Firenze
Grande la partecipazione all'incontro che si è tenuto nella Casa Massonica di Firenze, il 10 febbraio per ricordare Lando Conti, sindaco e massone, in occasione della ricorrenza della sua uccisione avvenuta nel 1986 per mano delle Brigate Rosse mentre si stava recando in Consiglio comunale, dove rappresentava il partito repubblicano. Conti fu raggiunto da 17 colpi di pistola. Aveva 52 anni e lasciava la moglie e 4 figli. Nel giorno del 29° anniversario della sua morte la Massoneria fiorentina lo ha commemorato con un evento che si è tenuto nella sede di via Borgo degli Albizi 18. Tantissimi i Fratelli intervenuti in rappresentanza delle logge cittadine (la "Citius", la "Altius", la "XX Settembre", l'"Acacia", la "Giuseppe Dolfi", la "Labirinto") e delle logge a lui intitolate: la n.884 di Firenze, la n.1056 di Cagliari e la n.1058 di Sanremo. Tutti e nove i Maestri Venerabili hanno preso la parola e ci sono stati momenti di grande emozione. Ha concluso il Gran Maestro Onorario Mauro Lastraioli con un intervento toccante nel quale ha rievocato gli anni di piombo, costellati di stragi e uccisioni che non hanno avuto un colpevole, come l'omicidio di Conti, appunto, archiviato senza che si arrivasse a scoprire i responsabili. "E' un dovere –ha detto Lastraioli- ricordare, un dovere ricordare Lando ad ogni anniversario, un dovere tenere viva la memoria, perché senza memoria un paese muore". |