Il Gran Maestro Stefano Bisi sarà a Bolzano il 7 gennaio per partecipare a una tornata congiunta delle logge della circoscrizione. L’appuntamento è nella sede massonica di Via Macello. I lavori rituali, condotti dal maestro venerabile della loggia bolzanina “Italia e Concordia”, avranno carattere internazionale con la presenza del Vice Gran Maestro della Gran Loggia d’Austria e i maestri venerabili delle logge “Zu den drei Bergen” e “Ad Orbes” di Innsbruck. “Logos” è il titolo della tavola presentata per l’occasione.
martedì 29 dicembre 2015
Hiram non solo in digitale, da fine gennaio anche in cartaceo
Completamente rinnovato nei contenuti e nella veste grafica, Hiram, lo storico quadrimestrale del Grande Oriente, non solo è disponibile online in versione digitale, ma da fine gennaio esce anche in cartaceo. Ad aprire il prezioso primo numero è un editoriale del Gran Maestro Stefano Bisi – che è il direttore responsabile – dal titolo “Forza e vigore”. “Lo spirito del nuovo Hiram è e dovrà essere – si legge – sempre quello di uno strumento, non per pochi eruditi o per lo sterile ed improduttivo sviluppo dell’Ego, finalizzato alla crescita e all’arricchimento interiore del singolo e di tutti i fratelli che appartengono alla Libera Muratoria Universale. Una rivista del libero pensiero pensata innanzitutto per “offrire”, per “dare” qualcosa in più ad ognuno di noi, per cercare di illuminare, con consapevole e saggia umiltà, il nostro comune cammino iniziatico che non si ferma mai. Hiram, nel solco della Tradizione, tratterà le tematiche esoteriche specifiche di una Società iniziatica come la nostra e, al contempo, cercherà di invitare ad una riflessione sui grandi temi etico-politici (dall’integrazione multiculturale alla difesa della laicità dello Stato, dall’ecologia al problema dell’emigrazione, dalla salvaguardia dei diritti inviolabili della persona all’apertura verso le emergenze umanitarie) che stanno cambiando l’attuale Storia dell’Uomo e che vanno sapientemente filtrati attraverso la lente d’ingrandimento e la sensibilità propria di noi iniziati”. “Vogliamo che sia – sottolinea il Gran Maestro – una palestra esoterica ma anche di libero confronto tra i Fratelli, una finestra aperta al dialogo, alle diverse visioni, sull’immenso giardino del mondo e delle differenti culture ed opinioni”. La redazione è costituita da Massimo Andretta, Claudio Bonvecchio, Franco Coniglione, Santi Fedele, che ne è il coordinatore e Gianmichele Galassi, che ne è l’art director. Tutti di grande spessore e interesse gli articoli proposti in questa edizione di debutto. Ecco il sommario:
- Forza e vigore di Stefano Bisi
- L’impegno della ricerca, il valore della testimonianza di Santi Fedele
- Note sull’insegnamento esoterico della Libera Muratoria di Claudio Bonvecchio
- La fisica contemporanea: nuove armi per la Conoscenza di Massimo Andretta
- Cambiamenti climatici. Esistono ancora gli scettici ed i negazionisti? di Gianmichele Galassi
- L’origine massonica del Tarocco esoterico di Gerardo Lonardoni
- Perché non possiamo non dirci “massoni” di Silverio Magno
- L’esoterismo in Accademia. La riscoperta della “conoscenza rifiutata” negli studi contemporanei di Francesco Coniglione
- La palla nera di Moreno Neri
- Modesto elogio della dotta ignoranza di Giovanni Greco
- Linguaggio, mitologia e mistero in F.W.J. Schelling di Fabrizio Sciacca
- Massoneria e identità europea di Carlo Petrone
- Centralità dell’uomo: studio antropologico di Pietro F. Bayeli
- Alcune considerazioni (massoniche) sul probabile significato dell’esistenza umana di Davide Natta
- Costruttori di libertà. Da Platone a Fichte, per una effettività dell’iniziazione nel mondo contemporaneo di Alessandro Sbordoni
La Spezia, Massoneria e Lunigiana Storica. Al termine mostra e incontri
A fine gennaio, dopo tre mesi di attività, termina alla Spezia la rassegna d’incontri legata alla mostra all’Etnografico su Massoneria e Lunigiana Storica che chiuderà i battenti il 31 gennaio. “Umorismo e Massoneria” è il titolo dell’ultimo incontro al CAMeC il 23 gennaio. Rassegna e mostra sono promosse dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia•
Chiude il 31 gennaio la mostra “La tradizione della Libera Muratoria. Documenti e vicende dalla Lunigiana Storica” allestita dall’11 ottobre al Museo Etnografico della Spezia. Il successo di pubblico e il crescente interesse dell’opinione pubblica hanno convinto gli organizzatori a prolungare l’originaria data di chiusura (fissata il 13 dicembre) e di accompagnare fino alla fine la rassegna, ad essa legata, di incontri culturali sulla Massoneria. Sei gli appuntamenti in calendario dal 31 ottobre con l’ultimo fissato il 23 gennaio ancora una volta al CAMeC dalle ore 16,30. Si parlerà di “Umorismo e Massoneria” con il vignettista Sergio Sarri, alias Fratel Pisquano, massone irriverente e autore del libro “Piccolo Dizionario massonico illustrato. Prontuario per neofiti e profani” (Tipheret). Coordina Leonardo D’Imporzano.
Gli incontri precedenti hanno interessato storia, arte, società, tradizionali aree d’influenza culturale della Massoneria. Al centro del dibattito la natura umanitaria, filosofica e morale della Libera Muratoria, organizzazione fraterna tra le più antiche e popolari del mondo. Dopo “Dialogo fra un profano e un massone”, “L’Arte e le Arti, pilastri portanti dell’edificio massonico“, “La Lunigiana, terra ribelle e di antica cultura. Le radici massoniche della Lunigiana storica” e “La Massoneria e ‘il Femminile”, l’ultimo appuntamento, in ordine di tempo, si è svolto il 17 dicembre nel Centro Salvador Allende della Spezia con la presentazione del libro di Juan Gonzalo Rocha “Allende massone. Il punto di vista di un profano”, edito da Mimesis. Grande animatore della rassegna Angelo “Ciccio” Delsanto, curatore della mostra al Museo Etnografico.
Rassegna e mostra sono promosse dal Comune di La Spezia in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia.
Angelo ‘Ciccio’ Delsanto fa un bilancio dell’iniziativa allo scadere delle attività
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- La Spezia, programma rassegna incontriDimensione: 1 MB
Massoneria e cinema. Al Ritz di Genova il 25 gennaio in rassegna ‘Indiana Jones’ di Spielberg
Dopo il primo appuntamento con “Il Mistero dei Templari” di Jon Turteltaub (con Nicolas Cage, Diane Kruger, Justin Bartha e Jon Voight), film del 2004, sarà la volta il 25 gennaio di “Indiana Jones e l’ultima crociata” film del 1989 di Steven Spielberg con Harrison Ford e Sean Connery. È il terzo episodio cinematografico della tetralogia di Indiana Jones, il brillante professore universitario di archeologia che in varie occasioni veste i panni dell’avventuriero partendo per i luoghi più esotici della terra alla ricerca di reperti straordinari. Nel terzo film è in cerca del leggendario Sacro Graal. La pellicola sarà proiettata al cinema Ritz di Genova di piazza Leopardi, nell’ambito della rassegna cinematografica dal titolo “Massoneria e immaginario cinematografico”, organizzata dal Collegio Ligure del Grande Oriente, curata dalla Commissione Cultura e patrocinata dal Comune di Genova. Il film avrà inizio alle 20,30 e sarà proceduto da una breve introduzione e seguito da un approfondimento e un dibattito con il pubblico in sala. Altri tre i film in calendario: Sherlock Holmes soluzione 7%, Guerre Stellari e Matrix. Scopo della manifestazione è coinvolgere attraverso il cinema gli spettatori, trasmettendo una conoscenza più accurata delle idee e degli ideali d’ispirazione massonica contenuti nei film. La Massoneria e il Cinema sono infatti due ‘macchine per pensare’ che nella ricerca della verità, pur concedendo grande rilevanza al pensiero razionale, non trascurano il pensiero simbolico, veicolo di emozioni e affetti con cui occorre sempre confrontarsi per osservare il mondo nei suoi significati più profondi.
Ingresso libero.
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Premio Giacomo Treves, XII edizione. Aperto anche agli studenti delle superiori. Scade il 21 gennaio
Mancano poche settimane alla scadenza del Premio Giacomo Treves, la rassegna biennale del Grande Oriente d’Italia che promuove studi inediti sulla Massoneria e che in questa edizione è rivolto anche agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori, invitati a confrontarsi su temi e contenuti di grande attualità.
Laicità della scuola come garanzia di libertà e uguaglianza, crescita personale a servizio dell’umanità, unione di uomini e popoli nella sfida della globalizzazione sono i tre temi che l’edizione 2015 del Premio Giacomo Treves del Grande Oriente d’Italia introduce nel tradizionale concorso per ricerche sulla Massoneria per rivolgersi, per la prima volta, agli studenti delle scuole superiori. È la novità della dodicesima edizione della rassegna biennale che ora si apre ai più giovani per promuovere riflessioni su spirito e necessità dei nostri tempi affiancando al tema specifico della Libera Muratoria argomenti di attualità, pensiero, simboli e valori di oggi. Un passo importante per il Grande Oriente che evidenzia l’attenzione dei Liberi Muratori per le nuove generazioni e il costante interesse per l’educazione e la cultura che ricalca l’impegno della Massoneria storica del nostro Paese e di suoi prestigiosi esponenti nelle scuole, nelle università e nelle istituzioni pubbliche.
Gli organizzatori del Premio si attendono dai più giovani idee nuove e spunti per iniziative future. Potranno concorrere gli studenti dell’ultimo triennio degli istituti di istruzione di secondo grado (liceo, istituto tecnico, istituto di formazione professionale ecc.) con un componimento, su uno dei tre temi indicati nel bando, della lunghezza compresa tra 1500 e 5000 parole e sono in palio tre premi di 500 euro ciascuno.
Per quanto riguarda invece la sezione tradizionale del Premio Giacomo Treves per tesi di laurea, di dottorato o per ricerche inedite sulla Libera Muratoria la partecipazione è estesa oltre i confini nazionali. Sono a disposizione due premi di 1500 e 1000 euro a favore di studiosi di età non superiore ai 35 anni ed è consentita la presentazione di opere congiunte di più autori.
Per entrambe le sezioni, un’apposita giuria selezionerà i vincitori che saranno premiati con una cerimonia pubblica. Tutte le opere dovranno pervenire al Grande Oriente d’Italia entro 120 giorni dalla data del bando. Il concorso scade il 21 gennaio.
Perché un premio dedicato a Giacomo Treves
Giacomo Treves nacque a Torino il 1° aprile 1882 ed entrò giovanissimo nell’Istituzione massonica alla quale dedicò tutta la vita. Fu maestro venerabile della storica Loggia Ausonia di Torino e all’epoca di Trieste italiana alla fine del primo conflitto mondiale, fondò il 15 dicembre 1918, con altri 8 fratelli, la Loggia Guglielmo Oberdan ricoprendo la carica di Secondo Sorvegliante.
Giacomo Treves fu uno dei componenti del «Comitato Segreto» che preparò, nel settembre 1919, l’impresa dannunziana di Fiume; attività testimoniata dalle carte che i figli Eugenia e Giorgio hanno donato nel 1991 al Grande Oriente d’Italia con la richiesta di istituire, a suo nome, borse di studio per ricerche sulla Massoneria in Italia e all’estero. Nel tempo la selezione ha valorizzato molte opere in varie discipline.
Il fondo Treves, ordinato e conservato dall’Archivio Storico del Grande Oriente d’Italia, raccoglie le carte che documentano l’impresa di Fiume attraverso lettere, fotografie, giornali d’epoca, cartoline.
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- Premio Giacomo Treves 2015Dimensione: 396 kB
- Giacomo Treves, articolo su Acacia MassonicaDimensione: 273 kB
A Palazzo Reale a Milano in mostra l’artista e massone Alphonse Mucha
Alphonse Mucha è uno dei grandi padri dell’Art Nouveau ed è tra gli artisti più amati nel mondo. Ma pochi sanno che fu anche un appassionato massone tanto da diventare Gran Maestro della Gran Loggia della Cecoslovacchia. A raccontare la sua straordinaria creatività e a svelare i segreti del suo linguaggio comunicativo, che ha contribuito a fare la storia della pubblicità, è una mostra – molte delle quali provenienti dalla Richard Fuxa Foundation- di opere, oggetti e immagini, allestita a Palazzo Reale a Milano, visitabile fino al 20 marzo. Un percorso per ricostruire gli ambienti e le decorazioni di quel mondo luccicante e sfavillante della Belle Époque, che ancora oggi riesce ad affascinarci. Per approfondimenti leggi l’articolo dedicato ad Alphonse Mucha pubblicato su Erasmo N. 21-22-2015
Il Sole 24 Ore Domenica•La modernità secondo Alphonse Mucha
Palazzo Reale ospita le invenzioni grafiche e pittoriche dell’artista ceco, accanto ad arredi, oggetti e sculture che introducono alle magiche atmosfere dello stile modernista.
Ecco la modernità irrompere attraverso l’affiche! Una giovane donna dagli occhi smeraldini, i capelli morbidi ornati da un serpente, quasi una Cleopatra contemporanea, e una bestia selvaggia, un felino dalle fauci spalancate che, purammansita dalla bella, ne esplicita il fascino esotico e seduttivo, amplificato dal tondo a mosaico sul fondo. Antico e moderno, bellezza femminile e ferinità esotica, innocenza e peccato, sono i contrapposti che convivono armonicamente nell’invenzione grafica del praghese Alphonse Mucha, operoso nella Parigi fin de siècle e inventore sia dell’immagine aulica e irraggiungibile della diva Sarah Bernhardt, sia di un nuovo ideale femminile che diventa tutt’uno con il concetto di modernità. Mucha è l’alfiere di quel ventennio a cavallo tra Ottocento e Novecento, comunemente definito Belle-Epoque, ma che, più correttamente, andrebbe identificato con le atmosfere Art Nouveau, di cui il mitico negozio del gioielliere Georges Fouquet, in Rue Royal a Parigi (ora al Musée Carnavalet), realizzato su progetto di Mucha nel 1901, è forse uno degli esempi più affascinanti di fusione tra architettura d’interni e arti decorative moderne. (…) Alphonse Mucha, e con lui tutto il suo mondo, crede fermamente nelle magnifiche sorti e progressive dell’età contemporanea, nella forza dirompente della giovinezza (lo Jugenstil, appunto), nell’ammaliante fascino di un’arte nuova (l’Art Nouveau), nel superamento della nostalgia, e dell’imitazione, del passato in favore di un mondo fluido, ritmico, organico, capace di metamorfizzare la banalità del quotidiano nell’eccezionalità di una bellezza diffusa nella quale l’ornamentazione scaturisce dalla consapevolezza che il mondo moderno, la vita urbana, la società industrializzata, l’utopia dell’arte per tutti, abbiano bisogno di attingere idee e forme dall’indistinto della natura e dal vitalismo biologico, di cui l’eterno femminino è parte fondamentale. La mostra ora in Palazzo Reale a Milano (fino al 20 marzo 2016), e di seguito in Palazzo Ducale a Genova (aprile-settembre 2016), a fianco e intorno alle invenzioni grafico-pittoriche di Mucha, arredi, dalle sedie ad interi salottini, maioliche policrome e porcellane, vetri incisi e dipinti, sculture in pasta di vetro, bronzo, gesso, accompagnano con ritmo incalzante il visitatore in un itinerario fatto, appunto, di atmosfere, di sottili evocazioni, di rimandi continui ai temi prediletti di questo nuovo sistema decorativo (…).
Ecco la modernità irrompere attraverso l’affiche! Una giovane donna dagli occhi smeraldini, i capelli morbidi ornati da un serpente, quasi una Cleopatra contemporanea, e una bestia selvaggia, un felino dalle fauci spalancate che, purammansita dalla bella, ne esplicita il fascino esotico e seduttivo, amplificato dal tondo a mosaico sul fondo. Antico e moderno, bellezza femminile e ferinità esotica, innocenza e peccato, sono i contrapposti che convivono armonicamente nell’invenzione grafica del praghese Alphonse Mucha, operoso nella Parigi fin de siècle e inventore sia dell’immagine aulica e irraggiungibile della diva Sarah Bernhardt, sia di un nuovo ideale femminile che diventa tutt’uno con il concetto di modernità. Mucha è l’alfiere di quel ventennio a cavallo tra Ottocento e Novecento, comunemente definito Belle-Epoque, ma che, più correttamente, andrebbe identificato con le atmosfere Art Nouveau, di cui il mitico negozio del gioielliere Georges Fouquet, in Rue Royal a Parigi (ora al Musée Carnavalet), realizzato su progetto di Mucha nel 1901, è forse uno degli esempi più affascinanti di fusione tra architettura d’interni e arti decorative moderne. (…) Alphonse Mucha, e con lui tutto il suo mondo, crede fermamente nelle magnifiche sorti e progressive dell’età contemporanea, nella forza dirompente della giovinezza (lo Jugenstil, appunto), nell’ammaliante fascino di un’arte nuova (l’Art Nouveau), nel superamento della nostalgia, e dell’imitazione, del passato in favore di un mondo fluido, ritmico, organico, capace di metamorfizzare la banalità del quotidiano nell’eccezionalità di una bellezza diffusa nella quale l’ornamentazione scaturisce dalla consapevolezza che il mondo moderno, la vita urbana, la società industrializzata, l’utopia dell’arte per tutti, abbiano bisogno di attingere idee e forme dall’indistinto della natura e dal vitalismo biologico, di cui l’eterno femminino è parte fondamentale. La mostra ora in Palazzo Reale a Milano (fino al 20 marzo 2016), e di seguito in Palazzo Ducale a Genova (aprile-settembre 2016), a fianco e intorno alle invenzioni grafico-pittoriche di Mucha, arredi, dalle sedie ad interi salottini, maioliche policrome e porcellane, vetri incisi e dipinti, sculture in pasta di vetro, bronzo, gesso, accompagnano con ritmo incalzante il visitatore in un itinerario fatto, appunto, di atmosfere, di sottili evocazioni, di rimandi continui ai temi prediletti di questo nuovo sistema decorativo (…).
Nel periodo 1922-1925 Mucha diventa il Gran Maestro della Massoneria slava. Nel corso degli anni Venti e Trenta la sua filosofia e il suo lavoro ne saranno fortemente influenzati. Mucha pubblica i libri Principi e finalità della massoneria e La massoneria.
lunedì 28 dicembre 2015
Allende massone, il libro di Rocha presentato alla Spezia. Commento di Massimo Bianchi
“Allende Massone. Il punto di vista di un profano” è il libro di Juan Gonzalo Rocha, giornalista cileno, presentato il 17 dicembre nel Centro Salvador Allende della Spezia nell’ambito degli incontri legati alla mostra “La tradizione della Libera Muratoria. Documenti e vicende dalla Lunigiana Storica” allestita nel Museo Etnografico dall’11 ottobre. Il Gran Maestro Onorario Massimo Bianchi è intervenuto alla presentazione del libro e a margine commenta la figura di Allende massone.
Allende massone
Salvador Allende entra in Massoneria il 16 novembre 1935 nella Loggia Progreso (4) di Valparaiso, fondata dal nonno Ramon Allende Padin che era stato Gran Maestro della Gran Loggia del Cile nel 1884. Il 27 ottobre 1937 Allende ottiene il grado di Compagno e il 31 ottobre 1945 quello di Maestro nella Loggia Hiram (65) di Santiago alla quale appartiene per 37 anni, fino alla sua tragica morte. Nel suo testamento massonico, all’atto dell’iniziazione, si legge (le sue parole sono tra virgolette):
1) Quali sono i doveri dell’uomo verso i suoi simili? “L’uomo è solo un ingranaggio del conglomerato sociale, per questo, la sua vita dev’essere al servizio dei suoi simili”
2) Quali sono i doveri verso te stesso? “Organizzare l’esistenza avendo chiari gli obblighi, i doveri e i diritti, questi ultimi legati ai doveri e ai diritti degli altri.
3) Quale memoria di te stesso vorresti lasciare dopo la morte?“Quella di aver compiuto gli obblighi che mi fossi imposto, quella di essere stato utile alla società avendo concorso alla suo perfezionamento spirituale, morale e materiale”.
- Salvador Allende massone nel sito della Gran Loggia del Cile, biografia e discorsi
- La Gran Loggia del Cile celebra 80 anni dall’ingresso di Allende in Massoneria
Cagliari, la Loggia Tetraktis ha festeggiato il Solstizio con un recital letterario
Si è tenuta a Cagliari, il 20 dicembre la Festa della Luce organizzata dalla loggia “Tetraktis” (1413) per la ricorrenza del Solstizio d’Inverno. La cerimonia, iniziata alle 18, è stata preceduta da un recital letterario con poesie di Franca Nurchis, tratte da “Quando la notte non era …” con accompagnamento musicale. L‘apertura dei lavori è avvenuta in gradi di Apprendista ed ha visto la partecipazione del Gran Segretario del Goi Michele Pietrangeli, del Giudice della Corte Centrale Luigi Trudu, del Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili per la Sardegna Luciano Biggio e del Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili di Cagliari Luca Massa. A dirigere la tornata il Maestro Venerabile Andrea Allieri, che ha dato lettura del messaggio inviato per la ricorrenza dal Gran Maestro Stefano Bisi, davanti agli oltre 130 presenti, tra Fratelli e ospiti. Un’Agape bianca ha concluso la serata.
Nella lettera d’invito al Gran Maestro è stato scritto:“…In questo momento storico, in cui le tenebre del male fanno vacillare le Luci dei nostri templi, occorre unirci in una fraterna catena d’amore e, con i nostri amati familiari, rinnovare quel vincolo di Uguaglianza Fratellanza e Libertà, che sta alla base della Massoneria Universale. (…) Il nostro tempo è giunto, l’impegno Massonico deve essere massimo e costante sino alla trasformazione completa della Società Umana in una Società sempre più equa, in armonico equilibrio con tutto il pianeta. Nella certezza che nei nostri cuori continui ad ardere il Fuoco che ci unisce, anche allorché percorreremo le vie profane…”
I 40 anni della loggia “Alba Pompeia”
Non un semplice compleanno. Ma un’occasione per riflettere sul percorso iniziatico dell’officina e dei suoi protagonisti e sui propositi e le sfide del futuro. E’ questo il senso che hanno voluto dare i Fratelli della loggia piemontese “Alba Pompeia” (920) alla festa celebrata nella Casa Massonica il 12 dicembre per i 40 anni dall’innalzamento delle colonne. Una festa alla quale hanno preso parte il Gran Maestro Aggiunto Sergio Rosso, il Presidente del Collegio del Piemonte e Valle d’Aosta, il Grande Ufficiale Giorgio Borra, i Gran Rappresentanti Adalberto Rava e Marco Conti, l’ex Gran Maestro Aggiunto Mario Misul, l’ex Presidente del Collegio Marco Jacobbi e i rappresentanti delle logge “La Fratellanza” (953), “Heureuse Union” (1115), “Acacia” (782), “Monviso” (688), “E. Parona-Alla Catena d’Unione” (659), “C. Cavour” (16), “A. Lemmi” (864), “C. Nigra” (868), “Concordia-S. Pilocane” (1162), “D. Alighieri” (1369), “G. Mameli” (1419), “Fenice” (1037). E che è stata caratterizzata da due momenti importanti. Uno più privato, dedicato alla memoria di chi ha saputo scrivere la storia della officina indicando il giusto cammino e trasmettendo insegnamenti e valori con quella umiltà, tolleranza e benevolenza che fanno di uomo un massone. E sintetizzato simbologicamente dal neo-gioiello di loggia: un medaglione tondo con al centro tre melograni circondati dal motto dei Cavalieri Templari: Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da Gloriam. Umiltà e Condivisione nella diversità.
Più proiettata al futuro, la seconda parte delle celebrazioni, nel corso della quale si è inteso sottolineare un altro aspetto fondamentale della Libera Muratoria, che è quello dell’universalità, attraverso l’incontro con Fratelli, che, con fatica, coraggio, forza, costanza e determinazione cercano di portare nella loro terra i valori ed i principi della Massoneria: i Fratelli albanesi. Con loro e con il loro Gran Maestro Elton Caci l’officina ha dialogato per oltre un anno. E la logica conclusione è stata stabilire un saldo legame. E’ stato, dunque, proposto a Caci di diventare Fratello onorario e all’ “Arberia” (1) di Tirana alla quale appartiene di entrare nella Catena d’Unione della loggia piemontese. Tutto questo è diventato realtà. Nel tempio di “Alba Pompeia”, il giorno successivo alla tornata straordinaria del 12 dicembre, i Fratelli albanesi hanno elevato al grado di Maestro tre Compagni in un clima di grande emozioni. Un evento al quale è stato dedicato un libretto commemorativo con su stampati solamente i due rituali: quello per la nomina a Fratello Onorario e quello per il Gemellaggio.
Solstizio d’Inverno a Bolzano
Trentatré commensali, quattro serventi e tre musicanti: questi i numeri dell’agape promossa il 19 dicembre a Bolzano dal Collegio Circoscrizionale del Trentino Alto Adige per celebrare il solstizio d’inverno. Fra gli scopi principali di un’agape non va dimenticato quello di cementare sempre di più il rapporto fraterno: la presenza di rappresentanze da tutte le logge della Circoscrizione, di una delegazione di Fratelli dall’Austria e del Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili del Friuli Venezia Giulia ha sicuramente favorito il raggiungimento di quest’obiettivo. Ma il rito dell’agape è anche, senza dubbio, un atto iniziatico antichissimo che permette alla comunità coinvolta di partecipare collegialmente ai misteri di questo “Pasto Sacro”. Fondamentale la capacità di creare un tutto armonico che si ottiene con la perfetta intesa fra maestro venerabile, che scandisce i tempi della libagione, e il maestro delle cerimonie che coordina l’attività dei serventi. In tal senso la conduzione della ritualità da parte della loggia “Italia e Concordia” (393 ) di Bolzano – che tradizionalmente cura l’organizzazione e la gestione dell’agape su incarico del Collegio circoscrizionale – ha saputo offrire un’encomiabile esempio di come una guida equilibrata favorisca in modo decisivo la concentrazione e il lavoro di ciascuno a beneficio di un’espansione energetica che complessivamente l’egregore esprime come qualche cosa di infinitamente superiore alla mera somma dell’energia dei singoli. La profondità degli interventi dei Fratelli nella fase conclusiva dell’agape ha testimoniato, meglio di qualunque apprezzamento, con quanta intensità l’intera ritualità sia stata vissuta dai convenuti.
L’informatore, Vigevano•E la loggia massonica paga il pasto in mensa a quattro bambini
Pasto garantito alla mensa scolastica per quattro bambini le cui famiglie non sono in grado di sostenere il costo, rischiando in questo modo di escludere gli alunni dal momento conviviale insieme ai compagni. Il tutto grazie ad una generosa donazione effettuata dalla Loggia Massonica di Vigevano del Grande Oriente d’Italia Obbedienza e Libertà, che nei giorni scorsi ha consegnato la consistente somma ai rappresentanti di Articolo 3. «Non è la prima volta che come Massoneria rivolgiamo la nostra attenzione a questo delicato tema – spiega un esponente della Loggia Obbedienza e Libertà di Vigevano – e abbiamo ritenuto fondamentale garantire un pasto a quei bambini che non posso permetterselo». «Si tratta di una donazione molto “sostanziosa” – interviene Michele Linsalata per l’associazione Articolo 3 – e dimostra ancora una volta che in questa città, ma non solo, la solidarietà non è morta. Con questa cifra potremo “adottare” almeno quattro bambini. E da almeno due anni e mezzo che come Associazione “L’Articolo 3 vale anche per me” stiamo aiutando concretamente tanti bambini. Bastano alcune cifre per ricordarlo: ad oggi,abbiamo raccolto circa 53.800 euro e versato contributi per 48.800 euro aiutando concretamente, con piccole e grandi donazioni, almeno 140/150 bambini. A tutti i donatori – sono veramente tanti, soprattutto se consideriamo che molti soldi sono stati raccolti in incontri vari nelle scuole e fuori dalle scuole – come Associazione vogliamo rivolgere un grazie a nome di tutta la città. È stato un modo concreto da parte di tutti di solidarizzare con chi ha meno sostituendosi, spesso, a chi è preposto a rendere concreto uno dei principi fondamentali del vivere civile. Ai tanti che fanno distinzione tra italiani e non, vogliamo solo ricordare che i bambini, prima di essere italiani, egiziani, nigeriani, svedesi o altro, sono solo dei bambini».
Il Quotidiano del Sud, Catanzaro e Crotone•I massoni donano poltrone trasfusionali
Nei locali del servizio di Microcitemia dell’ospedale si è tenuta una cerimonia per ufficializzare la donazione al Servizio stesso, da parte del Grande Oriente d’Italia, e dell’associazione Thalassemici di Crotone, di quattro poltrone trasfusionali. Sono intervenuti, oltre ai rappresentanti del Grande Oriente d’Italia, il direttore sanitario dell’Asp, Agostino Talerico ed il dirigente del Servizio, Massimo Allò. Una targa commemorativa, a ricordo della solidarietà espressa dal Grande Oriente d’Italia nei confronti dei pazienti del Servizio, è stata scoperta nel corso della cerimonia.
Oggi la Festa di San Giovanni Evangelista
La Loggia Heredom 1224 di Cagliari oggi organizza, come ogni anno, una tornata per la celebrazione del San Giovanni d’Inverno e ripropone il tradizionale rituale della Festa della Luce.
Nella concezione esoterica, due volte l’anno si aprono le porte del cielo, e il cielo entra in comunicazione con la terra: ciò avviene in occasione del Solstizio d’Estate e in quello d’Inverno, che coincidono con la celebrazione dei due santi che la Massoneria Universale ha eletto a suoi protettori: San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista.
Si legge nell’invito della Loggia Heredom: “Al Solstizio d’inverno – la Festa delle Luce – il Sole, simbolo visibile dello spirito, si è ritratto nelle caverne del settentrione. Le giornate si sono accorciate e le notti allungate. Il dolore è nelle nostre anime perchè il Sole è calore, vita, luce. Noi Fratelli ravvisiamo in questa rituale morte del Sole una fase della perenne lotta tra il bene e il male. Ma il nostro dolore è temperato dalla certezza che il Sole, dopo la sua discesa agli Inferi, risalirà allo zenith della nostra coscienza”.
L’appuntamento è per questa sera, lunedì 28 dicembre, alle ore 20, presso la massonica di Cagliari, in Piazza Indipendenza 1.
Info: segreteria@heredom1224.it
martedì 22 dicembre 2015
Il Gran Maestro Bisi, Il Primo Gran Sorvegliante Seminario e il Gran Maestro Onorario Bellantoni nominati membri onorari della Loggia Sfinge di Napoli
Nella tornata di venerdì 11 dicembre 2015, sono stati nominati dal Maestro Venerabile, membri onorari della R.L. Sfinge n° 1283 all’Oriente di Napoli, i carissimi Fratelli Stefano Bisi, Gran Maestro del G.O.I., Antonio Seminario Primo Gran Sorvegliante, assente all’ultimo momento per sopraggiunti impegni personali, e Ugo Bellantoni, Gran Maestro onorario del G.O.I.
L’oratore dell’Officina, Cesare Caruso, ha brevemente esposto le motivazioni dell’onorificenza attribuita ai Fratelli, rilevando il ruolo svolto dal Gran Maestro, Stefano Bisi di continuatore della “Primavera massonica” e di garante della laicità e della trasparenza dell’ Istituzione, soffermandosi poi sul costruttivo contributo apportato dal fratello Ugo Bellantoni alla fondazione della Loggia. Il M.V. ha consegnato, quindi, i collari con il sigillo di Loggia.
Dopo gli interventi dei Fratelli presenti fra le Colonne e all’Oriente, il Fratello Ugo Bellantoni, G.M.O. del G.O.I., ha evidenziato l’importanza di far convergere le azioni e le forze di tutti i Fratelli verso un obiettivo univoco, ovvero salvaguardare il bene dell’ Istituzione.
Nella sua allocuzione il Gran Maestro Stefano Bisi ha sottolineato il ruolo storico del G.O.I, tracciandone una veloce sintesi e ricordando il sangue versato da alcuni Fratelli all’interno di Palazzo Giustiniani. Ha formulato, quindi, l’auspicio di riavere al più presto nell’ambito del Palazzo i locali necessari per l’allestimento del Museo della Massoneria Italiana.
Alla tornata erano presenti numerosi Fratelli, tra cui il Gran Tesoriere del G.O.I., Giovanni Esposito, il Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Circoscrizione della Campania e Lucania, Livio De Luca, il Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili, Lucio D’Oriano, il Consigliere di Giunta del G.O.I., Umberto Limoncelli, i Giudici della Corte Centrale, Alberto Martone e Gabriele Bava, il Grande Ospedaliere, Piero de Angelis, numerosi Garanti d’Amicizia e i Maestri Venerabili di molte Officine della Circoscrizione.
Nella tornata di venerdì 11 dicembre 2015, sono stati nominati dal Maestro Venerabile, membri onorari della R.L. Sfinge n° 1283 all’Oriente di Napoli, i carissimi Fratelli Stefano Bisi, Gran Maestro del G.O.I., Antonio Seminario Primo Gran Sorvegliante, assente all’ultimo momento per sopraggiunti impegni personali, e Ugo Bellantoni, Gran Maestro onorario del G.O.I.
L’oratore dell’Officina, Cesare Caruso, ha brevemente esposto le motivazioni dell’onorificenza attribuita ai Fratelli, rilevando il ruolo svolto dal Gran Maestro, Stefano Bisi di continuatore della “Primavera massonica” e di garante della laicità e della trasparenza dell’ Istituzione, soffermandosi poi sul costruttivo contributo apportato dal fratello Ugo Bellantoni alla fondazione della Loggia. Il M.V. ha consegnato, quindi, i collari con il sigillo di Loggia.
Dopo gli interventi dei Fratelli presenti fra le Colonne e all’Oriente, il Fratello Ugo Bellantoni, G.M.O. del G.O.I., ha evidenziato l’importanza di far convergere le azioni e le forze di tutti i Fratelli verso un obiettivo univoco, ovvero salvaguardare il bene dell’ Istituzione.
Nella sua allocuzione il Gran Maestro Stefano Bisi ha sottolineato il ruolo storico del G.O.I, tracciandone una veloce sintesi e ricordando il sangue versato da alcuni Fratelli all’interno di Palazzo Giustiniani. Ha formulato, quindi, l’auspicio di riavere al più presto nell’ambito del Palazzo i locali necessari per l’allestimento del Museo della Massoneria Italiana.
Alla tornata erano presenti numerosi Fratelli, tra cui il Gran Tesoriere del G.O.I., Giovanni Esposito, il Presidente del Collegio dei Maestri Venerabili della Circoscrizione della Campania e Lucania, Livio De Luca, il Presidente del Consiglio dei Maestri Venerabili, Lucio D’Oriano, il Consigliere di Giunta del G.O.I., Umberto Limoncelli, i Giudici della Corte Centrale, Alberto Martone e Gabriele Bava, il Grande Ospedaliere, Piero de Angelis, numerosi Garanti d’Amicizia e i Maestri Venerabili di molte Officine della Circoscrizione.
Online il nuovo Hiram
E’ online il primo numero del nuovo Hiram…
Non c’è modo migliore di iniziare il nuovo anno che con una piacevole novità editoriale che va ad arricchire l’area divulgativa e la Comunicazione del nostro Grande Oriente e che, ne sono sicuro, tutti quanti apprezzerete sin da questo primo numero. Il vecchio Hiram dopo tanti anni di lodevole servizio è andato gloriosamente in pensione, con tutto il suo carico di prestigio e di ricordi, e mi sembra doveroso esprimere un sentito ringraziamento ai tanti Fratelli che nel corso dei decenni ne hanno assicurato la puntuale uscita, scrivendo pagine di qualità e spessore, e consolidandone allo stesso tempo il livello iniziatico.
L’Hiram che, come il Maestro, rinasce oggi, vede la prima magnifica e beneagurante Luce del 2016, è tutto nuovo, interamente modificato nella veste grafica e nei contenuti, e si avvarrà del prezioso contributo di tanti qualificati Fratelli che formeranno una Redazione motivata, piena di quella “forza e vigore” necessarie per la nuova ed impegnativa missione che ci attende. (dall’editoriale del Gran Maestro Stefano Bisi)
E’ nata a Ravenna la prima loggia intitolata a Giovanni Becciolini
Domenica 20 dicembre nella Casa Massonica di Ravenna del Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani si è svolta la cerimonia di innalzamento delle colonne della Loggia che porta il nome di Giovanni Becciolini, barbaramente ucciso dalle squadre fasciste a Firenze nell’ottobre del 1925 e nominato Gran Maestro onorario alla memoria alla Gran Loggia 2015 di Rimini. Alla toccante cerimonia hanno partecipato il Gran Maestro Stefano Bisi, il presidente del Collegio dell’Emilia Romagna Giangiacomo Pezzano, Consiglieri dell’Ordine e Garanti d’Amicizia, unitamente ai Maestri Venerabili delle logge ravennati e della Provincia. Una tornata che ha commosso le centinaia di fratelli presenti fra le colonne del Tempio e che ha reso il dovuto onore alla figura di Giovanni Becciolini. “Un uomo e un fratello – ha detto il Gran Maestro Bisi – straordinario, che ha dato la propria vita per difendere altri fratelli, fra cui il suo Maestro Venerabile, la Liberta’ e gli ideali democratici. Dopo la Gran Maestranza onoraria e’ stato bello e significativo per tutti i massoni del Grande Oriente che sia stato raccolto il messaggio è sia nata qui a Ravenna la prima loggia che porterà’ per sempre il suo nome e onorerà la sua memoria e il suo sacrificio”.
SiracusaNews•Convegno della Loggia Archimede: presentato il libro “Allende massone: il punto di vista di un profano”
Sabato 19 dicembre, nella sala “Marilù Signorelli”, alla camera di commercio di Siracusa si è tenuto il convegno di presentazione del libro “Allende massone: il punto di vista di un profano”, promosso dalla Loggia Archimede n. 342 di Siracusa afferente al Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani.
Dopo i saluti istituzionali del maestro venerabile pro tempore della Loggia promotrice dell’iniziativa, Antonio Cosentino, e del vicepresidente del collegio dei maestri venerabili della Sicilia, Natale Arena, è stato riprodotto il video-messaggio di apertura del gran maestro del grande oriente d’Italia, Stefano Bisi, il quale ha anticipato il tema del dibattito: la possibile e auspicabile perfetta coincidenza tra l’operato di un uomo nello svolgimento della sua professione e dei suoi compiti istituzionali e i principi e i valori massonici.
La figura di Salvador Allende, presidente del Cile, medico di professione, politico per responsabilità civica e massone per convinta aderenza ai cardini umanitari della libera muratoria, offre un notevole esempio di tale coincidenza. Dopo la presentazione dell’iniziativa, si è passati al primo intervento del professore Luigi Amato, ordinario dell’accademia di Belle Arti di Palermo, il quale ha focalizzato, sulla base di una esperienza personale, gli aspetti geo-politici legati alla presidenza di Allende in Cile.
È seguito l’intervento di Ermanno Adorno che partendo dal proprio vissuto, ha articolato il proprio contributo sui legami delle massonerie locali con le correnti politiche territoriali, confermando la positiva aderenza di vita civile impegnata e di principi massonici. Particolare rilevanza ha avuto la relazione del professore Santi Fedele, ordinario presso l’Università di Messina, gran maestro aggiunto del Grande Oriente, incentrata sull’importanza dei valori massonici di uguaglianza, tolleranza e libertà nella vita quotidiana e nell’incarnato sociale.
Valori rappresentati costantemente da Allende durante tutta la sua carriera da medico e il suo impegno politico per il bene e il progresso del proprio Paese. A moderare gli interventi, anche degli astanti, Benedetto Brandino, il quale ha dato chiara lettura degli argomenti trattati, sintetizzando le relazioni degli intervenuti e chiarendo le caratteristiche del metodo massonico: apertura al dialogo, propensione all’ascolto, risposta alle domande in maniera trasparente.
Ha chiuso l’incontro il saluto finale del maestro venerabile della Loggia Archimede, sottolineando ancora una volta l’importanza di far conoscere l’operato delle Logge massoniche alla società civile, in un’ottica di apertura, di chiarezza e di progresso.
lunedì 21 dicembre 2015
Massoneria a Crotone, impegno di cultura e solidarietà
Due importanti iniziative di impegno sociale caratterizzano a fine anno l’attività della Massoneria crotonese a sostegno della cittadinanza locale con donazioni al reparto di Microcitemia dell’Unità Ospedaliera dell’Asp di Crotone e alla Biblioteca Comunale.
Le logge “I Pitagorici” (387) e “Mediterraneo” (1195) e la camera capitolare “Pitagora” del Rito Scozzese Antico e Accettato, tutte con sede a Crotone, hanno donato al reparto di Microcitemia dell’Unità Ospedaliera dell’ASP locale due poltrone trasfusionali per pazienti microcitemici. La consegna in ospedale è avvenuta il 16 dicembre da parte del maestro venerabile dei “Pitagorici” Vincenzo Saggese e del suo predecessore Pasquale Scalise, del maestro venerabile della “Mediterraneo” Tommaso Masotta e del presidente della camera capitolare “Pitagora” del Rito Scozzese Antico e Accettato, Giuseppe Faustini. Presenti alla cerimonia simbolica della donazione il Direttore del Reparto, dottor Massimo Allò, Consigliere dell’Ordine del Grande Oriente, il Direttore Sanitario dell’Asp dottor Agostino Talerico e il presidente dell’Associazione Talassemici di Crotone Massimo Caruso. Gli esponenti della Massoneria crotonese, all’atto della consegna, hanno specificato che la solidarietà verso il prossimo è uno dei principi cardine della Libera Muratoria soprattutto se è a beneficio di chi è malato. Il Direttore Sanitario Talerico ha ringraziato l’istituzione massonica per il gesto, importante perché rivolto a persone sofferenti, e che riproduce, senza dubbio, un’immagine della Massoneria ben diversa da quella talvolta diffusa dall’informazione. Per il dottor Talerico, insieme alla medicina, sono questi atti e la vicinanza umana che alleviano il dolore dei pazienti e che fanno sentire il malato meno solo.
L’attenzione per l’educazione e la cultura è stata invece lo stimolo per un’altra iniziativa degli esponenti del Grande Oriente a Crotone che questa volta si sono rivolti alla Biblioteca comunale. Il 17 dicembre ancora Vincenzo Saggese e Tommaso Masotta, maestri venerabili delle due logge crotonesi “I Pitagorici” (387) e “Mediterraneo” (1195), accompagnati dai Fratelli Pasquale Scalise, Carlo Ripolo e Christian Palmieri, si sono recati nel suggestivo Castello Carlo V, sede della Biblioteca Comunale di Crotone, per dare corso a una delibera comunale di pochi mesi fa (n. 157, 19 giugno 2015) che sancisce la donazione di libri da parte del Grande Oriente locale a favore di una ‘costituenda’ Sezione di Cultura Massonica nella stessa Biblioteca. I primi 130 volumi sono stati consegnati direttamente alla Responsabile del Servizio Biblioteca, la dottoressa Luciana Proietto, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Antonella Giungata. L’iniziativa, com’è stato spiegato dai promotori nell’incontro, nasce dall’esigenza di assicurare a studiosi e appassionati l’approfondimento del pensiero massonico attraverso testi specifici e qualificati. Il libero pensiero, si è pure detto, non è solo l’espressione su cui si basa la Massoneria universale, ma è l’essenza stessa di uno Stato democratico. L’Assessore Giungata, nel ringraziare le logge massoniche di Crotone, ha evidenziato che questa iniziativa oltre a fornire un servizio alla collettività contribuendo alla sua formazione culturale, adempie al compito istituzionale di garantire la libera circolazione del pensiero.
La Sezione di Cultura Massonica della Biblioteca Comunale di Crotone sarà costantemente curata dalle logge “I Pitagorici” e “Mediterraneo” con la consegna di altri volumi e il continuo aggiornamento dei titoli.
Delegazione della loggia “Giustizia e Libertà” a Praga
Una delegazione di 10 Fratelli della “Giustizia e Libertà” (823) all’Oriente di Massa Marittima è stata invitata a partecipare alla cerimonia di insediamento del nuovo Maestro Venerabile, di origini Toscane, della “Santini 22” di Praga, che ha avuto luogo alla presenza del Gran Maestro della Gran Loggia della Repubblica Ceca Pavel Gergel. Presenti numerosi Fratelli italiani (la Loggia “Santini” è italofona ma alla Obbedienza della Gran Loggia della Repubblica Ceca) provenienti da Sicilia, Abruzzo, Campania, Puglia, Sardegna, oltre che dalla Toscana. Alessandro Bindi, maestro venerabile della “Giustizia e Libertà” ha portato gli auguri della sua officina e ha invitato i Fratelli praghesi a recarvisi a lavorare al più presto. Il Gran Maestro, pur non parlando italiano, ha voluto rivolgere un breve messaggio nella nostra lingua di saluto e ringraziamento.
“Ivan Mosca. L’uomo, l’artista, l’iniziato”. Incontro a Casa Nathan il 28 gennaio
“Ivan Mosca. L’uomo, l’artista, l’iniziato”. E’ il titolo del volume pubblicato da Mimesis e nel giro di pochi mesi giunto alla seconda edizione, dedicato a una grande figura di massone, passato all’Oriente Eterno nel 2005, che sarà presentato a cura del Servizio Biblioteca il 28 gennaio alle 18 a Casa Nathan, il centro polifunzionale del Grande Oriente. Il libro lo racconta attraverso le sue due passioni: l’arte della pittura, che l’ha fatto apprezzare in tutto il mondo, e la ricerca esoterica. Aveva la straordinaria capacità di incantarsi a davanti a foglie, fiori, coccinelle, farfalle, mosche, scarabei e – con pochi tratti di carboncino – sapeva tratteggiarne le forme o trasfigurarle, cogliendone l’essenza su “altri” piani della manifestazione. E un “dono” : quello del colore. Gli bastava un attimo per ottenere l’esatta tonalità di ciò che vedeva o di ciò che aveva “intravisto” in quello che lui chiamava “stato di mag”, a metà strada tra magia e contemplazione. Ivan aveva ricevuto la Luce Massonica il 23 maggio 1947 e, da quel giorno, sembrò non avere pace nello sviscerare – tra Roma, Parigi e Madrid – le discipline della Tradizione occidentale. Dopo aver fondato nel 1969 la “Monte Sion—Har Tzion”, n. 705 di Roma, svolse per 30 anni i “seminari” d’istruzione seguiti da migliaia di Fratelli in Italia, Francia e Spagna. I suoi “Quaderni di Simbologia Muratoria”, editi a cura del Grande Oriente d’Italia fra il 1977 e il 1981, sono – ancora oggi – fonte di spunti e approfondimenti sapienziali. Gran Maestro Aggiunto nella Giunta di Ennio Battelli (1978-’82), e poi Gran Maestro Onorario, Ivan Mosca, 33°, membro effettivo “ad vitam” del Supremo Consiglio del R. S. A. A., è stato a lungo Ispettore Regionale per il Lazio. Alla presentazione del libro a lui dedicato nterverranno Francesco Indraccolo, curatore del volume, la storica dell’Arte Lidia Reghini di Pontremoli, il Grande Oratore de Goi, Claudio Bonvecchio, docente all’Università Insubria di Varese. Parteciperanno all’evento, raccontando le loro testimonianze Bruno Battisti D’Amario, Massimo Cioni, Christian Fella, Valter Guandalini, Vilma Mosca. Saranno presenti il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi, che firma la prefazione al volume e il nuovo Sovrano dello Rsaa Leo Taroni.
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ALLEGATI
- invito Ivan MoscaDimensione: 684 kB
È online il numero di dicembre della rivista “Erasmo notizie”
È online il numero di dicembre della rivista Erasmo Notizie. “Tutti gli uomini sono uguali”: è il titolo in copertina che riporta l’incipit della Déclaration des droits de l’homme et du citoyen. Tema importante anche alla luce delle nuove sfide del momento al quale è dedicato l’articolo di apertura sull’incontro organizzato a Udine in occasione del X seminario di studi massonici e l’editoriale dal Vascello a firma del Gran Maestro Aggiunto Santi Fedele, che ricorda come determinante fu l’apporto della Massoneria alla stesura nel 1787 del primo articolo della Costituzione degli Stati Uniti d’America, che per la prima volta sancì l’esistenza di diritti inalienabili, tra cui quelli alla Vita, alla Libertà e alla ricerca della Felicità, principi che ispireranno il testo giurudico scritto nel 1789 durante la Rivoluzione Francese. Segue un ampio pezzo dedicato al Solstizio d’inverno, la grande festa della luce, che anche quest’anno ha preso il via da Pisa. In primo piano il futuro di Cuba, l’isola dove castrismo e Massoneria sono riusciti a convivere, e che è stato il tema del convegno organizzato dal Servizio Biblioteca il 3 dicembre a Casa Nathan. E ancora, un ampio servizio sulle Società operaie di Mutuo Soccorso e l’incontro che si è tenuto a Sorrento e uno sulla Massoneria ai tempi del Fascismo, il convegno organizzato a Terni. Tanti gli eventi che hanno coinvolto la Comunione nelle scorse settimane di cui si dà notizia. È ancora dedicata alla Toscana la puntata del viaggio attraverso le Case massoniche italiane, regione con il maggior numero di logge d’Italia, viaggio che proseguirà nella stessa Circoscrizione anche nel prossimo numero. Per quanto riguarda invece le relazioni con l’estero focus sulla riconferma del Gran Maestro Servel alla guida della Gran Loggia Nazionale Francese. Ivan Mosca e il volume che verrà presentato il 28 gennaio a Roma sono protagonisti della sezione Servizio Biblioteca. La Nostra Storia ospita un articolo di Marco Novarino sull’impegno educazionista che ha sempre caratterizzato la Massoneria. Nella sezione Arte la mostra ospitata a Palazzo Reale a Milano di cui è protagonista il massone Alfons Mucha, grande padre dell’Art Nouveau.
#Aiutiamochiaiuta. Massoneria labronica a sostegno della Società Volontaria di Soccorso
La notizia arriva da Livorno, direttamente dalla Società Volontaria di Soccorso (SVS) Pubblica Assistenza: il Consiglio dei maestri venerabili di Livorno del Grande Oriente d’Italia (che comprende le logge massoniche locali) ha consegnato alla SVS Pubblica Assistenza ottantatre carte prepagate di un market alimentare della città per l’acquisto di generi di prima necessità da parte di cittadini disagiati. Le carte sono distribuite dall’associazione alle tante persone assistite garantendo la loro privacy. La Società Volontaria di Soccorso ringrazia per questo prezioso gesto a sostegno della collettività.
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