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lunedì 29 settembre 2014

Il Gran Maestro Stefano Bisi replica al direttore del "Corriere della Sera", la Massoneria non è fuori uso, è una forza viva


Grande Oriente d'Italia
La Massoneria non è fuori uso o fuori moda. E noi del Goi lo possiamo testimoniare con le nostre azioni quotidiane e gridare a voce alta, è viva, pulsante e propulsiva. E' una forza fresca, antica ma allo stesso tempo giovane, che affonda orgogliosamente le sue radici nel passato ma che germoglia in continuazione i suoi alti valori e li difende, più che mai, in una società, ed in una fase storica, molto complessa". Così il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Bisi risponde al direttore del "Corriere della Sera" Ferruccio De Bortoli, che in un fondo in prima pagina dal titolo il "Nemico allo specchio", pubblicato sul numero del 24 settembre, criticava il premier Matteo Renzi invitandolo, tra le altre cose, a rendere noti i contenuti del "patto del Nazareno" liberandolo da vari sospetti e "non ultimo, dallo stantio odore della massoneria". "Sono rimasto colpito e, mi permetta, anche un po' ferito da massone e Gran Maestro del Goi", sottolinea Bisi nella lettera inviata a De Bortoli, da questa frase e riportata sul quotidiano del 25 settembre a pagina 49 nello spazio Interventi e Repliche. "Un passaggio sicuramente suggestivo ed evocativo per colpire l'immaginario collettivo e l'opinione pubblica, ma che non rispetta il passato, il presente e il futuro dei tanti Fratelli che portano e sventolano a testa alta il labaro del Goi ed i valori della Massoneria", commenta il Gran Maestro, che è, aggiunge: "un nobile Ordine che merita rispetto, e che riceve da sempre telegrammi ed attestati di stima ufficiali, in occasione delle sue annuali ricorrenze, da parte delle massime cariche istituzionali, presidente della Repubblica in testa. Ciò per la solidarietà che elargisce e perché da sempre si batte per l'elevazione dell'uomo, e il miglioramento dell'umanità". "Il Grande Oriente d'Italia –conclude Bisi- non conosce non pratica e non partecipa a "patti occulti" e ambisce ad un solo "potere": quello che ciascuna persona possiede e con il quale può, se lo vuole, trasformare se stessa, migliorandosi e diventando degna di essere una piccola scintilla del grande fuoco dell'Umanità. E se qualcuno ha derogato da questa strada, ebbene costui non è degno di essere un Libero Muratore i nostri patti da rispettare sono esclusivamente quelli sanciti dagli antichi doveri, che sono il nostro codice etico e di comportamento, le costituzioni che ogni massone deve portare dentro di se è rispettare. Come la nostra costituzione italiana".