Occhio alla storia: Salvador Allende non lasciò mai la Massoneria

Una precisazione su un grande libero muratore che fu presidente della Repubblica del Cile 

In relazione all'articolo pubblicato dal 'Fatto Quotidiano', dell'11 settembre scorso, dal titolo 'Due diversi 11 settembre', nel quale l'articolista scrive che Salvador Allende lasciò la Massoneria quando fu eletto presidente del Senato, sulla base di precise fonti documentali, che presentiamo come Document Gallery, si precisa che contrariamente a quanto viene affermato, Allende non abbandonò mai l'Ordine. Quando era presidente del Cile pronunciò una tavola molto importante su "Massoneria e socialismo" durante la tornata della Gran Loggia di Colombia a Bogotà, il 28 agosto 1971. Allende ricordò che i Libertadores dell'America Latina - il venezuelano Simón Bolívar e l'argentino José de San Martín - erano massoni e che la storia dell'Istituzione è strettamente legata con quella della nascita degli stati nazionali sud americani. Durante la sua visita ufficiale a Cuba nel 1972, il massone Allende si recò a trovare i suoi Fratelli presso la sede della Gran Loggia. La strada più importante de L'Avana, che ospita il palazzo della Gran Loggia di Cuba, è stata intitolata ad Allende. Inoltre non fu, come si sostiene, Gran Maestro della Gran Loggia del Cile. Lo fu invece il nonno, Ramon Allende Padin, nel 1884, e per i suoi ideali progressisti fu soprannominato "il Rosso Allende". Salvador Allende fu iniziato il 16 novembre 1935 nella Loggia "Progreso" n. 4 di Valparaiso, fondata dal suo avo. Cinque anni dopo la sua iniziazione, a seguito dello sviluppo della sua carriera politica nel partito socialista, si trasferì a Santiago del Cile dove entrò nella Loggia Hiram n. 65 alla quale appartenne fino alla sua tragica morte. Questo è quanto ricordiamo e precisiamo. Senza polemiche, ma con amore per la verità. Come è nel nostro stile.
 Salvador Allende massone e socialista
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