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lunedì 9 febbraio 2015

MassonicaMente, laboratorio di storia e strumento di dialogo



Riviste Goi
Riproponiamo da scaricare in pdf i primi due numeri di MassonicaMente, la rivista on line del Grande Oriente d'Italia che ha debuttato in settembre e che si propone come laboratorio di storia e strumento di dialogo con il mondo profano "a fronte del quale senza presunzione e senza iattanza, ma con serena consapevolezza, rivendicare l'orgoglio di una storia bicentenaria". Aperta a storici sia liberi muratori che non, ad accademici e ad appassionati della materia, "capaci di riflettere sul mondo che ci circonda, attraverso una interdisciplinarità feconda all'interno di una modernità interattiva e condivisa, ma pur sempre seguendo rigorosamente il metodo storiografico", il quadrimestrale di cui è direttore responsabile Stefano Bisi, Gran Maestro ma anche giornalista, aspira ad essere un luogo "dove si scava e si sonda, dove si ricerca e si riflette, si esplora e si custodisce, attraverso una storia capace di cogliere i dettami della tradizione e le esigenze del mutamento". Della direzione fanno parte anche il Gran Maestro aggiunto Santi Fedele e Giovanni Greco. L'art director è Gianmichele Galassi. Il primo numero apre con un articolo dedicato a una figura eroica di massone antifascista, Giovanni Becciolini, ucciso il 3 ottobre del 1925 a Firenze. Tra gli altri articoli proposti: "Ebrei massoni: una grande risorsa per l'Istituzione" di Giovanni Greco; "Carboneria e movimento repubblicano" di Gian Mario Cazzaniga; "I massoni italiani e la Grande Guerra" di Marco Cuzzi; "Ferdinando Zanetti: il medico che salvò Garibaldi" di Gabriele Paolini; "Origini storiche della Massoneria" di Flaviano Scorticati; "Massoneria e Fascismo" di Marco Adorni. Nella sezione il recupero della memoria due articoli: "Il centro ricerche storiche di Torino" di Marco Novarino e "L'Associazione culturale Giorgio Asproni e la Massoneria Sarda" di Nicola Gabriele. Art director è Gianmichele Galassi, mentre la sezione libri è a cura del Bibliotecario del Grande Oriente, Bernardino Fioravanti. Il secondo numero racconta invece gli artisti della squadra e del compasso, da Gioacchino Belli a Trilussa, a Petrolini, all'indimenticabile Totò a Gino Cervi, ad Aldo Fabrizi a Paolo Stoppa, al grande Arnoldo Foa scomparso nel gennaio del 2014