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lunedì 16 giugno 2014

Il Gran Maestro Stefano Bisi: "Mi piacerebbe sapere cosa pensa Papa Francesco dei Liberi Muratori"


Chiesa e Massoneria 
 
Chiesa e Massoneria
"Mi piacerebbe proprio sapere cosa pensa Papa Francesco della Massoneria". E' il desiderio espresso dal Gran Maestro Stefano Bisi, pubblicamente, a conclusione della presentazione del volume "Il Concilio segreto" di Ignazio Ingrao (Piemme editore) organizzata dal Servizio Biblioteca del Grande Oriente d'Italia il 12 giugno a Roma presso la libreria Arion di via Milano. "Sono profondamente convinto -ha detto Bisi- che sul terreno dei diritti umani e della libertà possano esserci contatti fecondi tra Chiesa cattolica e chi è diversamente credente. Penso che sia tempo di unire più che di dividere e sono certo - ha aggiunto- che si possa trovare un prezioso punto di incontro e dialogo. La breccia di Porta Pia del 1870 va attualizzata. Il prossimo 20 settembre, il 20 settembre 2014, -è stato l'auspicio del Gran Maestro- deve essere ricordato per un'altra breccia, una breccia che possa servire ad abbattere i muri che separano mondi diversi che hanno voglia di incontrarsi. C'è fortemente bisogno di collegamenti. Questo era anche il messaggio del Concilio Vaticano II", che cinquanta anni fa aprì una stagione nuova all'interno del mondo cattolico. Un messaggio che oggi con il pontificato di Bergoglio si carica di una nuova e fortissima spinta innovativa, che nasce dalla volontà di un rimodellamento della Chiesa nella sua fisionomia, di un riesame della pastorale delle relazioni interpersonali, e di una rivalutazione della metodologia inaugurata in quella specialissima assise che si svolse dal 1962 al 1965 sotto i pontificati di Giovanni XXIII e Paolo VI: dibattito aperto e democratico e intenso ascolto della società. Lo hanno sottolineato da diversi punti di vista, ripercorrendo attraverso il saggio di Ingrao alcuni retroscena del Concilio, Marco Politi, giornalista vaticanista ed editorialista del "Fatto Quotidiano", che ha moderato il dibattito; i relatori intervenuti all'incontro: Alberto Melloni, storico del Cristianesimo all'Università di Modena-Reggio Emilia e Marinella Perroni, teologa, docente del Pontificio Ateneo di S. Anselmo a Roma; il Gran Bibliotecario Dino Fioravanti, punto di riferimento al Vascello di storici e ricercatori. E questo "balzo in avanti della Chiesa nella società moderna", oggi come allora piace alla Massoneria, che oggi proprio come durante quegli anni caldi ha ripreso a seguire con interesse i cambiamenti che si delineano Oltretevere. Quell'evento rappresentò senza dubbio, scrive Ingrao nel capitolo del suo libro dedicato ai rapporti tra i liberi muratori e Chiesa, "una stagione unica di dialogo e di conoscenza reciproca", "al di là di pregiudizi e storiche divisioni". Uno slancio che si è andato poi affievolendo ma che in questa fase, in cui sembra essere cominciata una nuova età conciliare, ha tutte le possibilità di riprendere.