Grande partecipazione a Castignano (AP) per il convegno “Il Cuore e La Spada: L’ora delle scelte” promosso dal Collegio Circoscrizionale dei Maestri Venerabili delle Marche che ha dato il via alla 26ª edizione di Templaria Festival. Un titolo suggestivo e spiritualmente significativo vista l’importanza ricoperta dal piccolo centro del Piceno uno dei presidi più importanti dell’Ordine Templare come crocevia dei crociati diretti a Gerusalemme. Presenti il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi, Il Grande Oratore Claudio Bonvecchio, il Presidente del Collegio delle Marche Fabrizio Illuminati, Paolo Corallini e Fabrizio Bartoli rispettivamente Gran Priore e Alto dignitario dei Templari O.S.M.T.H., l’Ispettore generale del Rito Scozzese Antico e Accettato Francesco Tenella, Il Sindaco di Castignano Fabio Polini e il presidente della Proloco Giuseppe Benigni.“Il collegamento storico con i Templari è un argomento – ha detto Illuminati aprendo i lavori – che divide la massoneria in due correnti: quella inglese che data nel 1717 l’inizio della massoneria escludendo ogni altra teoria, e quella scozzese che vede i Templari sopravvissuti all’epurazione del 1313 unirsi all’esercito di Robert Bruce per poi confluire nella proto massoneria degli scalpellini e delle gilde di costruttori”. Illuminati ha poi ricordato come il discorso del cavaliere Ramsey abbia segnato la nascita dei sistemi alto graduali, anche se non venne mai pronunciato, scatenando le ire della chiesa fino alla scomunica da parte di Clemente XII. Il professor Claudio Bonvecchio (nella foto a destra) ha individuato nella crisi di spiritualità contemporanea la causa della diffusione dei nuovi ordini cavallereschi . “I Templari hanno dato uno slancio a questo fenomeno che fino al VII e VIII secolo era inteso come esclusivo strumento di guerra. Dopo l’anno mille si struttura in vero e proprio Ordine fino al 1400, quando diventa appannaggio dei nobili con l’introduzione delle staffe per i cavalli e del porta lancia. Il principio di eguaglianza si riflette nei rituali delineando l’appartenenza in base al merito e non alla classe sociale”. Bonvecchio ha ricordato la diffusione di miti cavallereschi, come quello di Re Artù riscontrabile da San Galgano a Glastombury, che si diffondono in tutta Europa sopratutto, quando la Chiesa si irrigidisce con l’emanazione di tutte quelle regole che limitarono la libertà umana. “Miti come S.Giorgio e il Drago e il ciclo del Santo Graal, danno la spinta – ha concluso il Grande Oratore – per ricercare la spiritualità nel nuovo esoterismo iniziatico. I Templari diventano simbolo di coraggio per la difesa della libertà e le assonanze con la Massoneria vanno al di là delle prove documentali”. Con la ricerca “Massoni e Templari: antichi confratelli?” presentata da Paolo Corallini e Fabrizio Bartoli il convegno è entrato nel vivo. “Nel 1049 un gruppo di cavalieri tornarono in Terra Santa sotto la protezione del Papa – ha spiegato Corallini – e per nove anni scavarono sotto il tempio di Gerusalemme. Tornarono in Europa. con un enorme bagaglio di conoscenze (il Graal) e negli anni successivi finanziarono la costruzione di 90 cattedrali gotiche all’interno delle quali scolpirono i loro segreti di pietra. In quel periodo tra il XII e il XIV secolo i Templari entrarono in contratto con la protomassoneria e furono inclusi nella loggia numero zero a Kilwinning nel 1140, la loggia madre della Scozia. La presenza di gradi Templari nel sistema alto graduale suffragherebbe questa teoria”. La presentazione multimediale illustrata da Fabrizio Bartoli ha ripercorso dieci anni di viaggi e di ricerche fatte con l’aiuto della Gran Loggia di Scozia e la collaborazione del Clan Sinclair: le tombe templari con simboli massonici, le corrispondenze dei mark mason, dai simboli della cappella Rosslyn fino al cuore imbalsamato di Robert Bruce nell’Abazia di Melrose e la sua tomba i simboli della squadra e del compasso. Una serie di prove che rafforzerebbero la tesi della ricerca ma che secondo Illuminati andrebbero verificate con estrema prudenza.Nel suo intervento programmato Francesco Tenella ha ripercorso la storia del Rito Scozzese Antico e Accettato dal suo sviluppo in Italia fino alla sopravvivenza durante la soppressone fascista, gli anni bui dell’omicidio Matteotti e la successiva rinascita con l’impegno politico fino i giorni nostri. Le conclusioni sono state affidate al Gran Maestro che ha parlato della cavalleria dello spirito. “Il compito più importante di chi oggi studia e divulga – ha detto Bisi – il pensiero e l’Opera Templare è quello di ricordare e tramandare, alle generazioni successive, un’eredità di valori ancora viva e attuale più che mai, in un tempo di grande decadimento, di tanti valori morali e spirituali, e soggiogato dall’imperante cultura dell’apparire e non dell’essere. I valori che hanno ispirato la vita dei templari, di questa Cavalleria dello Spirito, sono stati improntati alla lealtà, al coraggio, all’onestà, alla tolleranza, alla comprensione, all’amore. Una cavalleria che si prefiggeva anche la creazione di una civiltà multietnica sulla base della Tolleranza e del sincretismo religioso. Quella stessa missione che anche la Libera Muratoria persegue da secoli per il Bene dell’Umanità. L’uomo moderno ha smarrito la capacità templare di credere in se stesso, di lottare per un ideale ritenuto giusto e difendere sacrosanti diritti. E se gli antichi cavalieri si prefiggevano la difesa dei luoghi santi a Gerusalemme, come altrove, oggi coloro che si rifanno ai loro principi hanno da difendere con il cuore e con la spada, il Tempio dell’Uomo. Dobbiamo riuscire a fare riemergere dai profondi abissi del nostro essere, quella scintilla divina che è in ogni uomo. E allo stesso tempo, continuiamo ad onorare la memoria del templari nella nostra crescita interiore leggendo qualche volta in silenzio la loro Regola, un passaggio importante per la Conoscenza di ogni iniziato”.