Servizio Biblioteca
Giovedì 6 novembre alle 18 nuovo appuntamento a Casa Nathan, il Centro Polifunzionale del Grande Oriente e Casa massonica romana. L'occasione la presentazione del trattato illuministico-massonico "Il Purgatorio ragionato" di Francesco Longano a cura di Francesco Lepore, pubblicato in Miscellanea Bibliothecae Apostolicae Vaticanae XX (2014). All'incontro organizzato dal Servizio Biblioteca del Goi sarà presente il Gran Maestro Stefano Bisi. Interverranno, oltre al curatore del saggio, lo storico Ruggiero Di Castiglione, il giornalista Paolo Rodari, Antonio Trampus dell'Università Cà Foscari di Venezia e Gianni Eugenio Viola dell'Università di Siena. Modererà il dibattito il giornalista Ignazio Ingrao. Pochi protagonisti del Settecento italiano hanno mantenuto, agli occhi dei loro contemporanei e a quelli degli studiosi dei secoli successivi, il velo di mistero che circonda la figura del molisano Francesco Longano (1729-1796), che fu legato all'insegnamento della Chiesa di Roma, ma che successivamente aderì alla Massoneria di obbedienza inglese. Quasi dimenticato nell'Ottocento e nel primo Novecento, Longano non era stato un personaggio minore nella repubblica delle lettere. Allievo di Antonio Genovesi e poi suo successore, per quasi dieci anni, alla celebre cattedra di commercio istituita a Napoli, aveva pubblicato molti saggi tra cui "Dell'uomo naturale" (1778) destinato ad ampie discussioni e a molte critiche, e il "Purgatorio ragionato" (1879) che fu oggetto di censure e di divieti di stampa, confutato prima ancora della pubblicazione, stampato solo in parte e vittima di immediati sequestri. Il manoscritto, trattenuto dai censori ecclesiastici, ritornò non si sa come e quando in possesso di Longano e attraverso molte traversie venne acquisito nel 2005 dalla Biblioteca Apostolica Vaticana (che lo conserva con segnatura Vat. lat. 15366). Ora è merito di Francesco Lepore l'aver approntato un'edizione filologicamente ineccepibile per le Miscellanea Bibliotechae Apostolicae Vaticanae (2014) cui sta per far seguito una versione disponibile per un pubblico più ampio affidata all'editore Rubbettino. Francesco Lepore, attraverso un'investigazione molto attenta e documentata anche presso la Biblioteca del Grande Oriente d'Italia, spiega quello che i contemporanei di Longano non potevano sapere e cioè che nel momento in cui veniva steso "Il Purgatorio ragionato" l'abate molisano era certamente già a Napoli sul piè di lista della loggia "La Parfaite Union" e, con il grado di Maestro scozzese (4°), su quello della loggia l'Harmonie. Il suo nome figurava anche tra gli affiliati della loggia partenopea "Vittoria all'Obbedienza" della Gran Loggia Nazionale de' Regni delle due Sicilie. Il prisma della sua appartenenza massonica, che non era solo ossequio ad una moda culturale ma un tentativo profondo di capire l'Eterno codice dell'umana ragione (come lui stesso scriveva), diventa la chiave per entrare nell'opera e capirne le inquietudini non comprese dai contemporanei. "Il Purgatorio ragionato" ci appare così non come una semplice meditazione sulla morte e sull'aldilà, ma come una riflessione profonda sulla vita e sulla possibilità di capire l'uomo entro un quadro di maggiore giustizia sociale. Un contributo importante per restituire al loro contesto pagine di grande significato.
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