Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, replica a Michele Giarrusso, senatore del M5S, “La Massoneria è legale e pulita, dai grillini becere illazioni”.
La Massoneria del Grande Oriente d’Italia-Palazzo Giustiniani non ci sta: si dice stanca di «essere evocata negativamente e tirata in ballo per meri fini politici locali o nazionali dai 5 Stelle» e reagisce. È una difesa a tutto campo quella che Stefano Bisi, gran maestro di Palazzo Giustiniani fa dopo le dichiarazioni di Michele Giarrusso, senatore del M5S che, giorni fa a Carrara, in occasione di una iniziativa della Fondazione Capponnetto, aveva parlato di massoneria in città e aveva chiesto al sindaco Angelo Zubbani se appartenesse a qualche loggia. Il sindaco ha già risposto dicendo di avere una sola tessera, quella del Psi. Ora, tocca al gran maestro, che parla di «una vera e propria caccia alle streghe di indegna, medievale memoria» a proposito delle accuse dei grillini.
Solo un mese fa, ripercorre Bisi, «c’era stato l’episodio degli “indicibili accordi massonici in Parlamento” dellalegge Boschi che provocò la replica sbagliata, sessista ed offensiva della ministro. Ora l’inqualificabile, sconcertante seguito ed epilogo di Carrara. Quello che il senatore Giarrusso ha detto sulla presenza della massoneria nella Regione, nel corso dell’evento organizzato dal M5S, associandola ipso facto alla mafia, anzi affermando che dove c’è la mafia al tavolo è seduta anche la corruzione e la Massoneria, è una cosa vergognosa ed inaccettabile, specie se pronunciata da un membro della commissione Antimafia».
Il Grande Oriente d’Italia, la più antica loggia italiana, rivendica il Gran Maestro, «non fa accordi politici, non gestisce cose pubbliche, non chiede né assessorati né direttori di alcuna azienda ospedaliera o di altro tipo. La Massoneria è legale, rispetta la Costituzione ed è contraria alla mafia. I nostri principi e i nostri ideali solo per quello che la Libera Muratoria ha fatto nei secoli col sacrificio personale di tanti massoni, pretendono il massimo rispetto. Altro che il suo becero accostamento alla mafia». La Massoneria, prosegue il gran maestro Stefano Bisi «non è “il buco nero di Carrara, della Toscana” né dell’Italia o del Mondo. I veri buchi neri sono nella mente delle persone che non usano la ragione e il buonsenso nell’esprimere opinioni e non portano prove, lanciando solo accuse.
La Massoneria, pur tollerante, non può che essere irritata da chi si ostina ad attribuirle colpe e situazioni che nulla hanno a che vedere con le sue finalità. La Massoneria, insieme ad altre forze pulite, è riuscita a sconfiggere il Fascismo e sconfiggerà pure il pregiudizio di chi non vuole farla apparire semplicemente per quella che è ed è sempre stata: una grande forza mondiale per l’elevazione spirituale del singolo e volta a migliorare l’umanità».
Sappia infine, conclude Bisi rivolto al senatore Giarrusso, «che noi liberi muratori siamo da sempre “la luce che illumina il buio” anche se ora vedo che Lei e il suo partito volete pure appropriarvi dei nostri amati simboli. Forse presto vorrete anche appropriarvi di maglietto e scalpello. Ma sappiate che grazie a questi due strumenti si leviga duramente la pietra e si diventa con sacrificio uomini migliori. Da noi bisogna lavorare duro, non bastano le retoriche parole di chi vuole accattivarsi consenso e voti parlando dei mulini a vento ed attaccandoli da novello Don Chisciotte.» Leggi l’articolo su Il Tirreno, Massa-Carrara del 2 dicembre 2015