Rivisitazioni storiche
A Giorgio Castriota Scanderberg, il principe ottomano (1405-1468), padre fondatore dell'Albania, l'uomo che abiurò all'Islam per diventare eroe e difensore della fede cattolica, è dedicato un breve saggio del professor Fabio Marco Fabbri, docente di storia all'università di Roma "La Sapienza" e grande divulgatore del pensiero massonico. L'articolo riporta documenti che confermano lo strenuo impegno che Scandeberg profuse durante tutta la sua vita a contenere l'avanzata musulmana dopo la conquista nel 1453 di Costantinopoli. Finché visse Scanderberg, scrive Fabbri, l'Islam non sottomise il territorio albanese, impedendo alla Porta di dilagare sulle coste adriatiche con l'obiettivo di decapitare l'altra testa del Cristianesimo, Roma. Dopo la sua scomparsa, trascorsi i fisiologici tempi storici, i musulmani, partiti da Valona, sbarcarono sul territorio italiano a Otranto nel luglio 1480, restando fino alla fine del 1481 e perpetrando "ordinarie" atrocità ancora vive nei ricordi degli idruntini.
L'articolo verrà pubblicato per intero sul numero di Erasmo notizie di settembre
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