A cura di A. Villari, Lauro Rossi, P. Peluffo - Silvana Editoriale
Il mito di Garibaldi eroe popolare, generoso difensore delle cause giuste e progressive, trascinatore ineguagliabile di volontari, e al tempo stesso uomo mite, modesto e disinteressato ha cominciato a prendere corpo ancora prima dell'impresa dei Mille e della liberazione del Mezzogiorno. Ma con gli eventi del 1860 la leggenda si è fissata nella sua forma definitiva. Garibaldi è divenuto così il tipo dell'eroe moderno, forte e generoso, incarnazione delle virtù migliori dell'umanità. Quel mito, del resto, non è stato soltanto sublimazione delle doti dell'eroe, esaltazione delle sue gesta, trasfigurazione fantastica della sua personalità; si è tradotto in ideologia che ha inciso direttamente sul corso storico, divenendo strumento di azione pratica, forza politica concretamente operante. Il presente volume sulla spedizione dei Mille si compone di due parti. Con la prima si entra nel vivo della vicenda, esaminando il quadro internazionale in cui l'impresa ha avuto luogo, la situazione degli Stati italiani al momento della partenza della storica impresa, con particolare riferimento alle posizioni espresse da Cavour e da Vittorio Emanuele II. Si passa quindi all'analisi delle battaglie fino all'ingresso di Garibaldi a Napoli e al famoso incontro di Teano. La seconda parte è dedicata all'iconografia e al mito della spedizione, ai diari coevi, alla memorialistica, al cinema, alla musica. Attraverso dipinti, stampe, cartoline, manifesti, francobolli, calendari, fotografie.
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