Logge Europa
"La nostra cara Europa sembra aver bisogno, oggi, di un'iniezione di entusiasmo, di ottimismo, per affrontare il difficile momento della crisi che sta vivendo. Crisi economica, certo, ma forse, soprattutto, crisi ideale. Noi cittadini del vecchio continente ben conosciamo le comuni radici culturali e storiche che hanno costruito il cardine del nostro stare insieme. Ma noi massoni sappiamo che la tradizione che ci accomuna è una storia vivente, una catena ininterrotta di uomini e azioni, che trova il suo senso se guarda verso il futuro". Sono le parole contenute nel messaggio inviato dal Gran Maestro Stefano Bisi al VII Simposio Internazionale delle Logge Europa organizzato quest'anno dal 9 all'11 maggio a Budapest dalla Loggia Európa-Akáca a Mátraalján di Gyöngyös, guidata dal maestro venerabile Tibor Egly. All'incontro partecipano 12 logge provenienti dai Paesi fondatori - che oggi interessano le comunioni massoniche di Italia, Austria, Francia, Romania, Serbia, Bosnia-Hertzegovina e Grecia - insieme a rappresentanze di altre Gran Logge europee. Al centro dei lavori il tema "La Legge del Libero Muratore - Lörincz Orczy", dedicato a uno dei maggiori esponenti dell'illuminismo ungherese. L'idea di un Simposio delle Logge Europa nasce nel 2008 su impulso dell'omonima loggia di Riccione, guidata all'epoca dal maestro venerabile Luigi Liverani, con il fondamentale contributo del Garante d'Amicizia Liborius Ceran, poi condiviso ed esteso a tutti i Fratelli delle altre Logge Europa del Grande Oriente d'Italia. Oltre all'officina riccionese, ci sono Logge Europa a Firenze, Cagliari, Ispra e, recentemente, a Taranto.
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