Napoli
La sede massonica di Galleria Umberto I a Napoli ospiterà il 23 maggio (ore 9:30) una giornata di studi interamente dedicata a Ernesto Buonaiuti, il più importante esponente del modernismo italiano, il movimento di riforma del cattolicesimo condannato da Pio X nel 1907. Buonaiuti, ordinato sacerdote nel 1903, fu docente di Storia del cristianesimo alla Sapienza di Roma, predicava il ritorno ai valori della Chiesa primitiva attraverso una lettura critico-filologica del Vangelo, tentava una conciliazione tra religione e pensiero moderno. Il suo impegno, anche nella pubblicistica, gli causò la massima scomunica (nessuno buon cattolico poteva avvicinarlo) e, prima, l'esonero dalle attività didattiche e poi la perdita della cattedra universitaria per essersi rifiutato, con altri 11 docenti, di giurare fedeltà al regime. Morì solo e dimenticato da tutti. Il convegno è organizzato dalle logge napoletane "Arcadia" (1161), "I Spartani alle Termopili (1067) e "Sebezia" con il patrocinio del Consiglio dei maestri venerabili della città e del Collegio circoscrizionale di Campania-Lucania. Porteranno contributi: il Gran Maestro Aggiunto Santi Fedele, Ordinario di Storia contemporanea all'Università di Messina ("Il caso Buonaiuti: il contesto storico"); lo storico del cristianesimo Giancarlo Rinaldi dell'Orientale di Napoli ("Carisma e autorità nel cristianesimo antico"; il Grande Oratore Claudio Bonvecchio, Ordinario di Filosofia di Scienze Sociali all'Insubria di Varese; Massimo Panebianco, Ordinario di Diritto Internazionale presso l'università di Salerno ("Il lascito di Buoanaiuti e la nuova costituzione italiana"). Angelo Calabrese introduce i lavori che saranno moderati da Enrico Ambrosio. Apre il convegno il Gran Tesoriere Giovanni Esposito a cui seguiranno i saluti del presidente circoscrizionale Livio De Luca, del presidente del consiglio delle logge napoletane Lucio D'Oriano e del maestro venerabile della "Sebezia", Mario Milone. Ingresso libero.
|