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lunedì 17 agosto 2015

Templarismo e Massoneria, il convegno “Il cuore e la spada, l’ora delle scelte” a Castignano. Il Gran Maestro Bisi: “Una cavalleria dello spirito con valori ancora attuali da tramandare alle future generazioni”



“Il cuore e la spada, l’ora delle scelte”. Ecco il suggestivo e spiritualmente intenso titolo dell’importante convegno svoltosi a Castignano, incantevole borgo medievale della valle del Piceno, e promosso dal Collegio circoscrizionale della Marche del Grande Oriente d’Italia, con lo scopo di fare rivivere, ricordare ed attualizzare la storia, gli ideali ed i sublimi valori dell’Ordine dei Templari. I monaci-combattenti dai bianchi mantelli, hanno indicato una strada all’Uomo che gli iniziati, e la Massoneria, hanno sempre cercato di seguire e valorizzare. Un cammino fatto di principi, quali la tolleranza, il dialogo con le altre fedi, la difesa dei bisognosi, la cura degli indigenti, la bellissima ed utopica visione di creare una Fratellanza universale. I valori templari ancora oggi consentono all’uomo di elevarsi dalla materiale modernità dei tempi e di creare un ponte costruttivo fra passato e presente. Non è stato un caso che l’evento sia stato realizzato proprio a Castignano, uno dei comuni del Piceno che ha rappresentato uno dei presidi più importanti dell’Ordine Templare nell’Italia centrale, e che è sede di Templaria Festival, una bellissima rassegna di rievocazione storica medievale che quest’anno dopo Ferragosto festeggerà la sua 25esima edizione. Al tempo delle Crociate, Castignano è stato il crocevia dei Cavalieri nei loro viaggi verso Gerusalemme. I lavori del convegno voluto dalla Massoneria marchigiana si sono svolti nella Sala riunioni “Le Grotte” (Via Sante Scaramucci-Castignano) e si sono aperti con l’introduzione del presidente circoscrizionale del Grande Oriente, Fabrizio Illuminati. Il quale ha dato il benvenuto al Gran Maestro Stefano Bisi ed agli ospiti lasciando poi la parola a tanti qualificati relatori, specialisti su Templarismo e Massoneria. I temi toccati hanno affascinato il folto pubblico presente. Hanno portato il loro prezioso contributo al dibattito: il Grande Oratore del Goi, Claudio Bonvecchio che ha sviscerato a 360 gradi il rcastignano2 uolo della “Cavalleria nel Terzo Millennio”, Sebastiano Fusco che si è occupato di “Templari e tradizione iniziatica”, Fabrizio Bartoli, Paolo Corallini e Francesco Tenella che sono intervenuti sul tema: “Templari e Massoni: antichi confratelli?”. Le conclusioni sono state affidate al Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani, Stefano Bisi che ha parlato di una Cavalleria dello Spirito. “Il compito più importante di chi oggi studia e divulga – ha detto il Gm – il pensiero e l’Opera Templare è quello di ricordare e soprattutto, tramandare e donare alle generazioni successive, un’eredità di valori ancora viva ed attuale, più che mai in un tempo di grande decadimento, per non dire di quasi totale scomparsa, di tanti valori morali e spirituali, e soggiogato dall’imperante cultura dell’apparire e non dell’essere. I valori che hanno ispirato la vita dei templari, di questa Cavalleria dello Spirito, sono stati improntati alla lealtà, al coraggio, all’onestà, alla tolleranza, alla comprensione, all’amore. Una cavalleria che si prefiggeva anche la creazione di una civiltà multietnica e fraterna sulla base della Tolleranza e del sincretismo religioso. Quella stessa missione che anche la Libera Muratoria persegue da secoli per il Bene dell’Umanità. L’uomo moderno ha smarrito la capacità templare di credere in se stesso, di lottare per un ideale ritenuto giusto e difendere sacrosanti diritti. E se gli antichi cavalieri si prefiggevano la difesa dei luoghi santi a Gerusalemme, come altrove, oggi coloro che si rifanno ai loro principi hanno da difendere con il cuore e con la spada, il Tempio dell’Uomo. Bisogna, quindi, continuare a cercare la rivalutazione dell’essere, dei suoi valori, della sua bellezza interiore. Dobbiamo riuscire a fare riemergere dai profondi abissi del nostro essere, quella scintilla divina che è in ogni uomo. E allo stesso tempo, continuiamo ad onorare la memoria del templari nella nostra crescita interiore leggendo qualche volta in silenzio la loro Regola, un passaggio importante per la Conoscenza di ogni iniziato”.