Ospiti illustri in città per celebrare i 70 anni dell loggia massonica I pitagorici”, attualmente presieduta dal maestro venerabile Luigi Lorenzano. Per la ricorrenza, celebrata giovedì al Convivio di Hera, in località Capo colonna, sono giunti in città Stefano Bisi, Gran maestro del Grande Oriente d’Italia (Goi); Giuseppe Messina, presidente del Collegio circoscrizionale dei Maestri venerabili della Calabria ed i maggiori rappresentanti regionali e locali del Goi. L’appuntamento si è caratterizzato per alcuni momenti di riflessione. Lo studioso Christian Palmieri si è soffermato sul tema della “Massoneria crotonese attraverso la stampa periodica”. Nello specifico, Palmieri ha ricordato la rivista settimanale “Calabria Kroton” che negli anni Settanta del secolo scorso ha rappresentato «il punto di riferimento del pensiero massonico a Crotone». Il dirigente scolastico, Riccardo Schipani, si è a sua volta soffermato sui tre elementi cardini della massoneria moderna: libertà, uguaglianza e fratellanza. La libertà intesa come mezzo che ci consente di allontanarci dall’ignoranza; l’uguaglianza per «un’equa distribuzione dei beni» finalizzata a superare le differenze; la fratellanza diretta a sviluppare «l’empatia tra le persone e tra le persone col mondo e la natura». Le conclusioni sono state affidate a Bisi che ha ripercorso tutte quelle attività che rientrano nel pensiero dei massoni. In città le prime presenze massoniche risalgono al 1794. Mentre si deve a Carlo Turano nel 1896 la fondazione della prima loggia in nome di Pitagora. Successivamente, le leggi del ventennio fascista avevano però spento l’associazionismo massonico. Che invece ritornò a Crotone nel 1947. Oggi la loggia de “I pitagorici” può contare su cinquanta “fratelli”, che si vanno a sommare ai trenta della “Mediterranea”. Entrambe le logge seguono l’obbedienza del Grande Oriente d’Italia Palazzo Giustiniani. (di Antonio Morello)