Torino, 21 ottobre 2009.
"Festeggiare la costituzione della loggia "Ausonia", la rinascita del Grande Oriente d'Italia e delle altre logge già allora esistenti - che si unirono sotto la sua guida o nacquero mano a mano che nuovi territori venivano a far parte del nuovo Stato unitario - non significa compiere un mero atto celebrativo, ma ribadire che molte battaglie che quei Liberomuratori combatterono allora devono, oggi, essere portate avanti, seppur con altro spirito e con altri mezzi". Lo ha detto Massimo Bianchi, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani, alla vigilia del Convegno di studi "Massoneria e Unità d'Italia, La rinascita della Liberauratoria nella Torino del 1859", in programma il 23 e 24 ottobre prossimi all'Archivio di Stato, Piazza Castello, 209. "Quello dell'Ausonia – ricorda ancora Bianchi - fu infatti l'inizio di un cammino difficile, combattuto giorno per giorno, affinché gli ideali di Libertà, Fratellanza e Eguaglianza non fossero parole vane, ma costituissero il cemento del nuovo Stato italiano unito e fossero alla base di una società moderna e laica". Bianchi sottolinea poi che "l'Unità d'Italia non è un'anticaglia sentimentale ma una storia di sangue e ragione tessuta nel corpo della Nazione; e men che meno può ridursi, oggi che ci avviciniamo a celebrarne i 150 anni, a battesimo di piazze e sostituzione di targhe". "Basta insomma – conclude il Gran Maestro Aggiunto - con un Risorgimento marmoreo: si valorizzi, piuttosto, il suo spirito profondo, le sue regole di libertà fondate sulla ragione e sulla laicità della convivenza civile. I valori di quel messaggio risorgimentale possono costituire l'antidoto più efficace contro la disgregazione civile". "Il Convegno in programma – ricorda Marco Jacobbi, presidente del Collegio Circoscrizionale del Piemonte e della Valle d'Aosta – è uno degli appuntamenti con i quali la Massoneria intende ricordare il 150° anniversario della fondazione della Loggia ‘Ausonia’ e l'orgoglio dei suoi fondatori che combatterono non solo idealmente per la diffusione della Istituzione massonica, ma misero in gioco la loro vita per una Italia unita. I centocinquanta anni della loggia Ausonia sono centocinquanta anni che hanno legato la Massoneria al nostro Paese". I lavori del Convegno, articolati in due giornate, saranno aperti venerdì 23 alle ore 15 dai saluti del Gran Maestro Aggiunto Bianchi.Seguiranno, dopo l'introduzione del Presidente del "Comitato LiberaMuratoria e società civile in Italia" e Presidente del Collegio del Piemonte e Val d'Aosta, Marco Jacobbi, gli interventi di Gian Mario Cazzaniga, Università di Pisa, "Massoneria e società segrete nell'età della Restaurazione e del risorgimento"; di Luis P. Martin, Université de Pau et des Pays de l'Adour, Pau, Francia, "Dall'universalismo alla nazione. Il processo di nazionalizzazione nella massoneria europea dell'Ottocento"; di Ester De Fort, Università di Torino, "Torino 1859: emigrazione politica e fermenti culturali"; di Fulvio Conti, Università di Firenze, "La rinascita della massoneria: dalla loggia Ausonia al Grande Oriente". Proseguiranno nella mattina di sabato 24 con le relazioni di Giuseppe Monsagrati, Università di Roma ‘La Sapienza’, "Dalla massoneria alla fratellanza dei popoli: i progetti internazionali di Carlo Michele Buscalioni"; di Marco Novarino, Università di Torino, "Felice Govean: il giornalista, il politico, il massone"; di Francesca Sofia, Università di Bologna, "Il quinto vangelo svelato: David Levi e la massoneria", e di Fiorenza Tarozzi, Università di Bologna, "Un cittadino del mondo: cultura e politica in Livio Zambeccari fra Italia e America latina".