Museo Nazionale Romano
Oltre cento reperti archeologici, provenienti da musei italiani ed esteri - Atene, Berlino, Basilea, Vienna, Los Angeles e New York - illustrano l'evoluzione iconografica di Minotauro, Grifi, Chimere, Gorgoni, Pegaso, Sfingi, Arpie, Sirene, Satiri, Centauri, Idra di Lerna, Scilla ed altri mostri marini, dall'Oriente alla Grecia, fino al mondo etrusco, italico e romano. A ricordarci che l'arte classica non ritrae esclusivamente la bellezza ideale di dèi ed eroi, ma anche una serie di creature dell'orrore, nelle quali da sempre gli uomini proiettano gli aspetti più oscuri di sé. La mostra dedicata ai "Mostri, creature fantastiche della paura e del mito", che ha aperto i battenti in dicembre e resterà aperta al pubblico fino a giugno, si articola lungo un percorso labirintico, come la forma antica del viaggio iniziatico che ogni eroe deve affrontare prima di "uscire a riveder le stelle". La persistenza delle figure mitologiche nella cultura moderna e contemporanea è illustrata dalle tele Creta (di Alberto Savinio), Medusa (di un pittore fiammingo anonimo della prima metà del XVII secolo), Perseo libera Andromeda (del Cavalier d'Arpino). (fonte Soprintendenza Speciale per i Beni Architettonici di Roma).