Sabato 19 dicembre, nella sala “Marilù Signorelli”, alla camera di commercio di Siracusa si è tenuto il convegno di presentazione del libro “Allende massone: il punto di vista di un profano”, promosso dalla Loggia Archimede n. 342 di Siracusa afferente al Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani.
Dopo i saluti istituzionali del maestro venerabile pro tempore della Loggia promotrice dell’iniziativa, Antonio Cosentino, e del vicepresidente del collegio dei maestri venerabili della Sicilia, Natale Arena, è stato riprodotto il video-messaggio di apertura del gran maestro del grande oriente d’Italia, Stefano Bisi, il quale ha anticipato il tema del dibattito: la possibile e auspicabile perfetta coincidenza tra l’operato di un uomo nello svolgimento della sua professione e dei suoi compiti istituzionali e i principi e i valori massonici.
La figura di Salvador Allende, presidente del Cile, medico di professione, politico per responsabilità civica e massone per convinta aderenza ai cardini umanitari della libera muratoria, offre un notevole esempio di tale coincidenza. Dopo la presentazione dell’iniziativa, si è passati al primo intervento del professore Luigi Amato, ordinario dell’accademia di Belle Arti di Palermo, il quale ha focalizzato, sulla base di una esperienza personale, gli aspetti geo-politici legati alla presidenza di Allende in Cile.
È seguito l’intervento di Ermanno Adorno che partendo dal proprio vissuto, ha articolato il proprio contributo sui legami delle massonerie locali con le correnti politiche territoriali, confermando la positiva aderenza di vita civile impegnata e di principi massonici. Particolare rilevanza ha avuto la relazione del professore Santi Fedele, ordinario presso l’Università di Messina, gran maestro aggiunto del Grande Oriente, incentrata sull’importanza dei valori massonici di uguaglianza, tolleranza e libertà nella vita quotidiana e nell’incarnato sociale.
Valori rappresentati costantemente da Allende durante tutta la sua carriera da medico e il suo impegno politico per il bene e il progresso del proprio Paese. A moderare gli interventi, anche degli astanti, Benedetto Brandino, il quale ha dato chiara lettura degli argomenti trattati, sintetizzando le relazioni degli intervenuti e chiarendo le caratteristiche del metodo massonico: apertura al dialogo, propensione all’ascolto, risposta alle domande in maniera trasparente.
Ha chiuso l’incontro il saluto finale del maestro venerabile della Loggia Archimede, sottolineando ancora una volta l’importanza di far conoscere l’operato delle Logge massoniche alla società civile, in un’ottica di apertura, di chiarezza e di progresso.