Cinque anni è durata l’esperienza di Firenze Capitale come sede del governo italiano succedendo a Torino nel 1865. Un passaggio sofferto da ambo le parti, lo stesso Vittorio Emanuele ne fu amareggiato, ma non ci fu possibilità d’appello: il centro d’interessi, l’apparato istituzionale, doveva avere centralità geografica nel giovane Regno d’Italia e perciò seguire le sorti … Continua
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