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lunedì 15 giugno 2015

Borsa di studio della Massoneria a tre studenti del liceo Cassini di Sanremo

Dalla parte giusta
"La società che vorrei". Tre studenti del Liceo Cassini di Sanremo, autori dei migliori elaborati dedicati a questo tema e incentrati sulla figura di Orazio Raimondo, sindaco e deputato socialista del primo Novecento, sono stati premiati con una borsa di studio della Massoneria. A consegnarla nell'aula magna del liceo, nel pomeriggio di sabato scorso a Villa Magnolie, è stato il Grande Oratore Claudio Bonvecchio, filosofo dell'università Insubria di Varese. Accanto a lui, in rappresentanza delle sei logge massoniche cittadine che hanno elargito la borsa insieme al Collegio dei Gran maestri venerabili della Liguria, lo psicologo, ex assessore ed ex consigliere provinciale Vincenzo Lanteri. Un'iniziativa quantomeno insolita, a cui hanno partecipato decine di studenti. Con loro una larga parte del collegio docenti del liceo sanremese, compresa la dirigente Enrica Minori, venuti ad assistere l'andamento del tète à tète tra massoni e giovani liceali. A vincere il primo premio in denaro della borsa di studio, un assegno di 800 euro, è stata la studentessa Beatrice Anfossi. Secondo con 600 euro Lorenzo Borrone. Terza Giulia Saviozzi, 400 euro. Ad ognuno dei trentasei partecipanti è stata consegnata una pergamena controfirmata dalle logge del Grande Oriente. Come hanno riferito alcuni presenti, non è mancato il dibattito, spronato proprio dai rappresentanti della massoneria: dopo aver spiegato il sistema di valori umani e sociali che ispirano la pur sempre misteriosa vita associativa, gli esponenti del Grande Oriente hanno invitato studenti e corpo docente a porre domande, anche irriverenti. Quello del Cassini è stato forse uno dei primi faccia a faccia tra giovani liceali e i "volti" della Massoneria sanremese e nazionale, un'occasione importante per testimoniare l'impengno della Libera Muratoria per l'educazione e il mondo della scuola.