Al meeting di Montecatini, oltre al Gran Maestro Aggiunto del Goi, Massimo Bianchi, parteciperanno i membri dalla Gran Loggia di Norvegia ed esponenti di logge di Germania, Andorra, Cipro e Francia. Annunciata anche la presenza del Gran Maestro della Gran Loggia Nazionale di Polonia. Insieme ai lavori rituali, il programma dei lavori prevede la partecipazione degli ospiti esteri al convegno del Grande Oriente d'Italia per il 150esimo dell'unità nazionale che si terrà a Pisa sabato 29 ottobre.
mercoledì 26 ottobre 2011
Montecatini Terme, 28-30 ottobre - A Montecatini Terme il IX Meeting massonico europeo
Al meeting di Montecatini, oltre al Gran Maestro Aggiunto del Goi, Massimo Bianchi, parteciperanno i membri dalla Gran Loggia di Norvegia ed esponenti di logge di Germania, Andorra, Cipro e Francia. Annunciata anche la presenza del Gran Maestro della Gran Loggia Nazionale di Polonia. Insieme ai lavori rituali, il programma dei lavori prevede la partecipazione degli ospiti esteri al convegno del Grande Oriente d'Italia per il 150esimo dell'unità nazionale che si terrà a Pisa sabato 29 ottobre.
Sul sito del Grande Oriente il nuovo numero della nostra rivista Erasmo
NOVITA' EDITORIALI
Guglielmo Adilardi - Angelo Pontecorboli Editore
Giuseppe Meoni (1879-1934). Un maestro di libertà
Giuseppe Meoni, Gran Maestro Aggiunto, rimasto solo al comando
dell'Istituzione, eroicamente, tentò di salvare il salvabile, cercando
anche di porre la sede massonica fuori d'Italia, ma giunse prima
l'"ammonizione" e poi il "confino" all'isola di Ponza che portò il
Nostro, povero, malato e senza lavoro, alla morte prematura a
cinquant'anni. Altri elementi di valore del saggio risiedono nei
numerosi documenti inediti che Guglielmo Adilardi non nuovo nel reperire
documentazione d'archivio inoppugnabile nei propri decennali studi
sulla massoneria - ha rinvenuto nell'Archivio del Collegio Cicognini di
Prato, ove Meoni studiò ed insegnò, nell'Archivio Centrale dello Stato
di Roma ed in altri, che completano in modo esaustivo la figura del
personaggio. Ultimo elemento di validità del lavoro risiede nella
meticolosa ricerca di tutti gli articoli, che sono evidenziati o nel
testo o nelle note, che scrisse Giuseppe Meoni in oltre trent'anni di
onesta professione giornalistica.
Leggi la Scheda del Libro dal Sito dell'Editore
Giuseppe Meoni (1879-1934). Un maestro di libertà
martedì 25 ottobre 2011
Pisa, 29 ottobre - Le Muse dell'Italia. Convegno per il 150esimo dell'Unità d'Italia
Il Gran Maestro Raffi si racconta
E' uscita l'edizione inglese del libro 'Massoneria: una nuova primavera', curato da Paolo Gambi
Il pensiero del "Gran Maestro della Primavera". Un viaggio attraverso l'esoterismo, la pedagogia del dialogo, gli universi della laicità, l'eterno conflitto fra scienza e fede, il sacrosanto diritto alla ricerca della felicità, non senza profili critici e spunti propositivi per il più immediato e concreto presente. Il libro, di cui è appena stata pubblicata la versione inglese in migliaia di copie, vuole raccontare la Massoneria attraverso la Gran Maestranza di Gustavo Raffi. Uno strumento che si propone di far comprendere anche ai non addetti ai lavori un mondo che ai più è ignoto, diviso com'è fra leggenda e disinformazione. Un tentativo di offrire ai lettori il pensiero autentico del Gran Maestro. Un percorso per far uscire la Massoneria dal museo di Madame Tussauds e renderla un corpo vivente nella società, "contemporanea alla posterità".
210a Tornata di Loggia - Venerdì 4 Novembre 2011
Carissimo Signore e Fratello,
Sei cordialmente invitato a partecipare alla 210a
Tornata di questa Loggia che si terrà presso il Tempio n° 2 della Casa
dei Liberi Muratori di Piazza Indipendenza 1 a Cagliari, il prossimo
Venerdì 4 Novembre 2011, alle ore 19,45 per le ore 20.15.
Durante questa Tornata verrà presentata la Sesta Sezione della Prima Lezione Emulation.
Su comando del Maestro
Venerabile.
Sinceramente e Fraternamente
Ven. Fr. G.M., Segretario
lunedì 24 ottobre 2011
NOVITA' EDITORIALI
Meuccio Ruini - Edizioni Nuova Cultura
Pensatori e politici del Pre-Risorgimento e Risorgimento d'Italia
Una raccolta di saggi per lo più inediti fino al 1961, scritti fra il
1928 e il 1943, durante quello che Ruini chiamava il suo "esilio in
Patria". Il filo comune che lega gli autori qui considerati è quello che
compone in un "tessuto storico" il pensiero e l'azione di coloro che
dal '700 in poi hanno sperato e operato per l'Unità d'Italia. E non
solo, perché, nelle menti illuminate, anche l'Europa era già presente.
Alcuni scritti sono completi, altri paiono incompiuti, altri sono
"frammenti mutilati", ma ciò nonostante rimangono come segno tangibile
di una memoria storica che non può e non deve disperdersi.
Leggi la Scheda del Libro dal Sito dell'Editore
Pensatori e politici del Pre-Risorgimento e Risorgimento d'Italia
Una Scuola per Haiti: Aperta la nuova scuola per 160 bambini
Il fratello Maurizio Boganelli della Loggia "Fiorenza", appena rientrato a Firenze, è stato protagonista di un'impresa di solidarietà: la costruzione di una scuola ad Haiti. Il 12 settembre è stato il primo giorno di scuola per i 160 bambini dei villaggi dei quali la ONLUS "Una Scuola per Haiti" si è presa cura.
DALLA STAMPA
Napoli 16 ottobre 2011 (Il Mattino)
C'erano una volta i padri della Patria
Roma 15 ottobre 2011 (La Voce Repubblicana)
Massoneria: iniziativa contro informazioni false
Rimini 15 ottobre 2011 (La Voce di Romagna)
E' nata la Gran Loggia d'Albania
Pisa 14 ottobre 2011 (L'Unità)
Pisa, la massoneria e i 150 anni dell'Unità d'Italia
Roma 14 ottobre 2011 (Adnkronos)
Massoneria: a Tirana è nata oggi la Gran Loggia d'Albania
Roma 13 ottobre 2011 (Adnkronos)
Massoneria: Raffi, Grande Oriente non ha nulla a che fare con Brother Net
C'erano una volta i padri della Patria
Roma 15 ottobre 2011 (La Voce Repubblicana)
Massoneria: iniziativa contro informazioni false
Rimini 15 ottobre 2011 (La Voce di Romagna)
E' nata la Gran Loggia d'Albania
Pisa 14 ottobre 2011 (L'Unità)
Pisa, la massoneria e i 150 anni dell'Unità d'Italia
Roma 14 ottobre 2011 (Adnkronos)
Massoneria: a Tirana è nata oggi la Gran Loggia d'Albania
Roma 13 ottobre 2011 (Adnkronos)
Massoneria: Raffi, Grande Oriente non ha nulla a che fare con Brother Net
venerdì 21 ottobre 2011
Firenze, 22 ottobre - Celebrazione del 150° anniversario della fondazione della Loggia Concordia di Firenze
Firenze, 21 ottobre - Inizia il ciclo di Conferenze della Round Table RT22 di Firenze
Biella, 28 ottobre - Consegna della donazione agli Asili Notturni Umberto I° ricavata dai proventi della cena a Callabiana
giovedì 20 ottobre 2011
Costituita la Gran Loggia d'Albania, un ponte di dialogo nell'Europa degli uomini liberi
Il Gran Maestro Raffi: "La Libera Muratoria unisce lì dove nel mondo profano sussiste invece odio etnico o religioso"
Un cantiere di confronto, una realtà giovane che fa parlare speranza e
progetto. Venerdì 14 ottobre, si è tenuta la cerimonia di installazione
della Gran Loggia di Albania, con il contestuale insediamento del
neoeletto Gran Maestro, Elton Çaçi, di soli 36 anni, e dei Grandi
Dignitari. La cerimonia, è stata officiata dal Gran Maestro del Grande
Oriente d'Italia, Gustavo Raffi, coadiuvato nella circostanza dai Gran
Maestri Aggiunti e dai Grandi Dignitari del GOI. Le note del brano
"Initium" del Maestro Bruno Battisti d'Amario, Consigliere dell'Ordine
del Lazio, hanno accompagnato le parole rituali pronunciate dal Gran
Maestro Raffi e dai Grandi Maestri insedianti, Thomas Jackson,
Segretario Esecutivo della Conferenza Mondiale delle Grandi Logge e Gran
Maestro Onorario del Grande Oriente d'Italia, Petar Kostic, Gran
Maestro della Gran Loggia Regolare di Serbia, e Nicolaos Vourgidis, Gran
Maestro della Gran Loggia di Grecia.
Oltre 150 Fratelli hanno assistito alla cerimonia. Tra le delegazioni
straniere, la Gran Loggia d'Austria, la Gran Loggia Nazionale Francese,
la Gran Loggia della Repubblica Ceca, la Gran Loggia del Giappone, la
Gran Loggia della Slovenia, la Gran Loggia del Montenegro, la Gran
Loggia Unita di Bulgaria, e la Gran Loggia Nazionale di Romania.
Foltissima la delegazione giunta dal Brasile, con ben otto Gran Maestri
delle Grandi Logge di Minas Gerais, San Paolo Ceara, Bahia, Parà,
Paranà, Piauì, Rondonia.
"Da Tirana - ha rimarcato Gustavo Raffi, Gran Maestro di Palazzo
Giustiniani - viene un messaggio forte a tutta l'Europa delle coscienze
libere che vogliono impegnarsi in nome dell'Uomo: la Libera Muratoria
unisce lì dove nel mondo profano sussiste invece odio etnico o
religioso, divisioni per credo o appartenenze. Il fatto che serbi e
greci, storicamente in conflitto con gli albanesi, siano stati
protagonisti di questo evento, è un messaggio di luce per l'uomo. Un che
si possono sempre trovare le vie della ragione e fare spazio al
dialogo. La Massoneria è viva ed è giovane in Europa". Il Gran Maestro
Raffi, Thomas Jackson ed i Gran Maestri delle Gran Logge di Serbia e
Grecia sono stati insigniti del titolo di Gran Maestro Onorario della
Gran Loggia d'Albania.
Il neo insediato Gran Maestro della GL di Albania ha ringraziato tutti i Fratelli e, in particolare, il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia senza il cui aiuto non sarebbe stata possibile la realizzazione di quello che solo tre anni fa sembrava un sogno: l'innalzamento delle Colonne nel Paese delle Aquile.
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Galleria Fotografica:
Il GM Raffi (Jpg 736 Kb.) - Il GM Caci (Jpg 381 Kb.) - L'Abbraccio (JPG 184 Kb.)
Dalla Stampa in Lingua Albanese:
Art.1 (Pdf 987 Kb.) - Art.2 (Pdf 1,89 mb.) - Art.3 (Pdf 988 Kb.) - Art.4 (Pdf 485 Kb.)
Il neo insediato Gran Maestro della GL di Albania ha ringraziato tutti i Fratelli e, in particolare, il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia senza il cui aiuto non sarebbe stata possibile la realizzazione di quello che solo tre anni fa sembrava un sogno: l'innalzamento delle Colonne nel Paese delle Aquile.
Il GM Raffi (Jpg 736 Kb.) - Il GM Caci (Jpg 381 Kb.) - L'Abbraccio (JPG 184 Kb.)
Art.1 (Pdf 987 Kb.) - Art.2 (Pdf 1,89 mb.) - Art.3 (Pdf 988 Kb.) - Art.4 (Pdf 485 Kb.)
Pisa, 29 ottobre - Le Muse dell'Italia. Convegno per il 150esimo dell'Unità d'Italia
Torino, 18 ottobre - Corso sulla Storia della Massoneria all'Università Popolare di Torino
martedì 18 ottobre 2011
Oggi ricorre il 121° Anniversario dalla morte di Luigi Pianciani, avvenuta a Spoleto il 18 Ottobre del 1890.
Luigi Pianciani nacque a Roma nel 1810 da una famiglia nobile di origine spoletina, legata alla curia pontificia. Fin da giovane, però, reagì alla tradizione conservatrice dell'ambiente domestico, simpatizzando per la Giovine Italia di Mazzini.
Laureatosi in giurisprudenza, entrò nell'amministrazione pubblica di Roma, come ispettore generale delle dogane. Il 30 dicembre 1842 sposò Amalia dei principi Ruspoli e venne così ascritto al patriziato romano. Il fratello era il conte Adolfo Pianciani, che fu generale delle "Armi pontificie". Nel 1847 venne eletto gonfaloniere di Spoleto e promosse la prima petizione rivolta a Pio IX per ottenere l'introduzione della costituzione liberale. Nel 1848 fu ufficiale delle milizie combattenti nel Veneto e prese parte alla difesa di Venezia. Nel 1849 fu arrestato dai francesi. Liberato, fu esule in Francia e poi a Londra, continuando a collaborare alle iniziative mazziniane.
Tornato in Italia, partecipò alla campagna meridionale del 1860, e poi alla terza guerra di indipendenza, distinguendosi in particolare nella battaglia di Bezzecca, per il suo operato fu insignito della croce di cavaliere dell'Ordine militare di Savoia "per avere durante la campagna eseguito importanti missioni con molta intelligenza e per essersi esposto tutta la giornata nei punti più pericolosi percorrendo la linea a piedi ed a cavallo, portando ordini ai comandanti. Diede egli stesso disposizioni momentanee con molta intelligenza e sangue freddo, e contribuì ad assicurare la ritirata di tre pezzi riordinando i soldati sulla piattaforma e fu tra i più animosi a ricondurli al combattimento".
Era intanto iniziata la sua attività politico-istituzionale. Fu eletto deputato alla Camera del Regno nel 1865. sindaco di Roma liberata e presidente del Consiglio provinciale (all'epoca l'unica carica elettiva posta al vertice della Provincia).
Fu iniziato massone il 28 Luglio 1867 nella Loggia "Universo" di Firenze.
Il 10 febbraio 1871 fu nominato delegato del Grande Oriente d'Italia per Roma e provincia con il compito di promuovere la fondazione di logge nella città. La scelta era ben motivata. Deputato della repubblica romana nel 1849, in stretto contatto con tutti i gruppi della democrazia romana negli anni sessanta, Pianciani aveva svolto per Roma, da Spoleto dove abitava, una fondamentale opera di collegamento e di supporto. Fu il primo Sindaco di Roma liberata , tra il 1872 ed il 1873 fu Presidente del Consiglio provinciale (all'epoca l'unica carica elettiva posta al vertice della Provincia), e fu Presidente del celebre Circolo Romano, punto di incontro dei democratici della nuova capitale.
Dopo la sua morte la rivista massonica dedicò molte pagine alla descrizione minuta dei funerali che si erano svolti a Spoleto la mattina del 20 ottobre nella più fastosa ufficialità. La salma era poi partita per Roma, dove sarebbe stata cremata la mattina dopo, coperta dagli emblemi che lo avevano accompagnato in vita: la bandiera tricolore, la camicia rossa e la sciarpa massonica con le insegne del 33 grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato. Nel testamento olografo il conte spoletino aveva lasciato scritto:
Voglio che il mio cadavere sia cremato e le mie ceneri, prelevandone due ricordi, uno per Letizia, l'altro per Ines, riposte in un'urna e depositate nel sepolcro di mia proprietà, dove riposa la mia prima moglie Rosa, nel Campo Verano, unendovi nella parte posteriore del piccolo monumento le sole parole: Qui sono riposte le ceneri di Luigi Pianciani. Non voglio alla mia morte né funzioni religiose, né suoni di campane, né preti attorno al mio letto, queste sono sempre state le mie idee e voglio che siano osservate.
venerdì 14 ottobre 2011
Oggi nasce la Gran Loggia di Albania
Si compie così un percorso iniziato nel 2008, quando in seno al Grande Oriente d'Italia furono costituite tre logge in Albania, iniziando all'Arte Muratoria solo i Fratelli ivi residenti. Superato il periodo di gestazione e vagliati i candidati con una precisa selezione volta a eliminare sul nascere il rischio di infiltrazioni da parte di faccendieri, avventurieri e personaggi riciclati del passato regime dittatoriale, la Massoneria albanese presenta il volto nuovo dei giovani e delle energie positive.
Da Tirana viene perciò un messaggio forte: la Libera Muratoria unisce lì dove nel mondo profano sussiste invece odio etnico o religioso, divisioni per credo o appartenenze. Il fatto che serbi e greci, storicamente in conflitto con gli albanesi, siano protagonisti di questo evento, è un messaggio di luce per l'uomo. E un segno di speranza per la storia europea.
Raffi: Grande Oriente d'Italia non ha nulla a che fare con Brother Net. Non è un ente di collocamento né una camera di compensazione
In particolare, secondo quanto riportato dal quotidiano Repubblica.it, il sito è accessibile solo agli iscritti alle comunioni massoniche italiane con l'obiettivo di aiutare "i fratelli nella ricerca e nello scambio di opportunità di lavoro". Il Grande Oriente d'Italia ha preso subito le distanze da iniziative ridicole e contrarie ai nostri valori. Il sito, peraltro, è stato immediatamente chiuso dopo il nostro duro ed immediato intervento.
DALLA STAMPA
Pisa 12 ottobre 2011 (Il Nuovo Corriere di Firenze) I massoni che hanno fatto grande l'Italia Roma 12 ottobre 2011 (La Voce Repubblicana) Il verminaio P2 scoperchiato da Spadolini Lucca 12 ottobre 2011 (La Nazione) I personaggi di Pizzi raccontano la Massoneria lucchese |
giovedì 13 ottobre 2011
La fine dei Templari
Sono trascorsi settecentoquattro anni da quel Venerdì 13 Ottobre 1307 che vide l'inizio della persecuzione contro i Templari, che, nell'arco di pochi anni, avrebbe determinato la scomparsa dell'Ordine.
I Templari furono un ordine monastico-cavalleresco (cioè erano allo stesso tempo monaci e soldati) fondato nel 1119 da Hugues de Payen, insieme ad altri otto confratelli, a Gerusalemme. Venti anni prima, il 15 luglio del 1099, i principi che avevano sottoscritto la Prima Crociata, indetta da papa Urbano II, avevano riconquistato Gerusalemme sottraendola ai Saraceni. Il principe Baldovino di Fiandra, fratello di Goffredo di Buglione, divenne primo re di Gerusalemme col nome di Baldovino I. La Terrasanta, però, continuava a rimanere terreno pericoloso per i frequenti scontri con i Saraceni che premevano per riprendersi il Santo Sepolcro, così, secondo le fonti storiche ufficiali, nacque l'idea della costituzione di un ordine militare per la protezione e la difesa armata dei pellegrini, organizzata internamente come un ordine monastico. Baldovino, il patriarca di Gerusalemme e tutto l'alto clero appoggiarono l'impresa e il re concesse loro di occupare le vaste scuderie ricavate nei sotterranei della Grande Moschea di Al-Aqsa, costruita sul luogo dove un tempo sorgeva il Tempio di Salomone.
Per tale motivo, il gruppo neoformato cominciò ad essere chiamato "Cavalieri del Tempio" e quindi Cavalieri Templari. In realtà come ordine monastico vero e proprio venne approvato soltanto nel 1128, con il concilio di Troyes, tenutosi sotto il pontificato di papa Onorio II. A spingere il papa, ancora restio all'idea che un monaco potesse essere abilitato a spargere sangue, a concedere loro il riconoscimento ufficiale fu San Bernardo di Chiaravalle, allora massimo esponente dell'ordine dei Frati Cistercensi, che redasse per loro una Regola specifica mutuata da quella dei suoi confratelli.
Innocenzo II, che doveva a San Bernardo l'elezione al soglio pontificio, concesse loro nel 1139 una prima serie d'importanti privilegi. Infine Eugenio III, nel 1147, concesse ai Templari, che già indossavano il mantello bianco, l'autorizzazione ad aggiungervi una croce rossa.
Nell'arco di un paio di secoli l'Ordine crebbe divenendo sempre più potente e ricco, acquistando territori in tutta Europa, ma soprattutto in Francia ed in Italia, dove furono fondate le chiese e le "mansioni" più importanti. Anche quando la Terrasanta fu nuovamente e definitivamente perduta, l'Ordine continuò a prosperare, proseguendo la sua opera di difesa dei pellegrini in Europa, lungo le strade che conducevano ai massimi luoghi di culto del tempo: il Santuario di San Giacomo di Compostela, in Galizia (Spagna) e la Basilica di San Pietro, a Roma. Celebre, a tale proposito, è la cosiddetta Via Francigena, o Romea, che collegava questi due luoghi e lungo la quale, in tutti i territori interessati dal suo percorso, si svilupparono mansioni e commanderie templari. La via proseguiva oltre Roma, nell'Italia meridionale, fino ad arrivare agli importanti porti pugliesi (come Bari e Trani) che costituivano scali d'obbligo per tutte le navi che partivano per il Medio Oriente.
Agli inizi del XIV sec. i Templari erano diventati così potenti che ormai agivano per conto loro in tutti gli Stati, senza riconoscere autorità alcuna eccetto quella del Pontefice. Le immense ricchezze accumulate faceva di loro le personalità più ricche e potenti d'Europa, tanto che molti sovrani avevano ricorso a loro per prestiti finanziari (i Templari sono stati i precursori del moderno sistema bancario, con l'invenzione della "lettera di cambio", antenata degli attuali assegni circolari). Fu appunto un monarca, il Re di Francia Filippo IV il Bello, che decise di porre fine al predominio dei Cavalieri del Tempio (ed al suo debito nei loro confronti che cresceva sempre di più) riuscendo a convincere l'allora papa Clemente V a tacciare l'Ordine di eresia e a farlo perseguire. Ordini segreti vennero inviati a tutti i mandati del Re sul territorio francese, con l'obbligo di apertura simultanea ad una data ben precisa.
Fu così che il 13 Ottobre 1307, di primo mattino, per ordine del Re vennero arrestati simultaneamente tutti i Templari di Francia che vennero trovati nelle loro "Case", tra i quali figurarono il Gran Maestro Jacques De Molay, il precettore di Normandia, Geoffrey de Charnay nonché l'ex tesoriere del regno di Francia. Il 13 Ottobre era un venerdì, e da allora il Venerdì 13 è diventato un giorno di sventura e disgrazia. Ogni commanderia templare venne sciolta, i suoi adepti furono catturati e sotto tortura confessarono ogni tipo di nefandezza che i loro persecutori volessero attribuirgli, molti abiurarono la loro fede, altri furono arsi al rogo, altri ancora furono reintegrati in altri ordini, come gli Ospitalieri o i Cavalieri Teutonici. L'ultimo atto di questa farsa in grande scala fu il 18 Marzo 1314, quando su un'isoletta della Senna vennero arsi al rogo Jacques De Molay e Geoffrey de Charnay.
Una leggenda ci racconta che prima di morire, il Gran Maestro pronunciò una terribile maledizione contro il Re ed il Papa: «Aspetto davanti al Tribunale di Dio il Re di Francia prima di trecento giorni, ed il papa Clemente V prima di quaranta giorni!». Di fatto, meno di quaranta giorni dopo, nella notte fra il 19 ed il 20 Aprile, Clemente V, che da qualche tempo soffriva di vomito incoercibile, morì a Roquemaure-sur-Rhône, nei dintorni di Avignone. Nel corso dello stesso anno moriva anche Filippo il Bello. Di una male incurabile, dissero alcuni, in seguito ad un incidente di caccia (era caduto da cavallo), secondo altri. Non solo: in poco tempo tutti i discendenti del re morirono per varie cause, e la famiglia di Filippo il Bello si estinse totalmente.
DALLA STAMPA
Roma 10 ottobre 2011 (Il Tempo) La massoneria torna in gioco e presenta un piano di riforme Napoli 10 ottobre 2011 (Il Giornale di Napoli) Massoni a Napoli: noi qui per il riscatto del Sud Pisa 9 ottobre 2011 (Il Tirreno) In un libro la storia della massoneria pisana Napoli 8 ottobre 2011 (ANSA) Sud: Convegno 'Grande Oriente' a Napoli, non si può più sbagliare. Raffi, basta assistenzialismo. Serve Progetto per riscatto Napoli 5 ottobre 2011 (Il Denaro) A Napoli i "muratori" festeggiano l'unità d'Italia Roma 4 ottobre 2011 (Libero) Sud: Raffi (Goi), in Campania unica spazzatura sono i camorristi |
mercoledì 12 ottobre 2011
Bolzano, 19 ottobre 2011 - Conferenza "Romeo e Giulietta nella sinfonia, nel balletto, nel musical"
Roma, 21 ottobre 2011 - Il viaggio di Platone nell'Italia del Rinascimento
NOVITA' EDITORIALI
Giuseppe Garibaldi - Bonanno Editore
I Mille. Ricordi di un protagonista
martedì 11 ottobre 2011
L'intervento del Gran Maestro, Gustavo Raffi, al Convegno di Napoli
"Siamo dalla parte - ha aggiunto il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani - di quanti in questi anni hanno conservato un pensiero libero, tenuto controvento. Hanno denunciato malaffare e interessi di parte e non di rado hanno pagato per le loro scelte di coerenza. Il riscatto del Sud è la priorità del Paese, perché significa lotta per il lavoro e per i diritti, per una cultura della libertà che fa strada al cambiamento. Si traduce in scelte concrete perché tutto deve partire da una cultura di fondo che non è quella dei mandolini e dei nuovi Pulcinella ma è il coraggio di strappare i giovani alla droga. E' la responsabilità - ha sottolineato Raffi - di chi denuncia il racket, di chi si impegna ogni giorno facendo il proprio lavoro, dei maestri che a Scampia mettono i libri sui banchi della scuola pubblica per insegnare ai giovani che la verità non è la violenza, e che si può essere uomini liberi anche se si vive all'Inferno".
"A Napoli - ha rimarcato Raffi - non devono bruciare i cassonetti ma la rabbia per ciò che ancora non c'è, per ciò che vogliamo costruire. L'unica spazzatura in Campania devono essere i camorristi da consegnare alla patrie galere. La criminalità non può essere ammortizzatore sociale dove il lavoro scarseggia. Al Sud non si può sempre recuperare, bisogna anticipare. Dobbiamo affiancare e sostenere chi spezza le catene della minorità. Chi combatte per la dignità del Sud è nostro Fratello - ha scandito il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia - perché deve tramontare il tempo dei mezzucci e della raccomandazione, per premiare finalmente il merito".
"Lanciamo un appello alla coesione nazionale - ha concluso Raffi - attraverso un nuovo Patto di Fratellanza tra i cittadini. A Napoli e in Campania, fallito il miraggio del nuovo Rinascimento, venga il tempo di un Nuovo Risorgimento della Ragione. La stagione delle responsabilità condivise per dare risposte vere ai problemi e costruire il futuro. In nome dell'Uomo, per la verità dell'Italia".
Tirana, 14 ottobre 2011 - Nasce la Gran Loggia di Albania
La cerimonia di installazione verrà officiata dal Segretario Generale della Conferenza Mondiale delle Gran Logge, Thomas Jackson, dal Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, dal Gran Maestro di Grecia, Nicolaos Vourgidis e dal Gran Maestro di Serbia, Petar Kostic.
Si compie così un percorso iniziato nel 2008, quando in seno al Grande Oriente d'Italia furono costituite tre logge in Albania, iniziando all'Arte Muratoria solo i Fratelli ivi residenti. Superato il periodo di gestazione e vagliati i candidati con una precisa selezione volta a eliminare sul nascere il rischio di infiltrazioni da parte di faccendieri, avventurieri e personaggi riciclati del passato regime dittatoriale, la Massoneria albanese presenta il volto nuovo dei giovani e delle energie positive.
Da Tirana viene perciò un messaggio forte: la Libera Muratoria unisce lì dove nel mondo profano sussiste invece odio etnico o religioso, divisioni per credo o appartenenze. Il fatto che serbi e greci, storicamente in conflitto con gli albanesi, siano protagonisti di questo evento, è un messaggio di luce per l'uomo. E un segno di speranza per la storia europea.
Milano, 17 ottobre 2011 - Incontro sul tema "Il federalismo ieri e oggi"
venerdì 7 ottobre 2011
208a Tornata di Loggia - Venerdì 14 Ottobre 2011
Carissimo Signore e Fratello,
Sei cordialmente invitato a partecipare alla 208a Tornata di questa Loggia che si terrà presso il Tempio n° 2 della Casa dei Liberi Muratori di Piazza Indipendenza 1 a Cagliari, il prossimo Venerdì 14 Ottobre 2011, alle ore 19,45 per le ore 20.15.
Durante questa Tornata verrà presentata la Quinta Sezione della Prima Lezione Emulation.
Su comando del Maestro Venerabile.
Sinceramente e Fraternamente
Ven. Fr. G.M., Segretario
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