie sacre e destinato ad acquisire esso stesso una sua sacralità e l'associata esigenza di delimitarlo, basta ricordare il tabernacolo ebreo (Esodo cap. XXVI), le stesse chiese cristiane o altri luoghi sacri (ricordiamo la leggenda della fondazione di Roma, secondo la quale Romolo con un aratro ne delimitò per prima cosa il perimetro). 
La forma della tavola nel corso dei decenni è passata da quella a croce bizantina a quella a triangolo isoscele e a quella di rettangolo ("Dialogue between Simon and Philip"- 1740 ca, da The early masonic catechism, 1975). 
Durante il 1700 era il Copritore Esterno che aveva il compito di "TRACCIARE", cioè delimitare con un gesso o con un banale pezzo di carbone la Loggia e spettava agli apprendisti neofiti pulire il luogo della riunione alla fine dei lavori, secondo un modus comportamentale invero simile alle mansioni degli Apprendisti Ammessi nell'agape di oggi. 
In seguito, per comodità e per una migliore visibilità, la Tavola di Tracciamento venne sostituita con disegni raffigurati su tappeti o su stoffe (verbale Loggia "Old King's Arm n. 28 del 03.12.1733) in modo da essere pronta per tutte le occasioni e custodibile in maniera più sicura; a tal proposito è da pensare che la regola di squadrare la Loggia, cioè di girare attorno ad essa, derivi dal fatto che camminare sulla tavola-tappeto avrebbe potuto rovinarla. 
L'importanza della tavola di tracciamento si evince già dal 1812 ("Illustrations of Masorny" di W. Preston) dal fatto che essa venisse chiamata "la Loggia", dato che in essa stava tutto lo spirito della riunione; quindi il termine Loggia non è da intendere soltanto come Ecclesia, cioè riunione di uomini, ma anche nel senso di vera e propria indicazione del luogo della Ecclesia, sino a divenire una rappresentazione simbolica senza la quale la Loggia non poteva essere aperta. 
Per primo Samuel Prichard usò il termine di tavola di tracciamento nel 1730 all'interno del suo Masorny dissected (The early masonic catechisms di Knoop, 1975), nel quale alla domanda di quale fossero i gioielli immobili seguiva la risposta "la tavola di tracciamento, la pietra grezza e la pietra cubica", come si evince dalla lettura del "Rituale emulation". E' da dire che ancora oggi si discute sul termine inglese da Samuel adoperato: "Trasel Board"; la parola trasel non esiste e si pensa ad un errore di trascrizione al posto del termine "Trestel" che significa supporto, idea validata dal fatto che ancora oggi le tavole vengono poggiate, in molte sedi, su cavalletti. 
L'uso di tavole di tracciamento dipinte su stoffa appare su molte stampe massoniche del 1700 e a poco a poco si prese l'abitudine di incorniciarle o disegnarle su legno, per una loro migliore conservazione e un più facile trasporto, quando necessario. 
Passando all'esame della tavola dal punto di vista simbolico, la prima cosa che colpisce è il bordo, formato da una serie di triangoli che si contrappongono con colori contrastanti. Questo bordo, chiamato il lingua inglese intended tassel o tessel o ancora tarsel (come Prichard nel suo "Masorny Dissectec" del 1730 riporta), si può intendere come una frangia dentata o bordo dentellato. La sua particolare conformazione pare derivi dal fatto che i riquadri bianchi e neri sulla tavola di tracciamento venissero all'inizio posti in diagonale ("Catechisme des Franx-Macons", 1744; "Le macon ecrases", 1747; "The early French exposures", pub. da Q.C. Lodge n° 2076, 1971) e che, tagliando i bordi della stoffa per renderla rettangolare, si sarebbero ottenuti dei triangoli contrapposti di colori contrastanti. E' questa un'ipotesi logica che spiegherebbe molte cose, ma che ha ancora oggi bisogno di supporti di ricerca.


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mercoledì 24 giugno 2015

Gli Inni di Loggia


INNO DI APERTURA DELLA LOGGIA 

Hail Eternal! By whose aid
All created things were made;
Heav’n and earth, Thy vast design;
Hear us, Architect Divine! 
May our work, begun in Thee,
Ever blest with order be,
And may we, when labours cease,
Part in harmony and peace. 
By Thy glorious Majesty
By the trust we place in Thee
By the badge and mystic sign
Hear us, Architect Divine! 
SO MOTE IT BE. 

 
Salve Eterno! Del creato, 
Immortale e Grande Autore; 
Porgi ascolto ai nostri voti, 
Tu del mondo iniziatore. 
In Te l'opra incominciata, 
Benedetta e sacra sia;
Quando l'ora è al fin suonata, 
Separiamoci in armonia. 
Per il Tuo poter grandioso, 
Per la fé che in Te poniamo; 
Per il simbol misterioso, 
Architetto in Te fidiamo. 
E COSÌ SIA. 

Ascolta l'Inno di Apertura della Loggia




INNO DI CHIUSURA DELLA LOGGIA 

Now the evening shadows closing,
Warn from toil to peaceful rest,
Mystic arts and rights reposing,
Sacred in each faithful breast. 
God of Light! Whose love unceasing,
Doth to all Thy works extend,
Crown our Order with Thy blessing,
Build; sustain us to the end. 
Humbly now we bow before Thee
Grateful for Thy aid Divine;
Everlasting power and glory,
Mighty Architect! Be Thine. 
SO MOTE IT BE. 

 
Ora l'opra è terminata,
E al riposo al fin volgiamo, 
La segreta Arte celata,
Quì nel cuore conserviamo. 
Tu che l'opra Tua proteggi, 
Coll'amor, Dio risplendente, 
L'Ordin nostro Te sorreggi, 
E tutela eternamente. 
A Te grazie renderemo
Umilmente a Te prostrati;
Gloria, eterna e amor supremo, 
Siano sempre a Te serbati. 
E COSÌ SIA.

Ascolta l'Inno di Chiusura


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La Loggia Heredom a Bari per il VII Emulation Day



Ben 10 Fratelli della Loggia Heredom 1224 di Cagliari, guidati dal Maestro Venerabile, parteciperanno nel prossimo fine settimana al VII Emulation Day.


Sabato 27 giugno 2015, ore 15.30, si svolgerà presso la Loggia Niccolò Piccinni n° 1394 di Bari, la tradizionale Tornata Rituale annuale delle “Emulation Lodge” italiane.

E', infatti, tradizione consolidata che le Logge Emulation del Grande Oriente d'Italia si riuniscano, una volta l’anno, in città diverse. Quest’anno a Bari, negli anni passati a Palermo, Pavia, Cagliari, Firenze, Venezia, Compiano.

E’ un’occasione per i Fratelli tutti del G.O.I. per stare insieme fraternamente e per poter conoscere ed apprezzare il Rituale Emulation.

Hanno confermato la loro presenza fratelli provenienti da molte Logge d’Italia del Nord, del Centro, del Sud e dalle isole.

Ecco il programma:


BARI, 27 E 28 GIUGNO 2015
VILLA DE GRECIS
Via delle Murge, n.63

SABATO 27 GIUGNO 2015
- ORE 14.00 – Accoglienza e registrazione dei partecipanti
- ORE 15.30 – Tornata Rituale
- ORE 21.00 – Gala Dinner

DOMENICA 28 GIUGNO 2015
- ORE 10.00 – Welcome Coffee
- ORE 10.30 – La Ritualità Emulation in Italia (Tavola Rotonda)
- ORE 13.00 – Light Lunch


Chi volesse partecipare al VII Emulation Day, potrà contattare il Fr. Alberto Brunetti, responsabile dell’evento – ai seguenti recapiti: -cell.: 335.606184, avvalbertobrunetti@gmail.com

lunedì 22 giugno 2015

Il Grande Oriente d'Italia vicino alla comunità musulmana

Ramadan
Il Grande Oriente d'Italia è vicino alla comunità islamica italiana che ha cominciato il mese di Ramadan consacrato al digiuno e a quanti di fede musulmana sono arrivati nel nostro paese in fuga dalla guerra, dalle violenze, dalla povertà e si apprestano a vivere questo momento per loro così importante nei centri di accoglienza disseminati in tutto il Paese. Il nostro sincero auspicio è che con l'impegno di tutti la drammatica emergenza che caratterizza questi giorni possa essere superata e che cessino i conflitti che in questo momento insanguinano vaste aree del mondo. "Per noi Liberi Muratori è importantissimo promuovere il dialogo basato sul rispetto reciproco, tendere la mano a chi è più fragile –ha ricordato il Gran Maestro Stefano Bisi- è un impegno che portiamo avanti non solo all'interno dei nostri templi dove lavorano insieme Fratelli di ogni credo religioso, ma anche fuori dalle officine, nel mondo in cui viviamo. E' un nostro dovere sostenere, diffondere e realizzare le idee di giustizia e di rispetto della dignità di ogni persona e dei diritti umani e di essere solidali, vicini e aperti a quanti sono portatori di una cultura diversa dalla nostra".

Grande attesa per la festa nell'Abbazia di San Galgano

Solstizio d'estate
C'è molta attesa per la più grande delle feste del Solstizio d'estate, quella che si tiene ormai tradizionalmente nell'Abbazia di San Galgano nella magica atmosfera del celebre tempio a cielo scoperto. L'appuntamento è il 26 giugno. La manifestazione, ormai giunta alla decima edizione, è a cura delle logge senesi "Arbia" (138), "Montaperti" (722), "Salomone" (758), "Agostino Fantastici" (1472), e ha il patrocinio del Collegio circoscrizionale della Toscana. La tornata in grado di apprendista avrà luogo nel tempio allestito all'interno dello storico sito. Terrà il maglietto la "Montaperti" (722) di Siena e interverrà il Gran Maestro Stefano Bisi. L'orazione è affidata al Gran Segretario Michele Pietrangeli. La tornata rituale sarà interrotta per consentire a familiari e amici di assistere all'evento. Seguirà l'agape bianca. L'Abbazia, iniziata verso il 1220 ma consacrata solo nel 1268, segna l'inizio dell'arte gotica in Toscana. Andata in rovina dopo il '500, nel 1924 venne restaurata da Gino Chierici ma solo allo scopo di rallentarne l'inarrestabile degrado: il risultato è che adesso non appare affatto come un rudere ma come un'originale struttura lasciata volutamente incompiuta. Le proporzioni, i materiali, l'assenza del tetto, il rosone vuoto, il silenzio, il cielo a vista avvolgono e stordiscono. Ed è proprio la mancanza del tetto, crollato nel 1768, ad esaltare l'articolazione e l'eleganza architettonica delle linee che si slanciano verso il cielo aperto come un inno alla spiritualità, accomunando in questo l'Abbazia a quelle di Melrose e di Kelso in Scozia, a quella di Cashel in Irlanda e a quella di Eldena in Germania.

Solstizio d'estate

Tutte le feste della luce

La Loggia "Ombrone" n° 122 ha celebrato i 150 anni

Grosseto
Domenica 17 maggio a Grosseto si è celebrato il 150° anniversario della "Ombrone" (122), la più antica officina maremmana del Grande Oriente d'Italia. Alla cerimonia è intervenuto il Gran Maestro Stefano Bisi insieme al Presidente del Collegio Circoscrizionale Francesco Borgognoni e a numerosissimi Fratellli arrivati da tutta la Toscana e dal Lazio. La loggia, di cui oggi è Venerabile Luigi Paragona, venne costituita il 1 marzo 1861. E' stata la prima e a lunga la sola della città e del territorio maremmano, un territorio difficile, a quel tempo pesantemente flagellato dalla malaria con una popolazione costretta per legge a spostarsi durante il periodo estivo. Tant'è che il Goi chiuse l'officina nel 1872 per riaprirla nel 1894 grazie alla ferma volontà del deputato Ettore Socci, ricordato insieme ad altri personaggi come Randolfo Pacciardi, Nello Tognetti. Tra le tante iniziative benefiche promosse dalla "Ombrone" è stata rievocata l'istituzione dell'Orfanotrofio Garibaldi. In occasione dell'evento, la loggia ha donato 10 sedie a rotelle al Coeso, che eroga servizi ai cittadini, distribuite alla Casa di Riposo Ferrucci e al centro diurno per disabili il Girasole. E' stato anche pubblicato un volume con la prefazione del Gran Maestro e costituito il Carteggio Tognetti. Il servizio filatelico del Goi ha realizzato un annullo con il quadro di loggia del Fratello Mauro Rambelli. Bisi, nel suo intervento conclusivo, ha tenuto a sottolineare l'importante azione sociale e il ruolo attivo svolto dalla Massoneria in questa area in particolare durante il Risorgimento.

I massoni fanno restaurare una statua del Museo di Palazzo Pitti

Firenze Capitale
Bella iniziativa del Consiglio dei Maestri Venerabili dell'Oriente di Firenze, in collaborazione con due associazioni collegate al Grande Oriente: La Fratellanza Fiorentina onlus e l'associazione Albizi 18. Il Presidente dell'Oriente fiorentino Giovanni Stefanelli, insieme a tanti altri Fratelli, ha organizzato una serata dedicata alla cultura nell'anniversario del 150° di "Firenze Capitale". Un pomeriggio che ha visto circa 130 fratelli, provenienti anche da altri cinque Orienti della Toscana con i familiari ritrovarsi per una visita guidata al museo degli Uffizi. Il pomeriggio ha avuto un momento particolare quando al gruppo è stata aperta la porta di accesso al famoso corridoio Vasariano che da Palazzo Vecchio, passando dentro il museo degli Uffizi si snoda sopra i tetti fin sopra il Ponte Vecchio, chiesa di Santa Felicita fino ad arrivare al giardino di Boboli e al Palazzo Pitti. Il Corridoio, voluto da Cosimo I dé Medici, fu realizzato nel 1565 in soli cinque mesi da Giorgio Vasari. Al suo interno una raccolta, la più vasta e importante collezione al mondo di autoritratti. Attraversato tutto il corridoio che si snoda sopra Firenze dalle cui finestrelle si può ammirare degli scorci ai più sconosciuti della città si giunge al giardino di Boboli e Palazzo Pitti ex residenza di Vittorio Emanuele II° nella Firenze Capitale. Visita alla Galleria d'Arte moderna fino ad arrivare davanti alla statua di "Flora", un capolavoro in marmo realizzata da Giuseppe Lazzerini nella metà dell'800 e donata dal Comune di Carrara al Sovrano. La statua raffigura una giovane fanciulla intenta a ad intrecciare una corona di fiori che in segno di buon augurio simbolicamente riporta alla Corona del Re d'Italia.La statua bisognosa di cure è stata ripulita, restaurata con l'apporto dei Massoni fiorentini e dell'associazione Fratellanza Fiorentina e consegnata alla direzione del museo riportando sul basamento: "Grande Oriente d'Italia – Fratellanza Fiorentina onlus". Questo impegno è stato illustrato dal presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Firenze Giovanni Stefanelli ai numerosi visitatori ed alla direzione museale introdotto dal fratello Claudio Gori che ha curato l'organizzazione. Ha concluso Moreno Milighetti della Fratellanza Fiorentina e 1° Grande Ufficiale del Goi ricordando come impegni di questo tipo sono oramai diventati consuetudine per la Libera Muratoria fiorentina che è impegnata, assieme alla sua associazione onlus, nelle direttrici della solidarietà, la cultura e la scuola, ricordando le recenti iniziative simili che hanno visto non solo l'associazione, ma anche il Grande Oriente d'Italia protagonisti nella società. Il pomeriggio, all'insegna della bellezza e dell'armonia ha accolto il plauso dei tanti Fratelli e familiari che hanno potuto usufruire di una serata straordinaria conclusasi con un buffet in una sala del museo di Palazzo Pitti.

La Loggia "Vetulonia" n° 123 celebra 140 anni di storia

Massa Marittima
Domenica 14 giugno, nel tempio appositamente allestito di Pian di Mucini, la "Vetulonia" di Massa Marittima ha festeggiato i suoi 140 anni di storia con le massime autorità dell'Ordine e i 13 labari delle logge della Maremma e di altre officine, come la "Giustizia e Liberta" ( 823) di Massa Marittima, la "Giuseppe Garibaldi" (1436), "Vittorio Valletta" ( 826), la "Giosuè Carducci" ( 824), la "Niccola Guerrazzi" (665) di Follonica, la "Francesco Baracca" (973), la "Acacia" ( 680), la "Ombrone"(122) di Grosseto, la "Unità Massonica" (1458) di Orbetello, la "Gagliarda Maremma" (396), la "XX Settembre" (703) di Piombino, la "4 Novembre" (130) di Campiglia Marittima, la "Luce dell'Elba" (152) di Portoferraio, la "Arbia" (138) e la "Salomone" (758) di Siena, "Alla Vera Fratellanza" (1388) di Pietrasanta, la "Centumcellae – Pensiero e Azione" di Civitavecchia. Una festa bellissima, in un posto incantevole, che ha visto riuniti all'Oriente il Gran Maestro Stefano Bisi, i Gran Maestri Onorari Silvano Radi (Fratello da 65 anni della Loggia "Vetulonia"), Luigi Sessa e Mauro Lastraioli, il Presidente del Collegio Circoscrizionale Francesco Borgognoni con l'Oratore Claudio Bagnoli, i Garanti d'Amicizia Enzo Viani e Bruno Frediani, gli Ispettori circoscrizionali Giorgio Testini e Diego Lanzillo, e naturalmente i maestri venerabili delle logge maremmane e circonvicine che hanno voluto portare con il proprio labaro il loro saluto alla loggia consorella. Il Venerabile della "Vetulonia", Renzo Cappellini, ha ricordato nella sua introduzione come tutte le logge della Maremma siano in qualche modo figlie delle Logge "Ombrone" e "Vetulonia", le più antiche della provincia, da cui sono nate nel secondo dopoguerra in provincia di Grosseto le altre officine, ed ha ringraziato con commozione i presenti. E' seguita la relazione storica del Fratello Gianpiero Caglianone, che ha ripercorso i 140 anni di vita della loggia e i suoi personaggi principali, dal 1875, anno in cui la loggia nasceva all'obbedienza del S. C. di Palermo per passare poi a quello di Torino, e rendersi infine indipendente dopo il 1880 fino al suo scioglimento nel 1889. Ne è emersa una storia complessa, ricostruita organicamente nel libro edito per l'occasione, vissuta insieme da personaggi mazziniani e garibaldini, dai volontari in Grecia nel 1897, in Macedonia nel 1912 e nelle Argonne nel 1914-15, e di precursori dell'opposizione al fascismo, inserita prima entro il quadro frammentato delle obbedienze massoniche dell'800, poi nelle alterne vicende della massoneria del novecento, iniziata nuovamente nel 1911 fino al 1925, quando avvenne la soppressione fascista, e ricominciata nel 1944, nell'Italia non ancora del tutto libera, per non essere più interrotta fino ad oggi. L' Oratore Mario Baldinacci, dopo aver letto il saluto del Sindaco della città ai lavori della Loggia, ha illustrato l'evoluzione della presenza massonica nella società massetana degli ultimi cinquant'anni, di come la Loggia "Vetulonia", sempre tra i protagonisti della vita cittadina, partecipi ormai puntualmente da quindici anni con i Fratelli e il labaro alle commemorazioni del 25 aprile e 4 novembre, ufficialmente invitata dal Comune di Massa Marittima. Sono seguiti gli interventi apprezzatissimi dei Gran Maestro Onorari Radi, Sessa e Lastraioli, e infine del Presidente Borgognoni.

Tornata a logge riunite con il Gran Maestro Stefano Bisi

Terni
Tornata a logge riunite l'11 giugno a Terni con il Gran Maestro Stefano Bisi, che nel suo appassionato intervento ha parlato del ruolo dell'istituzione massonica nel complesso momento storico attuale. "Quanto sia avvertito, specialmente tra i giovani, il desiderio di una svolta radicale -ha affermato Bisi- lo si coglie dall'elevato numero di profani che bussano alla porta del nostro tempio. Ci si rivolge a noi perché –ha spiegato il Gran Maestro- si sa che noi massoni siamo testimonianza attiva di quella rivoluzione del cuore di cui la società, oggi più che mai, ha fortemente bisogno. Una rivoluzione straordinaria, fatta di piccoli, ma concreti e tenaci, gesti quotidiani, basata sul coraggio, sulla lealtà, sull'assunzione di quegli ideali di libertà, uguaglianza, fratellanza, tolleranza che innervano il nostro compito. Dobbiamo essere nel mondo, in questo mondo, come gocce che insistentemente battono sulla pietra per penetrarla, scavarla, levigarla. Dobbiamo insistere, andare avanti, animati da questo spirito, per attuare una trasformazione possibile perché già avvenuta dentro di noi." All'evento, organizzato dal Consiglio dei Maestri Venerabili di Terni, hanno partecipato tantissimi Fratelli, tra cui il Gran Maestro Onorario Massimo Cipiccia, il Presidente della Corte Centrale Santino Rizzo, i Consiglieri dell'Ordine Giovanni Marella e Vincenzo Pilone, il Presidente del Collegio Circoscrizionale dell'Umbria Antonio Perelli, il Vicepresidente Fabio Vallorini, il Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili di Terni nonchè Maestro Venerabile della "J.W. Goethe" di Terni Luca Castiglione, del Sovrano Gran Maestro Gran Ierofante Generale dell'Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim Giancarlo Seri, dei Maestri Venerabili delle altre cinque logge: per la "G.C. Tacito" Renato Carnevali, per la "G. Petroni" Sandro Vendetti, per la "P. Garofoli" Franco Diomedi, per la "A. Fabri" Stefano Moroni, per la "R. Mantilacci" Elio Rosati. Nel corso dei lavori, Luca Castiglione ha fatto dono al Gran Maestro del suo gioiello di loggia e, a nome del Consiglio dei Maestri Venerabili di Terni, di alcuni libri di Francesco Pullia e il del volume di Paolo Maggiolini "Terni, società e arte".

Si progetta a Bologna uno studio dentistico sul modello degli Asili Notturni di Torino

Dalla parte giusta
In cantiere a Bologna la realizzazione di uno studio dentistico finalizzato a prestare opera gratuita alle fasce più deboli della popolazione. Un'iniziativa studiata sul modello del servizio attivo già da tempo presso gli Asili Notturni di Torino, che sta collaborando al progetto e ha già messo a disposizione il know-how e tutti gli altri strumenti necessari, come previsto dalla Federazione di Solidarietà Massonica, l'associazione voluta dal Goi proprio per sostenere la nascita in tutta Italia di strutture al servizio dei più fragili. Sono stati già individuati i locali e i volontari che lavoreranno per il centro. Intanto a Torino una delegazione composta da Antonio d'Errico, Mario Martelli, Lele Ambu, Stefano Zanetti, ha incontrato i rappresentati degli Asili Notturni Sergio Rosso, Marco Cauda, Giampiero Bedrone, Ettore Bresci, Daniele Carpegna, Domenico Coscia. Torino e Bologna, coordinate dalla Fism, lavorano insieme per la solidarietà, sotto l'egida di squadra e compasso, per la realizzazione di un protocollo d'intervento comune da applicare nel mondo del volontariato, con particolare attenzione al settore sanitario in genere e odontoiatrico in particolare.

"LiberaMente Massoneria", appuntamento dal 4 al 6 settembre

Radicofani
"LiberaMente Massoneria" è il tema dell'evento che si terrà a Radicofani, in provincia di Siena, dal 4 al 6 settembre. Oltre al Grande Oriente ed al Collegio toscano sono coinvolte le due logge del territorio, la "XX Settembre" (604) di Montepulciano e la "Ghino di Tacco" (1373) di Radicofani. Il programma sarà denso di impegni. Ecco quello di massima in attesa di essere perfezionato. Una conferenza, a cura di Giovanni Greco con storici docenti universitari, fissata per le 16,30 di venerdì 4 darà il via ai lavori. "Massoneria: una storia di libertà. Dall'Indipendenza americana ai nostri giorni." Il titolo provvisorio. Seguirà un concerto per raccolta di fondi di solidarietà destinati alle scuole di Radicofani. Sabato 5 si terrà prima una serie di presentazione di libri a cura del Collegio Circoscrizionale e poi delle escursioni, una delle quali a Pienza. Ancora da definire il momento della cerimonia di inaugurazione della Piramide restaurata a Bosco Isabella. Nella stessa giornata si terrà anche un talk show dal titolo "Che cos'è la Massoneria? Fine e principi dell'istruzione iniziatica massonica". Domenica mattina si terrà la tornata rituale a Bosco Isabella e a conclusione un'agape bianca.

"Il giro del mondo in 80 pensieri" di Piergiorgio Odifreddi

Sullo scaffale 
Tutti noi sappiamo che la matematica non è un'opinione. Ma non sempre ci basiamo sulla matematica per formarci le nostre opinioni sul mondo. È quello che invece fa Piergiorgio Odifreddi nel libro appena uscito con Feltrinelli dal titolo "Il giro del mondo in 80 pensieri", un libro divertente e rigoroso al tempo stesso che, spaziando in ogni campo della nostra vita, costruisce le sue "opinioni scientifiche" sulla politica (la democrazia è impossibile?) e sulla creatività (creativi si diventa?), su filosofia e sulla teologia (si può servire Dio e mammona?), sulla pittura (che cosa ha da dire Raffaello?) e sulla musica (...e Philip Glass?). Polemista pungente e spesso controcorrente, Odifreddi allena i lettori a usare il grimaldello della propria mente –la logica– per comprendere il mondo. (dalla quarta di copertina)