Sullo scaffale
"E come stella in cielo il ver si vide" di Ioannis Tsiouras, pubblicato da Giuseppe Laterza Bari. Appartiene al genere dei romanzi saggi, ovvero a quel tipo di narrazione che "nasconde" nell'intreccio l'intento di diffondere contenuti di stampo saggistico-divulgativo (esoterismo, filosofia, scienza e religione). La cornice narrativa è molto semplice e interessante: un nonno è in attesa del primo nipotino, e parla con lui per spiegargli le premesse della sua venuta al mondo, cercando di trasmettergli delle utili basi per potersi muovere nel mondo sviluppando un pensiero critico. Il protagonista, che si è fatto carico dell'educazione del suo discendente ancor prima della nascita, parte per un immaginario viaggio attraverso il tempo e i ricordi, riportando dialoghi salienti intrattenuti con amici, parenti e conoscenti sulla filosofia, la scienza, la biologia, la storia, la mitologia e la religione e incentrando il suo discorso sulle radici greche del pensiero e della conoscenza nel mondo occidentale. Il viaggio inizia con la magnifica sorpresa che è il concepimento del nipotino e prosegue lungo la sua crescita nel grembo della madre fino alla nascita. Il rapporto che viene a crearsi tra i due è costruttivo ed è pieno di racconti, di aneddoti, di scoperte, di viaggi nella mitologia e di confronti. In questo viaggio, anche l'autore si riscopre, facendo riaffiorare vicende ed eventi della sua esistenza, necessari a impostare il futuro rapporto con il nipote. Il libro è scritto in modo scorrevole con un linguaggio semplice che rende i concetti comprensibili anche a chi non ha mai affrontato la filosofia, la religione e la scienza. Con impegno e arguzia, con uno stile appassionato e con la massima semplicità linguistica, l'autore spiega al suo nipote e quindi al lettore i concetti di questa entità che chiamiamo tempo, della scienza classica e relativistica e gli enigmi della teoria della meccanica quantistica, del mondo submicroscopico e del mondo macroscopico; e, dall'altra, gli fa assaporare il fascino profondo della filosofia orfico-pitagorica, presocratica e socratica, tutto attraverso citazioni di Esiodo, di Omero, di Platone, di Aristotele e di Dante. |