Giornata della Memoria
'Di fronte all'inferno della Shoah, le parole si spezzano. Ma oltre la morte della ragione - che con l'infamia delle deportazioni ha scritto le pagine più vergognose della storia umana - il Tempio è rimasto in piedi. E questo è il segno più grande da indicare ai giovani'. E' quanto afferma Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, in occasione della 'Giornata della Memoria', che ricorda le vittime della Shoah e delle persecuzioni nazifasciste. 'Soprattutto in questo momento di forte crisi economica e morale - prosegue Raffi - la memoria di milioni di morti innocenti si unisce al bisogno di futuro. Occorre impegnarci per costruire scuole e asili, luoghi di pensiero libero e di educazione del cittadino, promuovendo in ogni occasione la forza del dialogo che libera gli uomini da paure e chiusure'. 'Rinnoviamo con forza - prosegue Raffi - la nostra testimonianza dell'Olocausto, una tragedia senza pari che nessun tempo dell'uomo potrà mai dimenticare. L'odio per il diverso e i rigurgiti di razzismo che si affacciano anche negli stadi di calcio - conclude il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani - sono il nuovo filo spinato che recinta divisioni e discriminazioni inaccettabili. Il compito di vegliare e lottare contro ogni violenza e intolleranza, non è terminato'.