lunedì 26 maggio 2014
Prospero Moisè Loria, il filantropo massone fondatore della Società Umanitaria
Libri
È il 1892, nel suo testamento Prospero Moisè Loria lascia al Comune di Milano 13 milioni di lire in oro. Una cifra enorme che servirà a finanziare la più importante, innovativa e fattiva istituzione del riformismo italiano di tutto il Novecento: la Società Umanitaria. In occasione del bicentenario della nascita, esce "Il Filantropo. Prospero Moisè Loria e la Società Umanitaria" di Bruno Pellegrino (Minerva Edizioni). Il libro documenta la vita privata e pubblica, mai raccontata, di un protagonista dell'Ottocento italiano, Prospero Moisè Loria, nato il 7 aprile del 1814 nel Ghetto di Mantova, israelita, commerciante, democratico, massone, filantropo. Umanità, riscatto, dignità, giustizia danno senso e spessore alle vicende personali e al sogno di un grande protagonista finora dimenticato dell'Italia e del suo progresso civile e sociale.