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lunedì 5 maggio 2014

Con il Gran Maestro alla Tornata rituale del 29 aprile tantissimi giovani. Il futuro di Piombino nel cuore di Bisi

Firenze

FirenzeOltre 550 Fratelli hanno partecipato alla tornata rituale in primo grado che si è tenuta a Firenze il 29 aprile e alla quale è intervenuto il Gran Maestro Stefano Bisi. Moltissimi i giovani arrivati da ogni parte della Toscana, e non solo, che hanno affollato la sala dello Sheraton, per l'occasione allestita a Tempio, seguendo i lavori in piedi. Quando infatti gli apprendisti, che sono stati i primi ad entrare in officina, si sono resi conto che non c'erano più posti a sedere, si sono alzati. Un gesto di cortesia certamente dovuto, ma che ha avuto luogo in una maniera così spontanea e unanime che ha creato un'indubbia e insolita emozione intorno: tutti insieme contemporaneamente hanno infatti lasciato il loro posto, senza esitazioni, rispondendo allo stesso gentile istinto, quasi fossero un'unica grande squadra. Ed è per questo che è partito l'applauso. Alla serata, promossa dalla Loggia Avvenire (666) di Firenze in collaborazione con il Collegio Circoscrizionale della Toscana e con il Consiglio dei Maestri Venerabili fiorentino e il suo presidente Giovanni Stefanelli, sono intervenuti anche due Gran Maestri Onorari, Massimo Bianchi e Mauro Lastraioli. L'evento è coinciso inoltre per Bisi con il suo debutto in 'casa', nella sua Toscana, da Gran Maestro. E di Toscana, oltre che del Grande Oriente e delle prossime sfide che attendono la massoneria, ha voluto parlare in quest'occasione, soffermandosi in particolare su un'emergenza che gli sta molto a cuore: quella che ha investito Piombino, sotto i riflettori per la grave crisi dell'industria metallurgica. "Dobbiamo fare di più per i tanti operai e le loro famiglie e i tanti fratelli. Le logge alle quali appartengono hanno fatto la storia della città", ha ricordato Bisi. "In questi mesi, ogni volta che sono stato a lavorare con loro, ho provato una profonda malinconia nel salutarli, nel lasciarli e nel lasciarmi alle spalle l'Altoforno, icona da 118 anni di Piombino, il cui fuoco era sempre acceso", ha aggiunto il Gran Maestro invitando a non dimenticare mai che la crisi di una città, di un'azienda, di un sistema sociale si moltiplica purtroppo geometricamente sempre in tante crisi personali e umane. All'incontro presenti 50 maestri venerabili, il Presidente del Collegio Circoscrizionale Francesco Borgognoni con i membri della Giunta toscana, i membri della Corte Centrale Federico Donati, Lorenzo Del Lungo, Mariano Carlini e Luigi Cappelli, i Consiglieri dell'Ordine Fabio Reale, Claudio Cavallini, Enzo Trebbi dell'Umbria, Il Grande architetto revisore Fabio Bargellini. La tornata è stata condotta dal maestro venerabile dell'Avvenire Michele Polacco. Il primo sorvegliante Franco Vocioni ha letto una tavola dal titolo " La bellezza, l'armonia e l'avvenire". Tre maestri delle cerimonie hanno scandito la ritualità, Giovanni Salvini, Paolo Niccolini e Simone Vocaturo, insieme con il secondo sorvegliante Alfredo Barucco.Ha concluso la serata, la cui impeccabile regia è stata curata dal Fratello Moreno Milighetti, l'Oratore Ennio Zani. Del maestro d'Armonia Guido Boni la musica.