Grandi poeti e massoneria
Da Monti a Foscolo sono stati tanti nel corso della storia i poeti liberi muratori e nel saggio "Di virtù lira sonante"(Edoardo Varini publishing) la giovane autrice Giulia Delogu ricostruisce la mappa finalmente ampia e documentata dei complessi e fondamentali rapporti della letteratura con la massoneria, tra Italia e Francia, sullo scorcio del XVIII secolo e oltre. Il titolo del volume, la cui introduzione è firmata dal Gran Maestro Gustavo Raffi, è tratto da una poesia di Tommaso Crudeli, considerato "il primo martire italiano della causa massonica". Morì infatti a Firenze anche per le conseguenze della prigionia e del confino su un fisico minato dalla tubercolosi. Il capoluogo toscano era all'epoca il "vero e proprio cuore pulsante della massoneria delle origini", con una loggia sorta fin dal 1731-'32 all'interno della florida comunità inglese, ma con affiliati anche italiani. Il saggio è stato presentato il 22 gennaio nel Salone Teresiano della Biblioteca dell'Università di Pavia, presenti il rettore Fabio Rugge e i docenti Angelo Stella e Elio Jucci; a Piacenza il 24 gennaio presso la Libreria Romagnosi, all'incontro è intervenuto Salvatore Dattilo; e a Trieste il 28 gennaio nella sala conferenze della Biblioteca Statale "S. Crise" con Elvio Guagnini per il Circolo della Cultura e delle Arti.