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giovedì 23 luglio 2009

Il mistero Templare - tra mito e fantasia


Il mistero che circonda i Templari è un labirinto fatto di miti, segreti, verità scomode e nascoste dove ogni risposta solleva nuovi interrogativi. Man mano che il puzzle si risolve, ci si ritrova agli inizi del pensiero filosofico-religioso della civiltà umana.
Il 23 maggio di ogni anno, nel paesino di Les Saintes Maries-de-la-Mer nella Francia del Sud, si festeggia il giorno dell’arrivo di Maria Maddalena, sua figlia Sara ed alcuni sacerdoti tra cui Simone Lazzaro, lo Zelota Nella tradizione ebraica Maria (o Miriam) e Sarah, più che nomi, sono titoli. Maria è un titolo sacerdotale mentre Sarah indica il titolo di regina o principessaIl plurale del nome Les Saintes Maries-de-la-Mer prende origine dalla venuta dal mare di due Marie, Magdala e Sarah. Ancora oggi gli zingari del sud della Francia chiamano Sarah “l’Egiziana” o “Notre Dame Noir”.
Nera, non per la carnagione mediorientale o la pelle bruciata dal sole dell’Egitto dove Maddalena s’è rifugiata dopo la fuga da Gerusalemme, ma perchè questo colore è riservato alle sacerdotesse del rango di Sofia, iniziate nel sacro sapere di Iside, la dea egiziana della sapienza della natura di tutte le cose, la gnosis. Nel credo gnostico-iniziatico, il nero significa che la consapevolezza del Sé, la conoscenza e il sapere, esistono già prima della dualità, la polarizzazione dalla quale origina la luce e il piano fisico. Nel vangelo di Marco si legge che quando il discendente della casa reale davidiana il nazar-esseno (esseno di Nazar) Yeshua ben Joseph, Gesù, fu nella casa di Simone Lazzaro a Betania, gli si avvicinò una donna con un contenitore d’alabastro. Questa donna, Maria Maddalena, unse la sua testa con olio preziosoI greci chiamano questo rituale hieros gamos, o sacro matrimonio. Nella tradizione ebraica, come anche in quella sumera, babilonese e cananea, l’unzione rituale del re è eseguita esclusivamente dalla sacerdotessa reale o dalla sposa reale, nel suo ruolo di Iside. Solo dopo quest’unione rituale con la sacerdotessa il re assume il proprio ruolo di messiah, l’unto Nel medioevo, l’idea che Maria Maddalena fosse una sacerdotessa di sangue reale e sposa di Gesù è molto diffusa. L’arcivescovo di Mayence, Raban Maar (776-856), nella sua opera “La vita di Maria Maddalena”, scrive che la madre di Maria Maddalena, Eucharia, è di sangue reale asmonita, il che fa di Maddalena una principessa
Le tradizioni di quel tempo raccontano che i discendenti di Sara si sposano con le famiglie Visigote dell’epoca, dando inizio alla dinastia dei Merovingi. I Visigoti stessi reclamano di discendere da re Davide e Salomone e di essere fuggiti nella regione dell’Arcadia, in Grecia, prima di occupare il nord della Francia. Quasi sconosciuti fino poco tempo fa, oggi si sa che i re merovingi non si tagliarono i capelli e che praticarono riti iniziatici simili a quelli degli adepti nazareni e di altre sette gnostiche. Dal loro popolo furono considerati “re sacri” perché regnavano secondo l’antica tradizione dei re-pescatori, che si rifanno all’insegnamento di Gesù di servire anziché dominare Il titolo re-pescatore è molto antico.
Secondo il credo dei templari anche Yeshua ben Joseph di Nazar, il re mai incoronato degli ebrei, unisce in un’unica persona il titolo re-pescatoreNel suo ruolo di discendente di Davide e Salomone e di sommo sacerdote nella tradizione di Michele-Zadok, fa rivivere il patto stabilito con Dio da Abramo, basato sull’amore e non sulla legislazione, il giudizio e il timore di Dio Ai tempi di Erode la divisione all’interno del popolo ebreo vede i seguaci del messia Yeshua ben Joseph, le classi povere e alcuni gruppi religiosi e nazionalisti come esseni, nazareni e zeloti, contrapposti ai custodi del patto costituito con Dio da Mosè, i perushim, tsadiqim, saduccei e farisei, ovvero l’elite religiosa-politica e classe amministrativa di questa religione/stato Questi ultimi collaborano con i romani in cambio del mantenimento del loro status, accettando l’autorità di Erode anche se non appartiene alla casa reale d’Israele. Una contrapposizione che porterà alla scissione e alla diaspora degli ebrei.
Tra chi sostiene la tradizione gnostica pre-egiziana ed egiziana di Ninhursag ed Ea e Thoth (il figlio di Ea Ptah) ed Iside, che proclama la divinità del Sé, intrinsecamente presente in Tutto ed Ognuno, senza leggi né volontà oltre quella di evolvere la consapevolezza attraverso la propria creazione, e chi segue l’idea di un dio “nel cielo”, “creatore” di esseri umani sottoposti alla volontà e le leggi divine e giudicati nei loro pensieri ed azioni, esiste da sempre incomprensione. I luogotenenti dell’unico dio, hanno poca comprensione per chi si sottrae alla loro autorità, sostenendo di essere il sovrano creatore del proprio destino. Storicamente l’idea del dio giudice e custode dell’umanità, invocato al muro del pianto, nelle messe e dai minareti, si evolve dalle descrizioni sumere (in seguito babilonesi ed ebraiche) delle interferenze nel destino degli uomini dell’irascibile e violento fratellastro di Ea, Enlil, in seguito conosciuto come Jeova, Yahweh (YHWH), Eloh, Adonai ed Allah.
La religione templare è dunque il cristianesimo gnostico, diffuso da Maria Maddalena e i suoi discepoli nel Sud della Francia. Sotto gli occhi ignari del clero, i templari praticano il culto iniziatico del principio femminile della divina saggezza, camuffato da idolatria di Maria e venerazione della Madonna nera Secondo questo credo, come anche quello dei cristiani catari, ogni uomo e ogni donna è figlio e figlia di Dio, capace di raggiungere la propria illuminazione spirituale e l’ascesa verso cieli più sublimi senza intermediari Tale pensiero trasferisce ogni potere e responsabilità nell’uomo, abilitato a trascendere la natura dualistica per realizzare l’infinito potenziale della propria natura divina, mentre le dottrine della Chiesa cattolica porterebbero il seguace, secondo i templari, all’oppressione e alla schiavitù di un dio vendicativo Mai nella storia lo gnosticismo, l’illuminato sapere della divinità de Sé, fu perseguitato con tanta rabbia e determinazione come dalla Chiesa cattolica, per la quale è di vitale importanza estirpare ogni traccia di possibili pretendenti ereditari al trono del Papa, oltre che ogni insegnamento che mette in dubbio la dottrina sulla quale si basa tale potere.
L’idea che dall’unione tra Maddalena e Gesù nascano i progenitori di una linea di sangue reale, il sangreal, è una grave minaccia al titolo di “unico rappresentante di Dio sulla terra” Il culto templare si propaga rapidamente da Chartres, attraverso la Spagna in altre parti d’Europa. Nelle chiese legate ai templari i riferimenti iconografici a Gesù sono rari. I pochi che esistono lo raffigurano come maestro, non come vittima o redentore. Per la religione templare è più importante Giovanni Battista, il profeta Yehochanan degli ebrei, e Yahia ben Younes dei musulmani , nonché il maestro che iniziò Gesù al sacro sapere. Secondo l’Islam Giovanni-Yahia non fu mai decapitato ed e‘ sepolto ad Oujda, in Marocco La rinascita di Gesù attraverso la “santificazione dello spirito” è simboleggiata dal battesimo e dalla colomba, un importante simbolo templare. I templari venerarono anche Giovanni Evangelista, il discepolo amato da Gesù, autore prolifico di opere spirituali in gran parte perdute o soppresse dalla Santa Madre Chiesa, come l’apocrifo “Gli Atti di Giovanni” e “L’evangelo dell’Amore” Molti studiosi dei Cavalieri del Tempio di Salomone concordano sul fatto che quest’ordine costituisce il braccio armato dei discendenti sangreal.
gli storici usano come fonte i documenti scritti da Guillaume de Tyre tra il 1175 e 1185. Tyre indica come anno della fondazione il 1118 Le famiglie dinastiche sangreal ed altri discendenti di nobili e sacerdoti ebreo-cristiani giocano un ruolo dominante nella pianificazione ed esecuzione della prima Crociata. L’obiettivo principale è liberare Israele per ristabilire il trono di Davide e Salomone a Gerusalemme. Dopo la conquista della Città Santa l’erede designato, il diretto discendente delle linee davidiane ed asmonee, Godfroi de Bouillon, rifiuta il titolo di re a causa dei massacri perpetrati dai crociati e assume l’amministrazione della città come “Protettore di Gerusalemme e del Sacro Sepolcro”
In quegli anni i templari eseguono importanti scavi sotto il monte dove si trovava il Tempio di Salomone.La storia di questi scavi è oscura a tal punto d’aver fatto nascere molte teorie e leggende su quanto accade. Data la segretezza che circonda l’impresa ancora oggi è difficile sapere esattamente cosa si cercava e cosa fu trovato. Guillaume de Tyre scrive che Hughes de Payen, il Gran Maestro dell’Ordine templare, in seguito si presenta al re di Gerusalemme, il successore di Gofredo di Buglione I, con la proposta di rendere più sicure strade, cammini e rotte dei pellegrini, la complessa rete di comunicazioni che collega i vari centri di venerazione, Compostela, Chartres, Mont St. Michel, Rocamadur, Canterbury, St. Maximum la Baume e Gerusalemme
A quei tempi il pellegrinaggio fu un business enorme, paragonabile al turismo di massa di oggi. Viaggiare per lunghe distanze era reso pericoloso e costoso dalle bande di predoni e dalle frequenti tasse di passaggio, richieste dai proprietari feudali. La situazione cambia radicalmente quando i templari introducono una specie di “package-tour” tutto incluso, e i primi traveller chèque e carte di credito della storia. Al pellegrino che non voleva portare con sé soldi in contanti si offriva di depositare le sue monete in una filiale templare, in cambio di un documento di credito utilizzabile per pagare i servizi affiliati: alberghi, locande, botteghe, guide ecc. Ogni spesa viene annotata e alla fine del viaggio il pellegrino, o il commerciante, poteva riconvertire in contanti il saldo rimanente, o pagare l’eventuale debito al più vicino sportello templare Lontani dall’essere un ordine esclusivamente religioso o militare i templari investono le loro immense ricchezze con buon senso d’affari in immobili, industrie basilari e nella costruzione di importanti edifici. Riescono persino ad eludere il divieto per i cristiani di chiedere interessi per prestiti in denaro. Quest’attività è considerata usura e riservata agli ebrei. I servizi finanziari offerti dai templari, crediti, lettere di cambio, trasferimento fondi, assicurazioni e trasporto valori, sono ricercati da commercianti, re, imperatori, vescovi e pontefici. Nelle loro cripte custodiscono le ricchezze e i gioielli di non poche teste coronate, spesso indebitati con quest’ordine di monaci-guerrieri, che si comportano come banchieri moderni
Filippo IV
Clemente V
Presto la ricchezza, il potere e l’arroganza dei cavalieri del Tempio di Salomone suscitano un crescente risentimento nei loro confronti. Anche Filippo IV il Bello, asceso al trono di Francia nel 1285, nutre forti rancori. E` pesantemente indebitato con i templari che avevano respinto la sua richiesta d’appartenenza all’Ordine Per migliorare la propria situazione finanziaria, Filippo, più ingordo che bello, caccia gli ebrei dalla Francia e s’appropria dei loro beni. In lui la Chiesa, desiderosa di eliminare una “eresia” compromettente, riconosce l’alleato decisivo per iniziare l’attacco contro i cavalieri templari.
Con il pretesto di voler discutere la fusione dell’Ordine del Tempio con quello dei Cavalieri Ospedalieri, una proposta rifiutata da entrambi gli ordini, Papa Clemente V convoca il Gran Maestro templare, Jacques de Molay, dalla sicura residenza di Cipro a Parigi . Il venerdì 13 ottobre 1307, Filippo di Francia lo fa arrestare con l’intero seguito, costituito dal cerchio interno dell’Ordine templare. Allo stesso tempo, con un’azione a sorpresa, preparata nei minimi dettagli, riesce a catturare gran parte dei templari residenti in Francia. L’imputazione, “…troppo terribile da pensare o esprimere, crimini detestabili, mali esecrabili, fatti abominevoli, quasi disumani…”, è di “aver causato a Cristo ingiurie più gravi di quelle sofferte sulla croce” La denuncia di eresia viene emessa dal capo dell’inquisizione in Francia, Guillaume de Paris su ordine di Clemente V, il papa eletto con il supporto decisivo di Filippo
Da quel momento in poi il sangreal e le organizzazioni connesse a queste dinastie, si rifugiano nella più inaccessibile ed occulta segretezza.Una segretezza che perdura fino ad oggi.

di Hannes Schick-elab.da g.m.s. (http://umsoi.org/)