Massoneria, il Gran Maestro Stefano Bisi a Scampia tra i poveri, una visita importante e significativa di appoggio a coloro che soffrono ma cercano il riscatto.
Scampia è famoso per la criminalità organizzate ed “alcune realizzazioni edilizie, oggi discusse, furono edificate in momenti di piena emergenza post-terremoto: le cosiddette zone 167. Non tutte le persone in stato di emergenza alle quali furono concesse le abitazioni lo erano per le recenti cause sismiche, ma raccoglievano il malcontento causato dall’esplosione di abusivismo edilizio avutosi a Napoli a partire dagli anni ’60. Tali immobili sarebbero poi diventati tristemente famosi col nome di Vele[1].”(wikipedia)
Iniziativa nuova e ancora più meritoria, seppure non sia l’unica del Gran Maestro Bisi della loggia più importante d’Italia, il Grande Oriente d’Italia.
L’apertura della Scugnizzeria, libreria particolare per il contesto in cui è nata, ha colpito tanti italiani, tra cui anche Bisi che ha voluto visitarla.
“Qualche settimana fa –ha raccontato poi in serata Bisi rivolgendosi al pubblico che affollava la sala conferenze dell’albergo- ho letto una bella notizia, una di quelle di cui abbiamo bisogno. L’inaugurazione dopo 40 anni a Scampia di una libreria. Sono voluto andare a visitarla. Ho incontrato Rosario, l’animatore dell’associazione, che ha realizzato l’iniziativa. Un’associazione che produce prodotti biologici e anche libri. Io ho portato con me questa scatola…E questo stasera è il mio spot. Dentro c’è un libro, un cd, un vasetto di miele. Con pochi euro, possiamo dar forza a questi giovani, aiutarli a realizzare il loro sogno. La loro libreria organizza corsi di yoga, di ginnastica, di lettura, di scrittura. Fanno cultura a Scampia”, ha sottolineato il Gran Maestro. E il diritto alla cultura, ha rimarcato entrando nel tema dell’incontro, è anche il diritto al confronto.
“L’esercizio al confronto –ha osservato- è cultura”. Bisi ha riferito di aver visto nella Scugnizzeria di Scampia, che vende “Libri terroni”, cioè pubblicati al sud, un volume che lo ha particolarmente incuriosito, “non per il titolo –ha spiegato- ma per l’autore, che si chiama Davide Mattiello”, ed è il parlamentare del Pd, ispiratore e primo firmatario di una delle due proposte di legge contro la Massoneria presentate nei mesi scorsi. “Io non mi sottraggo al confronto e cerco e voglio capire le ragioni dell’altro”, ha detto rievocando il contenzioso in atto da oltre un anno con la Commissione Antimafia, di cui Mattiello fa parte, e con Rosy Bindi che la presiede. Un contenzioso, che ha suscitato polemiche e innescato una nuova ondata mediatica di ostilità e pregiudizio nei confronti dei liberi muratori. La stessa che ha indotto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris a non intervenire al convegno del Goi, al quale hanno preso parte Francesco Di Donato – docente di Storia delle Dottrine e delle Istituzioni Politiche; Giuseppe Benedetto – Presidente della Fondazione Einaudi; Andrea Cozzolino – Europarlamentare, Massimo Calenda – Giornalista, oltre al Gran Maestro, che, annunciando di essere stato convocato per la terza volta davanti alla commissione, ha ricordato che il Grande Oriente ha denunciato i membri dell’Antimafia alla Corte Europea dei diritti dell’uomo e alla Procura di Roma.
Giuseppe Criseo
Varese Press