Ci siamo. Ecco un nuovo libro che nasce, cresce e che vivrà insieme a noi. Per dimostrare una cosa semplice, all'apparenza, ma che che semplice in realtà non è: che la Massoneria non è quel luogo infame dove si concepisce ogni complotto, inclusi detersivi, scie chimiche, vaccini, o dove si custodisce la realtà dei cerchi nel grano. La Massoneria è, da secoli, la chiesa della Filosofia, senza dogmi, senza assolutismi e senza padroni. «Solo che se lo dico io nessuno mi dà retta», dice Mauro Cascio. «Ma forse scomodando Umberto Eco...».
Ecco il perché di «Umberto Eco e la Massoneria», l'ultimo lavoro del filosofo pontino pubblicato da Tipheret nella Collana di De Lantaarn, il capitolo di studio del Rito di York. «La passione di essere nel mondo. Questa è la Massoneria. Con la voglia di interrogarlo, di rubargli il segreto del suo senso e di stupirsi. Questo fanno i 'muratori', oggi, e lo fanno insieme: costruiscono edifici di comprensione e questo si chiama, a rigore, 'Spirito'. Umberto Eco non ne ha fatto parte, è stato sempre in un angolo, a raccontare, a criticare, a studiare. E restituire la sua voce è un contributo prezioso, significa fare i conti con se stessi, anche a sporcarsi, anche a farsi male. Ma sono rischi che ogni operaio del pensiero ha già messo in conto».
In uscita a ottobre.