Il ricordo del sindaco di Firenze ucciso dalle Brigate Rosse
Era il 10 febbraio del 1986 quando Lando Conti, sindaco di Firenze dal marzo del 1984 fino al settembre del 1985, veniva ucciso dalle Brigate Rosse. Successore di Piero Bargellini e Alessandro Bonsanti, Conti ha formato con loro la triade che ha rappresentato per Firenze anni di prosperità, pace cittadina e corretta amministrazione. Libero Muratore della Loggia "Abramo Lincoln" all'Obbedienza del Grande Oriente d'Italia - oggi "Lando Conti" - e repubblicano convinto, testimoniò con la vita e con le opere il principio mazziniano del primato dell'educazione per il miglioramento morale dell'Umanità e l'ideale massonico della fratellanza che opera sempre per il bene di tutti e mai a vantaggio di una parte sola. Lando Conti nel suo programma e nella sua azione dimostra di aver ben compreso l'esistenza di un fenomeno inquietante per le sorti della democrazia, costituito dallo squilibrio tra l'alta capacità professionale della stragrande maggioranza dei cittadini e la loro mancanza di formazione e maturazione politica, che li conduce ai margini della vita pubblica, spettatori inermi ed inerti dell'azione di chi intende far valere i propri interessi particolari su quelli generali.
Il ricordo del Gran Maestro, Gustavo Raffi - PDF 102 Kb
Chi era Lando Conti