Modena
Il senso di solidarietà e filantropia della Massoneria, almeno di quella dell'Emilia Romagna, si mette alla prova il prossimo venerdì 14 novembre, a Modena, nel corso di un convegno che si terrà alle ore 16,30, presso la Sala Michelangelo, viale Virgilio, zona Fiera, organizzato appunto per passare dal "dire", dai progetti, al "fare", confrontandosi con alcune delle esperienze più concrete e significative attuate in altre regioni, come gli Asili Notturni e il Piccolo Cosmo di Torino, o il Pane Quotidiano di Milano, che sono ormai vere e proprie istituzioni in grado di assistere migliaia di bisognosi, ma anche realtà di minori dimensioni, come ad esempio l'associazione Una Luce per la Rinascita, costituita da un "piccolo gruppo" di amici e Fratelli sempre di Milano, che sono riusciti a diventare catalizzatori di azioni benefiche di grande rilievo, un esempio tra tutti la grande mobilitazione di cui si fecero promotori due anni fa durante il terremoto in Emilia Romagna. Regione nella quale la solidarietà massonica si è espressa fino a qualche anno fa in maniera episodica e attraverso iniziative spesso localistiche e scoordinate fra loro. Da qualche anno la situazione è cambiata e le 40 logge del territorio hanno cercato di fare rete per rendere il loro impegno sociale più incisivo. Questo progetto, e prim'ancora questo sogno, ha una bandiera: l'associazione Acacia; ed un cuore, quello del suo attuale presidente, Giuseppe Bellei Mussini, membro (ex Venerabile) della loggia modenese "Fratellanza e Progresso". Il convegno sarà l'occasione per il grande salto nel futuro, uno spartiacque destinato a dare il via a un nuovo modo di fare solidarietà. All'evento, che si terrà a Modena, saranno presenti il presidente del Collegio dei Maestri Venerabili dell'Emilia Romagna, Giangiacomo Pezzano, ideatore e sostenitore del progetto Acacia fin dalla sua nascita, che introdurrà i lavori; il Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso, che racconterà la sua preziosa esperienza agli Asili Notturni di Torino, e illustrerà il progetto messo in cantiere dal Grande Oriente di una Federazione Nazionale della Solidarietà Massonica. "La solidarietà massonica – ha scritto recentemente Sergio Rosso sull'ultimo numero di "Erasmo notizie" – non deve essere calata dall'alto, ma radicata nel territorio. I tanti pregiudizi sulla Massoneria si abbattono solo con la concretezza dei fatti. I nostri punti di forza sono risorse, oculatezza, imprenditorialità e volontariato qualificato, da armonizzare con le strutture pubbliche". Quanto sarà contagiosa questa visione, lo si vedrà presto. |