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giovedì 17 marzo 2011

Unità e Massoneria: 150 anni di storia

di Lorenzo Castellani.





Arrivano i 150 anni dell’unità d’Italia e il Grande Oriente d’Italia prepara i festeggiamenti in pompa magna. Calendario ricco di eventi per i fratelli muratori che hanno nel Risorgimento uno degli ancoraggi storico-culturali più profondi. “Impaginiamo con entusiasmo e ragione percorsi di identità e cultura, speranze e lotte per un Paese migliore. Lungo la strada che ha costruito il sentimento nazionale ci sono volti e storie, conquiste di libertà e ferite ancora da sanare. E’ cucito soprattutto il grande sogno di riunire un unico popolo sotto il Tricolore, superando l’incompiuto del Risorgimento. In questa storia che vogliamo condivisa, il Grande Oriente d’Italia vuole contribuire a riscoprire il senso del nostro stare insieme come Italiani, custodendo e portando avanti un progetto di vita.” Scrive il Gran Maestro Gustavo Raffi e poi ancora continua sottolineando l’impegno massonico “Vogliamo prendere nuova forza dalla lezione ideale del Risorgimento ma anche essere capaci di ascoltare e studiare quelle pagine che non ci sono sui libri di storia, mettendo in discussione pregiudizi e spostando i confini. Senza revisionismi né polemiche, né coi Savoia né coi Borbone: i Fratelli del Grande Oriente sono con gli Italiani che ieri si unirono per appartenere a un’unica Patria e oggi vogliono rinnovare e vivere il patto di fratellanza che costruisce un destino comune e un bisogno profondo di verità. Il fuoco di brace che alimenta la speranza è più importante delle ferite che bruciano la carne. Un paese che sa da quale passato arriva è in grado di cogliere le sfide del futuro.” Educazione, cultura, libertà e progresso sono ancora le parole chiave della Massoneria del 2011. La sfida di Palazzo Giustiniani è contribuire spiritualmente e culturalmente al progresso della nazione e allo sviluppo delle coscienze dei singoli individui. Un cammino costante verso l’unità e l’identità patriottica quello della massoneria senza far mancare il richiamo ai vecchi ma quanto mai attuali maestri del pensiero come Mazzini e uomini di azione come Garibaldi che “ non sono per noi ‘santini laici’ o generi letterari da spendere sul mercato delle chiacchiere: sono invece esempi di uomini che hanno fatto strada a un’idea di Paese unito e solidale.” Il tutto nel rispetto delle libertà civili ed individuali. Sul punto è ancora il moderno Maestro Raffi a proseguire “La scommessa è la Libertà e il coraggio del Pensiero. Vogliamo lanciare la rivoluzione dell’impegno, personale e comunitario, in una fase storica in cui prevalgono scollamento e distacco, delega e rinuncia. Siamo convinti che proprio ora la testimonianza di ogni persona che si mette in gioco per costruire e modulare percorsi virtuosi, è segno concreto che un’altra umanità è possibile.” Non mancano sprazzi autocelebrativi “quanto la Massoneria abbia dato in termini di sangue e sacrificio all’Unità d’Italia è fatto noto agli storici ed abita anche nei cuori della nostra gente.” Per poi volgere lo sguardo all’oggi “Anche oggi vogliamo indicare con forza che serve nuova responsabilità per costruire il domani e rispondere agli appelli che ci vengono dai giovani, dalla scuola e da una società che ha smarrito il senso del proprio ligamen, lo stare insieme come popolo. Non possiamo che dire basta con i giochi delle tre carte e le ricette che servono al piccolo cabotaggio. L’Italia ha bisogno di uno scatto di reni, e di volare alto, oltre le polemiche e le logiche da cortile.” Tra le iniziative più rilevanti il meeting dell’1-2-3 Aprile a Rimini con conferenze, dibattiti e confronti. Tra gli ospiti più rilevanti il naturalista Alessandro Cecchi Paone, il Presidente del Comitato per i 150 anni On. Valerio Zanone, il pensatore repubblicano Professor Maurizio Viroli e il filosofo Gian Mario Cazzaniga. Tanti eminenti personaggi per una massoneria che oggi, almeno culturalmente, sembra ancora più viva che mai.